L'indomani mattina, alle 8,30 lasciamo la capitale diretti a Cienfuegos. Questa città distante circa 250 km da L' Avana fu fondata agli inizi del '800 da coloni francesi provenienti dalla Louisiana, ed è nota a Cuba come la perla del Sud, pur non trovandosi nella parte meridionale dell'isola, quanto piuttosto al centro. Non deve il suo nome al mitico comandante Camilo Cienfuegos, quanto piuttosto a don Josè Cienfuegos, il suo primo governatore spagnolo.
Ma non andremo direttamente in città: abbiamo previsto un itinerario più lungo per passare in luoghi che hanno fatto la storia recente della Cuba rivoluzionaria, quindi imboccata la carretera central, dopo un paio d'ore di viaggio arriviamo nella cienaga de Zapata, e ci fermiamo in un luogo suggestivo chiamato Fiesta campesina. Qui oltre a qualche negozio di souvenir, possiamo gustare il guarapo, bevanda che si estrae dalla canna da zucchero.
In questo luogo vi sono numerose specie di animali esotici e perfino qualche coccodrillo ben custodito in maniera che non possa nuocere. Poco lontano da qui, in un posto dove sono stato in passato, c'è un allevamento vero e proprio di questo rettile che appena nato è molto piccolo, quasi come una lucertola. Partiti dalla Fiesta campesina ci si avvia verso il parco naturale che porta a Playa Larga. Playa Larga insieme a Playa Giròn costituisce la Baia de los cochinos, la famosa baia dei porci, teatro dell'invasione mercenaria del 1961. Ai bordi della strada, infatti, vi sono molte targhe ai piedi delle palme, che ricordano ognuna il nome di un patriota caduto per difendere il paese dall'invasione USA. Ad un certo punto arriviamo nel luogo che fu il quartier generale del comandante Fidel Castro durante l'invasione: si tratta di un vecchio zuccherificio che fu utilizzato appunto come base per organizzare la difesa del paese dall'invasione e si trova a pochi km dal mare in cui avvenne lo sbarco mercenario. Un enorme murales raffigurante Fidel recita "Aqui estuvo la Comandancia de Fidel en los combate de Playa Giròn". Proseguendo dopo pochi chilometri arriviamo al mare, azzurro e incontaminato, di Playa Larga, dove notiamo alcune casette di nuova costruzione che ancora non esistevano l'ultima volta che eravamo passati di là. Proseguendo lungo la strada che costeggia il mare arriviamo a Los Cenotes, dove decidiamo di fermarci per il pranzo; il luogo si trova dall'altro lato della strada, ci si addentra per qualche decina di metri dove si trova un ristorante ai piedi di un laghetto, che però ha una profondità che arriva fino ai 70 m ed è collegato al mare tramite una grotta: si chiama Cueva de los Peces, ed è molto frequentata dai subacquei. Dopo pranzo riprendiamo il cammino e arriviamo a Playa Giròn. Qui ebbe luogo la battaglia principale che sconfisse l'invasione del 1961, e vi sorge un museo che ne ricorda le fasi e contiene reperti dello scontro, oltre a numerose foto risalenti all'epoca. Fuori c'è un aereo utilizzato dai cubani nel corso della battaglia e una lapide che ricorda i caduti, mentre all'ingresso del museo noto ancora l'omaggio floreale. Mi ricordo che in effetti siamo ad aprile e l'invasione cominciò il 16 aprile del 1961, segno che c'è stata una cerimonia commemorativa in occasione del 55° anniversario dell'invasione che fu respinta dall'esercito cubano e dal popolo armato in sole 72 ore. Partiti da Playa Giròn ci dirigiamo verso Cienfuegos, dove arriviamo verso le 19,00. Corriamo in albergo perchè stasera assisteremo ad uno spettacolo nel famoso Teatro Terry, un capolavoro architettonico, con stupendi bassorilievi, aperto verso la fine dell'ottocento; qui si esibì anche il nostro Enrico Caruso.
In questo luogo vi sono numerose specie di animali esotici e perfino qualche coccodrillo ben custodito in maniera che non possa nuocere. Poco lontano da qui, in un posto dove sono stato in passato, c'è un allevamento vero e proprio di questo rettile che appena nato è molto piccolo, quasi come una lucertola. Partiti dalla Fiesta campesina ci si avvia verso il parco naturale che porta a Playa Larga. Playa Larga insieme a Playa Giròn costituisce la Baia de los cochinos, la famosa baia dei porci, teatro dell'invasione mercenaria del 1961. Ai bordi della strada, infatti, vi sono molte targhe ai piedi delle palme, che ricordano ognuna il nome di un patriota caduto per difendere il paese dall'invasione USA. Ad un certo punto arriviamo nel luogo che fu il quartier generale del comandante Fidel Castro durante l'invasione: si tratta di un vecchio zuccherificio che fu utilizzato appunto come base per organizzare la difesa del paese dall'invasione e si trova a pochi km dal mare in cui avvenne lo sbarco mercenario. Un enorme murales raffigurante Fidel recita "Aqui estuvo la Comandancia de Fidel en los combate de Playa Giròn". Proseguendo dopo pochi chilometri arriviamo al mare, azzurro e incontaminato, di Playa Larga, dove notiamo alcune casette di nuova costruzione che ancora non esistevano l'ultima volta che eravamo passati di là. Proseguendo lungo la strada che costeggia il mare arriviamo a Los Cenotes, dove decidiamo di fermarci per il pranzo; il luogo si trova dall'altro lato della strada, ci si addentra per qualche decina di metri dove si trova un ristorante ai piedi di un laghetto, che però ha una profondità che arriva fino ai 70 m ed è collegato al mare tramite una grotta: si chiama Cueva de los Peces, ed è molto frequentata dai subacquei. Dopo pranzo riprendiamo il cammino e arriviamo a Playa Giròn. Qui ebbe luogo la battaglia principale che sconfisse l'invasione del 1961, e vi sorge un museo che ne ricorda le fasi e contiene reperti dello scontro, oltre a numerose foto risalenti all'epoca. Fuori c'è un aereo utilizzato dai cubani nel corso della battaglia e una lapide che ricorda i caduti, mentre all'ingresso del museo noto ancora l'omaggio floreale. Mi ricordo che in effetti siamo ad aprile e l'invasione cominciò il 16 aprile del 1961, segno che c'è stata una cerimonia commemorativa in occasione del 55° anniversario dell'invasione che fu respinta dall'esercito cubano e dal popolo armato in sole 72 ore. Partiti da Playa Giròn ci dirigiamo verso Cienfuegos, dove arriviamo verso le 19,00. Corriamo in albergo perchè stasera assisteremo ad uno spettacolo nel famoso Teatro Terry, un capolavoro architettonico, con stupendi bassorilievi, aperto verso la fine dell'ottocento; qui si esibì anche il nostro Enrico Caruso.
Antonio Della Corte