In questo caldo agosto, dal punto di vista politico, arriva anche il punto di vista di Patto Popolare Velletri. Il movimento civico veliterno, che sta preparando la sua squadra da ufficializzare a settembre, si è espresso sul momento che lo scenario locale sta vivendo.
VELLETRI - "Indipendentemente dalla destra e dalla sinistra, se questi termini sono ancora utilizzabili rispetto alla questione politica nazionale e locale, pensiamo che sia fondamentale per qualsiasi competizione elettorale lavorare sul programma". Esordisce così la nota di PPV, che poi svela il proprio punto di vista in merito al discorso degli schieramenti e delle candidature.
"Quello che è uscito fuori da una parte è un progetto inclusivo dove tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo per la crescita sociale, economica, culturale e dei servizi di Velletri possono partecipare - si legge nella nota stampa - e sono ben accetti, trovando spazio. Dall'altra abbiamo visto che c'è stata una spaccatura nella compagine di maggioranza. Abbiamo denunciato più volte, come Patto Popolare Velletri, che non c'è un'amministrazione in grado di garantire ai cittadini la buona politica perché le commissioni vanno deserte, i Consigli Comunali o non si fanno o Si fanno in doppia convocazione contro ogni principio di democrazia oltre al fondo aggiuntivo per le casse in difficoltà. A nostro avviso - continua il comunicato - non c'è una maggioranza, o meglio c'è la maggioranza numerica ma non quella politica. Questo appare. Una maggioranza spaccata con Articolo 1 che dice, come abbiamo letto in alcuni articoli anche sui giornali locali, che fa molte critiche non è d'accordo su metodi e contenuti però poi dà la sua disponibilità a dialogare e a rimettersi insieme. Entrambe le situazioni sono ambigue". Riguardo la definizione di lista civica, Patto Popolare rivendica il suo appartenere all'area dei moderati: "Chiariamo che lista civica significa mettere da parte casacche e risentimenti basandosi sui programmi. I programmi devono essere comprensibili e realizzabili. Velletri - scrivono da PPV - non può permettersi gente solo onesta ma ha bisogno di amministratori capace, non solo di buona volontà. Servono persone serie perché la situazione non è tranquilla. Noi siamo moderati e spesso si travisa questa definizione. Siamo meno perentori, cerchiamo di mediare tra posizioni differenti cercando una soluzione e con caratteristiche non dittatoriali. PPV punta più al ragionamento e alla conclusione finale". Ma da che parte sta il movimento civico? "I moderati di Patto Popolare Velletri non hanno quella serenità con cui l'amico Giorgio Greci o gli altri affermano l'inclusività. La nostra condizione imprescindibile è la discontinuità col passato, necessaria per tutta una serie di motivi a cominciare dalla credibilità del progetto, che deve rivelarsi utile, da presentare all'elettorato. Oltre i riferimenti politici va messo in evidenza il programma rispetto ad altre logiche meno coinvolgimenti e interferenze con un sistema romano-centrico che è riconosciuto in maniera negativa. A differenza degli altri - spiegano da PPV - che si rimettono insieme con facilità per poltrone o convenienza o che sono inclusivi a prescindere, riteniamo siano necessarie regole. Prima programma e poi si individuano le persone migliori per realizzarlo. Ci avviciniamo ad un periodo elettorale caldo per le Regionali, le Politiche e le Amministrative. Patto Popolare si sta organizzando e nei primi quindici giorni di settembre faremo l'inaugurazione del circolo di via Ragazzi del '99 e cominceremo a presentare la squadra, un gruppo di donne e uomini che avranno la responsabilità di costruire il futuro e dare un contributo importante al programma, nostro o della coalizione di cui faremo parte". "Molti potrebbero chiedersi con chi stiamo - continua la nota - e rispondiamo che noi stiamo con chi intende realizzare cose importanti, necessarie e utili per la cittadinanza. Siamo partiti con un progetto civico insieme a Giorgio Greci che sta assumendo una forma diversa, ci si ragionerà nelle prossime ore, siamo stati i primi a proporre le primarie per far valere quel senso di democrazia e anche su questo abbiamo fatto più appelli. Se c'è una coalizione che va unita - sottolineano da PPV - è un obbligo per tutti dare il proprio contributo e realizzare le condizioni per perché questa unità possa avvenire a livello programmatico, strutturale e di regole. E' più facile vincere che gestire la vittoria: si vince se si è tutti uniti e si riesce a gestire la vittoria se ci sono regole chiare e condivise. Questi principi non li abbiamo individuati o visti da nessuna parte ancora, ribadiamo che il programma viene prima di tutto ed è prematuro parlare di candidatura. Su Greci diciamo che è una candidatura importante, ambiziosa, e l'ambizione è fondamentale quanto le capacità e l'onestà. Lui ha messo tanto impegno, anticipando tutti, ma oggi è ad un guado importante perché deve passare dalle buone intenzioni a qualcosa di concreto. Questo vale per lui ma per tutti, non so cosa avverrà dall'altra parte, se ci saranno molteplici candidature PPV potrebbe ritenere come forma di primarie il presentarsi autonomamente alla prima competizione per poi sulla base de programmi e sulla convergenza dei punti fondamentali trovare un accordo. Per ora - concludono dal movimento veliterno - sono discorsi aleatori. Con programmi condivisi da una parte e dall'altra se c'è unità si può discutere, se c'è una frammentazione, invece, il ruolo che intendiamo svolgere nella politica dei prossimi anni sarà diverso. Riteniamo comunque tutte le scelte possibili e valutabili senza pregiudizi".