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XXIV Domenica T.O. : "Rispettare la fila" dal 'Vangelo' di don Gaetano Zaralli

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Mc 8, 27-35

TESTO
Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

COMMENTO
« La gente, chi dice che io sia?»…  «Ma voi, chi dite che io sia?».

Quella di Gesù non è la curiosità dello stratega che vuole godere in sicurezza dell’apprezzamento dei sudditi, ma è il coraggio del maestro che desidera la verità da parte dei seguaci ai quali sta proponendo cose scomode. Infatti, Gesù sorvola sulle opinioni generiche del popolino e passa con decisione al “Ma voi, chi dite che io sia?”. La sincerità che si pretende non può mancare in un rapporto che suppone l’abbandono totale tra le braccia di colui in cui si crede.

Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo».

Siamo a buon punto, ma non tutto è chiaro ancora nella mente di Pietro e dei suoi amici: “Tu sei il Cristo, cioè il Messia, cioè colui che trionferà sulla prepotenza degli invasori, cioè colui che governerà il nostro popolo…”. Riconoscere il Cristo nelle vesti di chi detiene il potere, fa piacere ai “colonnelli” che si muovono sotto la sua ombra. Anche se a noi del clero dà fastidio essere equiparati ad un esercito gerarchicamente strutturato, la soldataglia non ha torto quando in un parroco scorge il maresciallo burbero  che crede di essere chissà chi solo perché sulla divisa porta dei gradi. Prima di fregiarsi  di crocette, è necessario morire con umiltà sul Calvario, dove il Re muore, dove la vera fede fa gridare finalmente al centurione romano: “Veramente costui è Figlio di Dio”.

E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell`uomo doveva soffrire molto… Gesù faceva questo discorso apertamente...

La sofferenza di Gesù veniva dagli anziani, dai sommi sacerdoti, dagli scribi… cioè da persone gerarchicamente organizzate, da quegli uomini che nelle vesti mostravano i segni del potere, nelle sinagoghe pretendevano i primi posti, nelle piazze il saluto. In nome di Dio e della Tradizione Gesù da costoro fu messo in croce. Ancora oggi ogni tanto nell’ambito della Chiesa ci scappa il morto. Ciò accade quando chi comanda, nella fretta di salvare l’ortodossia, invece di ascoltare i problemi della gente, preferisce sparare contro chi quei problemi ha avuto il coraggio di palesare. 

«Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua…”.

Quando il rispetto che si porta ad una persona diventa favoritismo, si aprano gli occhi e, senza lasciarsi prendere dalla tentazione del privilegio, si abbracci la croce della gente normale che, per avere il dovuto, si mette in fila… pazientemente.



Il VI Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” dedicato al ricordo del Maestro Mario Spigariol

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Erano gli anni 80, quando in Via Furio ero il ragazzotto che aiutava Gustavo Gualtieri ha raccogliere le opere e allestire la tradizionale collettiva di pittura per il Premio di Pittura La Scaletta e li conobbi il maestro Mario Spigariol.
Mario fa parte a pieno titolo della storia del Circolo Artistico “La Pallade Veliterna” di cui ha fatto parte. E a Mario che ci ha lasciato lo scorso Maggio ho voluto dedicare questa edizione del Velletri Wine Festival Nicola Ferri Premio Nazionale Pallade Veliterna – Premio di pittura La Scaletta. Ne ha vinti alcuni con la sua arte e la freschezza della sua pittura. Fino a che le forze lo hanno consentito è voluto essere presente. Fu uno dei primi a credere nel progetto del Polo Espositivo Juana Romani un maestro per me dal quale ho imparato molto. Dedicargli quello che per ragioni affettive chiamo “il mio premio” mi è sembrato giusto un modo per sentirlo vicino e idealmente vedere ancora il suo sorriso e sentire i suoi incoraggiamenti. Quando l’amico di sempre Patrizio Veronese mi ha chiesto se accettavo la direzione artistica insieme a Marianna Cozzuto del Gruppo artistico “La Mimosa” ho subito detto SI. Un si detto con il cuore per continuare l’opera di Mario e per Mario. Ciao amico mio!! Ciao grande maestro.

Ha preso il via la ventottesima Sagra del Fungo Porcino in programma sino al 23 Settembre

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Giovedì pomeriggio 13 Settembre a Lariano con il taglio del nastro alla presenza delle autorità ha preso il via ufficialmente a Lariano la 28^ edizione della Sagra del Fungo Porcino.


di Alessandro De Angelis
Presenti alla cerimonia il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, tutta la giunta comunale di Lariano, del deputato Maria Spena, del senatore Antonio Saccone e molte altre autorità, oltre a varie rappresentanze di associazioni del territorio e forze dell’ordine. Tra i presenti anche il consigliere regionale Michela Califano e il sindaco di Velletri Orlando Pocci, i vertici della Banca Popolare del Lazio e il vescovo della Diocesi Velletri Segni Mons. Vincenzo Apicella. Il taglio del nastro a cura del presidente dell’Associazione Fungo Porcino Bruno Abbafati e del sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti con l’ingresso nell’area sagra con in testa il Gruppo Strumentale e Majorettes Città di Lariano. Nell’area della Sagra a Colle Fiorentino, quest’anno inoltre spicca la nuova pavimentazione in betonelle nonché i percorsi per non vedenti, frutto dei lavori che il Comune sta realizzando grazie al finanziamento del Cipe che riqualificheranno l’intera area. Presentatore il giornalista Stefano Raucci.
Dopo la benedizione e intervento a cura del Vescovo della diocesi Velletri-Segni Mons. Vincenzo Apicella, sono intervenuti il deputato on. Maria Spena e il senatore Antonio Saccone che hanno messo in evidenza l’importanza della Sagra del Fungo Porcino evento di rilevanza nazionale e fatto i complimenti all’Associazione organizzatrice, all’amministrazione comunale di Lariano nonché hanno espresso la vicinanza alla comunità di Lariano. Il consigliere regionale Michela Califano ha portato il saluto della Regione Lazio esprimendo i complimenti all’organizzazione della Sagra. Il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti: ”Un saluto a tutte le autorità civili, militari e religiose presenze, agli standisti che da 28 anni crescono, segno evidente che questa manifestazione vento cresce sempre di più, un grazie a tutto lo staff dell’associazione e un benvenuto a tutti i visitatori. Come amministrazione comunale vogliamo dire ogni promessa è un debito e le promesse si mantengono. Avevamo detto che avremmo trasformato questa area ebbene la trasformazione è avviata grazie al finanziamento del Cipe. Credo che siano pochi i Comuni che abbiano ricevuto un finanziamento dal Cipe. Debbo ringraziare l’allora sottosegretario Luca Lotti, grazie a suo interessamento abbiamo ottenuto questo finanziamento di 1.9.10.000 euro che consentirà cosi come ha già consentito in quest’annata di risparmiare tanti fondi per i sottoservizi e la bonificazione del terreno. Già realizzati rete idrica, elettrica, pavimentazione. Verrà realizzata in quest’area grazie al finanziamento ottenuto un’opera di aggregazione e momento di risanamento di carattere sociale e urbanistico. Alle nostre spalle verrà realizzata pista di pattinaggio, due campi di bocce e alla sinistra una cavea. Continueranno i lavori dopo la sagra, e consegneremo il prossimo anno un’area completamente arredata al servizio della città, delle associazioni ma soprattutto al servizio del territorio, perché insieme a questo intervento c’è un progetto di sviluppo anche delle zone boscate sino ai sentieri per visitare il monte Artemisio. Per chiudere l’intervento il sindaco Maurizio Caliciotti ha ricordato la grande figura di Walter Pantoni.
Bruno Abbafati presidente dell’Associazione Fungo Porcino ha chiuso gli interventi cosi:” Innanzitutto un grazie a tutte le autorità civili, militari e religiose intervenute. Ricordiamo il nostro socio che ci ha lasciato quest’anno Giampiero Cedroni. Un grazie a tutti i soci e lo staff dell’associazione e alle cuoche per l’impegno profuso. Un grazie al sindaco Maurizio Caliciotti. L’anno scorso ci fu la promessa che avrebbero sistemato l’area derivante da un progetto. Debbo dire onestamente che la nostra amministrazione è stata seria, puntuale ed efficace con i lavori che si sono realizzati. Vi auguro una buona sagra a tutti”. La sagra che si terrà sino al 23 Settembre con una ricca programmazione di eventi per tutti i gusti, una mostra mercato con espositori da tutto il territorio nazionale e la possibilità per i visitatori di scegliere tra i menù da 5, 10, 15 euro con al centro della Sagra sempre l’inconfondibile re dei boschi, sua maestà il fungo Porcino.


L’Atletico Velletri nel pieno della preparazione: parola a Federico Tibaldi e Marco Piccinni

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L’Atletico Velletri, dopo i rinforzi di mercato, ha cominciato la preparazione sotto l’occhio attento e vigile dello staff tecnico e dirigenziale del club veliterno, sempre più organizzato e radicato nel suo progetto di far crescere atleti, tecnici e dirigenti gravitanti intorno alla splendida struttura del “Maracanà”, sta seguendo passo dopo passo i progressi della squadra che si appresta a disputare il campionato di Serie D.

di Rocco Della Corte
Vestiranno la maglia biancorossa il forte pivot Marco Piccinni, classe ’94, e il nuovo arrivo Federico Tibaldi, laterale sinistro classe ’93 con esperienze in categorie superiori. Entrambi intervistati, hanno raccontato le loro impressioni dopo l’avvio del lavoro: “Ho già giocato qui negli anni scorsi” – ha dichiarato il confermato Piccinni – “e posso dire che il cambiamento maggiore sta nel fatto che, rispetto alle passate stagioni, siamo più competitivi. Non penso di esagerare se dico che possiamo sperare in un campionato di vertici, abbiamo più esperienza in mezzo al campo e tante soluzioni”. Ambizioni maggiori, dunque, per il pivot veliterno, veterano al suo terzo anno con l’Atletico: “Al di là degli obiettivi, ai miei compagni mando solo un messaggio: testa bassa e lavorare”.
Approccio positivo con l’ambiente anche per Federico Tibaldi, colpo di mercato espressamente richiesto dal tecnico e assicurato dal DG Di Giammarino e dal DS Alessandro Casini: dopo le avventure con il Velletri C5 in Serie C, l’arrivo all’Atletico Velletri è un chiaro segnale: “Mi trovo bene” – ha detto Tibaldi – “e ho cominciato la preparazione con entusiasmo. Il lavoro è duro, ma il progetto mi piace. Non ci sono pressioni per vincere il campionato a tutti i costi, ma c’è la voglia di far bene in questa categoria. Fra ragazzi nuovi e conferme il gruppo è preparato, con l’allenatore mi trovo in sintonia e personalmente spero di fare bene anche a livello individuale e giocare più partite possibili”. Parole, quelle dei due calciatori dell’Atletico, che lasciano ben sperare per l’inizio del campionato, fissato nel mese di ottobre, e che sicuramente confermano il buon lavoro già avviato gli anni passati dal club veliterno.

inKIOSTRO, intervista a Sofia Bucci: "Vogliamo continuare a costruire e cercare Bellezza"

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Venerdì 21 Settembre DELLERA (Afterhours) in concerto Opening act: Le Cose Importanti e Sabato 6 Ottobre Emidio Clementi & Corrado Nuccini - Quattro Quartetti.  InKIOSTRO - Rassegna di Musica e Scrittura è una manifestazione itinerante ideata da Sofia Bucci con lo scopo di valorizzare esperienze musicali nazionali ed internazionali di qualità, contraddistinte da un significativo tasso di sperimentazione e una forte autorialità. La proposta artistica è resa più affascinante dalle location particolarmente suggestive ma solitamente chiuse al pubblico o poco valorizzate. I concerti di InKIOSTRO creano così un momento magico, grazie al connubio creativo con i preziosi spazi (teatri, chiese, palazzetti storici...) del territorio e la sacralità della stessa. Abbiamo intervistato la Direttrice Artistica per approfondire gli aspetti della rassegna.


Anche quest’anno torna InKIOSTRO, rassegna di musica e scrittura. Quale è il bagaglio che vi portate dalla precedente edizione? 

Più precisamente Inkiostro continua, siamo al terzo e quarto appuntamento del 2018. Il 2018 è stato un anno di svolta: abbiamo deciso di mirare ad target più alto, ospitando Artisti che hanno fatto e continuano a fare la storia della Musica Italiana d’Autore. Abbiamo inaugurato la rassegna con un ospite d’eccezione: Cristiano Godano (leader dei Marlene Kuntz), lo scorso Febbraio, continuando ad Aprile con Paolo Benvegnù. Proseguiremo quest’autunno con altri due ospiti straordinari: Dellera, bassista e voce degli Afterhour e il duo Emidio Clementi (leader dei Massimo Volume) & Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) per una rielaborazione de “I Quattro Quartetti” di T.S.Eliot. Ci portiamo dietro la voglia di continuare a costruire e cercare Bellezza; per farlo servono braccia forti per accogliere e tanta curiosità. Il calore del pubblico è sempre immenso e vogliamo continuare a portare avanti questa follia. 

Quali sono le ambizioni e gli obiettivi, nello specifico, che tramite il programma e l’evento volete raggiungere? 

inKIOSTRO – Rassegna di Musica Buona e Giusta nasce con la romantica ambizione di riportare le affascinanti atmosfere di un concerto totalmente acustico e più spoglio possibile in un contesto inusuale e suggestivo per pochi appassionati musicali. Il pubblico, in completo silenzio e seduto, assiste all’esibizione come una vera e propria funzione, perché no, catartica. L’obiettivo finale è quello di regalare al pubblico e all’artista qualcosa di unico, che questo territorio e le sue bellezze sanno regalare. Di ambizioni ne abbiamo tante, forse troppe, il mio obiettivo personale è quello di aprire le porte agli Artisti Internazionali; non nego di avere già una bella lista. 

Ospiti di primo livello e iniziativa già virale sui social: il team come si sta preparando a questo importante appuntamento per tutto il Lazio? 

A partire dai prossimi due appuntamenti abbiamo una bella novità in casa: InKiostro è entrato nel circuito nazionale di Doc Live, servizi per gli addetti alla musica e allo spettacolo. Siamo felicissimi di questa partnership e non vediamo l’ora di proseguire, con un team che si è anche allargato. Inoltre numerose sono le collaborazioni sia sul territorio che a livello nazionale; voglio evidenziarne in particolar modo una: Il Circo della Farfalla di Cori, una casa famiglia e centro d’accoglienza per minori immigrati. Saremo in stretto contatto con loro attraverso il loro progetto di Casa di Ospitalità. Solidificate altre partnership come Il Caffè del Cardinale di Giulianello e Le Quattro Vasche di Velletri. 

Come è nata l’idea di questa rassegna, poi sviluppatasi e trasformatasi con le esigenze organizzative?

L’idea è nata quattro anni fa, personalmente sentivo l’esigenza di creare un qualcosa di diverso, valorizzando dei posti meravigliosi ma poco conosciuti. Da sempre appassionata di arte e di musica, volevo rendere vicino quello che ho sempre visto da lontano o sotto i palchi. Tutto è nato nel Giugno 2014 con dei primi appuntamenti presso il chiostro della chiesa di S.Oliva a Cori, poi la Rassegna è stata itinerante per altri tre anni, passando per Villa Bernabei a Velletri, Palazzo Salviati (aperto al pubblico dopo dieci anni) a Giulianello e il Centro Storico di Giulianello, fino a stanziarsi per questi appuntamenti presso il complesso monumentale della Chiesa di S.Oliva a Cori. Gli eventi sono diventati a “numero chiuso”, ovvero c’è un limite di capienza della location. Per partecipare basta acquistare i biglietti direttamente online sul nostro sito: www.inkiostro.eu

Velletri 2030: "Educazione alla cittadinanza"

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Ai Partecipanti Velletri2030, intervenire a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzioni e delle regole basilari di convivenza, informati dei loro diritti, dotati di un grande senso civico e di appartenenza alla comunità in cui vivono.
E' questo il messaggio dell’iniziativa, promossa dal Comune di Firenze con il sostegno dell’ANCI, promotrice della raccolta firme per sostenere l’introduzione della materia di Educazione alla Cittadinanza come materia scolastica, attraverso una legge popolare. Tutti i dettagli sull'iniziativa al sito: http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=64123 Consultando il sito web dell'iniziativa, alla voce "Elenco dei Comuni aderenti iniziativa" si trovano i comuni di Albano, Ariccia, Genzano di Roma, Cisterna di Latina, Latina, ma non si trova Velletri, per ora. Il principio di reciprocità richiede che al rispetto delle Istituzioni da parte dei cittadini corrisponda il rispetto degli impegni presi dalle Istituzioni verso i cittadini e una totale trasparenza di tutti gli atti amministrativi. Per questo il legislatore nel 2016 ha sentito l'obbligo di emanare un Decreto Legislativo per regolare la normativa cosidetta FOIA (Freedom of Information Act). L’accesso civico generalizzato garantisce a chiunque il diritto di accedere ai dati e ai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, se non c’è il pericolo di compromettere altri interessi pubblici o privati rilevanti, indicati dalla legge. Il Comune di Velletri dal 23 dicembre 2016 garantisce l’accesso civico generalizzato ai dati e documenti in possesso del Comune. Tutti i dettagli e i moduli per la richiesta sono disponibili sul sito web della Città di Velletri alla voce Accesso Civico Generalizzato. Mossi da questo senso civico si è cercato di capire dai dati storici la nascita e i fini dell'investimento dei soldi del contribuente per il restauro dell'ex Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica. Restauro a nostro giudizio di assoluto pregio architettonico. Cerchiamo di ricostruire la storia. Storia che inizia nell'anno 2012, o forse prima. Le uniche tracce, ma potremmo essere deficitari, le abbiamo trovate sul sito: https://plusvelletri.wordpress.com/progetti/la-casa-delle-culture-e-della-musica/ dove si legge: "Per questo progetto la Regione Lazio, all’interno del programma POR-FESR, ha stanziato al Comune di Velletri un finanziamento di 4.200.000 euro, che permetterà in un primo tempo la pulizia degli ambienti, la messa in sicurezza e il consolidamento strutturale dell’intero edificio nonché il restauro delle pitture del refettorio. Successivamente saranno adattati i locali interni: il pian terreno ospiterà una discoteca, una mediateca ed alcune sale prova per i musicisti; al primo piano troveranno spazio la biblioteca con sale lettura e con una emeroteca multilingue e delle sale multifunzionali a disposizioni delle associazioni culturali e no-profit del territorio; l’ex chiesa conventuale sarà adibita a sala teatro mentre il corpo nord-est del convento accoglierà uno spazio espositivo; infine all’esterno, oltre alla valorizzazione del giardino, sarà creata una “piccola arena” per riunioni e manifestazioni all’aperto". Ma le cose non sono andate come promesso. Il 23 Marzo 2016 con la Delibera di Consiglio n. 10 è stata deliberata la "Costituzione Fondazione partecipata del Comune di Velletri. Approvazione Statuto". Comunemente conosciuta come Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura (FondArC). Nella Delibera si legge "........... di approvare la costituzione della Fondazione di partecipazione denominata "Fondazione Arte e Cultura della Città di Velletri", con sede in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, presso la sede comunale, per l'esercizio e la gestione dei servizi culturali ed artistici, di cui all'art. 2 dello Statuto della Fondazione stessa, ..........." In uno dei tanti Documenti disponibili sul sito della Fondazione, quasi tutti rigorosamente senza data, si legge: "La Fondazione non è proprietaria di alcun immobile: gestisce il Teatro Artemisio ed il locali posti al piano terra della Casa delle Culture (Auditorium, Sala degli Affreschi, Cortile, Chiostro e Giardino) in virtù di una concessione con il Comune di Velletri". E così i cittadini contribuenti hanno perso la fruibilità gratuita di un pezzo dell'edificio restaurato con i soldi del contribuente. E non è finita. Il 15 Maggio 2017 con la Delibera di Consiglio n. 60 è stata deliberata la "Convenzione tra il Comune di Velletri e l'Accademia di Belle Arti di Roma per l'utilizzo dei locali posti al primo piano della Casa delle Culture e della Musica (lato sud) sito in Piazza Trento e Trieste - Velletri" con relativa Planimetria dei locali in allegato. E così i cittadini contribuenti hanno perso tout court la fruibilità totale di un'altro pezzo dell'edificio restaurato con i soldi del contribuente. Sono tutti Documenti rigorosamente pubblici, rintracciabili con qualche difficoltà sul sito web della Città di Velletri, o più semplicemente, grazie al FOIA, si possono ottenere richiedendoli usando il modulo "Richiesta di Accesso Generalizzato" disponibile sul sito web della Città di Velletri, alla sezione "Accesso Civico Generalizzato". Confidiamo che la nuova Amministrazione vorrà impegnarsi per rivedere la politica di fruibilità da parte della cittadinanza dell'infrastruttura "Casa delle Culture e della Musica", rimettendo al centro gli interessi del cittadino contribuente. Ovviamente a fronte di un Regolamento per l'utilizzo di tutti gli spazi. Parafrasando un discorso dell'ex Presidente Barack Obama potremmo dire " Se non vi piace quello che sta accadendo intorno a voi, non lamentatevi, non sprecate il tempo con Facebook, non fatevi venire l'ansia, non tiratevi indietro, non continuate ad esagerare con qualsiesi cosa state esagerando in questo momento, non perdetevi in una inutile e distaccata ironia, non mettete la testa sotto la sabbia, non fate buuuu, usate i vostri diritti". Un motivo in più per una seria Educazione alla Cittadinanza.

Brutta avventura per un gruppo di escursionisti che domenica scorsa si sono perduti nei boschi dell'Artemisio

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Brutta avventura per un gruppo di escursionisti che domenica scorsa si sono perduti nei boschi del Monte Artemisio. Avventura finita fortunatamente bene visto che sono stati recuperati dalla Polizia Locale di Velletri ed hanno potuto ricongiungersi con i propri cari.
Erano le 18,45 quando una telefonata alla Centrale Operativa della Polizia locale segnalava la scomparsa di due donne e tre bambini all’interno della selva boschiva. Facevano parte di un gruppo di escursionisti arrivati da Pomezia ed Ardea, comprendente anche i due compagni delle donne ed altri due bambini, che aveva raggiunto la cima del Maschio di Lariano e che stava tornando verso le proprie autovetture lasciate in sosta presso Fontana Marcaccio. Purtroppo durante il percorso di ritorno, sul sentiero che traccia le cime del Monte Artemisio da est ad ovest, le due donne ed i tre bambini si erano smarrite perdendo contatto con gli altri familiari. Da qui la telefonata di allarme alla Polizia Locale, allertata congiuntamente ai volontari della Protezione Civile. A rendere ancor più drammatica la situazione il fatto che le persone scomparse erano irraggiungibili telefonicamente (a causa della batteria dei cellulari scarica), il sopraggiungere dell’oscurità della sera e la presenza in zona di animali potenzialmente pericolosi, quali i cinghiali. Vista la criticità della situazione tutte le unità in servizio della Polizia Locale venivano impiegate nelle operazioni di ricerca, coadiuvate dal personale della Protezione Civile. Venivano percorsi i sentieri all’interno dell’area boschiva con particolare attenzione sia sul versante ovest (zona Ferrari) che su quello nord (via dei Laghi, pratoni del Vivaro). Erano le 19,50 quando finalmente arrivava una telefonata che forniva una indicazione sulla posizione delle persone scomparse che, fortunatamente, avevano incontrato nel bosco un’altra persona munita di cellulare, grazie al quale avevano potuto contattare i loro familiari che subito avevano riferito il tutto alla Centrale della Polizia Locale, che coordinava le operazioni di ricerca. Gli uomini del comandante Maurizio Santarcangelo riuscivano così a raggiungere le due donne ed i tre bambini nella zona dei Pratoni del Vivaro, dove erano arrivati, fuoriuscendo dalla selva boschiva, percorrendo un sentiero tracciato per una precedente gara sportiva. Tranquillizzati, dissetati ed assistiti dagli agenti, le due donne ed i loro figlioletti venivano accompagnati presso il locale Comando della Polizia Locale dove, finalmente, potevano ricongiungersi con i loro cari.

Non ritornare sulla cattiva autostrada/bretella: adeguare in sicurezza tutta la Via Pontina

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Il 13 Settembre 2018 è stata resa nota la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso della Salini-Impregilo contro l’aggiudicazione dell’appalto al Consorzio SIS.
120 punti circostanziati che come recita il seguente punto 76 non lasciano spazio ad interpretazioni: “In ragione di tutto quanto finora rilevato le censure della Salini-Impregilo concernenti la formula matematica prevista dalla lettera di invito per la valutazione delle offerte relativamente all’utilizzo del contributo pubblico (pag. 40 – 43 dell’appello principale), e di contraddittorietà in atti nell’operato dell’amministrazione, nella parte in cui pur a fronte di notevoli perplessità emerse in ordine alla convenienza dell’offerta del Consorzio SIS, Autostrade del Lazio ha nondimeno aggiudicato a questa la gara (pag. 43 - 52). Dal relativo accoglimento deriva l’annullamento in parte qua della lettera di invito e l’obbligo per l’amministrazione di rinnovare la gara a partire da tale segmento risultato illegittimo.” Quindi è stata annullata la Gara d’Appalto, non consentendo il subentro della Salini-Impregilo. Insomma tutto da rifare. Quale miglior occasione per annullare definitivamente il progetto, stornare/usare i 468 milioni di euro per adeguare in sicurezza tutta la Via Pontina che non può aspettare un altro decennio, visto la pericolosità e le sue condizioni precarie. Ci sono le nostre proposte alternative, c’è la proposta dell’ANCE-ACER che in tre anni dall’inizio del cantiere potrà consegnare una strada ottimizzata e senza pedaggio. Inoltre, l’intermodalità con il ferro è un’opera fondamentale per ridurre il traffico privato su gomma al fine di ridurre le drastiche interminabili file. Un colpo di coda arriva dalle dichiarazioni di Zingaretti, quello che diceva di volere la messa in sicurezza della V. Pontina, ma era costretto a sostenere la costruzione dell’autostrada, altrimenti il Ministro Lupi spostava i soldi a favore di altre infrastrutture: “Per questo ho proposto ad Autostrade del Lazio spa di valutare, insieme al socio Anas, soluzioni che consentano alla stessa, attraverso il modello in house, di realizzare e gestire l’autostrada tra la Capitale e Latina”. Ricordiamo che “house” vuol dire che l’opera sarà totalmente a carico del pubblico, quindi si dovranno trovare tre miliardi di euro, nonostante la parzialità dell’opera e la non eliminazione, sostanzialmente impossibile anche con la modifica del progetto, del tappo/imbuto d’ingresso a Roma, con l’unico risultato di abbattere/espropriare numerose abitazioni e edifici commerciali da Tor de Cenci a Spinaceto. Questa sentenza può consentire al Ministro Toninelli, se avrà la volontà politica-amministrativa, di spostare risorse economiche meno costose e veramente utili a beneficio della collettività e non dei soliti prenditori privati. Per questo motivo ribadiamo la necessità, ancor più urgente, di avere un incontro ufficiale al Ministero delle Infrastrutture, come da noi richiesto il 21 Giugno 2018.

Comunicato congiunto Comitati

L’Associazione ArteMestieri Castelli Romani in trasferta a Filettino. Soddisfatto il presidente Pontecorvi

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Su proposta del neo Sindaco di Filettino, Gianni Taurisano, l’Associazione "ArteMestieri dei Castelli Romani” ha presentato alcuni dei suoi artisti, nell’ambito del programma estivo culturale del comune nel frusinate.


di Emanuele Cammaroto
L’Associazione “ArteMestieri Castelli Romani” nasce nell'Ottobre del 2014, con l’intenzione di riscoprire talenti e attività che hanno per secoli contraddistinto il territorio dei Castelli Romani. A Filettino, ArteMestieri ha proposto delle opere elaborate con la tecnica dell’acquarello, spaziando su temi ispirati non solo all’attività produttiva del territorio, ma anche a riflessioni spirituali ed interpretazioni su tela di viaggi onirici. Una presenza che è stata molto apprezzata dai numerosissimi visitatori, che hanno potuto scambiare le proprie impressioni direttamente con gli artisti, felici di interagire direttamente con il pubblico, intrattenendosi o discutere di tecniche pittoriche, di stili, scambiandosi impressioni, emozioni, riflessioni.
“Una positivissima esperienza”, afferma un soddisfatto Fabio Pontecorvi, presidente di ArteMestieri, “uscire dai confini dei Castelli Romani è un nostro primario obiettivo e il calore con il quale il Sindaco e la popolazione di Filettino ci hanno accolti, ci gratifica e ci stimola a procedere su questo cammino di riscoperta delle tradizioni, da sposare con i gusti e le opportunità dei nostri giorni. A breve nei Castelli inizierà il tempo delle Feste dell’Uva, noi saremo presenti a Velletri, con una nuova edizione del Premio il Grappolo d’Oro, giunto alla sua terza edizione, che premia artisti ed artigiani. Speriamo di rivedere i cittadini di Filettino nel nostro territorio, per continuare questa esperienza.” Dopo Filettino, quindi, ArteMestieri Castelli Romani dà appuntamento per l’ultimo fine settimana di settembre, a Velletri. Per aggiornamenti e maggiori dettagli l’associazione, è possibile consultare il sito: ww.artemestiericastelliromani.it/, dove è possibile consultare scaricare il modulo di partecipazione alla 3^ edizione del premio “Grappolo d’oro”.


Enzo Garinei e Simona Marchini tengono a battesimo il Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola

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L’inaugurazione Domenica 30 Settembre alle ore 10.30 presso il Polo Espositivo “Juana Romani” a Velletri il museo è sostenuto dai maestri Gigi Proietti – Massimo Wertmuller – Gino Landi e dalle signore Mariapaola Sapienza Trovajoli – Erminia Ferrari Manfredi – Lola Mastroianni .

di Alessandro Filippi

Sabato 15 Settembre, nella suggestiva cornice della terrazza dell’Hotel Valadier è stato presentato ufficialmente il progetto del Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola realizzato dal Circolo Artistico La Pallade Veliterna in stretta collaborazione con l’Associazione Luigi e Lucia Magni nelle persone di Leila Benhar e Massimo Castellani e con la collaborazione della famiglia Magni nelle persone di Umberto – Mauro e Fiorella Magni. A tenere a battesimo questa importante iniziativa il maestro Enzo Garinei icona della commedia musicale italiana,( fratello di quel Pietro che con Sandro Giovannini ha scritto e prodotto opere come “Se il tempo fosse un gambero” “Aggiungi un posto a tavola” “Alleluia brava gente” “ Rugantino” giusto per citarne alcune ) e Simona Marchini attrice e conduttrice televisiva. Molti gli amici di Gigi e Lucia intervenuti alla presentazione dove Alessandro Filippi presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna dopo aver portato i saluti di Leila Benhar e Massimo Castellani impossibilitati ad essere presenti e del Sindaco della città di Velletri Orlando Pocci trattenuto da impegni improrogabili ha spiegato ai presenti la struttura del museo.
Quattro sale dove nematicamente si può ripercorrere la storia di Luigi Magni e di sua moglie Lucia Mirisola: la prima dedicata al maestro conserva una selezione dei disegni esposti alla mostra Gigi Magni epigrammi all’inchiostro di china allestita alla Casa del Cinema di Roma nel 2014, la seconda dedicata a Lucia Mirisola conserva le opere da sceneggiatore, la terza dedicata a Nino Manfredi le opere da regista, la quarta dedicata ad Armando Trovajoli le opere teatrali. Per l’aspetto teatrale un grazie di cuore va alla signora Mariapaola Sapienza Trovajoli che ha messo a disposizione i ricordi del marito autore di gran parte delle colonne sonore dei film e delle musiche dei lavori teatrali di Luigi Magni. Domenica 30 Settembre alle ore 10.30 si svolgerà la cerimonia inaugurale presso il Polo Espositivo Juana Romani a Velletri in Via Luigi Novelli 3. Un grazie di cuore va a Paolo Santapace per tutta la scenotecnica del Museo, a Red Bodò della compagnia delle arti per la concessione delle scenografie dello spettacolo teatrale “In nome del Papa Re”, alla famiglia De Angelis scultori per il cinema, agli sponsor Edilpiemme Roma , Ixco, Hollywood tutto per il cinema nelle persone di Stefano Pirri e Stefano Donati – Marco Marino – Marco Castrichella. Alle realtà che hanno patrocinato primo fra tutti il Comune di Velletri – il Comune di Lanuvio – L’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello – L’Associazione democratica Giuditta Tavani Arquati – l’Istituto Nazionale di ricerca sulle Due Sicilie. L’appuntamento quindi a Velletri il 30 Settembre prossimo per onorare la memoria di due grandi personaggi che hanno fatto la storia del cinema, del teatro e della commedia musicale italiano.


La Fondazione bandisce un concorso di idee per la realizzazione di una insegna al Teatro Artemisio

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La Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri ha diramato il bando per un concorso di idee aperto a tutti per la realizzazione di un'insegna e di una bacheca da realizzare e collocare all'esterno del Teatro Artemisio-Volontè. Ecco il bando integrale, con le modalità di partecipazione richieste nello specifico.


CONCORSO DI IDEE: Progetto per ideazione di un’insegna ed una bacheca per il Teatro Artemisio – Gian Maria Volontè
 
Art. 1 - Ente titolare del concorso
 
Ente Banditore: Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri
Indirizzo: Piazza Cesare Ottaviano Augusto, 01 – 00049 Velletri (RM)
Sito Internet: www.fondarc.it
E.mail: amministrazionefondazione@gmail.com; PEC:fondarc@pec.it;
Responsabile del Procedimento: direttore amministrativo dott.ssa Paola Gaibisso
 
 
Art. 2 - Tipo di concorso
 
“Concorso di idee” con procedura aperta, in forma anonima, rivolto ai soggetti in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 5 del presente Concorso. I concorrenti dovranno predisporre una proposta ideativa, nella forma ritenuta più idonea alla sua corretta rappresentazione, relativamente al Progetto di realizzazione di un’insegna e di una bacheca per il Teatro Artemisio – Gian Maria Volontè
 
Art. 3 - Finalità ed oggetto del concorso
 
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, ha deciso di indire un concorso di idee . Il presente Concorso di idee è finalizzato alla valorizzazione e riqualificazione dell’ingresso del Teatro Artemisio – Gian Maria Volontè attraverso la realizzazione di un’insegna che identifichi l’ubicazione dello stesso e di una bacheca che permetta di pubblicizzare le attività
 
Art. 4 - Documentazione fornita ai concorrenti
 
Tutti coloro che intendono partecipare al Concorso potranno scaricare dal Sito istituzionale della Fondazione – sezione amministrazione trasparente – bandi e concorsi:
a) Testo del Concorso;
b) Modulistica;
 
Art. 5 - Condizioni e requisiti di partecipazione
 
Il Concorso è rivolto a tutti: singoli cittadini (maggiorenni), imprese, professionisti, istituzioni scolastiche, enti pubblici e private sia come singoli che in forma associate. E’ fatto divieto assoluto a tutti i concorrenti di divulgare, pubblicare o far pubblicare i progetti o le loro parti, prima che vengano resi noti gli esiti della commissione giudicatrice.
 
Art. 6 - Incompatibilità di partecipazione
 
Non possono partecipare al concorso, pena l’esclusione:
a) gli amministratori dell'Ente banditore, i loro coniugi, parenti ed affini fino al III° grado;
b) i dipendenti dell'Ente banditore, anche con contratto a termine ed i consulenti dello stesso ente con contratto continuativo;
c) coloro che hanno rapporti di lavoro dipendente con gli enti soci della Fondazione (Comune di Velletri; Casa di Cura Madonna delle Grazie; Banca Popolare del Lazio)
 
Tutti i concorrenti sono ammessi al concorso con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di partecipazione. L'Amministrazione può disporre l'esclusione dei concorrenti in qualsiasi momento della procedura del concorso, ove venga accertata la mancanza di tali requisiti alla data di pubblicazione del concorso.
 
Art. 7 – Iscrizione e modalità di partecipazione al Concorso
 
La partecipazione al concorso avviene in forma anonima, secondo le modalità di seguito indicate. L'anonimato verrà rispettato sino alla conclusione dei lavori della commissione giudicatrice. I candidati che intendono partecipare al concorso dovranno inviare il materiale, a pena di esclusione, in un unico plico anonimo, non trasparente, non recante firme, loghi, marchi o altri segni identificativi ed idoneamente sigillato con striscia di carta incollata o nastro adesivo e dovrà indicare, oltre all'indirizzo dell'ente banditore (Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri – Piazza Cesare Ottaviano Augusto, 01 – 00049 Velletri (RM)), in alto a sinistra le seguenti informazioni: Concorso di idee: “Progetto per la realizzazione di un’insegna e di una bacheca per il Teatro Artemisio Gian Maria Volontè”.
 
Il plico dovrà contenere 2 buste anonime (non trasparenti, chiuse e sigillate con striscia di carta incollata o nastro adesivo), pena l’esclusione dal Concorso:
 
1. una Busta "A", recante la scritta "DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA", contenente l’Allegato “A” al presente Concorso, debitamente compilato in ogni sua parte;
 
2. una Busta "B", recante la scritta "PROPOSTA IDEATIVA", contenente gli elaborati di cui al successivo art. 8.
 
Art. 8 - Elaborati richiesti
 
La "PROPOSTA IDEATIVA", che dovrà essere sviluppata secondo i criteri di valutazione indicati nell'art. 12 del concorso, dovrà, a pena di esclusione, essere illustrata mediante:
 
a) una tavola o al massimo due, in formato A3, recanti in basso a destra il titolo: Concorso di idee: “Progetto per la realizzazione di un’insegna e di una bacheca per il Teatro Artemisio Gian Maria Volontè” e numerate in alto a destra del foglio, contenente disegni, schizzi, foto e ogni altra forma di rappresentazione che si ritenga necessaria ad illustrare l’originalità dell’idea e gli elementi utili per la sua realizzazione, nonché l’eventuale inserimento ambientale e paesaggistico nel contesto esistente. Il progetto dovrà indicare anche la tipologia di materiali da utilizzare per la realizzazione, il probabile costo ed i probabili tempi di realizzazione.
 
b) una relazione illustrativa generale, di massimo una cartella in formato UNI A4, stampata sul solo recto, di massimo 1.800 caratteri (tipo carattere Arial, dimensione 11), contenente i criteri seguiti nella formulazione della proposta e la descrizione della soluzione
 
Art. 9 - Quesiti e chiarimenti
 
Eventuali quesiti o chiarimenti sul Concorso di idee dovranno essere rivolti esclusivamente via e-mail alla segreteria del concorso, di cui all’art. 1. I quesiti dovranno pervenire entro dieci giorni dalla scadenza del concorso e le relative risposte saranno pubblicate nel Sito istituzionale della Fondazione: www.fondarc.it nella sezione “amministrazione trasparente – bandi”.
 
Art. 10 - Consegna degli elaborati
 
Il plico, di cui al precedente art. 8, dovrà pervenire all'Ufficio Protocollo del Comune di Velletri – Piazza Cesare Ottaviano Augusto, 01 – 00049 Velletri (RM), entro e non oltre le ore 12.00 del 19 ottobre 2018 La data di scadenza per la presentazione degli elaborati è termine perentorio. Non farà fede il timbro postale
 
11 - Composizione della commissione
 
Le proposte pervenute verranno valutate dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione al quale parteciperà con diritto di voto: l’Assessore alla Cultura, il dirigente del settore Opere Pubbliche del Comune di Velletri ed il Direttore Artistico
 
Art. 12 - Criteri di valutazione
 
Le proposte progettuali verranno valutate secondo i criteri di seguito riportati:
1. Originalità (20 punti)
2. Valorizzazione del sito (10 punti)
3. Realizzabilità ed economicità (20 punti)
 
Punteggio massimo complessivo attribuibile a ciascun progetto 50 punti.
 
Art. 13 - Lavori della Commissione
 
La commissione dovrà terminare i propri lavori entro i successivi 15 giorni dall’inizio delle attività
 
Art. 14 - Esito del concorso e premi
 
Dopo l'esame della documentazione delle buste “B”, contenenti la "PROPOSTA IDEATIVA", la commissione formerà la graduatoria dei vincitori, successivamente procederà all'apertura delle buste “A” contenenti la "DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA" dei vari concorrenti, per la verifica dei requisiti e delle eventuali incompatibilità. Solo a conclusione designerà il vincitore. La Fondazione mette a disposizione per I premi la somma di €. 500,00 da corrispondere al primo classificato I premi si intendono al lordo di spese, contributi previdenziali ed I.V.A. di legge (se dovuta) Nessun rimborso spese sarà riconosciuto agli altri partecipanti. L'esito del concorso sarà pubblicato sulla pagina Internet del Sito Istituzionale della Fondazione, entro 10 giorni dalla conclusione dei lavori della commissione. Il premio sarà liquidato entro 30 giorni dalla data della suddetta pubblicazione. La Fondazione, in qualità di stazione appaltante, si riserva la facoltà di affidare al vincitore del concorso di idee, se in possesso dei requisiti previsti, la realizzazione dell’insegna e della bacheca, con procedura negoziata senza bando, di cui all’art. 63 del D.Lgs n. 50/2016. Quanto previsto dal precedente comma, costituisce una mera facoltà della Fondazione, nulla potendo pretendere al riguardo gli interessati, da reputarsi soddisfatti in ogni loro pretesa e debitamente remunerati per il progetto proposto e per la cessione dello stesso con il ricevimento del premio. Si precisa altresì che nell’espletamento degli eventuali incarichi successivi, il vincitore incaricato dovrà recepire nel progetto le eventuali integrazioni dettate dalla Fondazione.
 
Art. 15 - Diritti d’autore
 
Fatte salve le norme vigenti in materia di diritti d’autore, con il pagamento dei premi la Fondazione acquisisce la proprietà dei progetti selezionati.
 
Art. 16 - Trattamento dei dati personali
 
I dati acquisiti per la partecipazione al presente concorso saranno trattati in conformità a quanto disposto dalla normativa vigente in materia di tutela della privacy e non potranno essere diffusi a soggetti esterni. E' fatta salva la specifica autorizzazione contenuta nella domanda di partecipazione riguardante la diffusione e pubblicazione delle proposte ideative, del nome e cognome dei partecipanti e loro collaboratori.
 
Art. 17 - Obblighi dei concorrenti e normativa di riferimento
 
La partecipazione al concorso implica da parte dei concorrenti l'accettazione incondizionata di tutte le norme previste dal presente concorso. Per ogni eventuale controversia, è competente il foro di Velletri.
 
Il Direttore Amministrativo della Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri
dott.ssa Paola Gaibisso

Successo per il primo Open Day e e primi segnali dalle amichevoli per la Serie

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“#WeAreVirtus”. Riparte la stagione della Virtus, tutti insieme e con orgoglio come il proprio hashtag. Sabato 15 Settembre si è svolto il primo Open Day Minibasket con grande partecipazione di mini-atleti.
I piccoli hanno potutto assaggiare sul campo i primi giochi e il divertimento che trasmette questo bellissimo sport. Gli istruttori hanno diviso su più campi e canestri i bambini e hanno potuto far conoscere, a chi si affacciava per la prima volta, le regole e le prime tecniche del gioco. Il tutto sotto l’attenta osservazione dei dirigenti Virtus, con la gradita aggiunta dell’Assessore alla Sport di Velletri Alessandro Priori, che ha presenziato all’evento in prima persona.
L’Assessore si è poi fermato a conoscere i membri della prima squadra della Virtus, quest’anno ancora a difendere i colori di Velletri nell’ostico campionato della Serie C Silver, alzando la prima simbolica palla a due stagionale nell’amichevole successiva della Virtus contro la Carver Roma, anch’essa militante nel campionato di C Silver. Virtus che ha mostrato ottimi segnali di crescita, dopo il mini ritiro e l’amichevole ad Arcidosso. I nuovi volti sembrano pian piano integrarsi all’ossatura storica veliterna e Coach Libutti può lavorare sereno in vista del primo impegno stagionale di Coppa Lazio. I prossimi appuntamenti targati Virtus saranno il secondo Open Day Mercoledi 19 Settembre, sempre alle 16,30 alla Polivalente, e la prima gara ufficiale della prima squadra, impegnata negli Ottavi di Finale della Coppa Lazio a Roma contro il St. Charles.

Antonio Scurati: come essere antifascisti e razzisti

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Sabato, ospite da Lilli Gruber per presentare il suo libro su Mussolini, che considera il suo contributo all’antifascismo di oggi, Antonio Scurati ha affiancato ad un’analisi storica condivisibile alcune considerazioni che mi hanno fatto male.


di Irene Starace
Parlando delle migrazioni come problema politico, che la sinistra ha erroneamente considerato un problema morale, ha fatto l’esempio dei genitori che si lamentano perché i compagni di scuola stranieri dei loro bambini ritardano l’apprendimento dei loro figli. Questo è, secondo lui, uno dei problemi che vanno affrontati a livello politico. L’ho trovato un esempio infelice perché chiama in causa i bambini e perché segue una logica razzista. Mi spiego subito con altri due esempi. Evidentemente Scurati si è dimenticato di quando il sindaco leghista di Adro vietò la mensa scolastica ai bambini, per la maggior parte stranieri, le cui famiglie erano in ritardo con i pagamenti. La decisione scatenò proteste che videro contrapposte le mamme dei bambini colpite dalla decisione e le altre, che invocavano “il rispetto delle regole”. Dov’era qui il problema? Non era semplicemente un caso di razzismo della peggiore specie? A Scurati non è neanche venuto in mente che le famiglie dei bambini italiani potrebbero protestare se i compagni stranieri dei loro figli fossero più bravi dei loro. Ho sentito parlare da poco di un episodio del genere, che è successo in Spagna. Un amico egiziano che vive a Granada mi ha raccontato che la maestra di sua figlia, che è bravissima a scuola, ha fatto una gara tra i bambini della sua classe per vedere chi era il migliore. Ha vinto sua figlia e le altre mamme hanno chiesto (e ottenuto) che la gara fosse annullata, perché non sopportavano che l’avesse vinta una bambina straniera. In tutte e tre queste manifestazioni di scontento genitoriale (e di meschinità difficilmente superabile) c’è un elemento comune: il razzismo. Scurati non solidarizzerebbe né con le mamme di Adro, né con quelle di Granada, ma ha preso sul serio il primo caso, senza capire che c’è razzismo ogni volta che gli stranieri sono visti come un problema. Quando c’è razzismo, ogni pretesto è buono per dare addosso all’altro: non vanno bene a scuola, vanno troppo bene, sono poveri, sono ricchi, sono brutti, sono troppo belli…e così via, in una spirale potenzialmente infinita di stupidità. Infine, le dichiarazioni conclusive di Scurati mi hanno dato i brividi: quando ha parlato di istituzioni transnazionali europee, non gli è venuto in mente niente di meglio dell’esercito! Ha perfino parlato di esportare i “valori europei”. Non si ricorda neanche che l’espressione “esportare la democrazia” è stata usata da Bush junior per giustificare la guerra all’Iraq? E ancora meno si rende conto che i “valori europei” sono nati come escludenti. La prima democrazia moderna del mondo, quella statunitense, escludeva le donne e gli schiavi. La “libertà, uguaglianza, fraternità” della rivoluzione francese riguardavano solo gli uomini e non sono mai state un antidoto al colonialismo e all’imperialismo. Oggi, sono quasi trent’anni che le persone muoiono in mare cercando di raggiungere l’Europa, ma a nessuno è mai importato veramente, anzi, la situazione è peggiorata negli ultimi anni, e se non si fa niente peggiorerà ancora. Come si può parlare dei “nostri valori”, dei “valori europei” se non riusciamo neanche a vedere gli altri come esseri umani? Ormai ogni volta che sento quest’espressione mi viene la nausea. Il grande studioso palestinese Edward Said, nel suo libro Cultura e imperialismo, parla di come la visione imperiale fosse radicata anche tra le categorie oppresse della società occidentale, come le donne e i proletari. E’ ancora così: la maggioranza degli occidentali continua a pensare di avere diritti sul resto del mondo e di valere più degli altri. E’ una mentalità che si manifesta in forme spesso difficilmente riconoscibili, o mescolata a buone intenzioni e ideali nobili, come nel caso di Scurati. Io propongo due esercizi molto semplici per superarla: cominciare a mettersi nei panni dell’altro, chiedersi: “Come mi sentirei io in queste circostanze”?, e leggere, sempre ricordandosi che più si impara, più rimane da imparare.

Diritti Distorti presenta il libro “Via libera. Ferrovieri contro il fascismo nella Capitale”

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L’Associazione Diritti Distorti, in collaborazione con DLF, presenta il 28 settembre a Velletri il libro “Via libera. Ferrovieri contro il fascismo nella Capitale” di Massimo Taborri.
L’appuntamento è alle ore 18.00 presso il Dopolavoro Ferroviario, Piazzale martiri d’Ungheria - Stazione FS, interverrà l’autore, a dialogare con lui: Fabrizio De Sanctis, Presidente Anpi Roma; Giuliano Aureli, Presidente Anpi Velletri; Marco Crociati, Presidente Cassa di solidarietà tra ferrovieri. Coordina Alessandra Valentini, giornalista; accompagnamento musicale di Riccardo Biagi. Il libro racconta una parte di storia della Resistenza non sufficientemente indagata e cioè il contributo e l’azione dei ferrovieri durante questo periodo così importante per il nostro Paese e per la nascita della futura democrazia. È evidente come la rete ferroviaria, anche allora, rappresentasse un elemento cruciale e strategico non solo per la mobilità ma per il controllo territoriale del Paese, con i suoi traffici di merci, armi, persone e infatti regime fascista dedicò molta attenzione nell’emarginare il più possibile i ferrovieri antifascisti. 


Massimo Taborri, macchinista romano laureato in Lettere, in questo libro racconta la partecipazione dei ferrovieri alla lotta di Liberazione dal nazifascismo, descrivendo anche cosa significò il ventennio per i lavoratori. Il volume ricostruisce in particolare il contributo del Compartimento di Roma e le tante azioni di sabotaggio che danneggiarono l’azione tedesca e fascista dopo l’8 settembre. Nel libro si ricordano anche i sei ferrovieri uccisi alle Fosse Ardeatine. Tanti episodi, tanti gesti di coraggio che contribuirono a liberare non solo Roma ma l’Italia intera.

Leone d’Oro per la Pace. Parata di stelle a Montecitorio per la conferenza di presentazione

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Il seme della pace è germogliato a Montecitorio. Un tripudio di emozioni quello che ha animato la Camera dei Deputati lo scorso 14 settembre, quando presso la Sala della Regina celebrità italiane e straniere si sono date appuntamento nell’ambito della nuova edizione del Gran Premio Internazionale di Venezia.
Da oltre 70 anni al servizio dell’eccellenza, la rassegna si è arricchita dallo scorso anno di un’edizione specifica dedicata alle relazioni internazionali: il Leone d’Oro per la Pace. Da Pino Insegno a Claudio Lotito, decine di personaggi illustri hanno testimoniato con la loro presenza l’impegno corale orchestrato dalla Presidenza Candelaresi, da più di 11 anni titolare dei marchi legati al celebre riconoscimento simbolo della Serenissima, che ha attentamente supervisionato le lunghe fasi di selezione delle personalità nonché degli enti individuati, e che dopo l’importante nomination alla Camera verranno premiati a Venezia il 1 dicembre con gli ambiti riconoscimenti previsti dal Comitato: Targa del Leone d’Oro, Leone d’Argento e infine proprio lui, quel Leone d’Oro da sempre emblema di prestigio e che ora sarà anche latore di un messaggio di armonia umana. l’On. Renato Brunetta, i giornalisti Marco Frittella e Andrea Vianello, l’On. Souad Sbai, l’On. Maurizio Scelli, l’attrice e conduttrice Adriana Volpe, l’attore Alvaro Vitali, i registi Rosario Errico, Alessandro D’Alatri, Ruggero Deodato e Antonio De Feo, il produttore Massimo Martino. Sono solo alcuni dei personaggi premiati dal Comitato di Presidenza. “Quello della comunanza fra i popoli, nell’ottica di una perpetua risoluzione pacifica delle controversie internazionali”, ha rivelato il dott. Sileno Candelaresi, alla guida del Comitato dell’Ordine del Leone d’Oro, “è lo spirito che ha animato la nostra decisione di introdurre, nel variegato insieme di riconoscimenti che costituisce la nostra rassegna, un premio interamente dedicato alla pace. La premiazione vuole essere anche un momento di confronto tra esperti del settore, meritando le attuali dinamiche geopolitiche un attento approfondimento: il nostro scopo, per l’appunto, è anche quello di costituire una sorta di osservatorio permanente delle dinamiche infra ed interstatuali”.
Ottimamente condotto da Luz Adriana Sarcinelli, vincitrice del Leone d’Argento come Miglior Attrice Emergente 2016, l’evento ha interessato noti volti dello spettacolo, dell’imprenditoria e dell’arte in generale. “La parola pace”, ha spiegato la conduttrice Luz ai microfoni del Gran Premio, “può far pensare a un qualcosa di intangibile. Eppure, dedicandoci ad essa giorno dopo giorno, e non considerandola come un impegno vago del prossimo futuro, possiamo dare al termine la giusta sostanza, nonché permettere alle nostre vite di acquisire un diverso e più profondo significato”. Tra i relatori, anche il Senatore Mario Baccini, presidente dell’ente governativo Microcredito Italiano, presidente della Fondazione Foedus e presidente onorario del Leone d’oro per la Pace, l’Avv. Leopoldo Lombardi, vice presidente del Gran Premio, il Dott. Edoardo Baietti, direzione ufficio stampa del Gran Premio, il dott. Walter Scognamiglio, membro del comitato direttivo. Dott. Roberto Nardella, presidente di Confimea, vice presidente Fondi Italia alle imprese e il Maestro Detto Mariano, musicista arrangiatore. Ma, come anticipato, il Leone d’Oro per la pace, pur occupando la centralità dell’evento, non ha offuscato le parallele premiazioni al merito, nonché la consegna dei Riconoscimenti Speciali alla Carriera per le personalità che si sono distinte nelle più ampie declinazioni del sapere e delle pratiche sociali. L’appuntamento si rinnova a novembre, quando nella stessa splendida cornice di Montecitorio si darà spazio al mondo imprenditoriale con apposita cerimonia, e soprattutto a dicembre, quando entrambe le sezioni troveranno il loro coronamento a Venezia, per un evento che, ancora una volta, sulle rive del Canal Grande, consacrerà il talento umano. Non è facile stilare un bilancio di questo 14 settembre, tra le indescrivibili emozioni che percorrevano le mura di Montecitorio. Quello che è certo è che i tanti presenti, riconoscendo il valore, il prestigio e la creatività delle eccellenze nostrane, si saranno addormentati con un sorriso di gioia e chissà, magari anche una lacrima di commozione. 


Edoardo Baietti – Ufficio Stampa (Segue elenco riconoscimenti speciali)/ Fotografi ufficiali Mario Filetici e Pietro Nissi 


I RICONOSCIMENTI SPECIALI PROTOCOLLATI IN OCCASIONE DEL 14 SETTEMBRE 

Riconoscimenti Speciali alla Carriera 

Dott. Giuseppe Angelica, Maestro Giampiero Artegiani, Roberto Avallone, Maestro Gianni Belfiore, On. Renato Brunetta, Ing. Dott. Renato Cecilia Santamaria, Ruggero Deodato, Dott. Giovanni Gaudino, Mauricio Guerrero, Pino Insegno, Claudio Lotito, Prof. Dott. Francesco Macrì, Avv. Carmelo Monaco, Enrico Pelliccia, Cesare Ragazzi, Dott. Heriberto Ricottini, Dott. Andrea Roncato, On. Soad Sbai, Prof. Dott. Giovanni Scambia, On. Maurizio Scelli, Dott.ssa Ana Adela Serra in Visconti di Modrone, Prof. Dott. Piero Valentini, Andrea Vianello, Alvaro Vitali, Dott. Roberto E. Wirth. 

Riconoscimenti Speciali per Meriti Professionali 

Andrea Bastianelli (Targa del Leone d’Oro) Dott. Andrea Barbieri (a cui è stato consegnato ufficialmente il Leone d’Argento per meriti professionali vinto lo scorso 28 aprile a Venezia), Antonella Biscardi, Dott. ssa Mariaemilia Bonaccorso, Arch. Bernardo Brandimarti, Maurizio Bulleri, Gabriella Buontempo, dott.ssa Elisabetta Canafoglia, Principessa Conny Caracciolo, Avv. Daniel Carbone, Dott. Luca Casagrande, prof.ssa Anna Maria Casale, dott.ssa Anna Franca Cavaliere, Sergente Maggiore Giuseppe Ciccone, Arch. Domenico Ciucci, Nicola Convertino, Simona Corigliano, Alessandro D’Alatri, dott. Fabio Damiani, dott. Simone De Angelis, Antonio De Feo, Annamaria De Santis, dott. Nicolò Donato (Targa del Leone d’Oro), Rosario Errico, dott. Antonio Favella, Marco Francolini, Stefano Francolini, Massimo Francolini, Marco Frittella, Elena Galifi, Giorgio Ginori, Carmelina Gugliuzzo, Dariana Koumanova, Domenico Lanzallotto, Ing. Fabio Laurenzi, dott. Gerardo Manduano, Graziella Marchi, Massimo Martino, dott.ssa Franca Matilde Martini (Targa del Leone d’Oro), dott. Giovanni Merlo, dott. Roberto Morelli, dott.ssa Daniela Morelli, dott.ssa Sabrina Morelli, Antonella Morelli, dott.ssa Stefania Moreno, dott. Alfonso Muzio, Pietro Nissi, dott. Renato Oddi, Rosa Rita Oriolo in arte Rita Forzano, Laura Pertica, dott. Giorgio Pisanelli, Alex Revelli Sorini, dott. Massimiliano Ricci, dott.ssa Maria Rosito, dott. Felice Ruscetta, Luigi Salvoni, prof. dott. Daniele Santini, avv. Ugo Scalise, dott.ssa Priscilla Schiano, Salvatore Scirè Calabrisotto, dott. Carlo Selva, Angelo Sermoneta, Marco Simeoli, dott.ssa Lucia Spilabotti, Antonino Tavernier, Giuseppe Tornatora, dott. Antonello Toscano, Giovanni Trapani, Adriana Volpe, Hu Yonghua.

Petizione al Consiglio comunale di Velletri sulle casette dell'acqua potabile da parte del Dopolavoro

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Petizione al Consiglio comunale di Velletri. "I sottoscritti, titolari dei diritti civili presso il comune di Velletri ed in esso residenti, in qualità di cittadini e usufruitori del servizio ACEA, fanno presente all'Assessorato competente una problematica".
"Vista la grande richiesta di acqua potabile presso l'erogatore situato in piazzale Martiri D'Ungheria 1, causa di lunghe file ed attese che rendono il servizio meno appetibile e di meno facile utilizzo, oltre a congestionare con ulteriori automobili una zona già critica chiedono l'installazione di nuovi erogatori automatici nei punti più popolosi della città. Venite a firmare al DopoLavoro Ferroviario!". Così, in una nota, il DLF Velletri.

Weekend di formazione e condivisione per la Velitrae

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Lo scorso weekend, nella palestra del centro di preparazione olimpica Giulio Onesti all’Acqua Acetosa, si è svolta l’attività del progetto Tutor Nazionale della Federazione Ginnastica d’Italia coordinato dal professor Alessandro De Dominicis e tenuto dai tecnici della nazionale italiana di ginnastica artistica maschile Paolo Quarto e Paolo Siviero.
La Velitrae ha partecipato ad entrambe le giornate di formazione e condivisione: sabato 15 col tecnico Andrea Dei Giudici che ha partecipato come uditore, mentre domenica 16 con i ginnasti Federico Borro, Matteo Dominizi e Gabriele Maggi, accompagnati dai tecnici Dario Tibaldi e Andrea Dei Giudici. I Tutor hanno dato una lunga serie di spunti e chiarimenti nell’ottica di migliorare la tipologia di allenamento; si sono, inoltre, incentrati sul perfezionamento delle tecniche di apprendimento degli elementi che i ginnasti stanno preparando. Oltre alla grande disponibilità da parte dei due tutor ampio è stato il confronto e lo scambio di opinioni tra i tecnici del Lazio che hanno aderito al progetto. Durante questo weekend Livia Caracci, tecnici di riferimento per la sezione di ginnastica artistica femminile insieme a Francesca Ciappetta, si è recata a Milano per seguire i due moduli generali che la porteranno al conseguimento della qualifica di tecnico federale; questo è solo l’inizio ma come vuole il detto: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”.



La Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour nel progetto Notte Europea dei Ricercatori di Frascati Scienza

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Il 28 settembre 2018 torna la Notte Europea dei Ricercatori, il grande evento che porta la scienza nelle strade della città, tra cittadini, giovani e studenti.
L’evento è coordinato da Frascati Scienza, l’associazione che è impegnata da anni nella diffusione della cultura scientifica e si è aggiudicata ancora una volta il bando della Commissione Europea Horizon 2020 nell’ambito delle azioni MarieSkłodowska–Curie. La manifestazione in questa edizione vuole incoraggiare ancor di più la partecipazione dei cittadini nella ricerca scientifica. Il Comune di Ariccia-Ufficio Statistica è partner del progetto coordinato dalla dott.ssa Filomena Anna Russo. Numerosi saranno gli eventi che il 28 e 29 settembre saranno realizzati ad Ariccia, una delle località più note dei Castelli Romani. A Palazzo Chigi, dove si svolgerà la conferenza di presentazione dell’evento, sarà allestita una mostra con oggetti d’epoca e saranno posizionati dei tavoli tematici che ospiteranno enti ed associazioni: “Statistica e conoscenza” (09:30-13:00, 15:00-18:30 e “Numeri: una galassia da interrogare” (09:30-13:00, 15:00-18:30) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica sede Territoriale per il Lazio) con attività di laboratorio che serviranno a far comprendere l’importanza della statistica come strumento di conoscenza, attraverso infografiche, giochi interattivi sulla probabilità e sulla statistica. Ci sarà anche un quiz online sulle differenze di genere in Europa; dove alla base di ogni ricerca scientifica c’è una raccolta di dati da organizzare, elaborare e divulgare. Il workshop “Fhoto bee” (09:30-13:00, 15:00-18:30), in collaborazione tecnica con Foto Club Castelli Romani, il quale nasce dalla consapevolezza che le api sono a rischio estinzione e con esse è in pericolo tutto il nostro ecosistema. In questa occasione verrà presentato un concorso a tema, aperto a tutti i fotografi che ha lo scopo di mappare la presenza delle api all’interno dell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani e zone limitrofe. GIS-MIUR: App per Open Data visualizzatore che permette di analizzare i dati sulle scuole e sugli alunni dei comuni interessati dagli ultimi sismi o da eventi drammatici come il crollo del ponte a Genova. Si giocherà con le previsioni ISTAT della popolazione residente italiana fino al 2050, per regione e per genere. Visualizzare informazioni sui paesi di provenienza degli alunni stranieri presenti nelle nostre scuole e osservare la loro distribuzione in Italia in base al paese di provenienza.
Costruire una visualizzazione “su richiesta” utilizzando tutti i dati in formato Open di qualsiasi Pubblica Amministrazione. Presso la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour (Piazza di Corte, 4) si svolgerà sia il 28 che il 29 settembre una particolare iniziativa didattica, aperta a tutti i cittadini dal tema: “Appia Antica: la Regina Risorta” (09:00-13:00, 16:00-19:00) in collaborazione con l’Associazione Archeoclub Aricino Nemorense. L’evento prevede delle visite guidate con lo scopo di coinvolgere adulti e ragazzi e far comprendere, attraverso la conoscenza del patrimonio culturale, il valore dell’arteria romana, dei monumenti ubicati sul territorio, come il Complesso Berniniano di Piazza di Corte, e lo splendido ciclo pittorico settecentesco, conservato all’interno della Locanda Martorelli, opera di Taddeo Kuntze. Durante la visita sarà mostrato al pubblico un allestimento su pannelli (progetto scientifico di A. Silvestri e M.C. Vincenti) che ripercorre tutta la storia della città latina, con la riproduzione della carta archeologica di Luigi Canina (1851) che mostra il tracciato dell’arteria da Roma sino ai Castelli Romani e la ricostruzione della prima stazione di posta di Aricia con i rilievi della “Sostruzione. Il percorso ha un focus sul fenomeno del Grand Tour tra ‘700 e ‘800, con i ritratti a colori e le testimonianze dei più noti personaggi che hanno frequentato la Locanda Martorelli come Corot, Turner, D’Azeglio, Longfellow, Gogol. In alcune teche sono conservati numerosi libri d’epoca redatti dai viaggiatori che raccontano dei soggiorni all’interno dello storico albergo del “sor Martorelli”.
Ma l’Appia Antica, la via del Grand Tour per antonomasia, è anche “una via della scienza” e alcune foto artistiche mostrano ai visitatori il Mausoleo di Cecilia Metella e il Mausoleo delle Frattochie (detta anche Torretta Secchi), monumenti che nel ‘700 e nell’800 furono utilizzati per le misurazioni geodetiche e proprio a partire dall’arteria romana fu predisposta tutta la cartografia del Regno d’Italia elaborata dall’Istituto Geografico militare. Nella Sala 3, adibita a Sala Video, che conserva nelle pareti laterali una galleria di alcuni personaggi illustri che hanno soggiornato all’interno della Locanda Martorelli, sarà proiettata l’opera fotografica digitale “Appia Antica: la Regina risorta”, a cura del dott. Paolo Scannavini, con una introduzione su Thomas Ashby fotografo (1874-1931) e Carlo Labruzzi incisore (1748-1817). Il lavoro vuole mettere in luce come la trasformazione antropomorfa del territorio, nei secoli, abbia condotto alla perdita lenta ed inesorabile dei legami fisici tra gli abitanti e le proprie origini.
La narrazione di tale denuncia viene affidata ad un particolare cicerone. Un museo quello della Locanda Martorelli che si avvia a diventare un laboratorio didattico permanente sull’Appia e il Grand Tour per far prendere coscienza a cittadini grandi e piccoli il valore archeologico ed artistico del territorio in cui vivono: “trascorsi il mese di settembre nel viallaggio di La Ricci, situato sul pendio occidentale dei Colli albani, rivolto verso Roma. La sua posizione è una delle più belle di cui può vantarsi l’Italia” (Henry Wadsworth Longfellow, 1886). https://www.frascatiscienza.it/2018/09/tra-matite-e-statistiche-a-cave-ed-ariccia/

Consiglio Comunale, Greci: "Sui nonni vigili controlleremo che siano rispettati gli annunci dati in aula"

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Aveva già lanciato l'allarme con un precedente comunicato stampa, e dopo il Consiglio Comunale dello scorso 13 settembre il Consigliere Giorgio Greci ha ribadito il suo impegno nel monitorare la faccenda dei nonni vigili.

L'assise, infatti, fra i vari punti discussi ha fatto emergere la chiara volontà del ripristino del servizio e anche una data, quella di metà ottobre. Un sospiro di sollievo per tanti cittadini, ma Greci, che dopo la sconfitta al ballottaggio ha mantenuto operativa la sua pagina ufficiale, ha commentato così quanto ascoltato in Municipio: "E' stata discussa in Consiglio Comunale la nostra interrogazione sull'immediato ripristino dell'importante servizio dei nonni vigili. L'Amministrazione Comunale, che ha tolto la questione dalle priorità non inserendola neanche nelle linee programmatiche" - puntualizza il consigliere, pungendo la Giunta Pocci - "nonostante lo avevano annunciato in campagna elettorale, dopo il nostro sollecito in aula ha annunciato che il servizio partirà a metà ottobre. Noi controlleremo il rispetto di quanto detto perché i nonni vigili erano sul nostro programma elettorale e ci impegneremo per riattivare l'importante servizio di vigilanza e assistenza davanti le scuole e nelle altre aree pubbliche". 

Velletri 2030 sulla "povertà educativa"

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Povertà educativa - ovvero “la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni” - si configura oggi a maggior ragione come un serio vincolo al conseguimento di quelle competenze cognitive indispensabili per farsi strada in un mondo sempre più caratterizzato dall’economia della conoscenza, dalla rapidità delle innovazioni, dalla velocità delle connessioni.


Velletri 2030  
Stimolati dalla bella presentazione di Fortunato Cerlino alla serata finale di Velletri Libris edizione 2018, Velletri 2030 ritorna a parlare di un tema già trattato precedentemente in diverse occasioni: la povertà educativa. La povertà educativa in Italia è il soggetto del Rapporto "Illuminiamo il Futuro 2030 - obiettivi per liberare i bambini dalla povertà educativa" pubblicato da Save the Children Italia, settembre 2015, scaricabile da: https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/illuminiamo-il-futuro-2030-obiettivi-liberare-i-bambini-dalla-poverta-educativa.pdf La ricerca fornisce dati ed elaborazioni inedite e propone tre Obiettivi al 2030 per sradicare le povertà economica ed educativa di milioni di minori. La povertà educativa, cioè la mancanza delle competenze necessarie per uno sviluppo adeguato e per farsi strada nella vita, è una mina innescata sul futuro di milioni di bambini e adolescenti italiani. Quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura , percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale: povertà economica e povertà educativa, infatti, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. D’altra parte, notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche: solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede ad una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%) . In particolare, il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva. A livello internazionale, il documento pubblicato dall'UNESCO nel settembre 2017 "More than one half of Children and Adolescents are not Learning Worldwide" ci dice che in una media mondiale il 58% dei bambini e degli adolescenti non raggiunge un livello minimo di competenza (Mpl, minimum proficiency level) in lettura e in matematica. I sistemi educativi non stanno riuscendo a fornire istruzione di qualità, adeguata alla velocità di cambiamento della società. Stiamo parlando di ragazzi e ragazze che, almeno in due terzi dei casi, vanno a scuola, ma senza trarne un adeguato profitto. E questo è un problema per tutto il pianeta terra. Infatti, l'istruzione di qualità è uno degli Obiettivi (SDG 4) dell'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che recita: "Assicurare un'istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti". Per tutti i dettagli si rimanda alla pubblicazione originale: http://uis.unesco.org/sites/default/files/documents/fs46-more-than-half-children-not-learning-en-2017.pdf Tornando in Italia,iI posizionamento dell'Italia dal punto di vista della povertà educativa non fa che peggiorare. E' di questi giorni la pubblicazione del Rapporto OCSE "Education at Glance 2018" ripreso da tutti i media nazionali. E' un Rapporto molto complesso che copre tutti i Paesi OCSE, a alcuni non OCSE, da leggere on line all'indirizzo: http://www.oecd.org/education/education-at-a-glance/ Un capitolo specifico è dedicato all'Italia. Di seguito alcuni flash ripresi dai quotidiani nazionali: Italia in fondo per numero di laureati, troppi titoli umanistici. Su 100 italiani solo 18 sono in possesso di una laurea, la metà della media dei paesi industrializzati: è il dato più basso dopo quello del Messico. Il 30 per cento sceglie facoltà con scarsi sbocchi lavorativi, solo il 25 per cento esce da dipartimenti scientifici. Nella classifica dei Neet, giovani che non lavorano né studiano, dietro di noi solo la Turchia. (La Repubblica). Italia, il Paese della laurea ereditaria: le diseguaglianze cominciano all'asilo. Il rapporto OCSE disegna un Paese dove le donne fanno meno carriera degli uomini e chi viene da una famiglia poco istruita non arriva all’Università. La laurea, anziché funzionare da ascensore sociale, da noi si eredita come un titolo nobiliare: la percentuale di laureati «figli di» sfiora il 90 per cento, mentre fra chi ha genitori con la sola terza media solo uno su dieci riesce a raggiungere la meta. (Corriere della Sera). Italia maglia nera dell'istruzione. In fatto di laureati e specializzati il Belpaese si colloca al di sotto della media di Cile e Messico, in una classifica impietosa che lo vede fanalino di coda insieme a Brasile, Turchia, Repubblica Ceca e Slovacchia. È quanto emerge dall’ultimo ’Education at glancè, presentato oggi dall’Ocse a Parigi, che conferma uno spaccato piuttosto triste del sistema educazionale nazionale. (La Stampa). A che serve l'istruzione di qualità? Il CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) propone tirocini in campo amministrativo presso la sede di Ginevra. I tirocini, retribuiti, avranno una durata compresa tra i 2 e i 12 mesi e sono retribuiti con 3.283 franchi svizzeri netti mensili (circa 2.900 Euro) e prevedono anche un’indennità di viaggio. I principali requisiti per partecipare sono: aver completato almeno 18 mesi di studi universitari (sia triennale che magistrale) in campo amministrativo, buona conoscenza dell’inglese o del francese. La scadenza del bando è fissata per il 22 ottobre 2018. Per ulteriori informazioni e per le modalità di candidatura si rimanda alla consultazione della pagina https://jobs.smartrecruiters.com/CERN/743999673035086-administrative-student-programme E a Velletri come siamo messi? Mancano dati e statistiche a livello locale. Spesso si avverte una certa ostilità verso i dati, numeri, misure, statistiche. Velletri 2030 ha cercato di affrontare questi temi nei Documenti "Velletri 2030 - un'idea di futuro sostenibile", ed. 2013 e 2017. Dai pochi dati che siamo riusciti a reperire, i numeri sulla povertà educativa della nostra Comunità fotografano una situazione al di sotto delle medie nazionali, già di per se disastrose. Servono dati elementari per poi essere elaborati per sviluppare politiche sociali atte a favorire l'uguaglianza sociale e di conseguenza la riduzione della povertà educativa. Tutti dati necessari per misurare il Benessere di una Comunità.
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