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Pasquella e Befana con il Comitato Velletri Sud Ovest

La Pasquella, tipica tradizione veliterna, si rinnova anche quest'anno tra i vari Comitati cittadini.

VELLETRI - Venerdì 6 gennaio 2017, alle 15.15, il Comitato Velletri Sud Ovest presenta la "Festa della Befana". Un appuntamento importante per grandi e piccini, che rievoca le tradizioni.
Il programma prevede la benedizione di don Marco, l'arrivo dei re Magi e l'esibizione dei gruppi di Pasquellari. Grande ospite sarà però la Befana, che porterà dolciumi e caramelle a grandi e piccini. L'iniziativa si svolgerà a Ponte di Mele.

Epifania a San Clemente: ecco gli appuntamenti e le iniziative per la Cattedrale di Velletri

Vasto e interessante il programma che si svolgerà presso la Cattedrale di San Clemente nelle giornate del 4 e 6 gennaio, in occasione dell'Epifania: un evento all'insegna della tradizione e del divertimento. 

di Sara Scifoni 


VELLETRI -  L'evento, patrocinato dal Comune di Velletri, è stato organizzato dall'Associazione Culturale «Il Flauto Magico», con la collaborazione del gruppo di danza e canti tradizionali «Terra Nemorense» e del L.A.I.C. (Libera Associazione Invalidi Civili).
Il 4 gennaio, presso la Sala San Filippo Neri di San Clemente, si è svolto «Dall'Oriente ne venimo..La tradizione della Pasquella», che prevede laboratori dilettevoli ed interessanti rivolti a tutti. Dalle 10:30 alle 12:30 il laboratorio “Imparo un Canto Antico”, mentre contemporaneamente, sempre dalle 10:30, anche i più piccoli potranno imparare, attraverso un laboratorio a loro dedicato, l'antica tradizione della Pasquella; dalle ore 11:30 invece si svolgerà un laboratorio integrativo con l'Associazione L.A.I.C., facente parte del progetto «Un Passo Verso l'Altro». Più tardi, a partire dalle ore 16:30 sono stati letti racconti e storie legate alla notte del 5 gennaio, nel progetto «Racconti di una notte magica». Nella giornata dell'Epifania «Il viaggio dei Re Magi nel centro storico», con i pastori in festa che accompagneranno i Re Magi verso la Cattedrale, dove quest'ultimi si uniranno alla messa e porteranno i loro doni. Sempre il 6 gennaio alle 18:30, presso la Cattedrale di San Clemente, si terrà il concerto «Come nel Presepe» durante il quale verranno eseguiti canti tradizionali e pastorali che ricordano la festività del Natale e il Presepe Napoletano, accompagnati da danze tipiche e rituali a cura dell'associazione «I passi della tradizione». Inoltre, va precisato che durante le giornate verrà effettuata una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Si prevede quindi un saluto alle feste pieno di gioia e attività interessanti per la Cattedrale di San Clemente, in grado di coinvolgere ed entusiasmare tutti.

Si toglie la vita a 45 anni: donna trovata impiccata nella sua casa a Velletri

Due giorni fa un'altra tragedia che ha scosso Velletri: in pieno centro, infatti, una donna si è tolta la vita.

VELLETRI - Ha preso un filo di un certo spessore e si è impiccata, ponendo fine alle proprie sofferenze emotive. Questo il gesto estremo compiuto da una donna di 45 anni, residente in una palazzina di viale Salvo D'Acquisto a Velletri.

A ritrovare il corpo ormai esanime della donna è stata la sorella, che pur chiamando tempestivamente i sanitari del 118 non ha potuto evitare la terribile decisione. La 45enne, che aveva perso il marito dopo una lunga malattia, era in uno stato di depressione. L'autopsia chiarirà le cause del decesso, ai familiari vanno le condoglianze della Redazione di Velletri Life. 

Allerta Meteo, ecco il Comunicato della Protezione Civile per il Lazio

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile ha emesso l'avviso di condizioni meteorologiche avverse.

Comunicato Stampa Protezione Civile


LAZIO - Si tratta del comunicato n. 17001 prot. DPC/RIA/0000671 del 04.01.2017,con indicazione che dal mattino di oggi, giovedì 05.01.2017, e per le successive 24-36 ore si prevedono sul Lazio: venti di burrasca con raffiche di burrasca forte dai quadranti settentrionali.
Mareggiate lungo le coste esposte. Nevicate sui settori orientali, inizialmente al di sopra dei 500-800 metri e in progressivo abbassamento fino al livello del mare, con apporti al suolo generalmente moderati. Si invitano pertanto le SS.LL. in indirizzo ad adottare tutti gli adempimenti di competenza in relazione alle seguenti Fasi di allertamento (di cui al “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di protezione civile” predisposto dal Dipartimento della Protezione Civile ai fini degli adempimenti di cui all’O.P.C.M. 28 agosto 2007, n.3606): ATTENZIONE PER VENTO su tutte le Zone di Allerta. Per ogni emergenza si farà riferimento alla Sala Operativa Regionale al numero 803 555. Bollettini e avvisi consultabili online alla pagina http://www.regione.lazio.it/rl_protezione_civile/?vw=bollettini

S. Antonio Abate, ecco il programma dei festeggiamenti: dall'8 al 22 gennaio 2017

Nel periodo compreso tra l’8 e il 22 gennaio 2017, in coincidenza con la chiusura delle festività natalizie, avranno luogo i festeggiamenti annuali in onore di S. Antonio Abate promossa dall’Associazione “Università dei Mulattieri e Carrettieri di Velletri”. 

di Valentina Leone

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Foto: Panoramio

VELLETRI - Una manifestazione di carattere compiutamente culturale, da inserire tra le iniziative comunali che intendono promuovere e conservare le tradizioni storico-culturali e popolari veliterne, ricorderà con numerosi eventi l’eremita egiziano, ritenuto il fondatore come primo abate del monachesimo e ricordato nel Calendario dei santi il 17 gennaio.
A organizzare le celebrazioni la storica Associazione “Università dei Mulattieri e Carrettieri di Velletri”, che ha scandito un ricco programma a partire da domenica 8 gennaio alle 8.30, data e orario del raduno dei cavalieri presso la chiesa di S. Antonio Abate, con il suo meraviglioso portale. Da qui la partenza per ritirare lo stendardo del Santo, custodito nella casa del detentore ufficiale, e la successiva sfilata per via Vecchia Napoli, con un rientro previsto in chiesa per le ore 13. Lo stendardo verrà benedetto domenica 15 gennaio nella chiesa di S. Antonio Abate alle 8.30, da dove partirà il corteo dei cavalieri che porterà il vessillo del Santo per via Vecchia Napoli, via Colle Cicerchia, via Castel Ginnetti e nelle zone limitrofe. Alle 18. 30 di lunedì 16 gennaio è prevista una fiaccolata a piedi con appuntamento davanti alla chiesa; mentre un ulteriore mostra dello stendardo nelle campagne veliterne avrà luogo il 17 gennaio alle 8.30. Per il 21 e 22 gennaio è previsto il culmine dei festeggiamenti, con un ulteriore cavalcata dei cavalieri nei quartieri centrali della città nella mattina di sabato e, tra le 18 e il 20, un intrattenimento musicale che si terrà a Piazza Mazzini. La domenica, per la conclusione della manifestazione, sono previste molteplici attività: dal corteo mattutino di cavalli e cavalieri che sfilerà per le strade del centro, con una breve esibizione nel finale, fino alla tradizionale favata di S. Antonio, con distribuzione gratuita di ciambelle e vino associata all’accompagnamento musicale e spettacolo pirotecnico. Tante altre attrattive sono previste nel pomeriggio: alle 14. 30 a via Metabo l’esibizione della giostra all’anello, dalle 17. 30 alle 18. 30 una fiaccolata dei cavalieri con lo stendardo da Piazza Caduti sul Lavoro e tutto il giorno i mercatini, ubicati sulla medesima piazza, Piazza Mazzini, via del Corso e via delle Mura. Un programma molto denso e pieno di eventi interessanti, organizzato in occasione di una ricorrenza che ha il merito di rinnovare nei cittadini veterani il senso di appartenenza a un centro culturalmente vivo e di incentivare, soprattutto nelle generazioni più giovani, l’interesse e l’attaccamento a usanze tradizionali veliterne.

Velletri piange Alberto Ottaviani, "Bàcchero": "Resterai per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori"

Era un clone di Honorè de Balzac, Alberto. Mi ha sempre colpito, la sua somiglianza impressionante con lo scrittore francese. Ma non scriveva. 

di Luca Leoni

VELLETRI - Ispirava gli scrittori, con il suo personaggio schietto e solare. Era un popolano, con tutta l’energia di un Masaniello, ma non s’è mai permesso di pisciare sulla folla. Era un combattente, che a modo suo non ha mai abbandonato i giochi di strada dell’infanzia.
Un giocoliere che ha saputo farsi da solo, un imprenditore della gastronomia per i palati fini. Ricordo il suo ‘Gallo d’Oro’ in via Bonese, con le sue leccornie per intenditori: pochi piatti ma l’ABC della cucina romana e velletrana. Le sue coppiette andavano a ruba, condite con una ricetta segreta che sapeva solo lui. Ricorderò sempre la sua pancia scoperta, puntuale ad ogni partita della Vjs Velletri e tifoso sfegatato, sempre pronto ad ingaggiare lotte greco-romane con i tifosi avversari più irriverenti e facinorosi. Sugli spalti, se c’era lui, ti sentivi al sicuro. Era un angelo sui generis. E come dimenticarle, tutte le scaramucce con i tifosi del Napoli prima che venisse inaugurata l’Autostrada del Sole, quando i partenopei erano costretti a passare per Velletri per raggiungere Roma? Erano parole provocatorie, spintoni, botte da orbi senza distinzione di sessi e utilitarie targate NA capovolte. Sia all’andata che al ritorno, sia per Lazio-Napoli che per Roma-Napoli. Il tratto delle Bermude iniziava dal Ponte Bianco e arrivava al Ponte Rosso, all’imbocco per la Via dei Laghi. Alberto, con il suo piglio sanguigno e piantagrane ma in fondo bonario, era il volsco che difendeva i confini del suo popolo dalle invasioni straniere. Buon viaggio, ‘Bàcchero’: hai saputo combatterle fino all'ultimo, le tue battaglie. Resterai per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori.

Alla famiglia vanno le condoglianze della Redazione di Velletri Life.

Battesimo del Signore: "Io non lo conoscevo", a cura di don Gaetano Zaralli

Nuovo anno, vecchie abitudini: si conferma (stavolta eccezionalmente on line di lunedì) la rubrica di don Gaetano Zaralli.

TESTO
Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».   (Mt 3,13-17)


COMMENTO
Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare…”
Il fiume Giordano è lungo 320 km e attraversa l’intera Palestina (col termine Palestina si indica grosso modo l'area in cui si estende l'odierno Israele, compresi i territori occupati e la striscia di Gaza); raggiunge quindi il lago di Tiberiade (o di Genezaret) e sfocia finalmente  nel Mar Morto.
Gesù da Nazaret, perciò, dalla Galilea attraversando la Samaria si portò, accompagnato da altri,  nel luogo dove Giovanni predicava e amministrava il battesimo di penitenza. Probabilmente questa comitiva trovò Giovanni in quel tratto di fiume che è il più accessibile a chi viene da Gerusalemme, cioè poco sopra al suo sbocco nel Mar Morto.
Non si fanno chilometri e chilometri di cammino, se non c’è un minimo di entusiasmo e di interesse per la persona che si vuole incontrare. Il che fa supporre che la fama di Giovanni Battista era arrivata piena di fascino già nelle regioni estreme della Palestina.
Mi chiedo con una certa curiosità quale possa essere oggi il  motivo che conduce folle enormi a Piazza S. Pietro per vedere un uomo vestito di bianco che dall’alto di una finestra dice cose a volte così semplici da ritrovarle sulla bocca comune di un comune prete di campagna…

Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?»… 
Gesù era uno dei tanti, che a bella posta si era mescolato tra gli altri penitenti: nessuno lo conosceva, neanche Giovanni che gli era parente…
“Giovanni rese testimonianza dicendo: Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L`uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio". (Gv 32-34)
Probabilmente “conoscere o riconoscere” Gesù significa compiere nei suoi confronti un atto di fede: come uomo so chi sei e magari mi ti immagino senza peccato, ma, ammettere che tu sei il Figlio di Dio, è altra cosa e mi porta a doverlo testimoniare con la mente e con il cuore, senza indugio… nella massima coerenza.

 " Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento".
Ora Gesù, che emerge dalle acque del Giordano, agli occhi di Giovanni e del mondo è davvero il Figlio di Dio.
Quanti secoli di fede alle nostre spalle, quanta umanità credente nella storia del cristianesimo, eppure si insinua ancora quel dubbio che adombra la luce e trattiene l’anima nel vuoto, lasciandola  arida come il deserto.
Solo qualche mese dopo il battesimo nel Giordano due discepoli di Giovanni vennero inviati dal loro stesso maestro a chiedere a Gesù se fosse davvero lui l’atteso Messia.
Spesso perfino i fatti straordinari hanno efficacia limitata, se non si ha voglia di impegnare la volontà. Non bastò la voce del Padre a rendere certa per sempre la filiazione divina di Gesù; non fu sufficiente la Colomba volteggiante  a dissipare ogni dubbio sulla messianicità del Figlio prediletto… Giovanni e i suoi discepoli cercarono conferme nei fatti… e le trovarono.




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Tratto da:
“Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zaralli - Ed. Aracne

Befana congelata a Velletri: grande lavoro per la Protezione Civile, confermata la discesa in Villa Ginnetti

Non è stato di certo un 6 gennaio dal clima mite quello appena trascorso a Velletri: il giorno dell'Epifania, infatti, si è rivelato gelido.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - La mattinata è stata comunque allietata dalla presenza di tanti bambini, che hanno affollato il trenino in una delle sue ultime corse. Le bancarelle in Piazza Cairoli sono rimaste aperte, mentre si sono aggiunte quelle dell'evento relativo allo Street Food.
Un grosso impegno - e a loro va l'encomio della nostra Redazione ma di tutti i cittadini in generali - è stato portato avanti dalla Protezione Civile Comunale, che oltre a presenziare all'evento della "Discesa della Befana", organizzato dall'omonimo comitato con la variante di percorso (quest'anno la vecchina che porta i dolciumi è scesa in Villa Ginnetti per poi essere trasportata sul treno sotto la Torre del Trivio), hanno avuto il loro gran da fare per spargere sale sulle strade e intervenire ove necessario per varie mansioni.
Sui social, intanto, campeggiano le immagini di Piazza Mazzini, con la monumentale fontana ghiacciata, immortalata da ogni tipo di posizione. Anche il week end, soprattutto nella giornata di sabato, ha creato non pochi problemi ai veliterni: strade rese scivolose dal ghiaccio, tubature ghiacciate e problemi idrici, in generale un freddo e un gelo che purtroppo non hanno consentito una chiusura degna del ricco programma delle festività natalizie. Ha chiuso i battenti anche la Casa di Babbo Natale, con il suo villaggio degli Elfi, a Villa Bernabei. Buona musica di alta qualità per l'esibizione, venerdì mattina, della banda "Umberto Cavola". Con il 9 gennaio si chiude un ponte lungo che ha portato una ventata di allegria alla città di Velletri: adesso si torna alla quotidianità, tutte le attività riprenderanno a pieno regime. 





Il social con il "sorriso", Emanuele Iannuzzi: "Questo il motto di 'Velletri siamo noi'"

All'interno dei gruppi social spesso si condividono momenti cittadini, di gioia e tristezza. La Redazione ha deciso di dare spazio ad alcune delle realtà virtuali veliterne. Seguiranno altre interviste di questo tipo, dunque. 

Intervista a cura di Rocco Della Corte

VELLETRI - Uno dei gruppi più attivi con i suoi 2520 membri attuali è "Velletri siamo noi". Non ammette discussioni di calcio e/o politica, mentre c'è tanto divertimento che è alla base di quasi tutti i post. Dopo i numerosi eventi, la Redazione ha ascoltato Emanuele Iannuzzi, uno degli amministratori della realtà virtuale veliterna. Ecco domande e risposte.

Emanuele Iannuzzi, il gruppo “Velletri siamo noi” è in continua crescita: eventi, iniziative, amicizia e tanti post. Qual è lo spirito del gruppo, sintetizzato in un’unica risposta, che spesso ribadite voi amministratori nei vari stati facebook?

Il gruppo "Velletri siamo noi"è una comunità di amici dove tutti i giorni ci si ritrova con battute, selfie, foto e tutto quello che porta ad un dialogo amichevole e senza offese per nessuno. Il gruppo è nato il 10 dicembre 2014 e in due  anni abbiamo realizzato decine di eventi - tutti riuscitissimi - e con centinaia di partecipanti che si sono divertiti con giochi musica e cene. Il motto del gruppo si chiama "sorriso" perché noi siamo il vero spirito veliterno, quindi per questo ci chiamiamo "Velletri siamo noi". 


Quanto, secondo te, facebook ha cambiato il modo di interpretare i rapporti umani tra le persone, soprattutto se vivono nella stessa città? 

Il cambiamento portato da Facebook è stato fondamentale perché persone sole o persone anziane, o semplicemente persone che da poco vivono in città, hanno trovato un modo per dialogare e poi per conoscersi anche nella realtà e stare insieme. 



Avete un’organizzazione e siete in più persone a dividervi vari ruoli per mantenere la giusta atmosfera, placare eventuali polemiche e filtrare i post che vengono pubblicate?

Il gruppo ha degli amministratori, a cominciare da me, Emanuele Iannuzzi, che sono anche il fondatore. Altri admin sono Sergio Martino,  Alessandro Bonafaccia,  Massimiliano Rinaldi,  Serena Braghini e Fabiana Canzio. Poi i moderatori, che ricoprono un ruolo importante: Sonia Gratta, Rina Pietrucci, Titti Sportelli e Andrea Taruschio. 

Quali sono i requisiti affinché un utente per poter far parte del gruppo? 

Non ammettiamo post che contengono politica, calcio e pubblicità perché nel nostro gruppo viene subito cancellato qualsiasi post che può portare a motivo di discussione! Inoltre gli amministratori e i moderatori controllano le richieste di iscrizione perché non ammettiamo profili sospetti. Accettiamo tutti ma solo profili chiari e con foto reali . 

E’ appena iniziato un nuovo anno: quali sono gli auguri che vuoi fare ai cittadini di Velletri, ai tuoi iscritti e allo stesso gruppo? 

Tanti auguri a tutti gli iscritti e a tutti i veliterni, e spero che anche nel 2017 tanti restano sempre sintonizzati sul nostro simpaticissimo gruppo "Velletri siamo noi".

Le foto sono state fornite dall'amministrazione del gruppo social Velletri siamo noi.

La mostra permanente di Vincenzo Sciamè a Velletri: un salto nell'arte e nella cultura dalla Sicilia al Mondo

A più di due anni dalla sua scomparsa, a Velletri nasce un'esposizione permanente per tenere in vita e far apprezzare l'unicità dell'opera di Vincenzo Sciamè.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Dallo studio veliterno di Madonna degli Angeli, che insieme a quello di Roma era il "tempio" della produzione pittorica di Vincenzo Sciamè, a via Lanuvia, civico 1: questo il cammino di alcune delle innumerevoli opere dello stimato artista siciliano, veliterno d'adozione visto il suo trasferimento in città nel 1975. 
Sciamè, che ha esposto in tutto il mondo attirando l'interesse di critici d'arte di primo livello a cominciare da Stefania Severi e Bent Parodi di Belsito, se n'è andato nel 2014 mentre immortale è la sua arte, fatta di quadri coinvolgenti e dipinti con perizia e sapienza, senza dimenticare quel substrato di senso e allegoria che non può mancare in un grande pittore. Grazie al lavoro della moglie Mary e dei figli, allora, una esposizione permanente è a disposizione di tutti i cittadini di Velletri e non solo.
Tanti quadri, in varie stanze dense di cultura, letteratura, scultura. Sciamè, infatti, era un artista a trecentosessanta gradi: sculture, produzioni grafiche, naturalmente quadri di ogni dimensione e argomento, e anche parecchi versi che forse un giorno diventeranno una raccolta poetica. L'elegia del rosso di un pittore che dal 1961 ha cominciato la sua opera rivive insieme alle suggestioni che quadri profetici riescono a dare: impossibile non pensare ai tratti della Roma sommersa (il cupolone che "annega" nelle acque, o l'arco trionfale invaso dalla pioggia), presenti in più quadri, triste presagio della melma che avrebbe poi invaso - socialmente, politicamente, burocraticamente - la capitale. Anche tanta letteratura però, e legata alle radici siciliane: sono ormai note le sue esposizioni a tema relative al Gattopardo, il fortunato romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa scoperto da Giorgio Bassani, oppure L'uomo dal fiore in bocca anticipatore di un ciclo pirandelliano. Nella mostra dedicata a Sciamè, che in parte racchiude anche i pennelli, i colori e qualche bozzetto del pittore, l'attenzione è riposta ad ogni particolare anche se la sua produzione è talmente sterminata da essere difficile persino da catalogare. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, oltre che in Italia, anche in Francia, Germania, Svizzera, Australia, Russia, Stati Uniti d’America, Canada e Argentina.
Questi dati geografici forniscono, parzialmente, la cifra del prestigio che un artista del genere aveva guadagnato, con merito, grazie al suo lavoro. Con amore e passione i suoi familiari - che hanno curato anche una rassegna stampa degli articoli apparsi sulle principali testate nazionali e non - hanno dato nuova linfa alla riscoperta della figura di un artista importante, definito da Bent Parodi un "intellettuale raffinato ed al contempo inquieto, alla perenne ricerca d'un supremo perché delle cose".
Chi lo ha conosciuto ricorda il suo garbo, il suo sorriso e i suoi occhi vividi dietro gli occhiali, filtro necessario a quell'alchimia del proverbiale Rosso Sciamè che ha contribuito a far conoscere Velletri in Italia e nel mondo anche dal punto di vista pittorico. Per visitare la mostra, su prenotazione, i contatti sono a disposizione sul sito ufficiale www.vincenzosciame.it. Sullo stesso sito sono disponibili tantissime informazioni in  più, anche se il suggerimento è di visitare direttamente l'esposizione: solo a contatto con i quadri ognuno di noi può risentire vicino a sé l'amico Vincenzo, il pittore, discreto e gentile, che passeggiava per Velletri e con la sua arte girava il mondo, racchiudendolo poi in una stanza, in una tela, in una pennellata di "Rosso Sciamè".

Si è rinnovata la tradizione dell’arrivo della Befana in Piazza Santa Eurosia

Come da tradizione nel giorno dell’Epifania si è rinnovata a Lariano la magia dell’arrivo della Befana. I festeggiamenti per l’Epifania, organizzati dall'amministrazione comunale, hanno chiuso il ricco programma del Natale larianese, allestito dall'amministrazione comunale con la regia organizzativa dell’assessorato al turismo guidato da Gianni Santilli in collaborazione di varie realtà associative locali. 

di Alessandro De Angelis


In Piazza Santa Eurosia, nel pomeriggio del 6 gennaio si è svolta la manifestazione che ha visto la collaborazione di varie associazioni locali.
Hanno collaborato all'organizzazione dell’evento dell’arrivo della Befana l’Associazione Befana 2000 con in testa il presidente Paolo Abbafati, i Cavalieri di Sant’Antonio, i Templari di Fra Raimondo Foulques, il Gruppo Comunale Protezione Civile, la Protezione Civile Santarsiero, la Polizia Locale di Lariano.S i è rinnovata anche la tradizione del canto della Pasquella con il gruppo i Congo Boys che ha allietato il pomeriggio. Da sottolineare che durante la sera precedente del 5 gennaio vari gruppi di pasquellari hanno animato con canti dell’antica tradizione le vie cittadine e sono passati per le varie contrade ripercorrendo un antico rito che ha un sapore sempre ricco e intrinseco di significati. Le condizioni atmosferiche con le temperature rigide sotto lo zero hanno inciso sulle presenze, ma nonostante tutto buona l’affluenza iniziale di bambini nel pomeriggio alle 1530 in attesa della Vecchietta che è arrivata insieme a Babbo Natale a bordo di una carrozza e ha distribuito caramelle e ci sono state le foto di rito. In piazza anche i Re Magi e il Gruppo di Sbandieratori e Musici e Templari Fra Raimondo Foulques. Inoltre ad allietare l’atmosfera gioiosa le giostre in piazza Santa Eurosia allestite per il periodo natalizio dall’amministrazione comunale, e inoltre sotto l’atrio del palazzo comunale venivano preparati e distribuiti gratuitamente dall’amministrazione comunale pop corn e zucchero filato. A fine manifestazione l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante a nome dell’amministrazione comunale ha ringraziato: la Polizia Locale, la Protezione Civile Santarsiero, il Gruppo Comunale Protezione Civile, il gruppo dei pasquellari Congo Boys,ai Re Magi, il Gruppo di Sbandieratori e Musici e Templari Fra Raimondo Foulques, l’assessorato al turismo guidato da Gianni Santilli, il Gruppo Befana 2000, i Cavalieri di Sant’Antonio, la sign. Luana Spallotta della segreteria del sindaco, e tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita della manifestazione.


Real Velletri, rialza la testa! Il Colle Oppio passa (5-0) allo "Scavo"

Il Real Velletri inizia l’anno con una sconfitta incredibile subendo sul proprio terreno di gioco cinque reti dal Colle Oppio e perdendo anche la vetta della classifica. 

di Rosario Castiglione


VELLETRI - Gara alquanto strana, ma che conferma come la legge del calcio sia spietata. L’undici di mister Sambucci nei primi minuti ha avuto l’occasione per cambiare il corso della gara, ma se sbagli gol già fatti, come è successo spesso quest’anno, alla fine ti trovi con un pugno di mosche in mano.

Il risultato comunque è troppo severo in quanto nell’arco dei novanta minuti il numero uno del Colle Oppio Pallonari si è guadagnato un bell'otto in pagella. La cronaca: al quarto il Real Velletri potrebbe passare con Del Prete, il quale tutto solo davanti al portiere si fa respingere il tiro con la punta dei piedi dall'estremo avversario, raccoglie Francucci che al volo tira a botta sicura ma la sfera viene deviata con una mano dal un difensore. E' rigore netto, ma l’arbitro lì a due passi dice di no, inutili le proteste. A passare in vantaggio invece sono i romani al sesto con Sebastiani che dal vertice destro dell’area tira un diagonale che si infila sul secondo palo della porta difesa da Rovitelli. Altra occasione d’oro, questa volta per pareggiare, ancora con Del Prete che a tu per tu con il portiere in uscita si fa smanacciare vedendosi deviare il suo pallonetto. Al ventesimo la svolta della gara. A centro campo perde palla Rainone e successivamente al limite scivola Liberti, che lascia campo libero a Magrelli, il suo tiro viene deviato con i piedi da Rovitelli, raccoglie Quadraccia che conclude a porta spalancata, ma sulla linea la palla viene intercettata con la mano da Del Ferraro. L’arbitro fischia la massima punizione ed espelle il laterale veliterno. Dagli undici metri Quadraccia non sbaglia e raddoppia. Il Real Velletri non si perde d’animo e nonostante l’inferiorità numerica al trentunesimo ci prova ancora con Del Prete, ma il suo tiro viene deviato magistralmente sopra la traversa dal portiere romano. Al trentanovesimo incredibilmente sempre su un errore veliterno, il Colle Oppio triplica con Bayslach, perfetto il suo diagonale. Nella ripresa la squadra rossonera parte sparata, ma non è veramente giornata. Al quinto Francucci al volo dal limite supera il portiere ma non la traversa. Il Real ci prova a mettere in difficoltà i romani ma l’inferiorità numerica e anche la bravura degli avversari che forti del tre a zero sanno amministrare la gara e ripartire in contropiede non consente rimonte. Difatti la compagine veliterna ricapitola prima al diciottesimo con Magrelli e poi al trentottesimo direttamente su calcio d’angolo con Quadraccia. L’undici rossonero accusa la terza sconfitta in questa stagione. Mancano ancora tante gare, quindi nulla è perso. Il prossimo turno trasferta sulla carta semplice contro la penultima in classifica, ma il Real Velletri dalla sconfitta contro i romani del Colle Oppio deve raccogliere solo le positività e metterle in pratica nella gara contro l’Accademia Real Tuscolano.


FC Real Velletri: Rovitelli, Rainone (25’st Nardini), Del Ferraro, Hassini, Marini, Liberti, Candidi, Cerci F. (25’st Cipriano), Francucci (25’st Cellucci), Del Prete, Lisi. A Disp.: Orlandi, Garbujo, Cerci S., Picilli. All. Sambucci 

F.C.Colle Oppio: Pallonari (37’st Ghersevic), Temperini, Mogiani, Sebastiani, Ciccioriccio,   Iachetti, Bayslach (10’st Leggiero), Cecchini (18’st Maccario), Magrelli, Quadraccia, Turla. A disp.: Bassetti, Policarpo, Cervera, Bissattini. All. Ferrari

Arbitro: Benestante di Aprilia

Marcatori: 6’pt Sebastiani (C), 25’pt Quadraccia (C) (rig), 39’pt Bayslach (C), 18’st Magrelli (C), 38’st Quadraccia (C).


Espulso: al 23’st Del Ferraro( R) per fallo di mano volontario in area.         

Interventi sul misuratore dell'acqua, comunicato dell'assessore Andreozzi

Giunge notizia che alcuni cittadini in piena emergenza siano intervenuti al posto del gestore sul misuratore dell'acqua.

di Sergio Andreozzi


VELLETRI - Ciò solitamente non è permesso dal contratto d'utenza essendo questa una pratica d'esclusiva dello stesso gestore. Consapevoli della situazione di estrema urgenza e di un alto numero di interventi, l'assessorato ai rapporti con Acea ha preso accordi con la società che gestisce il servizio idrico affinché vengano derogati e depenalizzati tali interventi.
Chi avesse provveduto in maniera autonoma intervenendo prima del contatore o sullo stesso faccia relativa relazione con allegata foto e la consegni all'ufficio reti del Comune di Velletri o la invii alla posta istituzionale sergio.andreozzi@comune.velletri.rm.it.

Freddo e gelo: i banchi di scuola sensibili al termometro, molte assenze e problemi con i riscaldamenti

Le temperature in picchiata di questi ultimi giorni sono state accompagnate da varie problematiche nelle scuole.

VELLETRI - Nella fattispecie, quegli istituti scolastici con impianti di riscaldamento soggetti al congelamento delle tubature, hanno riscontrato non pochi problemi.
Numerosi genitori hanno deciso di non mandare i loro figli a scuola, in altri casi invece sono state proprio le segreterie a chiamare le famiglie. Con il lieve aumento della temperatura, però, i problemi dovrebbero attenuarsi. L'Assessorato ai Beni Comuni aveva disposto un'accensione dei riscaldamenti dalle ore 12.00 del giorno precedente la ripresa delle attività ma in alcuni casi - come ad esempio allo Scientifico - ciò non è bastato. La speranza è che tutto torni nella norma quanto prima. 

Il primo treno che percorse la Roma-Velletri in mostra permanente alla Centrale Montemartini

Il treno che percorse la prima volta la ferrovia Roma-Velletri è un monumento viaggiante. Il convoglio di Pio IX, il Papa che volle la tratta definita Pio-Latina, è ora esposto in maniera permanente a Roma. E Velletri è di nuovo, per forza di cose, protagonista.

di Rocco Della Corte

ROMA - Non sarà un glorificarsi passivamente, ma sapere che Velletri non è solo il pur apprezzabile vino rappresenta ogni volta linfa nuova per la cultura. Fatta questa doverosa premessa, per citare la dicitura ufficiale pubblicata sul sito dell'illustre museo romano Centrale Montemartini, la notizia - si spera già nota a molti - è che dal 4 novembre scorso quello che un tempo era un settore della Sala Caldaie della ex centrale è stato restaurato per accogliere le carrozze del treno di Pio IX, precedentemente conservato nel Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Il treno è lo stesso che percorse, nel 1862, l'intero tracciato di 42 km dalla capitale a Velletri con la celebre carrozza-balconata dalla quale il Papa si affacciò appena approdato nella nuova e architettonicamente all'avanguardia stazione veliterna.



Numerosi sono i documenti che testimoniano quell'evento straordinario: in città si predisposero fuochi di artificio e una festa da ballo per l'inaugurazione della ferro-via come si legge su un manifesto, il cosiddetto Ponte di Ferro (per la verità in ghisa) appena installato rappresentava l'emblema dell'imponenza di un'infrastruttura attesa e moderna. Nella Centrale Montemartini un'intera sala ospita le carrozze di quel convoglio, fotografate ogni giorno da centinaia di visitatori, che poi si approcciano ai pannelli informativi che raccontano la storia dello storico treno. Due foto su tre sono stampe della stazione di Velletri,
vestita a festa per l'arrivo del Papa, piena di gente - cittadini e autorità - e tirata a lucido. Un piano binari sterminato, oggi purtroppo ridotto a soli tre tronchi, e un'abbondanza di fabbricati (rimessa locomotive, dopolavoro, cisterna, pesa) per una stazione che era destinata - proprio dai progetti pontifici - ad essere lo snodo cruciale per il Sud. E' storia nota che da Velletri si poteva raggiungere Terracina, attraversando una serie di paesi che oggi soffrono proprio l'isolamento dovuto alla mancanza del treno pur essendo popolosi (Cori, Sermoneta, Norma, Fossanova, Terracina stessa), e Colleferro (il primo binario della stazione era quello dei treni da e per Velletri), e quindi Napoli. Il Papa puntò molto sulle ferrovie nello Stato Pontificio, ed è anche per questo che la visita di Giovanni Paolo II, nel 1980, a Velletri assunse un valore maggiore: la Roma-Velletri, conosciuta da tutti per i ritardi e i disagi delle migliaia di pendolari che quotidianamente se ne servono, ha un nome ufficiale diverso, quello di ferrovia Pio-Latina. In Centrale Montemartini le carrozze sfarzose, salotti trapiantati sulle rotaie e nascosti da tende e rifiniture, si può rivivere e toccare con mano la forte carica emotiva e sociale che il treno ha rappresentato nella seconda metà dell'Ottocento. La stazione di Velletri, così simile ad oggi in quelle cartoline vista la sostanziale assenza di modifiche strutturali, sembra avere un colore diverso - osservabile nella percezione del lettore, visto che si tratta di fotografie in bianco e nero. I volti dei bambini incantati di fronte a carrozze che sembrano oniriche, e i centinaia di curiosi che affollano ogni giorno la Sala del Treno di Pio IX sono un ottimo deterrente per fare un viaggetto dalle parti di via Ostiense, per rituffarsi negli attimi storici e ammirare, finalmente fermo, un treno che camminò le prime volte proprio per raggiungere Velletri. 






Tragico investimento in via Appia Sud, Velletri fa il tifo per il noto carrozziere ricoverato a Roma

Le testimonianze sono abbastanza univoche, la dinamica è ormai chiara: resta la speranza di una veloce ripresa.

VELLETRI - Ieri pomeriggio lunghe file in via Appia Sud, all'altezza del confine tra Velletri e Cisterna. Il traffico, regolato dalla Polizia Stradale, in prima battuta si è completamente bloccato. La causa un investimento terribile, quello subito da un noto carrozziere veliterno.


Stefano, un amico e una persona stimata e apprezzata, stava aiutando un suo cliente a fare manovra nell'atto di uscire dalla sua officina. Un tir, però, lo ha travolto. La situazione è apparsa subito grave, l'autoarticolato è rimasto di traverso sulla strada mentre i primi soccorritori si sono precipitati per prestare aiuto. Agli occhi dei passanti - questo raccontano due testimoni trovatisi a transitare da lì con la propria auto - il tir di grosse dimensioni e l'uomo a terra. Dopo la corsa al Pronto Soccorso di Velletri, si è reso necessario il trasferimento a Roma: le condizioni, però, rimangono molto serie e gravi. Nella speranza che Stefano reagisca presto e che questa storia diventi subito un brutto ricordo, si susseguono i messaggi degli amici sui social, a cui si unisce anche quello della Redazione di Velletri Life e del Direttore, che si è visto risolvere parecchi problemi "di carrozzeria" alla sua automobile dal bravo e professionale carrozziere. Forza Stefano, siamo tutti con te!

Campionato di Lega Calcio a 8: tutto pronto per la ripresa dei campionati al "Maracanà"

Dopo la pausa, riprendono a pieno regime le attività calcistiche presso il noto e prestigioso centro sportivo "Maracanà" di Velletri.

di Dario Nocera

VELLETRI - Per questa settimana, oltre al quadrangolare dell'amicizia organizzato dalla Polisportiva Maracanà in collaborazione con la Nuova Vjs Velletri, è stato emesso dall'UISP un solo comunicato del Campionato di Lega Calcio a 8.

Ecco classifiche marcatori, statistiche, decisioni del giudice sportivo e tutto ciò che riguarda questo Torneo, che riprenderà dalla prossima settimana con tutte le gare. 




Riceviamo e pubblichiamo: "Noi, ex soci del GAV, diamo le dimissioni e ci stacchiamo"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera, firmata da alcuni ex soci del G.A.V., Gruppo Archeologico Veliterno, i quali in risposta al comunicato stampa sul nuovo organigramma dell'associazione veliterna hanno voluto comunicare le loro dimissioni a partite dall'ex direttrice Giovanna Adorni.

VELLETRI - Il comunicato recita quanto segue:"Le vicende accadute dopo il Consiglio Direttivo del 10 Ottobre 2016 hanno fatto emergere un insanabile contrasto tra il Consiglio Direttivo del G.A.V. ed alcuni soci, stanchi da tempo dell’atteggiamento ostile ed arrogante mostrato dai componenti del Consiglio Direttivo nei confronti del Direttore, pur democraticamente eletto nelle elezioni di febbraio scorso, e preoccupati per iniziative non condivise perché ritenute illegittime, hanno deciso di staccarsi.

Sono state inutili le richieste di chiarimento su quanto deciso dal Consiglio Direttivo e gli inviti a tornare sulle decisioni prese. Il clima così ostile ad ogni spiegazione e ad ogni ragionamento pacato ha fatto naufragare perfino l’invito fatto, nella riunione mensile di novembre, da Rosanna Carosi e da Enrico Strini, socio fondatore del G.A.V. nel 1998, ad una pacificazione che consentisse il superamento delle divergenze.
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Lettera di dimissioni
Questo ha portato alle dimissioni del Direttore stesso, signora Giovanna Adorni, di alcuni soci storici, come l’avvocato Renato Mammucari e Maura Dani, e successivamente al recesso della dottoressa Roberta Petrilli, archeologa di riferimento del Gruppo, di Vincenzo Ciccotti e Graziella Grosso, di Pina Dorigo e Tina Sorci e di molti altri, come Rosanna Carosi, Giuseppe Petrilli, Maria Rosaria Giammarino, Marina Maggiore, Enza Melucci, Paola Straffi, Daniela Carosi che, pur iscritti in tempi più recenti, avevano prestato, entrando nelle Commissioni, la loro opera per dare al G.A.V. una maggiore visibilità e migliore organizzazione. E’ stato necessario ricorrere all’arbitrato del dottor Gazzetti, Presidente dei Gruppi Archeologici d’Italia, che ha fatto decadere tutte le cariche ed indetto nuove elezioni per il 16 dicembre, ma ormai molti soci avevano maturato la chiara volontà di non rimanere in un Gruppo in cui non ci si sentisse più a proprio agio e non fosse più possibile collaborare con serenità. Per questo più della metà dei soci non hanno partecipato alle elezioni e dal prossimo anno non rinnoveranno l’iscrizione al Gruppo Archeologico Veliterno, ponendo fine ad una collaborazione che era stata proficua ed utile . Di questo si darà comunicazione, naturalmente, anche al Sindaco del Comune di Velletri ed alla dottoressa Prosperi, che col G.A.V. hanno stipulato la Convenzione per l’apertura del Sito Archeologico delle SS. Stimmate e della Casa delle Culture".

Firmato: i soci dimissionari del GAV

Il candidato Greci riparte dal territorio: "In programma nei prossimi giorni un incontro con gli agricoltori"

Giorgio Greci ritorna sulla scena con un nuovo incontro, stavolta destinato principalmente agli agricoltori. 


VELLETRI - E' all'insegna di una nuova idea di politica, fatta per la gente e tra la gente, che passate le festività natalizie il dottor Giorgio Greci, dopo aver annunciato la sua candidatura a sindaco in vista delle prossime Amministrative del Comune di Velletri, sta passando concretamente all'azione, traducendo in atto pratico le tante idee finalizzate al rilancio della città che si candida ad amministrare.

Il grande afflusso di gente che ha preso d'assalto il Teatro Tognazzi a metà dicembre ha dato la misura del coinvolgimento scaturito da una candidatura che si è già tradotta in un impegno formale ad affrontare le tematiche cruciali della vita veliterna, dal commercio all'artigianato, passando per le politiche sociali e giovanili, spaziando nel rilancio dell'attrattività turistico-culturale e in altri comparti di vita cittadina, come quello legato alla salvaguardia e valorizzazione dei prodotti tipici e all'esaltazione del lavoro scaturito dal versante agricolo. Proprio su questo filone s'inserisce il prossimo appuntamento ufficiale per un gruppo di lavoro aperto a nuovi apporti, così come testimoniato durante la presentazione dell'11 dicembre. “Faremo prevalere la logica del dialogo e dell’apertura – aveva premesso Greci dinanzi alla gremita platea – creando le sinergie giuste su un impianto programmatico condiviso. Parto 18 mesi prima perché dalle esigenze della città e di chi la popola e la vive intendo costruire quei contenuti che faranno la differenza ben più dei nomi, creando le basi per una Velletri diversa da quella attuale". Propositi che, passate le feste natalizie, ben si sposano con l'avvio di una fase pienamente operativa, in cui si stanno già programmando diversi incontri finalizzati a comprendere la portata delle criticità presenti nel vasto territorio comunale, per meglio capire dove e come intervenire. La prossima settimana verrà comunicata la data dell'evento in cantiere, nel corso del quale il cardiologo veliterno incontrerà nuovamente i cittadini in un appuntamento pubblico, con al centro del dibattito le tematiche legate al mondo dell'agricoltura.

Autonomia di Lariano, il discorso del Sindaco Maurizio Caliciotti

Riceviamo e pubblichiamo il Discorso del Sindaco Maurizio Caliciotti, primo cittadino di Lariano, che introduce la serie di celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell'autonomia dell'ex frazione di Velletri.

di Maurizio Caliciotti


LARIANO - Buonasera a tutti, poco prima della sua scomparsa, venne a trovarmi nel mio ufficio, appositamente per parlarmi di questo grande anniversario, il compianto Ferdinando Tamburlani, al quale ricordai che prima dell’agosto 2017 ci sarebbero state nuovamente le elezioni comunali. Ferdinando mi disse, con la sua saggezza, che una ricorrenza di tale rilevanza avrebbe dovuto occupare l’intero anno e che la relativa programmazione degli eventi doveva essere pensata e studiata con largo anticipo.
Un consiglio che abbiamo ascoltato. E come dimenticare il caro amico Walter Pantoni, cui va il nostro pensiero, con il quale avevamo iniziato a immaginare l’organizzazione dei festeggiamenti per il 50esimo dell’autonomia comunale. Raccontare mezzo secolo di vita larianese è sicuramente impegnativo, ed è per questo che l’Amministrazione Comunale ha deciso di avvalersi di un gruppo di lavoro per la definizione del programma degli eventi, che ha visto questa sera come primo momento la presentazione del calendario 2017 e del logo ufficiale del cinquantesimo anniversario di autonomia comunale. Il gruppo di lavoro si prepara ad esaminare il materiale che arriverà nei prossimi giorni, confidiamo che ogni larianese, ogni associazione, ogni gruppo fornirà il proprio contributo. Faremo sintesi e poi allestiremo una mostra fotografica e multimediale che sarà ospitata nell’atrio del Palazzo comunale a partire dalla prossima primavera. 2 Per una visione più ampia del progetto, il gruppo di lavoro sarà affiancato anche da un Comitato d’Onore, che vedrà la presenza di Eccellenze larianesi e non solo, che sapranno sapientemente contribuire ad arricchire il programma delle manifestazioni e delle celebrazioni. Negli anni passati, grazie al calendario artistico, abbiamo illustrato varie esperienze del nostro paese con i dipinti dell’artista Luana Cuticchia, concentrando ogni volta l’attenzione su aspetti diversi quali le arti e i mestieri, le piazze, gli scorci e i ricordi della prima guerra mondiale. Come avete potuto vedere, il calendario 2017 racconta, attraverso una rassegna di immagini, il cambiamento del nostro giovane paese, esplorando un confronto temporale tra passato e presente e con la suggestione del futuro che insieme cerchiamo di costruire per la prosperità della comunità. La copertina del calendario 2017 è stata affidata ancora a Luana Cuticchia, che voglio ringraziare per la sua disponibilità e professionalità.
Una copia del calendario sarà inviata alle diverse autorità e ai Comuni della provincia con l’intento di promuovere l’immagine di Lariano, sarà soprattutto distribuito a tutte le famiglie. Il 2017 rappresenta per la nostra comunità il raggiungimento di un traguardo, il 50° Anniversario dell’Autonomia Comunale, a ricordo di tutti coloro che sono stati protagonisti di una così importante conquista democratica. Un esempio di sacrificio e d’impegno che sono alla base dei valori di coloro che si sono battuti per l’Autonomia e che confido saranno anche un esempio per le nuove generazioni. 3 Ringrazio Bruno Belli, rappresentato questa sera, per motivi di salute dal fratello Sandro, come componente del Comitato per l’Autonomia, a testimonianza dell’assoluto legame con quel leggendario comitato che grazie alle sue lotte democratiche ha rappresentato l’Epifania della nostra moderna comunità. Un sentito ringraziamento va a tutti i sindaci e agli amministratori comunali che si sono impegnati dal 1967 ad oggi. Ringrazio i componenti del gruppo di lavoro per: Gaetano Campanile, padre Vincenzo Molinaro, il prof. Valentino Romani, la prof.ssa Isabella Pitone, la prof.ssa Teresa Tamburlani, la prof.ssa Cristina Battistelli, Gianni Bastianelli, Danilo Rossi, Daniele Scifoni, Edmondo Furi, padre Domenico Aiuto e la mia collaboratrice Luana Spallotta. Sono certo tuttavia che senza l’apporto di padre Antonio Cima, la sua passione, il suo impegno, la storia di Lariano avrebbe avuto un corso diverso. Un prete, un uomo, una guida per Lariano. Voglio ringraziare per l’egregio lavoro sulla comunicazione Riccardo Cimmino. Ringrazio Giancarlo Felci per la concessione di una parte del suo prestigioso archivio fotografico e tutti coloro che si sono messi a disposizione e quanti lo faranno prossimamente in questo straordinario lavoro collettivo di raccolta di materiali vari. Ringrazio tutte le associazioni del territorio, che saranno a pieno titolo coinvolte nella realizzazione del programma. 4 Mi auguro che la presentazione di questa sera abbia incontrato il vostro gradimento perché l’impegno è notevole e complesso, vogliamo celebrare Lariano e la comunità larianese, ripercorrere cinquant’anni di storia e raccontare di noi a chi non ci conosce. Bisogna cogliere questa occasione per costruire un archivio documentale, per creare la memoria di questa nostra terra. Lariano deve obbligatoriamente guardare oltre i suoi confini, essere curiosa e incuriosire, farsi apprezzare. Soltanto così riusciremo a fare un salto di qualità per valorizzare il nostro territorio. Come Sindaco, intendo porgere il mio più sentito e doveroso ringraziamento, a tutti i componenti del Comitato per l’Autonomia, agli uomini della sentenza del 1935 e a tutti coloro che con tanta enfasi e soprattutto con tantissimo amore per Lariano sfilarono manifestando con forza per i giusti diritti. Il mio augurio, oggi, è quello di custodire per sempre nel cuore quella fiammella che mosse i nostri antenati e che li fece pacificamente “combattere” per l’autonomia di Lariano e soprattutto per difendere la nostra identità culturale, nel segno dell’amore infinito per la nostra terra.

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