Ultime aperture dell’anno, sabato 17 e domenica 18, per il sito delle Stimmate e il Convento del Carmine che saranno accessibili la mattina dalle ore 10 alle 12.30 e nel pomeriggio con orario 16.30-18.30.
di Valentina Leone
VELLETRI - In chiusura del 2016 è tempo di bilanci per i due gioielli veliterni, inaugurati entrambi lo scorso aprile e rimasti aperti ai visitatori con cadenza mensile grazie all’impegno dei volontari del Gav (Gruppo Archeologico Veliterno).
Il mese in cui si è registrata l’affluenza maggiore è stato, senza sorprese, quello della prima apertura al pubblico, con 1.743 ingressi contati per l’Area archeologica SS. Stimmate e 2.790 per la Casa delle Culture e della Musica. In seguito il ritmo di afflusso, seppure calato con il disperdersi della novità, si è comunque mantenuto costante e la stima finale fino a novembre riporta un totale di 2.940 persone che hanno goduto della articolata stratigrafia del sito archeologico e di 3.196 visitatori per il Convento un tempo dimora dei carmelitani.
Numeri parlanti e nemmeno minimi, ma che dovrebbero crescere soprattutto nel rispetto del portato storico dei due complessi. Un miglioramento potrebbe giungere con la collocazione di una adeguata cartellonistica estesa per tutta la città, del tutto assente al momento, che oltre a ottimizzare la visibilità potrebbe facilitare lo stesso raggiungimento dei siti. In particolare l’area archeologica delle Stimmate, arroccata su uno dei pendii di Velletri, è più complicata da raggiungere rispetto al convento, all’interno del quale ha sede la Biblioteca Comunale, per chi non è esperto conoscitore dei vicoli. Dalle vetrate che proteggono il sito, nelle giornate più terse e nitide, l’occhio si può spingere fino al Circeo, lì dove Ulisse rimase rapito da Circe ed è un peccato che questo scorcio, come gli affreschi seicenteschi del Carmine, rimanga un patrimonio riservato a pochi eletti.
La fine di un anno si sa, coincide spesso con il momento dei buoni propositi: per il 2017 ci si può augurare l’incremento delle visite e un coinvolgimento maggiore dei circa 60.000 abitanti di Velletri e dintorni. Una prospettiva che si spera possa cominciare a realizzarsi, con l’aiuto dello spirito natalizio, già dalle prossime aperture del 17 e 18 dicembre.
Numeri parlanti e nemmeno minimi, ma che dovrebbero crescere soprattutto nel rispetto del portato storico dei due complessi. Un miglioramento potrebbe giungere con la collocazione di una adeguata cartellonistica estesa per tutta la città, del tutto assente al momento, che oltre a ottimizzare la visibilità potrebbe facilitare lo stesso raggiungimento dei siti. In particolare l’area archeologica delle Stimmate, arroccata su uno dei pendii di Velletri, è più complicata da raggiungere rispetto al convento, all’interno del quale ha sede la Biblioteca Comunale, per chi non è esperto conoscitore dei vicoli. Dalle vetrate che proteggono il sito, nelle giornate più terse e nitide, l’occhio si può spingere fino al Circeo, lì dove Ulisse rimase rapito da Circe ed è un peccato che questo scorcio, come gli affreschi seicenteschi del Carmine, rimanga un patrimonio riservato a pochi eletti.
La fine di un anno si sa, coincide spesso con il momento dei buoni propositi: per il 2017 ci si può augurare l’incremento delle visite e un coinvolgimento maggiore dei circa 60.000 abitanti di Velletri e dintorni. Una prospettiva che si spera possa cominciare a realizzarsi, con l’aiuto dello spirito natalizio, già dalle prossime aperture del 17 e 18 dicembre.