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Channel: Velletri Life
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"A Velletri pessima percentuale di raccolta, e la bolletta è salata": l'affondo (e i confronti) di Taddei (MVL)

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Nuovo intervento del membro in Commissione Rifiuti del Comitato No Biogas No Discarica, che ironizza sulle dimissioni del presidente della Commissione per il Controllo Analogo della Volsca, Roberto Leoni. Nonostante quest'ultimo abbia dichiarato di aver presentato già da tempo le dimissioni, per motivi puramente personale, l'ipotesi non convince Taddei che va giù duro e critica aspramente il suo operato. 

"A Velletri, nonostante tutti i soldi spesi per la raccolta differenziata abbiamo la peggiore percentuale di raccolta differenziata - esordisce - e la bolletta più salata. Nei paesi che lavorano con coscienza e capacità questi dati sono inversamente proporzionali ma a Velletri non è così".
"Se Tizio (un Comune) - continua il leader di Velletri Libera - è il proprietario di Caio (municipalizzata e/o società con totale capitale pubblico) e quest'ultimo vanta un grosso credito nei confronti del primo e se Caio a sua volta ha ingenti debiti nei confronti di terzi creditori ed il primo non onora i suoi debiti, anche Caio inizia a vacillare e se crolla si trascina dietro anche i suoi creditori". Nel caso veliterno secondo Taddei le cose sarebbero leggermente diverse, in quanto la Volsca aveva solo un logo, un parco automezzi ed un terreno di diversi ettari sito in zona Lazzaria. Con il trasferimento del terreno potrebbe essere avvenuta "una sottrazione alla massa attiva destinata ai creditori?" - si chiede Taddei - "e a tutti i creditori che non hanno partecipato a queste attività gli rimane solo il logo  che qualcuno ha valutato diversi milioni di euro". "Questa nuova società - continua l'esponente del Comitato - messa in piedi quattro anni fa opera a Velletri in totale regime di monopolio e con le eccessive assunzioni di questi ultimi anni a trazione Servadio (che ha quasi raddoppiato i dipendenti che c'erano nell'era Cesaroni) nonostante nel frattempo siano andati via cambiando gestore comuni importanti come Anzio, Rocca Priora, Genzano e Lariano". "Il 1° settembre il sottoscritto ha posto per iscritto in Commissione Rifiuti alcune domande al presidente della Volsca su questioni da chiarire ai cittadini che pagano le esose tariffe e che ancora attendono risposte, nonostante sia passato quasi un mese. Risposte mai fornite nè a me nè alla Commissione. Il mio parere sulle dimissioni di Leoni invece è che come presidente del controllo analogo della Volsca, non sapendo controllare i tanti fatti che stiamo denunciando da mesi e con i classici motivi personali si sarebbe svincolato. Non pensasse però che sia a posto così e tutto si cancelli con le dimissioni". "E' chiaro - conclude Taddei - che qualcosa nel Comune di Velletri non va, visto che ogni qual volta si tira in ballo un argomento spinoso si dimette qualcuno: Leoni, Modio, Palmieri, Treggiari, l'uscita di Pennacchi. Le dimissioni non bastano, la gente non ce la fa più a pagare queste bollette".  A supporto di quanto affermato, tramite i social network lo stesso Taddei pone all'attenzione un esempio di confronto tra luoghi e gestione dei rifiuti. Partendo da Cesiomaggiore, cittadina situata nel bellunese che conta circa 4.187 abitanti ed ha una estensione territoriale pari ad 87 kmq. Gli stessi abitanti - continua il paragone - sono quelli di Falerna in provincia di Catanzaro, meno estesa della suddetta, ma con qualche turista in più che produce immondizia. In teoria i maggiori costi si compensano tra minore estensione e maggiore utenza non residente. Cesiomaggiore, però, ha una efficienza particolare nella raccolta differenziata (è uno dei comuni premiati da Legambiente per la gestione e raccolta rifiuti) tanto che attualmente riesce a coprire il 100% del costo di raccolta dei rifiuti spendendo in totale 314.000 euro, mentre Falerna - per il medesimo servizio - necessita di 853.798,62.euro annui (171,91 % in più). Nel 2013 la prima produceva 1.130,83 tonnellate di rifiuti, mentre Falerna 1.366,310 tonnellate, in pratica - calcolatrice alla mano - un più +20,82 % di rifiuto conferito in discarica. Con una differenza importante però: Cesiomaggiore ha una differenziata del 77,59 % mentre il Comune calabrese raggiunge solo il 23,62 %. Tra questi due termini di paragone Velletri nel 2014/2015 si posizionava in questa classifica addirittura sotto la soglia del 20%. In sintesi, il messaggio che passa da Taddei è piuttosto chiaro: la bolletta è salata e la differenziata - a suo avviso - non è per niente funzionale "a causa della mala gestione e probabilmente anche di qualcos'altro. Meditate cittadini".

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