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AVIS, collaborazioni e risultati: donata al "Colombo" una pompa ad infusione per la Cardiologia

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Solidarietà e voglia di fare portano talvolta risultati importanti. Dopo la culla termica regalata dalla Croce Rossa Italiana di Velletri, stavolta è la collaborazione tra AVIS Velletri, Carrefour Deserti ed Atletica Amatori a portare qualcosa di nuovo e utile al nosocomio veliterno.

VELLETRI - Grazie all'impegno delle forze in gioco, infatti, è stata donata all'ospedale civile "Paolo Colombo" una pompa ad infusione per il reparto di Cardiologia, strumento di fondamentale importanza per le problematiche cardiache. Viva soddisfazione è stata espressa dall'AVIS, e in particolar modo dal presidente Alessandro Priori che alla nostra Redazione ha rilasciato alcune dichiarazioni.


"Oggi è stato un giorno importante per la nostra Velletri - dice Priori - in quanto la collaborazione tra AVIS Velletri, Carrefour di Deserti ed Atletica Amatori ha permesso di regalare all'Ospedale "Paolo Colombo" una pompa ad infusione al reparto di cardiologia che è di fondamentale importanza per le problematiche cardiache. Vorrei ringraziare innanzitutto la sensibilità e l'alto senso civico della Carrefour di Deserti che con
Giovanni Desertiin primis ha fortemente creduto e voluto dall'inizio questa gara di beneficenza, a seguito della quale si è potuto donare questo apparecchio all'Ospedale di Velletri. Un ulteriore plauso va all'Atletica Amatori Velletri che insieme al Presidente Alberto Rapali ha organizzato logisticamente la gara e, ultimo ma non ultimo, il mio grazie va a tutto il Direttivo dell'AVIS Velletri che ha lavorato in modo eccezionale per la riuscita di questo 'Primo Trofeo Avis Velletri'. Abbiamo avuto modo poi di consegnare questo apparecchio al dottor Renato Anastasi che ha sottolineato quanto fosse necessario nel reparto di cardiologia a Velletri. Con questo a nome dell'AVIS Velletri che ho l'onore di rappresentare vorrei augurare un Buon Natale ed un Felice anno nuovo a tutti i nostri donatori che sono una fonte di ricchezza d'animo importantissima per il nostro territorio".



Giallo di Velletri: "Chi l’ha visto" tornerà sul caso della guardia giurata Giuseppe Cipolla

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Continuano le indagini per la morte di Giuseppe Cipolla, guardia giurata 28enne che perse la vita nel 2013. 

VELLETRI - La battaglia per la verità della madre e del suo avvocato, Luca Becucci, non si è fermata e il procedimento giudiziario in corso è arrivato alla seconda richiesta di archiviazione del PM.
La signora Gentile e il suo legale si sono opposti, e il prossimo febbraio è fissata l'udienza per la discussione davanti al GIP. Nel frattempo sul caso si sono accesi i riflettori di varie testate giornalistiche di livello nazionale, a cominciare da Chi l’ha visto: la trasmissione di Rai Tre condotta da Federica Sciarelli, dopo aver lanciato il primo servizio nel giugno 2015 presentando anomalie ed incongruenze sull'accaduto, sta continuando le indagini. Cipolla, guardia giurata e ragazzo raccontato dalla madre come “pieno di voglia di vivere, solare e con tanti progetti di vita”, fu trovato agonizzante sul pavimento dell’abitazione in cui viveva. Dopo tre mesi di ricovero in vari ospedali è sopraggiunta la morte. Una delle prime testimonianze fu quella dell’allora fidanzata, che raccontò di aver trovato il giovane riverso a terra con una pistola tra le mani. La tesi del suicidio, però, non ha mai convinto né la signora Lorenza né l’avvocato Becucci, che spingono invece per indagini più approfondite e soprattutto non ritengono verosimile l’ipotesi visto che Cipolla aveva una vita davanti, certezze economiche, non aveva mai sofferto di depressione o lasciato intendere volontà suicide. Non resta che attendere ed avere fiducia nei prossimi passi della Giustizia, nella speranza che si faccia luce su questa inquietante vicenda.

Un anno importante per il Polo "Juana Romani": il bilancio del responsabile Alessandro Filippi

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Si chiude per il Polo Espositivo Juana Romani un anno importante per la sua storia. 

di Alessandro Filippi


VELLETRI - Il 2016 è stato l'anno del consolidamento di questo progetto nato nel mese di Ottobre del 2013 quando il Consiglio d'Istituto dell' IIS "Cesare Battisti" approvava il progetto fortemente voluto dal dirigente Eugenio Dibennardo e dall'architetto Roberta Ciocchetti di affidare al Circolo Artistico La Pallade Veliterna gli spazi espositivi della sede storica dell'istituto statale d'arte Juana Romani.
Gli spazi, grazie alla collaborazione di Americo De Vecchis - Alida Ferettini - Alvaro Mariani - Antonio Protani, sono stati riqualificati e aperti al pubblico il 23 novembre del 2013 con l'inaugurazione della Rassegna Nazionale di Arte Sacra.
Da quel momento è partito un lungo cammino che dopo anni di sacrifici e di pesanti battaglie sta dando i suoi frutti. Dopo le prime mostre a livello locale, con alcuni artisti che fin dal principio hanno creduto nel progetto sono stati raggiunti traguardi inaspettati, questo grazie a chi collabora quotidianamente alla realizzazione delle attività Francesco Trombetti in primis, Adele Bianco dirigente emerito dell'Istituto Alberghiero Ugo Tognazzi, Daria Colasanti, Guido Giani, Daniele Pietrella.
Non manca il sostegno e l'approvazione da parte dell' amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Fausto Servadio degli assessori Pontecorvi e Pocci che nelle varie manifestazioni cittadine hanno sempre posto in evidenza il ruolo del Polo. Grazie anche al sostegno delle consigliere Sabina Ponzo - Romina Trenta - Carla Caprio abbiamo superato insieme al dirigente scolastico Eugenio Dibennardo numerose difficoltà che oggi consentono a Velletri di avere una struttura dove sono conservate più di 500 opere di artisti provenienti dalla Regione e anche dal territorio nazionale. Sono presenti gruppi di artisti che con le loro opere costituiscono la collezione permanente: Organizzazione Artistica Friarte di Roma - Società delle Belle Arti di Verona - Accademia Arte e Artigianato di Verona - Accademia Castrimiense di Marino - Associazione La Mimosa di Cisterna - Associazione DF di Cisterna - Arte e Plus di Ercole Bolognesi di Roma - Associazione Leonardo da Vinci di Roma ( composta da artisti sordo muti) Gruppo Artistico Antares del Luglio per non parlare poi della recente costruzione della sezione fotografica con l'Associazione Click di Velletri. Tutto questo unito al servizio che Rai Tre buongiorno regione ha dedicato al Polo nel mese di Maggio ha fatto consolidare la nostra piccola realtà che nel secondo semestre del 2016 ha iniziato a promuovere incontri di poesie e conferenze come non sono mancati intermezzi teatrali con i dilettanti all'opera. Graditi ospiti nella edizione del Velletri Wine Festival Nicola Ferri l'orchestra a plettro di Taormina che ha impreziosito notevolmente la manifestazione ponendola al centro della festa dell'uva. Quest' anno abbiamo iniziato una collaborazione con alcuni comuni dei castelli romani in particolare con il comune di Marino per la quale ringraziamo l'assessore Paola Tiberi che ha accolto il nostro imput ad unire le forze per una attiva promozione del territorio. Un grazie anche al Fungo Porcino di Lariano per averci ospitato all'interno della sagra e per la donazione del tappeto verde che oggi copre la sala de Rossi. Un grande sostegno ci è arrivato dalla famiglia De Rossi e dalla Famiglia Arcarese grazie alle quali abbiamo potuto arredare con dignità alcuni ambienti tra cui l'ufficio di presidenza. Una pagina importante è stata in questo 2016 la donazione alla biblioteca del Polo dell'archivio di Radio Delta.
La storica emittente veliterna che ha rappresentato trent'anni di vita veliterna. Orietta e Tonino Trivelloni hanno voluto che fosse la nostra realtà a conservare questo fondo costituito da audiocassette che racconta la vita cittadina attraverso la voce dei protagonisti dei vari aspetti politici sociali e culturali. Un anno pieno di soddisfazioni che ci sprona a proseguire su questo cammino per offrire sempre di più cultura. Un grazie di cuore a tutti quelli che ci sostengono e ci apprezzano. Un grazie particolare al nostro dirigente Eugenio Dibennardo per averci dato la sua fiducia e la sua stima. In ultimo vogliamo augurare alla città un sereno periodo di Natale e un felice 2017 con la speranza di crescere ancora.

La "Festa di Natale" dell'Istituto Comprensivo Velletri Nord: un successo confermato al PalaBandinelli

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Lunedì 19 dicembre alla ore 10.00 presso il Palazzetto dello sport di Velletri, S. Bandinelli, si è svolta la tradizionale "Festa di Natale" dell' I.C.Velletri Nord.

VELLETRI - L'evento ha visto coinvolti 824 alunni di tutti gli ordini di scuola, dalla scuola dell' infanzia, di cui erano presenti tutti gli alunni dei plessi di S.Giuseppe e di Tevola, alla scuola primaria, di cui erano presenti tutti gli alunni delle classi prime, quarte e quinte dei vari plessi dell'Istituto, fino alla scuola secondaria di primo grado, di cui erano presenti tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze.
Un lavoro di squadra diretto dalla professoressa Maria Rosaria Perillo, referente del progetto, e coordinato da tutti i docenti coinvolti. La manifestazione si è aperta con l'esecuzione dell'Inno di Mameli-Inno alla Gioia per proseguire con canti di vario genere, accompagnati dai flauti dolci magistralmente suonati dagli alunni della scuola secondaria, e concludersi con un Mix Natalizio. Hanno spiccato in modo particolare gli alunni della sezione strumentale poichè, ciascuno con il proprio strumento, hanno contribuito alla buona riuscita della festa. Coinvolti nella kermesse anche molti docenti dell'Istituto che si sono lasciati trasportare dall'atmosfera di collaborazione tipica della scuola stessa e si sono esibiti con chitarre, flauti dolci, percussioni, tastiere, fisarmonica.
Grande novità di quest'anno la realizzazione di un CD audio contenente tutti i pezzi eseguiti dagli alunni dell'istituto che ha riscosso un ottimo successo. Un ringraziamento particolare all'amministrazione comunale che ha concesso l'utilizzo della struttura del Palazzetto dello sport, al Dirigente Scolastico dottoressa Di Ruzza che ha approvato il progetto e la realizzazione dello stesso, al direttore artistico della manifestazione professoressa Maria Rosaria Perillo e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della stessa. Appuntamento a giugno per la "Festa di Fine Anno" dell'istituto.

Al Liceo Scientifico "Ascanio Landi" si fa "Giornalismo" con Velletri Life

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L'Alternanza Scuola/Lavoro è un buon metodo per avviarsi, sin dal terzo Liceo, alla conoscenza e alla consapevolezza delle modalità di lavoro, nonché dei diritti e dei doveri del lavoratore.

VELLETRI - Anche il Liceo Scientifico "Ascanio Landi", da sempre attento alla realtà esterna e pronto a forgiare studenti di primo livello, quest'anno ha offerto numerose opzioni ai propri alunni per il progetto ASL. Nello specifico, l'Impresa Formativa Simulata che dovrà portare alla realizzazione di un giornale on line ha visto come tutor assegnato proprio il quotidiano cittadino Velletri Life.
Il lavoro, avviato a partire dal mese di ottobre, ha previsto un ciclo di lezioni integrate tra i vari docenti e il direttore editoriale di Velletri Life, Rocco Della Corte, che insieme ad altri membri della Redazione ha incontrato i circa venticinque studenti assegnati al progetto in delle lezioni che hanno avuto varie tematiche. La viva voce di chi quotidianamente lavora ad un giornale on line sul territorio è servita per esporre le modalità di lavoro, il metodo, gli obblighi e i diritti, e soprattutto acquisire dei concetti di base come "linea editoriale", "fonte", "notiziabilità". Gli incontri, che si sono svolti nella Biblioteca del Liceo Scientifico "Landi", termineranno alla ripresa delle attività didattiche dopo le vacanze natalizie. Successivamente si avvierà la macchina che produrrà un giornale, nelle intenzioni degli studenti una "Gazzetta del Landi" dal taglio critico - culturale con finestre sul locale e una prospettiva giornalistica aperta ai fatti nazionali e internazionali. Nell'arco dei tre anni - durata prevista per questo progetto - l'Impresa Formativa Simulata prenderà forma e continuerà in crescendo, sempre grazie al tutoraggio dei docenti addetti al progetto (professoresse Cristiana Romanato, Teresa Tamburlani, Mariella Terra) e del giornalista e direttore di Velletri Life Rocco Della Corte. 

Donata dalla Croce Rossa una culla termica Neonatale all'Ospedale "Paolo Colombo" di Velletri

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Il Comitato Locale della Croce Rossa di Velletri/Nemi ha organizzato una serie di eventi volti a raccogliere fondi per l' acquisto di una culla termica per neonati da donare ai Reparti di Pediatria e Ginecologia/Ostetricia dell' Ospedale P. Colombo di Velletri. 

VELLETRI - Il 18 settembre c'e' stata una gara podistica amatoriale, il 24 e 25 settembre è stato allestito uno stand informativo alla Festa dell'Uva, il 22 ottobre una giornata mirata alla tutela della salute.
Il ricavato delle varie attività è stato: di 3.900 euro per la gara "Corriamo per la culla", 2700 euro donazioni di numerosi Sponsor , di 2.480 euro per donazioni dei cittadini. Le uscite sono state di 3.300 euro. Si è così raccolta la cifra necessaria per predisporre l'acquisto della culla neonatale del costo di oltre 5.000 euro . Nella giornata di mercoledì 14 dicembre, alla presenza di una delegazione della C.R.I., presso l'Ospedale Civile di Velletri si è svolta la cerimonia per la consegna della culla neonatale al Dottor Patrizio Pulicati, Responsabile Ospedaliero del Reparto di Pediatria, da parte della Referente del progetto "Corriamo per la culla"Simonetta Stara. Il Comitato Locale della Croce Rossa ringrazia tutta la cittadinanza , i numerosi sponsor, il comune di Velletri ed i Volontari che hanno contribuito alla organizzazione e realizzazione dell' evento.

Alfredo Crocco torna ad esporre a Velletri

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Con grande piacere il Polo Espositivo "Juana Romani" ospita in questi giorni di festa la personale del maestro Alfredo Crocco. 

di Alessandro Filippi


VELLETRI - Si tratta di uno degli artisti che hanno scritto la storia della Pallade Veliterna. Infatti con il figlio Franco ha partecipato ha numerose edizioni della Scaletta e del premio nazionale Pallade Veliterna vincendone numerose. Un gradito ritorno che impreziosce notevolmente la storia di questo anno di vita della nostra struttura.

Le opere di Crocco sono delle straordinarie espressioni di un figurativo classico che la pittura contemporanea sta sempre più dimenticando. Molti dovrebbero fermarsi davanti alle opere di Crocco per capire quelle basi fondanti su cui è nata ogni espressione pittorica. I suoi boschi e i suoi fiori sono straordinari testimoni della bellezza del nostro territorio. Di cuore vi invitiamo a visitare questa mostra che chiuderà i battenti il 6 gennaio per apprendere dalle opere esposte quel messaggio che Crocco lancia attraverso esse la passione per il dipingere nella consapevolezza che non si arriva mai quando si percorre la lunga strada dell'arte.

A Lariano premiati gli alunni meritevoli al Polifunzionale "Tiberio Bartoli"

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Nella mattinata di lunedì 19 dicembre a Lariano presso il centro Polifunzionale Tiberio Bartoli l’amministrazione comunale di Lariano guidata dal sindaco Maurizio Caliciotti ha premiato gli alunni meritevoli di Lariano delle classi quinte della scuola primaria e terza media della scuola secondaria di primo grado che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 2015-2016. 

di Alessandro De Angelis


LARIANO - Un’iniziativa fortemente voluta dall’assessore alla pubblica istruzione Maurizio Mattacchioni, che va a premiare la dedizione e l’impegno profuso dai ragazzi nello studio.
All’importante cerimonia svoltasi dinanzi un numeroso pubblico di genitori, ragazzi e corpo docente erano presenti oltre al sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, l’assessore alla pubblica istruzione Maurizio Mattacchioni, l’assessore al patrimonio Fabrizio Ferrante Carrante, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo dottoressa Isabella Pitone e i membri della Giuria del 1° Premio di Poesia “Ferdinando Tamburlani”. Nel suo intervento l’assessore Maurizio Mattacchioni ha affermato: "Questa amministrazione sempre sensibile e vicina al mondo della scuola, con tale iniziativa vuole premiare i nostri ragazzi per i risultati conseguiti nello studio e la consegna delle pergamene e dell’encomio che sia da stimolo per loro e per tutti gli altri per il futuro a ottenere sempre maggiori risultati sia nello studio che nella vita. Un grazie a tutti i nostri ragazzi e alle loro famiglie, al corpo docente, alla preside dell’istituto Comprensivo dottoressa Isabella Pitone”. La preside dell’istituto Comprensivo di Lariano  si è detta entusiasta di questa iniziativa e ha ringraziato l’amministrazione comunale di Lariano sia per tale iniziativa che premia l’impegno profuso nello studio e sia per il grande rapporto instauratosi con il mondo della scuola.
Il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, invece, ha dichiarato: "La premiazione degli alunni meritevoli è un’iniziativa che come amministrazione abbiamo fortemente voluto dal nostro insediamento, perché riteniamo importante la valorizzazione delle eccellenze nello studio. Creare una sana competizione nei ragazzi che funga da stimolo a crescere e migliorarsi sempre di più è lo spirito dell’iniziativa e i risultati con 43 alunni premiati quest’oggi ci danno grande soddisfazione e stimolo a far sempre di più. E’ l’importanza del riconoscimento che premia il ragazzo che si è impegnato e resterà un ricordo in esso importante e da stimolo per la propria crescita futura. Un plauso all’assessorato guidato da Maurizio Mattacchioni, al corpo docente, alla preside Isabella Pitone, ai nostri ragazzi e alle loro famiglie”. C'è stata poi la consegna delle pergamene e dell’encomio di riconoscimento a 20 alunni della quinta classe della scuola primaria che hanno riportato il voto 10 , e 23 alunni delle terze medie della scuola secondaria di primo grado che hanno riportato i voti 9, 10, 10 e lode, con le foto di rito e l’entusiasmo dei ragazzi per il giusto riconoscimento al loro impegno profuso nello studio.




Trivelloni (PPV): "Velletri ha bisogno di aria nuova. La mia candidatura? La escludo..."

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Dopo le dichiarazioni di vari esponenti della maggioranza, anche da Patto Popolare Velletri - movimento molto attivo sui social network - arrivano gli "auguri" per il nuovo anno. 

VELLETRI - Se l'assessore Masi aveva auspicato continuità nell'azione amministrativa della Giunta Servadio, l'ex assessore Trivelloni si augura l'esatto contrario. Ecco cosa ha detto nell'intervista rilasciata alla nostra Redazione.
Lamberto Trivelloni, alla fine del 2016 il movimento politico Patto Popolare Velletri ha racchiuso intorno a sè varie individualità. Come giudica l'anno appena trascorso per quanto riguarda la politica locale. 

Servadio si appresta al suo ultimo giro di boa. Cesaroni ha governato la città di Velletri per nove anni, ad occhio e croce un lasso temporale identico a quello gestito dall'attuale primo cittadino con le sue due amministrazioni succedutesi nel 2008 e 2013. Credo che i cittadini di Velletri abbiano tutti gli elementi per poter fare una comparazione politico/amministrativa. Noi, mi riferisco agli ex UDC oggi confluiti nel progetto civico PPV, siamo quelli che hanno tolto la spina al Sindaco precedente e innegabilmente critici ed oppositori dell'attuale. Non siamo stati coriacei o privi di cultura di governo, ma tutt'altro: abbiamo sempre svolto il nostro dovere con convinzione ed umiltà, siamo semplicemente opposti a qualsiasi cultura di comando, e tra comando e governo c'è una bella differenza. Con l'attuale "reggente" ( non a caso utilizzo questo termine ) saremmo durati sì e no un mese, se non meno. 

Le vostre critiche sono molto aspre, sia sui social che sui giornali cartacei e on line. Quale è il vostro commento all'operato della Giunta, al di là della critica ed entrando nel merito, e soprattutto quali sono gli errori politici di questa amministrazione? 

La Giunta Servadio ha trovato una molteplicità di problemi e di vantaggi. Voglio ricordare che quando siamo andati via ci hanno sostituito con un consenso risicato (il 33% dei cittadini votarono al primo turno per il candidato del Pd ). Un dissesto nell'aria e tante opere in completamento. Io dico che Servadio ha saputo illuminare bene le opere, oscurando il dissesto, liquidato come una colpa grave per l'amministrazione precedente. Secondo me adesso la gente comincia a capire che non è così. 

Il "gioco" - se così si può definire - dei numeri continua a tenere banco. Sui led wall si parla di successo, anche riguardo alla differenziata. Voi invece continuate a sostenere con forza che i conti comunali non sono stati risanati. Quali sono le ragioni che adducete a questa tesi?

Le ragioni vanno rintracciate nel fatto che i servizi sono pessimi o ridotti al lumicino ed il bilancio presenta le stesse lacune di nove anni fa, con almeno 40/50 milioni di residui attivi. E non dimentichiamo che non è stato rispettato il Patto di Stabilita. Con tutto quello che ne conseguirà per la nostra città. Non sono troppo pessimista, penso che nonostante l'uscita dal dissesto, che si è avuta grazie al sacrificio tributario dei cittadini, i tassi sono rimasti inalterati e sono i più alti consentiti dalla legge italiana. Noi ci stiamo concentrando per impedirlo, cosi come ci siamo opposti e con soddisfazione al biogas, un impianto sbagliato nel posto sbagliato, ove la salute dei cittadini sarebbe stata pregiudicata fortemente in ragione di un lucro con cui controbattere alle loro incapacità gestionali ed ai conti che non tornano.

Il progetto di Patto Popolare Velletri, finora, non è stato presentato ufficialmente. Tuttavia a mezzo stampa e sui social sono emersi i nomi di vari personaggi politici più o meno noti in città, oltre a lei. Qual è il vostro progetto politico? 

Non voglio parlarne io ed ora. Ci sarà tempo e modo per farlo. Oggi prendo atto con grande soddisfazione che il nostro Movimento Patto Popolare sta riscuotendo fiducia su gran parte della nostra provincia. Velletri per tornare al suo splendore ha bisogno di donne ed uomini che ci credano veramente, di un programma realizzabile e con contenuti che prefiggano punto per punto il suo rilancio economico, sociale e turistico. Ci vuole il manico, insomma.

Finora non vi sono candidature ufficializzate, a parte quella di Giorgio Greci che dopo essere stato eletto consigliere con la lista LIVE ha reso nota la volontà di concorrere per la carica di primo cittadino in un incontro pubblico. Come giudicate la figura di Greci?

All'orizzonte vi è una buona "gioventù" che sembra emergere e proporsi con convinzione: meno male! Pensate se non fosse cosi. È come il cambio di stagione, senza il quale non si rinnoverebbe la vita. Ma attenzione: va bene il nuovo, va bene il cambio, ma non si pensi di non mettere in cantina anche esperienza, capacità e passione politica. La politica è lo strumento attraverso il quale si svolge la vita dello Stato. Ed anche quella delle amministrazioni pubbliche. Buona politica significa anche una buona amministrazione. Questo messaggio non lo rivolgo a qualcuno in particolare ma a tutti, in generale a chiunque voglia assumere un ruolo di governo a Velletri. La nostra è una città che verte in una confusione amministrativa pesante. Se i cittadini si aspettano l'abbassamento dei tributi comunali, questo dovrà conciliarsi anche con un miglioramento dei servizi. Con persone che conoscono a menadito l'amministrazione pubblica, che hanno rapporti coi funzionari ed i dipendenti.

Le nuove leve si propongono con audacia alla guida di Velletri, ma quanto invece personaggi e figure che sono già note e che hanno già amministrato la città possono trovare spazio in progetti politici futuri?

In pochi, tra le nuove leve, posseggono l'esperienza e l'acume di consiglieri come per esempio Salvatore Ladaga. Anzi, mi è dispiaciuto che all'ultimo momento abbia ritirato la sua candidatura dall'Area Metropolitana di Roma, perché per Velletri poteva essere una cosa importante. Non che io sponsorizzi Ladaga o qualcuno, mi attengo all'evidenza. Non so nemmeno se Salvatore sia disponibile o meno ma lo ritengo determinante. Sia elettoralmente che per una azione amministrativa vincente. Velletri ha bisogno dell'aiuto di tutti quelli che vogliono dare un contributo partecipativo e di esperienza.

Lamberto Trivelloni si candiderà alle prossime amministrative, come consigliere o come Sindaco?

No. L'ho già detto e scritto più e più volte. Non mi candido e non sono disponibile ad alcun ruolo. A Velletri sicuramente no. Sono felice di vedere facce nuove e competenti, come per esempio Alessandro Priori al Consiglio Metropolitano e gli altri consiglieri eletti, in particolare di questa parte a Sud della provincia di Roma. Preciso che il sistema pensato dal legislatore per ridisegnare le ex province non funziona affatto, sia nella forma che nella sostanza. Comunque, per il momento è un problema della sua Presidente Raggi, speriamo non si trasferisca pure ai cittadini e ai territori.

Donald Trump visto da Cuba: "Nelle sue parole l'odio dei nemici dell'Isla Grande"

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Il presidente eletto degli USA Donald Trump si è detto felice per la morte di Fidel Castro, asserendo che negava i diritti umani. 

Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba 
Circolo di Velletri

USA - A parte la discutibile allegria per la morte di un signore novantenne, forse a parte l’ignoranza di Mr Trump nelle sue parole c’era tutta la frustrazione dei nemici di Cuba, perché a dispetto degli oltre 600 attentati alla sua vita, Fidel Castroè stato vinto solo dall'inesorabile trascorrere del tempo, circostanza cui nessuno può sottrarsi, nemmeno i giganti della storia.
Mr Trump, novello “paladino” dei diritti umani, ha affermato che intende legalizzare la tortura nel suo paese tramite metodi come l’annegamento simulato. Questo tipo di tortura in effetti esiste a Cuba già dal 2012, ma non nella Cuba Rivoluzionaria, bensì nel lager che l’autoproclamatosi paese difensore dei diritti umani utilizza sistematicamente nella base illegalmente detenuta a Guantanamo. Siamo ormai in inverno e a Mr Trump vorremmo ricordare che nel suo paese mezzo milione di persone dormono per strada o sotto i ponti, e intere famiglie con i propri bimbi vivono in automobile. Nessuno invece vive in queste misere condizioni nella Cuba bloqueada. Nel 2016 uno studente universitario USA ha speso 37.000 dollari per mantenersi gli studi. A Cuba l’università è gratuita, testi inclusi. La media delle spese mediche e relativa assicurazione negli USA è di 18.000 dollari all'anno, a Cuba è.... 0. Quest’anno per le elezioni presidenziali sono stati spesi oltre 4 milioni di dollari per la campagna elettorale, a Cuba, al contrario in occasione delle elezioni i candidati vengono scelti in libere assemblee popolari, e non c’è alcuno sperpero di danaro. Quando poi ascoltiamo i media della “manipolazione e disinformazione” di massa secondo cui Cuba viola i diritti umani, non possiamo non ricordare l’immensa opera, che passa sotto silenzio da parte di quegli stessi media, non solo per i cittadini, ma per giovani di tutto il mondo: la formazione di medici. Oggi nella Scuola Latinoamericana di Medicina de L’Avana migliaia di giovani provenienti da comunità povere di tutto il mondo diventano medici a costo zero. Su questa realtà si applica una censura implacabile, soprattutto da parte dei "liberi e democratici” media del cosiddetto primo mondo, forse perché sarebbe troppo difficile, anche per Mr. Trump, spiegare come mai oltre 100 giovani statunitensi poveri, che non possono permettersi le costose spese universitarie nel “paese della libertà”, diventeranno medici gratis, grazie a Cuba. E sarebbe ancora più difficile spiegare che l’idea e la realizzazione di questa meravigliosa opera di solidarietà è dovuta proprio a Fidel Castro. Si proprio la stessa persona che per quasi 60 anni, gli USA e i loro paria hanno accusato di “violare i diritti umani”. Fidel Castro è un simbolo di resistenza, nella sua vita si riflette la storia di un intero paese. Egli fu dapprima attivista studentesco, organizzò un movimento armato, fu incarcerato e esiliato in Messico. Fu guerrigliero e poi statista, costruì una società nuova. Nella sua Cuba si costruirono scuole e ospedali e si formarono maestri e medici, ma soprattutto si realizzò la dignità di un popolo. Cuba, come lui, sopravvisse ad attacchi terroristici, al blocco economico più lungo della storia dell’umanità, e che ancora persiste, e ad una campagna mediatica di demonizzazione, tutto organizzato proprio dagli USA. 90 anni pieni di vita e impegno per un popolo e una causa. E’ a conoscenza di tutto questo Mr. Trump?

Parchi pubblici e sottopasso FS, arrivano le tabelle informative su regole e orari

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Anche dare indicazioni su come comportarsi può essere utile. Soprattutto quando il senso civico sembra svanire in favore del vandalismo.

VELLETRI - L'amministrazione comunale, con la determina numero 1170 del 18 novembre scorso, ha predisposto nell'ottica della prevenzione degli atti vandalici, l'acquisto di 23 tabelle su paline da installare agli ingressi dei parchi pubblici cittadini.

Non ultimo in ordine di tempo è stato il video girato da alcuni adolescenti che hanno letteralmente ripreso il loro atto vandalico svolto sul ciottolato del Parco Comunale "Ginnetti". A tal proposito, dunque, come si legge sull'albo pretorio, per preservare il bene pubblico saranno ben 23 le tabelle installate, sulle quali si potranno apprendere le modalità di utilizzo e fruizione delle aree verde comunali. Sempre nel medesimo impegno di spesa saranno previste due tabelle a muro da installare agli ingressi del sottopasso ferroviario, indicanti gli orari di apertura e chiusura dello stesso. L'importo si aggira a poco più di 4000 euro.

Cane investito e ucciso sulle strisce pedonali rialzate: quando anche i "dossi" non bastano...

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Dopo l'introduzione del reato di omicidio stradale, occorrerebbe una più ferrea regolamentazione anche per chi investe gli animali.

VELLETRI - Un episodio tragico e spiacevole quello avvenuto in via Vecchia Napoli, a pochi metri dall'incrocio con via della Caranella, lo scorso martedì. All'altezza dell'attraversamento pedonale rialzato, messo lì appositamente per rallentare la corsa degli automobilisti e consentire ai numerosi cittadini che fanno la spesa nell'adiacente supermercato di attraversare in sicurezza, un cane è stato investito.

Lacrime e urla da parte dei passanti, che hanno visto il cagnolino - un bracco di pochi anni - restare a terra agonizzante e insanguinato. Purtroppo - stando alle testimonianze di chi era presente sul luogo - colui che lo ha investito non si è curato di fermarsi, e la cosa grave non sta solo nell'epilogo, il peggiore (l'animale, purtroppo, è deceduto poco dopo tra le braccia del padrone), ma nel fatto che l'accaduto sia avvenuto a pochi metri da un incrocio e in corrispondenza di un dosso, luogo in cui la velocità dovrebbe essere più che moderata. In molti diranno che "era solo un cane", ma è sempre spiacevole vedere come una vita - di un animale, in questo caso - sia stata spezzata in tal modo.

Bagni pubblici a Velletri: dal sito del Comune si evince la ristrutturazione dei wc di viale Roma e via Metabo

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Bagni pubblici, una necessità che non sempre è presente al momento del "bisogno"!.

VELLETRI - Gioco di parole a parte, risulta evidente che molti dei bagni pubblici cittadini non siano aperti o comunque completamente fruibili anche per le persone a ridotta mobilità. 
Se quelli della stazione ferroviaria, seppur aperti in orari determinati, funzionano bene, nei prossimi mesi i cittadini potranno usufruire di altri due wc pubblici: quelli di via Metabo e quelli di viale Roma. Questi ultimi, che versano in condizioni stomachevoli, furono anche oggetto di un reportage di Velletri Life esteso a tutto il parco. In via Metabo, vista anche la vicinanza della Cattedrale e il parchetto sovrastante, le condizioni sono di gran lunga migliori.
Dall'albo pretorio del Comune di Velletri si evince che con un importo di 60.000 euro, composto da 
relazione tecnica, elenco prezzi, planimetrie, quadro economico di progetto, computo metrico estimativo, capitolato speciale d'appalto, schema contratto, relazione fotografica; documenti conservati agli atti d'ufficio e così via potrà partire l'iter per riaprire e ristrutturare i bagni. Una buona notizia, che sicuramente farà piacere ed è un segno di civiltà. 

Velletri ospita lo "Street Food Christmas Edition" in Piazza Cairoli

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Per concludere al meglio le feste di Natale l’organizzazione di “Natale…riciclando” ha deciso di salutare i cittadini di Velletri con un evento davvero interessante: lo “Street Food Christmas Edition”. 

di Giorgia Rossetti


VELLETRI - La manifestazione avrà luogo a Velletri nei giorni 5-6-7 e 8 Gennaio. L’evento poggia le sue basi proprio sul binomio cibo/strada, che, per la particolare occasione, sarà contornato dalla magica atmosfera Natalizia.
Piazza Cairoli infatti, già addobbata di luci, colori e abbellita dalla grande giostra e dai mercatini, accoglierà anche numerosi stand adibiti per la degustazione e la vendita di “cibo di strada”, che varierà andando dalla pasta alla pizza, fino alla paella e le olive ascolane. Questo genere di evento, già sperimentato in altre città italiane e del mondo, sta riscuotendo sempre maggior successo, e la nostra città si mette alla prova in un’iniziativa innovativa che condurrà pian piano al termine del periodo festivo Lo “Street Food Christmas Edition” sarà l’occasione per gustare prodotti tipici veliterni, ma anche altri cibi sfiziosi, che faranno, senz’altro, venire l’acquolina in bocca. L’invito è quello alla partecipazione: non fatevelo raccontare, scendete in piazza per sorridere e mangiare!

Teatro a Velletri, parola al direttore del "Tognazzi" Roberto Becchimanzi: "Questa città dovrebbe vivere di teatro..."

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Sono passati ormai dodici anni dall'inaugurazione del Teatro "Tognazzi", splendida arena nella prima periferia di Velletri.

Intervista a cura di Rocco Della Corte
Con la collaborazione di Valentina Leone


VELLETRI - Dopo un lungo periodo di chiusura, dal 2014 molto è cambiato e gran parte del merito va al direttore Roberto Becchimanzi e al suo staff. Attore di professione, insieme alle sue socie Sara e Sabrina ha completamente rilanciato l'attività del grande Teatro cittadino, con un cartellone ricco di appuntamenti e spettacoli di qualità. Sold out, l'apertura della stagione con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, solo domenica scorsa lo spettacolo per la regia di Elena Sofia Ricci. Per tributare una realtà sempre più importante e radicata nella città di Velletri, la nostra Redazione ha deciso di intervistare il direttore del "Tognazzi"Roberto Becchimanzi.
Direttore, con un cartellone così ricco e con una risposta di pubblico così calorosa le soddisfazioni stanno sicuramente arrivando. Facendo un passo indietro, quando e come è iniziata la vostra esperienza a Velletri?


La nostra esperienza a Velletri è iniziata due anni e mezzo fa. Quando siamo arrivati più di qualcuno aveva predetto per noi una brevissima permanenza. Approdammo qui nel luglio 2014, dopo la chiusura per motivi burocratici del Teatro "Europa" di Aprilia, che dirigevo. Ho scoperto allora che il "Tognazzi" era chiuso da circa dieci anni, e che dopo una inaugurazione nel 2004 questo teatro ha vissuto pochissimo. 

Cosa vi ha spinto a prendere in gestione il Teatro e quale fu lo spirito che vi mosse ad avvventurarvi in un'impresa di certo non facile?

Il Teatro "Tognazzi"è un luogo bellissimo, posso dire, da attore, che fa invidia ai teatri delle grandi città. Dirigendo una compagnia teatrale ho calcato molti palchi, e questo è un teatro straordinario. Non appena lo abbiamo visto, io e le mie due socie ce ne siamo innamorati decidendo di vivere questa avventura e fare questa scommessa. Considerato che nel dicembre 2016 possiamo vantare tre sold out consecutivi e quanto sia difficile oggi portare la gente a teatro possiamo dire che questa scommessa sta andando bene. 



Il nome di Ugo Tognazzi a Velletri è molto importante. Avete avuto rapporti con Gianmarco, figlio del grande attore, molto attivo nel panorama culturale veliterno? In generale come si vive il Teatro a Velletri?

 Quello di Ugo Tognazzi è senz'altro un nome importante, ma ha detto bene qualche giorno fa Gianmarco Tognazzi sul palco di questo teatro per una conferenza: si è lamentato del fatto che molti giovani a Velletri non ricordano e non sanno chi sia Ugo. Dalle sue parole nasce una riflessione: questa è una città particolarissima e dal punto di vista culturale eccezionale perché ha avuto l'onore di ospitare gente come Tognazzi, Volontè, Eduardo, il mio maestro e maestro di tutti i napoletani che fanno teatro eduardiano come me. Ci rendiamo conto? Eduardo ha camminato per queste strade... questa è una città che dovrebbe vivere essenzialmente di teatro. Al mio arrivo ho fatto dei calcoli e mi sono detto: questo è un teatro di 500 posti, a Velletri ci sono 60.000 abitanti. Basterebbe che l'1% di chi vive qui andasse a teatro una volta alla settimana e saremmo sempre al completo. Purtroppo non è esattamente così. Ma non mi stancherò mai di ripetere che il teatro è la vita, e noi possiamo far vedere teatro di qualità a tutti, anche nelle matineè che sono molto soddisfacenti per l'entusiasmo che mostrano i giovani. La nostra missione è far capire a tutti che il teatro non è noioso, lo abbiamo dimostrato con Pirandello, Shakespeare, Eduardo... 

Il pubblico oggi è molto esigente, così come è difficile gestire un teatro e far fronte alle esigenze di chi lo frequenta. In tal senso come si gestisce il "Tognazzi"?

E' sicuramente un'impresa economica importante, ma noi non rinunciamo alla funzione educativa. C'è e fa bene il divertimento, ma non dimentichiamo gli spettacoli sul femminicidio, sulla giornata della memoria, oppure quelli di Moliere. La nostra proposta è mista, c'è il divertimento e ci sono spettacoli di grande spessore culturale, ai quali arriva magari meno gente, ma è concepibile. Tendenzialmente la gente oggi vuole in particolare divertirsi, però il teatro con la "T" maiuscola è cultura e non solo la grande risata; diciamo che è una risata riflessiva o una riflessione triste che ci porta a governare meglio i nostri comportamenti il giorno dopo. 

Vista la sua passione nei confronti del Maestro Eduardo può raccontarci qualche aneddoto vissuto insieme a lui? E soprattutto è a conoscenza dei racconti che vedono protagonista Eduardo a Velletri, accerchiato dalla gente in Piazza Cairoli che gli chiedeva di recitare le sue poesie?

Non ero a conoscenza di questi aneddoti, ma anche io ho dei ricordi personalissimi del Maestro. Le mie origini sono a S. Giorgio a Cremano e il nome di questo paese significa Massimo Troisi, che era poco più grande di me. S. Giorgio a Cremano era una città teatrale come tutto l'hinterland napoletano. Mi piace citare appunto Eduardo, che diceva: "Napoli è un teatro antico, sempre aperto, ci nasce gente che senza cunciert (preparazione, ndr)scende per strada e sap recità". I napoletani hanno la recitazione nel DNA, senza bisogno di una preparazione accademica, e non è un luogo comune. Dal mio paese partivano i pullman per il Teatro S. Ferdinando quando recitava Eduardo. Io ho avuto una storia particolare perché a 20 anni, ancora studente universitario, lavoravo per la casa editrice Einaudi e la fortuna ha voluto che fosse assegnato a me il banchetto di libri al S. Ferdinando. Tutte le sere si vendevano i cofanetti delle commedie di Eduardo e io avevo l'onore di poterlo guardare sempre. Quello che mi ricordo è la sua manina che usciva a fine spettacolo, aprendo la tenda del sipario: la gente non se ne andava perché voleva vedere il maestro dopo la fine dello spettacolo, e lui ancora con gli abiti di scena si affacciava e diceva "Ma mo perché nun ve ne iat?" (Ma ora perchè non ve ne andate, ndr). La gente voleva che recitasse le sue poesie. 



Parlare di Eduardo a Velletri è difficile e facile allo stesso tempo. Ma voi cominciaste proprio dal Maestro con il primo cartellone...

Sì, esatto, abbiamo cominciato con una stagione dedicata ad Eduardo. Siamo riusciti a portare bellissime compagnie napoletane e mettere in scena nove commedie di Eduardo. Fu un cartellone molto frequentato. 

Rispetto all'esperienza di Aprilia, come recepisce Velletri la programmazione, gli spettacoli e le attività del "Tognazzi"?

Ci sono tante differenze. Ad Aprilia, per esempio, ho organizzato il primo cartellone nella stagione 2012-2013 e ottenni 500 abbonati subito. Specifico che si trattava di un cartellone senza nomi famosi. La differenza che noto, finora, è la fame di teatro di Aprilia che qui non riscontro, nonché l'orgoglio degli apriliani di avere un teatro cittadino, che è l'unico. Qui non c'è ...ancora... lo stesso orgoglio di andare a teatro, i pienoni a Velletri non sono all'ordine del giorno anche se stiamo parlando di due città grandi con un numero di popolazione non molto differente. 

Eppure, guardando la lista degli artisti nati, vissuti, o residenti qui, Velletri dovrebbe essere più abituata alla cultura e al teatro rispetto alla città. Questo come ve lo spiegate?

Culturalmente dovremmo essere in una città più aperta al Teatro. Tanto per citare i più famosi, pensiamo a Tognazzi, Gassman, Volontè, alle loro partite a tennis, ai loro pranzi. Naturalmente occorre una programmazione oculata, altrimenti non si va avanti. Restando con i piedi per terra si può crescere, cominciando con compagnie di qualità, che non significano per forza grandi nomi. Ci sono migliaia di compagnie che fanno un teatro eccezionale e non sono composte da attori famosi. Ho portato qui compagnie eccellenti... se si comincia così si arriva poi a costruire uno zoccolo duro di spettatori che danno poi, in un futuro, la possibilità di chiamare il nome. 

Tema spinoso è quello della collaborazione tra gli addetti ai lavori: Velletri vanta tante compagnie teatrali, ognuna con il suo seguito. Si è mai provato, anche magari da parte vostra, a creare una sinergia?

Sì, i tentativi sono stati fatti ma la risposta è stata negativa. A Pulcinella il padrone disse "Dimmi quello che vuoi, ti do ciò che vuoi, ma ad Arlecchino darò il doppio. E Pulcinella rispose 'cavami un occhio, così ad Arlecchino li cavi entrambi". E' una battuta, ma davvero alle volte pur di non collaborare, pur di non contribuire al successo degli altri preferiamo far fallire tutto. Avevamo individuato e predisposto un bando per un Festival Teatrale dei Castelli Romani, pensato proprio per le compagnie che vogliono finalmente esibirsi in un teatro.... grande. Sarebbe stata l'occasione per mettere alla prova le proprie ambizioni: spesso dalle compagnie amatoriali si passa al professionismo. Ho chiesto una cifra di iscrizione anziché un affitto, ma, in cambio, le compagnie avrebbero ricevuto parte cospicua dell'incasso, praticamente sarebbero rientrati tutti con le spese. Si è iscritta una sola compagnia di Montecompatri. Nessuna compagnia di Velletri ha pensato di aderire. Avevo individuato una giuria, creato una vetrina per tutti gli amatori... non si è fatto vedere nessuno. Ci sono stati vari approcci, ma niente di concreto. 


Come si spiega questa mancanza di dialogo? E cosa si può fare per riscoprire le radici storiche e teatrali di Velletri, magari anche con progetti innovativi?

Non so perché non si riesca a fare niente insieme. Posso dire che abbiamo avuto anche un'altra idea: un attore apriliano, Giuliano Leva, ha inventato un percorso culturale e storico, intervistando persone anziane della città per far rivivere la storia con testimonianze dirette. Ho appoggiato il progetto e cercato di portarlo a Velletri, avrei voluto dare la possibilità - come teatro - di costruire questa storia dei velletrani che ricordano, e questi personaggi particolari sarebbero venuti qui con una scaletta, una idea di spettacolo che si sarebbe costruito insieme. Ed il teatro non sarebbe costato nulla, l'avremmo messo a disposizione gratuitamente. Dopo vari incontri con diversi personaggi del posto, dopo il grande entusiasmo iniziale, piano piano si sono tutti defilati. Volevamo cercare e rappresentare le storie della città, ma non siamo riusciti. 

Un'ultima domanda, di carattere tecnico. cosa ha il Teatro "Tognazzi", programmazione a parte, di più rispetto ad altri teatri proprio dal punto di vista strutturale?

Il teatro è moderno e costruito in maniera intelligente. Basta guardare i camerini. Io nella mia carriera da attore ho recitato a Napoli, Roma, Mlano, Trento, Gorizia, Messina... a Zurigo! Di palchi, di quinte e di camerini ne ho visti tanti ma nessun ambiente è bello e pulito come questo. Qui abbiamo praticamente un albergo: aria condizionata, bagni, luci, spazi ampi. Anche questo aspetto va valutato quando si lavora, senza contare il parcheggio, lo scarico del camion con le scene che si può fare direttamente sul palco, i cinquecento posti a sedere. Fino ad oggi, non so perché, le compagnia amatoriali hanno avuto timore a rappresentare i loro spettacoli al Tognazzi. Io sono portato a vedere comunque il lato positivo delle cose: il teatro si fa per il pubblico, altrimenti non ha senso.. e il pubblico pian piano ci sta premiando.

Un investimento in via Lata: a farne le spese una ragazza 20enne di Velletri

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Ieri mattina a Velletri si è verificato un altro incidente, nello specifico un investimento in zona centro.

di Giorgia Rossetti

VELLETRI - Questa volta è stata suo malgrado protagonista una ventenne, che si trovava in Via Lata, angolo Via dei Volsci. La giovane stava attraversando non molto lontano dalle strisce, quando è stata investita da un'auto.
I carabinieri di Velletri sono immediatamente intervenuti per regolare il traffico e per effettuare i necessari rilievi. A quanto pare, causa dell’incidente, è stata la scarsa visibilità dovuta dalla presenza di un forte fascio di luce solare, che non ha permesso al guidatore di vedere la giovane mentre stava attraversando. La ragazza è stata prontamente soccorsa dalla gente che si trovava a passare e dallo stesso automobilista. La ragazza è stata trasportata al "Colombo" di Velletri dove resterà ricoverata per alcuni giorni.

L'UniCoop Tirreno Velletri e Genzano fanno scuola nell'Ausilio per la spesa

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Per volontà dell'attuale amministrazione in collaborazione con la Coop di Velletri del 2009 fu istituito l'ausilio per la spesa rivolto alla famiglie meno abbienti. 

I numeri parlano chiaro ormai a 7 anni dall'inizio del progetto le spese fornite annue sono arrivate a 850 unità, un trend positivo che non ha mai subito una battuta d'arresto.
Tutto questo non sarebbe possibile se non grazie la sinergia dei volontari dell'AUSER, rappresentati da Tiziana Latini per i Castelli Romani e Litoranea, e dall'ALFAD di Piero De Angelis, i quali assieme l'impegno della Coop veliterna oltre che fornire un servizio primario, danno una nota importante al recupero e all'inclusione sociale. Inoltre Silvia Galante (Consiglio d'Amministrazione Coop) teneva sottolineare in questa fase che si sta attraversando l'importanza della mutualità e la stessa natura cooperativa che è sempre stata in prima linea per risolvere i disagi. Quest'anno al progetto si è aggiunta anche la Coop genzanese che ha registrato un buon inizio pari a 250 spese consegnate. Questa è l'ennesima dimostrazioni che progetti vanno incentivati e promossi specialmente in questi momenti di crisi economica e soprattutto dei valori.

Memoria '900: il 2017 si apre con i progetti "Cinema a Velletri" e con "Giorgio Bassani"

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L'Associazione Memoria '900 nel brindisi augurale guarda al futuro: in cantiere due nuovi progetti, per i quali si sono attivati i rispettivi gruppi di lavoro, mentre il sito ufficiale (www.memoria900.eu) è on line in veste rinnovata. 

Francesco Golisano morto a Velletri nel '91
VELLETRI - Brindisi di Capodanno con un occhio già proteso verso l'anno che verrà. Mercoledì pomeriggio, nei locali messi a disposizione dalla Unicoop Tirreno di Velletri, l'associazione Memoria '900 si è riunita prima con i gruppi di lavoro per i progetti in essere e poi con tutti i soci per brindare all'anno nuovo. 

Il presidente Gaetano Campanile ha aperto i lavori riprendendo il discorso intrapreso in una precedente riunione sul "Progetto Cinema". L'associazione si impegnerà nel reperire documenti, informazioni e testimonianze riguardo numerosi attori, registi, scenografi e uomini e donne dello spettacolo che in qualche modo si sono legati a Velletri.
Andreina Pagnani visse a Velletri

Se l'attività deve ancora prendere forma, sembra chiaro l'intento di dare spazio a quanti più personaggi possibili: se Gassman, Tognazzi, Volontè, De Filippo e altri nomi blasonati saranno oggetto di approfondite ricerche, dall'altra parte non mancheranno le indagini sulle cosiddette "meteore", sui personaggi del cinema e del teatro che operano attualmente, con uno sguardo ai pionieri vista la fervente attività cinematografica che si è svolta grazie alla Helios Film e alla Volsca Films nei primi decenni del Novecento. Naturalmente la ricerca non sarà circoscritta ai soli membri dell'associazione, che al contrario invita tutti coloro che hanno conoscenze storiche o aneddotiche a partecipare, nell'ottica di un coinvolgimento maggiore e ampliato a tutti i cittadini. Prima del brindisi, spazio anche per la creazione del gruppo di lavoro "Bassani fuori le mura", che farà luce - anche con l'ausilio degli studi di Rocco Della Corte - sul periodo in cui il grande scrittore ferrarese insegnò alla Scuola d'Arte "Juana Romani" di Velletri. Percorsi che si intrecciano, dato che la Romani è rientrata anche nel discorso cinema vista la sua storica visita in città - con al seguito Trilussa, Biondi e uno dei fratelli Lumiere, culminata con la donazione di una macchina cinepresa. 
Giorgio Bassani insegnò alla Scuola d'Arte di Velletri
L'Associazione Memoria '900 però volge lo sguardo anche al web e ai giovani: il sito ufficiale è stato completamente rinnovato, diventando più dinamico e fruibile. Si preannuncia dunque un 2017 ricco di impegni e di iniziative, alcune delle quali non sono ancora state messe per iscritto ma già serpeggiano nella mente degli attivi soci. Nel frattempo il direttivo, capeggiato dal presidente Gaetano Campanile e dal vice-presidente Emanuela Treggiari, augura a tutti i cittadini di Velletri buon anno nuovo nella speranza che i prossimi trecentosessantacinque giorni saranno ricchi di soddisfazione. 

«Velletri type», un “marchio” diffuso nel mondo: la Pallade veliterna come promozione del territorio al di fuori dei confini?

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Le copie del capolavoro di arte greca esplicitano, grazie alla terminologia specialistica, una parentela stretta con Velletri che può divenire principio di un ripensamento della valorizzazione del patrimonio culturale rinvenuto sul territorio della città castellana e conservato all’estero.

di Valentina Leone


VELLETRI - I musei accolgono ogni giorno i più disparati tipi di visitatori, degni di essere immortalati in una Enciclopedia tassonomica. Da una parte corrono lo svogliato trascinato da una guida turistica, lo scolaro in gita, il fotografo seriale che non guarda oltre il suo obiettivo. Dall’altra, invece, lo studente appassionato di arte si accartoccia in un angolo, intento a fissare sul foglio con il carboncino le linee sfuggenti di volti statuari, e si aggira pensieroso il visitatore puntiglioso che osserva e cerca di comprendere sempre cosa guarda, lasciando che l’oggetto artistico stesso comunichi la sua identità.
Questa specie rara di avidi lettori di didascalie, sottoposta al dileggio degli sfortunati amici accompagnatori per la propria lentezza, è gratificata dal dono dell’epifania, ovvero dal raggiungimento di un momento di coscienza in cui ogni connessione appare definita. Ciò accade a chi gira i musei europei e si imbatte più volte in pannelli informativi che legano l’iconografia di Atena con elmo ed egida alla città di Velletri. «Athena Velletri type» è, infatti, la dicitura usata a livello internazionale dagli studiosi per indicare una tipologia precisa di statue rappresentanti Atena, copie romane superstiti di un originale greco perduto in bronzo risalente al V secolo a. C.
La fattura della statua è stata attribuita, ancora con qualche incertezza, allo scultore cretese Kresilas, autore nel 430 a. C. del busto di Pericle con elmo, conservato in copia al British Museum di Londra, affine alla statua di Minerva per la perfezione del volto ovale e per la composizione delle linee formate dalle sopracciglia, dagli occhi, dal naso. La colossale statua della Pallade lasciava cadere sulle forme morbide dei fianchi il lungo chitone, in parte ricoperto dal drappeggio del mantello, con il peso del corpo scaricato sul piede sinistro e la gamba destra piegata. Atena, donna dai tratti androgini, era rappresentata con una mano protesa verso lo spettatore e l’arto destro alzato a tenere una lancia, con una posa icastica che ispirerà secoli dopo la statua della Libertà ricordata, con orgoglio, nella targa che descrive il calco della Pallade veliterna nel Museo “Oreste Nardini”. Di questo maestoso archetipo sono state trovate numerose copie sparse nei territori di dominazione romana, alcune delle quali in un locale specializzato in riproduzioni di Baia; ma la più importante di esse, perché la prima ad essere ritrovata, è quella rinvenuta a Velletri da un contadino nel 1797, in un vigneto che si stendeva nei pressi dell’attuale via della Pallade. Mai sul terreno veliterno è esistito un connubio migliore tra la secolare coltura delle viti e la cultura nel suo senso proprio: emersa da un passato ormai remoto, la Pallade veliterna conservava tracce della colorazione originaria, un cinabro che tinge ancora parte dei capelli e la bocca. La statua, dopo una breve permanenza nel Palazzo Romani (l’allora Palazzo Toruzzi), fu sequestrata dai componenti del Direttorio, massimo organo del governo francese nell’ultimo periodo della rivoluzione, e portata a Roma, prima di essere dichiarata bottino di guerra dalle truppe borboniche ed essere trasferita nelle collezioni reali di Napoli.
Con la ratifica del trattato di Firenze il 28 marzo 1798 l’opera, per volere espresso di Napoleone Bonaparte, fu ceduta alla Francia e venne collocata nel Museo del Louvre a Parigi a partire dal 1803, dove è tuttora visibile insieme a un altro capolavoro ritrovato a Velletri, l’Ermafrodito dormiente. La Pallade veliterna diede così il nome alle sue gemelle lontane identificate negli anni successivi, tutte uguali al principio e differenziate dal tempo che a ciascuna ha sottratto dei frammenti. Dalla vicina copia custodita nella Centrale Montemartini a Roma, di cui si è salvato solo l’enorme torso compensato da calchi della testa e delle braccia esemplati sulla statua veliterna, passando per il busto conservato all’Altes Museum di Berlino e alla Glyptothek di Monaco, fino a giungere oltreoceano alla copia conservata presso l’Università di Yale tutte le statue rappresentanti questo tipo specifico di Atena prendono il nome dalla Pallade veliterna e sono accompagnate da targhette che nominano espressamente la città di Velletri e la sua ubicazione. Nei musei d’Europa e del mondo, per chi è capace di leggere ed entrare in contatto con le opere d’arte, esiste un prodotto che reclama, almeno per quanto riguarda la provenienza, l’origine veliterna. Un vero e proprio marchio, il «Velletri type», più conosciuto fuori che in patria, dove una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e un progetto di valorizzazione dei beni culturali veliterni, in situ e all’estero, potrebbe segnare un viraggio verso una politica di rilancio dei prodotti del territorio.



Concerto di fine anno 2016 al Teatro Artemisio: un successo per la Nova Amadeus diretta da Claudio Maria Micheli

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Giovedì 29 dicembre si è tenuto presso il teatro Artemisio «Gian Maria Volonté» di Velletri il Concerto di fine anno 2016 della XXIV stagione concertistica dell'Orchestra Sinfonica Nova Amadeus, diretta diligentemente dal direttore Claudio Maria Micheli. 

di Sara Scifoni 
con la collaborazione di Valentin Adrian Calicchia 


VELLETRI - L'obiettivo dell'evento era quello di augurare al pubblico un felice e fortunato anno nuovo in cui potessero riecheggiare le note del repertorio musicale scelto per la serata: non a caso i brani erano celebri e alla portata “d'orecchio” di tutta la platea. Il concerto ha avuto inizio con un brano tratto dal «Don Giovanni» di Mozart, seguito da «Madama Butterfly» in cui il Coro «Ruggero Giovannelli», ha eseguito con estrema precisione il brano interamente a bocca chiusa (in musica, questa tipologia di insieme viene chiamata non a caso “coro muto”).
Sempre dalla «Madama Butterfly», il soprano Patrizia Roberti ha incantato il pubblico attraverso le soavi note di “Un bel dì vedremo”. Il concerto è proseguito con “E lucean le stelle”, brano estratto dalla «Tosca» di Puccini, interpretato dal talentuoso tenore Emil Alekperov, per poi continuare con un ricercato e vivace passo del «Ratto dal serraglio» di Mozart. Sono stati poi eseguiti dal Coro il “Va pensiero” di Verdi dal «Nabucco», portato avanti in maniera minuziosa ed impeccabile, e l'aria “La donna è immobile” dal «Rigoletto» di Verdi modulata da Alekperov. A seguire, il pubblico è stato deliziato dall'armonia vaporosa e solenne del famoso valzer «Sul bel Danubio blu» di Johann Strauss per poi passare alla più vivace e dilettevole «Polka pizzicata», suonata interamente senza gli archi. Una scelta di brani saggia, visto il pubblico eterogeneo, ma non monotona: i passaggi e le arie selezionate sono state alla portata di tutti, intramontabili, ma sempre stupefacenti e sentiti dalla platea.
Non è quindi un caso che il pubblico abbia seguito il concerto con partecipazione e interesse, senza mai perdersi in quei sussurri di fondo che solitamente caratterizzano il fallimento di uno spettacolo. Ma non finisce qui: al programma previsto (comprendente Strauss, Verdi, Puccini e Mozart) il direttore ha inaspettatamente aggiunto brani di autori non previsti, sorprendendo la platea; da «Casta diva» di Bellini, passando per l'intermezzo della «Cavalleria Rusticana» di Mascagni, fino ad arrivare all'“Habanera” dalla «Carmen» di Bizet. Quest'ultima è stata l'aria che ha incantevolmente messo in luce il soprano Patrizia Roberti grazie al sua eccezionale interpretazione, permessa dalla complicità con il direttore Micheli fatta di sguardi e gesti mirati a far risaltare il carattere sbarazzino e passionale del personaggio di Carmen. Il maestro Claudio Maria Micheli ha sorpreso poi ancora una volta il pubblico facendolo partecipare dal posto e dirigendolo nella «Radetzky march» di Strauss: gli spettatori hanno partecipato entusiasti battendo le mani a ritmo, sentendosi parte dell'orchestra e divertendosi ad essere diretti dal direttore. Per il gran finale, non poteva esserci brano più adatto per augurare un buon Capodanno di “Libiamo ne' lieti calici” di Verdi, estratto dalla «Traviata», eseguito diligentemente dal tenore Alekperov, il soprano Patrizi e il Coro accompagnati dall'orchestra. Un finale veramente scoppiettante e travolgente, dopo il quale il pubblico, non ancora sazio di musica, ha chiesto un bis con un lunghissimo applauso, al quale l'orchestra ha risposto con la «Tritsch-Tratsch Polka» di Strauss.
Un elogio è d'obbligo al direttore Claudio Maria Micheli, che ha saputo gestire meticolosamente e con perizia l'orchestra e il coro attraverso una gestualità chiara ed ampia che lasciava respirare il coro. Altri complimenti sono dovuti all'Orchestra Sinfonica Nova Amadeus che ha saputo portare avanti brani con concertazione e con un'evidente preparazione a livello strumentale; e ancora, omaggi al Coro «Ruggero Giovannelli», al tenore Emil Alekperov e al soprano Patrizia Roberti per aver allietato il pubblico attraverso la loro straordinaria voce e interpretazione dei brani.
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