Oggi voglio spiegare nel dettaglio le opzioni “avanzate” per la gestione dell’energia nel Windows, opzioni che sono pressoché identiche sia nel Windows 10 che nel Windows 7/8/8.1 e possono essere utili per ottimizzare la batteria di un notebook o semplicemente per rendere più comodo l’ utilizzo di un pc.
di Stefano Ruffini
L’accesso a queste opzioni avviene da varie “strade”, quella comune alle varie versioni di Windows è accedere al “Pannello di controllo” (su Windows 10 lo si può cercare anche tramite Cortana) e cliccare su “hardware e suoni/opzioni risparmio d’energia”, “modifica impostazioni combinazione”, “cambia impostazioni avanzate risparmio energia”.
La prima opzione riguarda la disattivazione del disco rigido interno (non vale per gli esterni USB), cioè quando fermare il motorino che fa girare i piatti dell’hard disk “meccanico”. Pro: si risparmia energia, contro: per farlo ripartire c’è un piccolo tempo di attesa affinché prenda la velocità giusta (5400, 7200 o 10.000 giri/minuto a seconda del modello) durante il quale il computer può sembrare poco reattivo; prevedere quindi il tempo giusto a seconda dell’uso. A seguire: Internet Explorer: frequenza del timer javascript: modificare la frequenza solo in caso di portatile per risparmiare energia se si usa I.E.. Impostazione sfondo desktop: se selezionata “disponibile” sarà attivata la funzione di cambio automatico dello sfondo dello schermo delle “opzioni grafiche”, altrimenti se sospesa lo sfondo sarà fisso e si consumerà meno batteria (anche se un’inezia). Impostazione scheda Wireless: si possono variare le prestazioni che riguardano la velocità di trasmissione; ovviamente ad un risparmio energetico maggiore corrisponderà una minore velocità che potrebbe anche risolvere problemi di connessione. Sospensione: questa opzione è tra le più importanti. Si decide il tempo di inattività prima di intraprendere alcune azioni. Sospendere un computer vuol dire spegnere schermo e disco rigido ma mantenere i programmi nella memoria ram, consuma un po’ di batteria ma si riattiva abbastanza velocemente; ibernare vuol dire invece copiare tutto lo stato del pc (programmi aperti) nel disco rigido per poi spegnerlo; alla riattivazione si tornerà alla condizione precedente: soluzione che fa consumare meno ma che allunga i tempi di attivazione. La sospensione ibrida fa entrambe le cose: se alla riattivazione la batteria è ancora carica si comporterà come la sospensione, se scarica appena sarà ricaricata sarà come fosse stato ibernato e quindi non avrà perso il contenuto della memoria aperta nell’ultima sessione. Si può infine consentire un timer di attivazione per un programma predisposto a questa opzione. Impostazione USB: Nega o consente l’alimentazione delle USB durante lo stato di inattività. Pulsanti di alimentazione e coperchio: serve a configurare il pulsante d’alimentazione dei pc fissi e portatili e il coperchio dei notebook. Io trovo “comodo” configurare il pulsante d’alimentazione in modo che cliccandolo arresti “ordinatamente” il pc (premendolo invece per alcuni secondi spegne “brutalmente” il computer, da usare solo in caso d’emergenza). Riguardo la chiusura del coperchio dipende come si è più comodi: ad esempio se si mandano in esecuzione programmi di lunga durata e si vuole evitare di lasciare acceso lo schermo si può configurare l’opzione con “nessuna azione”, altre volte può convenire attivare automaticamente la sospensione o l’ibernazione. Pci Express: configura il risparmio energetico dei dispositivi Pci Express a scapito o a favore delle prestazioni. Risparmio energia del processore: come per PCI Express decide il rapporto: consumo/prestazioni, in più c’è la possibilità di silenziare la ventola di raffreddamento: in questo caso caleranno anche le prestazioni per evitare un surriscaldamento. Infine c’è l’opzione “schermo” che può essere disattivato dopo un certo lasso di tempo; si potrà attivare/disattivare anche la “luminosità adattiva” che adatterà tramite un sensore, se presente, la luminosità dello schermo alla luce ambientale.