A Velletri ha vinto il No, e le varie forze in campo dei due schieramenti iniziano a rilasciare i primi commenti sul voto. Da destra a sinistra, passando per le liste civiche, ecco l'analisi della consultazione.
VELLETRI - Il primo a parlare, contattato dalla nostra Redazione, è Paolo Felci, referente di Casapound Italia. "E' evidente, vista l'affluenza e la vittoria schiacciante del No, che il popolo questa volta ha voluto fare i suoi interessi e non quelli dello delle lobby partitiche. Questo risultato - commenta Felci - può essere meno indicativo a livello nazionale, non di certo un risultato indicativo a livello locale, visto la moltitudine di correnti che sposavano il No".
Una delle più ferventi sostenitrici del Sì, attiva sia nella promozione di incontri e dibattiti sia sui social, è stata la dirigente dem Maria Paola De Marchis. Il suo commento, però, lascia trasparire una riflessione più corposa e completa tra qualche giorno: "L'ho detto stamattina e lo ribadisco adesso ancora più forte: grazie! Per averci provato e per aver fatto nel frattempo tanto, quasi tutto quello che gli altri non erano riusciti a fare in cinquant'anni. Non ce l'abbiamo fatta, ha vinto l'Italia della paura, della diffidenza, del rancore. Un'Italia che non è la nostra, dalla quale siamo lontani anni luce. Difficile in tutto questo intravvedere una speranza e trovare la pazienza di ascoltare parole sentite mille volte, vedere facce che fanno venire il voltastomaco, assistere a fatti già accaduti come in un eterno girotondo senza fine". Per il No c'era anche il consigliere di SEL Stefano Pennacchi, che è stato invece nel suo commento molto più breve: "Vince il No, la Costituzione è salva ma cosa ancora più importante sarà vedere gli sviluppi successivi dopo un'affermazione di popolo che è andato a votare". In attesa dei commenti di qualche esponente della giunta comunale, sono arrivate le dichiarazioni dell'assessore Sergio Andreozzi (Gente Nuova), che con un intervento sobrio analizza il risultato elettorale: "Grandissima partecipazione del popolo italiano che quando chiamato a decidere su cose importanti perde quell'aspetto apparentemente bacchettone e risponde in maniera netta ed inequivocabile. La nostra costituzione qualcuno la decantava come la più bella del mondo, e se è da modificare deve essere fatto nel migliore dei modi possibili. Evidentemente quanto proposto nella scheda non lo era. Anche il più intelligente dei tiranni dall'antica Roma ad oggi, non è durato più di 20 anni. Resto tuttavia preoccupato sulla situazione economica, sociale e politica del nostro paese: scorgo mancanza di solidarietà, becera xenofobia e mancanza di spessore politico. Spero tuttavia in un risveglio ed una sferzata di tutte quelle forze che hanno a cuore il bene comune e che decidono soprattutto pensando agli ultimi senza personalismi ed interessi". Soddisfatto del voto anche Alessandro Priori, consigliere metropolitano e rappresentante di Cuoritaliani e Territorio protagonista, che si sofferma sul risultato della provincia di Roma e su Velletri: "Renzi si suicida in preda ad un delirio di onnipotenza in cui si erigeva a nuovo legislatore costituente. In Provincia anche ha stravinto il NO forte di tutto il supporto di Cuoritaliani e Territorio Protagonista con i quali abbiamo portato avanti questa battaglia fondamentale. Abbiamo sempre sostenuto che ci sia necessità di riforme ma non ad ogni costo, cambiare per cambiare non ha senso, occorrono riforme di qualità e quella che avevamo davanti era di bassissima qualità. Il centrodestra comunque ancora una volta, anche dopo le elezioni per la Città Metropolitana, dimostra che unito dà ottimi risultati ma questo deve servire per il futuro. A Velletri lezione ancora più sonora per i sostenitori del Sì con il Sindaco capofila, il PD esce con un risultato ancora più basso di quello in Provincia, segno che Velletri vuole cambiare dopo 8 anni di calvario. Noi di Territorio Protagonista per Velletri faremo la nostra parte, c'è bisogno di unità affinché la nostra Velletri possa avere la dignità che merita e che gli è stata sottratta da troppi anni. Servono programmi concreti e che abbiano alla base idee e non alleanze pro poltrona, serve che il mondo civico si alzi e si dia da fare per questo. Non sarà una cosa facile ma è necessaria". In attesa degli sviluppi all'interno del Partito, ha parlato tramite la sua pagina anche il segretario dei Giovani Democratici, Edoardo Menicocci: "Adesso un passo indietro a testa alta. Stanotte vincitori da destra a sinistra Casa Pound, Salvini, Meloni, Berlusconi, Bersani, D'Alema, Speranza, CGIL, ANPI ecc. Adesso trovino un accordo, legge elettorale e andiamo a votare, siamo tutti curiosi di vedere come si divideranno questo 60%. Un'occasione persa per il Paese nella consolazione di un'affluenza sopra ogni aspettativa e della bella notizia dall'Austria dove vince la sinistra di Van der Bellen. Chiudiamo una campagna referendaria con una citazione: 'Fare politica andando contro qualcuno è più facile, fare politica per qualcosa è più bello'. Grazie Matteo Renzi". Nelle prossime ore la nostra Redazione cercherà di intercettare e ascoltare altri pareri, da una parte e dall'altra, per continuare a fornire ai lettori le opinioni post-voto. Nel frattempo un occhio resta vigile alla situazione nazionale, con il governo che sembra ormai destinato a cambiare: non si esclude un Renzi-bis, nonostante il premier-segretario abbia dichiarato che le sue dimissioni sono irrevocabili. Avanza il nome di Padoan come possibile incaricato. Seguiranno aggiornamenti.