Un sole caldo ci accompagna alla scoperta di Villa Falconieri, la più alta tra le ville tuscolane, da dove si può godere di una splendida vista su Roma. Accolti dal Prof. Luigi Miraglia fondatore dell’Accademia Vivarium Novum, a cui lo Stato Italiano ha messo a disposizione la villa, per creare un centro culturale di altissimo livello.
di Carla Lombardozzi
L’Accademia è un’istituzione educativa volta allo studio e all’insegnamento delle lingue classiche: latino e greco. Sono ammessi ragazzi di particolare talento che hanno vinto borse di studio (circa 50) provenienti da tante nazioni del mondo (Messico, Ungheria, Repubblica Slovacca, Germania, Francia, Spagna, Colombia, Stati Uniti, Arabia Saudita, Polonia, Belgio, Italia, ecc. ecc.).
I giovani, laureati e non, amanti della cultura, dell’arte e della bellezza, confluiscono in questa prestigiosa dimora, per frequentare corsi di apprendimento sulla cultura greca e latina, sulla metrica musicale antica, sulla civiltà e sulla storia artistica del nostro Paese. Sono gli stessi ragazzi, ospiti della villa, che ci guidano, con bravura e perfetta conoscenza del luogo. Ad aspettarci nel parco, è un giovane Messicano che parla benissimo sia l’italiano che il latino. L’esterno della villa è costituito da splendidi giardini all’italiana e con un piccolo lago circondato da cipressi, Lo studente, professionale e preciso fornisce informazioni e curiosità. Il possedimento, chiamato all’inizio villa Rufina essendo stata costruita da monsignor Alessandro Rufini vescovo di Melfi. In seguito, fu venduta e acquistata più volte fino a pervenire ad Orazio Falconieri che la ingrandì e la fece restaurare da Francesco Borromini, denominandola da allora in poi Villa Falconieri. Sorprendenti gli affreschi all’interno della villa, per la raffinatezza, i colori e i soggetti selezionati, opera dei pittori Pier Leone Ghezzi, Giacinto Calandrucci, Ciro Ferri, Nicolò Berrettoni e molti altri. Nel salone si è svolta la manifestazione d’apertura, durante la quale sono stati portati i saluti dei club, sono risuonati gli inni e si è data lettura dell’etica, per festeggiare il centenario dell’Associazione lionistica. Successivamente è stato proiettato un filmato originale, a testimonianza delle tragiche conseguenze del bombardamento dell’8 settembre 1943 su Frascati. Le immagini mostrano la villa danneggiata in modo molto grave, l’ala destra completamente distrutta: uno scempio! Frascati una devastazione con tantissime vittime! Immagini crude che colpiscono profondamente l’anima dei presenti. A rinfrancare il cuore smarrito, intervengono i giovani musicisti con carmi latini e greci, nonché musiche tradizionali dalle quali si sono poi originate le musiche popolari italiane. Il giovane maestro ungherese si avvale della lingua latina per la presentazione dei brani, creando un’atmosfera di altri tempi. Il coro degli studenti, molto bravi, fa il resto sublimando l’effetto generale. Un bagno di emozioni accompagna la grande musicalità dei carmi ed è come se il linguaggio prendesse vita e vigore! Un’esperienza unica! Una figura alta e signorile: Loraine Balen Tatto, apprezzata pianista brasiliana. La musicista si avvicina al piano, dello stesso tipo e dello stesso periodo di quello sul quale suonò Lizt e diffonde nell’aria le note di brani classici brasiliani, nonché musiche africane e indiane. Cavalcando tempestose melodie, a volte struggenti, altre irruenti e fantasiose. Un turbinio emotivo si spande nella sala e un fragore di applausi conclude il concerto. Un’esperienza dolce, in un atmosfera quasi irreale, in un luogo deputato alla cultura e all’insegnamento della civiltà antica. Una giornata perfetta!