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Il giornalista Lirio Abbate incontra i ragazzi di Velletri: “Decidiamo di stare dalla parte della giustizia”

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Mattinata stimolante e altamente formativa quella che si è svolta al Liceo Scientifico “Ascanio Landi” di Velletri: ospite il giornalista Lirio Abbate, che ha pubblicato per Rizzoli il libro La lista. Il ricatto alla Repubblica di Massimo Carminati. 



VELLETRI - Nonostante le tematiche difficili, di profonda attualità e ricche di insidie, l’autore ha saputo carpire l’attenzione degli oltre duecento studenti (tutti del Liceo “Landi” e alcuni del “Mancinelli”) spiegando con un linguaggio fortemente espressivo e allo stesso tempo diretto le dinamiche vigenti nella criminalità organizzata e oggetto delle sue indagini ed inchieste. L’evento, organizzato dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano e coordinato dal giornalista Rai Ezio Tamilia, è stato introdotto dai saluti del dirigente scolastico, professoressa Simonetta De Simoni, che ha ringraziato Abbate per la sua presenza, e dalla professoressa Mariella Terra, la quale ha sottolineato l’importante occasione di ascoltare un giornalista di assoluto valore. Abbate si è rivolto ai ragazzi senza mezzi termini, spiegando chi sia Carminati e quanto le sue attività illecite lo abbiano reso potente, in grado di ricattare istituzioni e manovrare traffici illeciti.
“Non si può stare un po’ di qua e un po’ di là – ha detto il giornalista e scrittore, editorialista de L’Espresso, in merito agli episodi di delinquenza che caratterizzano in diversa misura ogni città – bisogna decidere da che parte stare. Carminati è una persona che ha fatto del male a tanti, è stato sempre coinvolto in affari poco chiari e criminosi, e la cosa più importante, anche per un giornalista, è quella di denunciare e dare elementi consentendo la formazione di un’opinione scevra da condizionamenti”. Proprio l’analisi sul mestiere del giornalista è stata particolarmente lucida: secondo Abbate oggi l’informazione ha il diritto di dare notizie con un’ottica critica e approfondita, ma anche il dovere di non far cadere nel dimenticatoio determinate vicende. Il ruolo di chi scrive è molto delicato, anche perché con le minacce e le querele sempre più giornalisti, spaventati, rinunciano ad affrontare questioni che invece sarebbero necessarie a far luce sul malaffare e sul marcio che caratterizza alcuni settori della società civile. Il libro di Abbate, La lista, potrebbe sembrare un romanzo giallo anche se purtroppo è un’accurata disamina di fatti realmente accaduti: il furto nel caveau della banca del Tribunale di Roma, nel 1999, ha consentito a Massimo Carminati di entrare in possesso di carte che valgono molto più dei migliaia di euro che pure avrebbe potuto rubare.
Magistrati, politici, uomini in vista sono diventati così ricattabili ed “er cecato”, così come è definito Carminati stesso in virtù dell’incidente che gli ha fatto perdere un occhio, ha lavorato per anni delegando e ordinando azioni illegali forte delle sue carte. Paradossalmente la sua figura, anziché diventare un esempio negativo, si è trasformata in alcuni ambienti politicizzati come un modello da seguire per aver sfidato, sprezzante, le forze dell’ordine. Il caos esploso con “Mafia Capitale” è una punta di un iceberg ben radicato, profondo e difficile da abbattere: proprio ai giovani, dunque, Lirio Abbate ha fatto un appello preciso: “La coscienza critica è fondamentale, se tutti cominciamo a stare da una determinata parte ed isolare queste persone qualcosa può muoversi. Non sarà semplice, perché il malaffare non si sconfigge dall’oggi al domani, ma i giornalisti e i cittadini devono mirare sempre verso la giustizia”. In chiusura diverse le domande che gli studenti hanno posto al giornalista, tutt’ora sotto scorta e costretto ad una vita piena di rinunce e paure, nonostante sia colpevole soltanto di aver detto la verità.
Sui rapporti tra mafia e politica, sui dati preoccupanti che vedono sempre più giornalisti minacciati ed editori costretti a sostenere cause strumentali, sul mai scontato quesito su “come si vive dopo aver subito attentati” si è soffermato il dibattito, prima del firma-copie finale. Un evento importantissimo quello svolto in collaborazione tra la Scuola e la Libreria Mondadori, sia dal punto di vista sociale che culturale: è davvero vitale che i giovani si approccino a questi temi e l’eloquio non cattedratico e anzi adatto alla platea giovanile mostrato da Abbate semina nei ragazzi stessi il germe della curiosità e dell’interesse verso tematiche della realtà di oggi che è davvero complessa.




Lunedì 27 novembre avrà luogo la presentazione della rassegna "Per chi ti ha toccato il corpo con la mente"

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E' prevista per lunedì 27 novembre, alle ore 18.00, presso l'Antico Caffè di Ariccia in Largo di Porta Napoletana la presentazione della seconda edizione della rassegna di conferenze/concerto intitolata "Per chi ti ha toccato il corpo con la mente". 

di Rocco Della Corte



ARICCIA - Alla presenza di Emiliano Begni al piano e Alessandro Marino alla voce, sotto la direzione artistica di Daniela Di Renzo, la Biblioteca Diffusa e Itinerante "Giovanna D'Arco" organizza l'evento intitolato "Discanto, raccontando Ivano Fossati", per un momento culturale e musicale che si ripeterà in altri sei eventi fino a maggio. La presentazione ufficiale, alla quale sono invitati cittadini, appassionati, giornalisti e autorità, rappresenta la data zero della rassegna, che riprende nel suo "titolo" una citazione di Leonard Cohen, cantautore, scrittore e poeta canadese dal brano "Suzanne" del 1957, pietra miliare della musica d'autore internazionale. "Per chi ti ha toccato il corpo con la mente", infatti, è un'espressione che ha innumerevoli rimandi e altrettante sfaccettature: sottolinea la capacità di alcuni artisti, qualunque sia la forma d'arte da essi praticata, di arrivare dritti al cuore e all'anima della gente con la forza e la potenza della parola, della conoscenza, del concetto. La rassegna di conferenze-concerto, in tal senso, sarà proprio un omaggio - da parte di artisti di primo livello nel panorama musicale contemporaneo - ai padri ispiratori, che con i loro brani e le loro musiche hanno caratterizzato il nostro modo di essere. La dottoressa Daniela Di Renzo, che della rassegna ha curato la direzione artistica, ha spiegato così gli intenti della seconda edizione in arrivo: "Vogliamo sottolineare l'importanza della memoria attraverso la musica e l'arte. Ognuno di noi ha un punto di riferimento, come accade per i bambini che necessitano di una guida: gli adulti cercano coloro che li facciano sentire liberi, e in piena libertà hanno la capacità di scegliere i loro ispiratori. L'arte e la musica costituiscono sempre, a prescindere, un'opportunità di crescita e di evoluzione per l'animo umano". Poche parole quelle di Daniela Di Renzo tuttavia estremamente mirate, proprio come la musica, capace di avvolgere la mente e toccare il corpo - anche solo quando suscita i brividi - tramite melodie e pensieri dei più grandi artisti di sempre. 

Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: CREA Velletri a Lisbona con l’Istituto Italiano di Cultura

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Il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Ministero per gli Affari Esteri, organizzano “La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” che quest’anno giunge alla sua seconda edizione dopo l’indubbio successo della prima edizione, sempre finalizzata a promuovere a livello internazionale le tradizioni culinarie ed enogastronomiche quali segni distintivi dell’identità e della cultura italiana. 

di Noemi Bevilacqua

Quest’anno la settimana decorre dal 20 al 26 novembre 2017 all’insegna di: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. Termini, ormai di uso quotidiano, spesso abusati impropriamente, che proprio per questo debbono essere oggetto di una qualificata informazione verso il grande pubblico, ma anche verso gli stessi operatori del settore. Proprio su questo ultimo punto il CREA Viticoltura Enologia di Velletri, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona ha organizzato una giornata dedicata al tema della biodiversità nella filiera vitivinicola italiana. Al di là del riconosciuto prestigio internazionale conquistato con merito dai vini di tutta Italia, pochi sono consapevoli che il nostro Paese può essere definito a ragione come la “Culla della Biodiversità Vitivinicola Mondiale”. Un patrimonio assolutamente unico al Mondo che vede l’Italia custode di oltre 350 vitigni autoctoni registrati e altri 800 non registrati, in un ambiente che vede la diffusione della coltivazione della vite dal mare alla montagna e la produzione di oltre 500 vini a denominazione protetta. Un patrimonio che trova riscontro anche nella grande tradizione gastronomica e rappresenta un forte elemento identitario nazionale. Su questi temi interverranno la Dott.ssa Francesca Cecchini e il Dott. Massimo Morassut che tra l’altro guideranno una serie di degustazioni guidate dedicate soprattutto a vini da vitigni autoctoni gentilmente offerti dalle aziende: Az. Palmaroli Offida (AP) Az. Cincinnato Coop. Agr. a.r.l. - Cori (LT) http://www.cincinnato.it/ Az. Palazzo Tronconi Via Corte Vecchia, 44 Arce (FR) http://palazzotronconi.it/ Az. Catabbo Contrada Petriera San Martino in Pensilis (CB) http://catabbo.it/azienda/ Az. Conte Tasca d’Almerita Soc. Agr. a R.L. Randazzo (CT) http://www.tascadalmerita.it

Importante convegno urbanistico sulla nuova legge regionale n 7/2017 sulla rigenerazione urbana a Lariano

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Venerdì 10 novembre pomeriggio a Lariano presso l’aula consiliare si è svolto un importante seminario in materia urbanistica dal titolo “La rigenerazione urbana: ambiti applicativi alla luce della legge regionale n7/2017” organizzato dall’Amministrazione Comunale con in testa l’assessorato all’urbanistica guidato dal vicesindaco Claudio Crocetta, in collaborazione con il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Roma. 

di Alessandro De Angelis



All’importante seminario valido anche come corso con riconoscimento di crediti formativi, iniziato alle ore 15.00 in un’aula consiliare gremita, illustri relatori sui banchi del consiglio comunale. Erano infatti presenti: il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, il vicesindaco di Lariano e assessore all’urbanistica Claudio Crocetta, il presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, il consigliere regionale Giancarlo Righini, il Geometra Bernardino Romiti Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Roma, ”, il geometra Vittorio Meddi Consigliere del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Roma, Gianni Gianfrancesco dirigente Urbanistica, Copianificazione e Programmazione Negoziata Roma Capitale e Città Metropolitana, avv. Stefano Gattamelata professore di giustizia amministrativa SSDA Università di Teramo. Moderatori del convegno l’architetto Carlo Monda Resp. Settore VIII Governo del Territorio e l’architetto Ernesto Pigliacelli Resp. Settore VI Edilizia Privata. A fare gli onori di casa il vicesindaco Claudio Crocetta :“Un ringraziamento e un saluto va a coloro che interverranno a tale seminario tra cui il consigliere regionale Giancarlo Righini e il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori e al presidente del Collegio dei Geometri e geometri Laureati della Provincia di Roma Bernardino Romiti.
Un grazie a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo seminario il geometra Massimo Gentili e il geometra Alessandro Bertarelli. Un grazie anche alla sign. Luana Spallotta dell’ufficio segreteria del sindaco per la proficua collaborazione nell’organizzazione dell’evento”. Il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti:” Siamo fieri ed orgogliosi di aver organizzato insieme con il Collegio dei Geometri della Provincia di Roma questo seminario che conferisce crediti formativi alla categoria dei geometri e aver tanta presenza in aula consiliare. Avvertiamo forte esigenza di accogliere tutte le opportunità che la nuova legge sulla riqualificazione urbana offre alle amministrazioni, ai proprietari di fabbricati. Possiamo creare spazi e rimodulare la città nel rispetto delle normative vigenti. La legge deve essere sempre esaustiva. E’ necessario evitare la filiera lunga e snellire le procedure per la realizzazione delle modifiche e riteniamo importante che il consiglio comunale debba essere il terminale evitando i troppi rimballi dal Comune alla Regione. Un grazie al presidente del consiglio regionale Daniele Leodori, al consigliere Giancarlo Righini, al presidente del Collegio dei Geometri Bernardino Romiti, all’architetto Monda e all’arch. Ernesto Pigliacelli per il lavoro svolto sul territorio e il contributo alla città”. “Da questa nuova legge- ha affermato poi il consigliere regionale Giancarlo Righini- dobbiamo cercare di trarre il più possibile per lo sviluppo del territorio. Tale legge offre delle opportunità da cogliere e conferisce maggiore autonomia decisionale ai Comuni (ci sono infatti nella legge alcuni strumenti derogatori per i comuni importanti), ma non ha centrato tutti gli obiettivi proposti per superare il Piano Casa. E’ una legge che tranne alcune questioni importanti e ne tralascia altre. Incontri come quello di oggi sono importanti per creare un momento di dibattito e confronto sulla legge e presentare idee e proposte migliorative della stessa”. E’ intervenuto il presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori:” E’ questo di oggi un momento importante di riflessione su una legge importante e in questi incontri è importante fare proposte e chiarire degli elementi che magari sono da migliorare. Momenti quindi importanti per recepire le proposte di aggiustamento e migliorative che si possono apportare alla legge. Sappiamo che una norma perfetta non esiste, e parliamo di una norma molto complicata come quella urbanistica. Con tale legge primo obiettivo è di limitare al massimo il consumo del suolo, e quindi di anticipare la direttiva dell’Unione Europea che prevede come obiettivo quello del consumo di suolo zero del 2050. Ci siamo poi concentrati sul riutilizzo e miglioramento dell’esistente.
Lo spirito nell’approvare la legge era quello di utilizzare e migliorare quelle cubature non utilizzate sempre nel rispetto delle normative e con dei limiti e tenendo conto delle difficoltà che si hanno nei centri storici”. L’architetto Carlo Monda” Con tale legge l’amministrazione comunale torna protagonista nella programmazione del territorio in quanto ad essa spetta l’approvazione degli ambiti di intervento”. L’architetto Ernesto Pigliacelli rivolgendosi ai geometri presenti e definendo questa categoria un motore importantissimo nell’industria delle costruzioni li sollecita a prendere visione degli articoli e a conoscere tutti gli ambiti della legge regionale. Ha affermato altresì che: “Il Piano casa approvato nel 2009 è stato applicato dopo tre anni e spero che questa volta non sia così”. Il presidente del collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Roma Bernardino Romiti:” La rigenerazione urbana è da alcuni anni e al centro delle politiche del territorio. Le ragioni sono diverse: dalla necessità di riqualificare parti di città spesso anche di grande valore ambientale e culturale che versano in stato di abbandono, a quella di restituire ambienti di vita dignitosi a famiglie che vivono in periferie recenti prive di infrastrutture e servizi, e alla necessità di arginare il dissennato consumo del suolo. L’uso del termini Rigenerazione vuol dire rinascita, risveglio, rinnovamento. Processi che devono investire parte di città e sistemi urbani in maniera più profondo rispetto ai tradizionali interventi di recupero e riqualificazione urbana. Il progetto di rigenerazione è legato a strategie messe a punto dai governi integrati per affrontare situazioni di crisi della città contemporanea e prevede non solo interventi di riqualificazione fisica urbanistica ed edilizia ma anche di rinascita culturale, di industria economica e d’inclusione sociale”. Successivamente negli altri interventi che si sono susseguiti sono stati esaminati gli articoli principali della legge a cura dell’avvocato Gianni Gianfrancesco. Poi l’avvocato Stefano Gattamelata ha mostrato i collegamenti della parte tecnica e giudica sulla materia del convegno rifocalizzando l’attenzione sugli obiettivi della legge: rigenerazione urbana attraverso il recupero del patrimonio edilizio con incentivi per contribuire alla crescita economica; coinvolgere in questo processo primariamente i Comuni; utilizzazione del patrimonio esistenter. Sviluppo urbanistico più compatibile con risparmio del suolo pubblico. Poi il geom. Vittorio Meddi che ha trattato il tema “Dal recupero edilizio alla Rigenerazione Urbana” ha definito la legge innovativa anche se con la precedente ha in comune lo scopo di recuperare un territorio che non è più idoneo e ha sottolineato che “quando si parla di riqualificazione urbana si parla di riqualificazione materiale perché non riguarda un singolo edificio ma almeno un quartiere, da non confondere con il recupero edilizio. La rigenerazione valorizza la crisi, interviene cioè nelle periferie riqualificandole”. La nuova legge regionale 7/2017 composta di dodici articoli si propone di promuovere, incentivare e realizzare la rigenerazione urbana intesa in senso ampio, di incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, favorire altresì il recupero delle periferie e delle aree degradate, delle aree produttive e degli edifici dismessi. Inoltre si propone di qualificare la città esistente, aumentare la sicurezza sismica dei manufatti esistenti, migliorare la qualità ambientale e architettonica dello spazio insediato, promuovere l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente e promuovere inoltre lo sviluppo del verde urbano.

Nell’under 18 elite la Rosavolley sfiora il colpaccio

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Nel girone B del Campionato Under 18 Femminile – categoria Elite di pallavolo, domenica pomeriggio era in programma nella palestra di Cava dei Selci lo scontro diretto tra le due capoliste Marino e Rosavolley Velletri, entrambe appaiate in testa a punteggio pieno. 

di Danilo Mancini




VELLETRI - Un valido test per entrambi le compagini, anche se siamo solo ad appena meno di un mese dall’inizio delle competizioni ufficiali nella categoria. Le aspettative non sono state disattese e ne è venuta fuori una gara tirata, combattuta ed emozionante, degna delle prerogative della vigilia. Dopo due ore ed un quarto di intensa lotta sotto rete ha avuto la meglio la compagine di casa, che si è affermata per 3-2 al tie-break. Battute le rossonere di mister Ronsini ma che hanno sfiorato il colpaccio fuori casa e non hanno saputo sfruttare la grossa opportunità di aver avuto il match-point a propria portata per portar via dal campo avversario il bottino pieno dei tre punti. E’ accaduto verso la fine del quarto set con la Rosavolley avanti per 1-2 nel computo dei parziali. Si era sul 23-24 per le ospiti e su un contrattacco delle locali le rossonere non hanno saputo gestire al meglio un pallone vacante, permettendo nella circostanza alle ragazze di Marino, in divisa rosa, prima di annullare la grossa chance delle veliterne e poi di vincere il gioco ai vantaggi. Così le ragazze di Piero Ronsini (a proposito, suggestivo il confronto diretto tra padre Piero e figlio Francesco sulle panchine) dai probabili tre punti e successo pieno a portata di mano si sono viste costrette a giocarsi il successo da due punti al tie-break. Quinto e decisivo set poi filato via in pochi minuti, appannaggio delle marinesi che approfittavano della delusione e del calo di tensione delle rossonere di Velletri, ancora deluse dall’opportunità svanita precedentemente. Nel confronto faccia a faccia, entrambi i sestetti contendenti hanno dimostrato di avere le carte in regola per disputare una stagione all’avanguardia nella categoria, con la possibilità di togliersi più di una soddisfazione. Su tutte Sabrina Sabra, n. 33 del Marino, attaccante classe 2000 che già gioca nella rappresentativa societaria di Serie C e con precedenti anche in Serie Nazionali. E’ lei che nella gara di cui si parla, ha nettamente dirottato l’ago della bilancia a favore dei propri colori. Tanto di cappello. Bene nel complesso le ragazze veliterne, per la grinta e la voglia messa in campo, cui però è mancato un briciolo di cinismo e concretezza nei momenti focali della gara, per imporsi sulle avversarie. Ma il tempo per rifarsi non manca.

"La bellezza della scoperta": convegno sugli itinerari nascosti a Palazzo Valentini

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Mercoledì 15 novembre, presso la sala Mons. Di Liegro a Palazzo Valentini, Via IV Novembre 119/a, a partire dalle ore 16,00, si terrà l’incontro “La bellezza della scoperta, itinerari nascosti della Provincia di Roma”, su iniziativa del Consigliere delegato della Città metropolitana di Roma Capitale all’ambiente e polizia locale, Matteo Manunta. 




ROMA -  Un’occasione per mettere in luce le ricchezze e le peculiarità della flora e della fauna che si trovano nelle aree protette del territorio metropolitano, fare il punto sulla tutela della biodiversità e promuovere un turismo consapevole e sostenibile, alla scoperta di itinerari poco conosciuti, ricchi di elementi naturali da valorizzare. Modera i lavori la Deputata Federica Daga. Interverranno Valentina Coppola, dell’associazione Guardie zoofile Earth, lo scrittore e guida escursionistica Luigi Plos.

Intervista a Giordano e Governi: “Ecco il perché delle montagne russe. Sulla Nazionale italiana, invece…”

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Bruno Giordano e Giancarlo Governi, una chiacchierata amichevole e tante storie di vita e di insegnamento. Il giornalista e il calciatore, dal cui sodalizio è nato il volume Una vita sulle montagne russe, hanno rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo a poche brevi domande su tematiche non affrontate durante il piacevole e articolato dialogo con Ezio Tamilia nel martedì pomeriggio della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano. 

di Rocco Della Corte



Giancarlo Governi, una curiosità di stampo letterario: il titolo è una metafora, peraltro estremamente calzante, della vita di Bruno Giordano. Quando le è venuta l’idea di dare questo nome ad un libro che è molto più di una biografia? 

L’idea delle “montagne russe” mi è venuta alla fine della stesura del libro. Credo che i titoli migliori arrivino sempre dopo aver terminato il lavoro (e Governi è alla sua trentesima pubblicazione, ndR). Ci siamo resi conto, ripercorrendo le vicissitudini raccontate, che è davvero un continuo di salite e discese. Il titolo quindi è il frutto delle sensazioni e delle emozioni vissute scrivendo. Dopo aver messo insieme tutte queste storie è venuto quasi spontaneo parlare di montagne russe, ed è sembrato un titolo adatto sia a me che a Bruno. 

Rocco Della Corte, direttore di Velletri Life, e Giancarlo Governi

Qual è stata la difficoltà maggiore nello scrivere questo libro avendo accanto il protagonista, che immagino avrà seguito passo dopo passo la stesura oltre al racconto delle sue vicissitudini? 

La difficoltà maggiore è stata quella di aver scritto in prima persona io, che non sono il protagonista della storia. È come se io mi fossi immedesimato in Bruno Giordano, ascoltando dalla sua voce le vicende che hanno caratterizzato la vita e la carriera. Ho preso in prestito, infatti, da Flaubert una citazione e la premessa si intitola “Bruno Giordano c’est moi”. Viceversa, ho messo a disposizione di Bruno la mia penna e la mia narrativa, ed è venuto fuori un lavoro che ci gratifica molto. 

Bruno Giordano e Guido Ciarla, titolare della Mondadori Velletri

Bruno Giordano, uno dei particolari che lei ha raccontato con più emozione è l’episodio in cui da ragazzo si trovava a portare le borse dei calciatori della prima squadra ed essere soddisfatto di questi gesti. Oggi, sempre più spesso, i calciatori anche più piccoli ritengono invece “bassa manovalanza” dare una mano negli spogliatoi e portare la borsa ad un giocatore più grande. A suo avviso nel calcio di oggi manca umiltà? 

Probabilmente sì, forse manca l’umiltà, perché alcuni gesti che prima ci onoravano, come può essere quello di portare la borsa ad un grande calciatore, oggi ai ragazzi sembrano denigratori. Naturalmente non è così perché si cresce anche in questo modo. Penso che i valori dell’umiltà e della collaborazione vadano insegnati a partire dalla Scuola Calcio, gli istruttori hanno un compito importante verso i più piccoli e i più giovani e per quelli che arriveranno a fare i calciatori professionisti nel futuro. 

Una domanda che può essere ovvia e allo stesso tempo vaga: la nota dolente per il calcio italiano è la non qualificazione dell’Italia ai Mondiali. Cosa è mancato all’Italia di Ventura per staccare il pass per la Russia? 

Cosa è mancato non saprei, ma credo che sia il problema di sempre che stavolta si è verificato in maniera più forte: si pensa troppo alle squadre di club e poco alla nazionale. Le squadre che sfornano talenti sono sempre di meno, e il fenomeno riguarda anche i Settori Giovanili. Non è una questione solo di mettere meno stranieri, bisogna lavorare sui calciatori italiani dalle basi. Anche qui è un problema che nasce dalla base. Pensare solo al proprio club, e alle competizioni disputate, facendo una squadra di top player talvolta solo stranieri è ovvio che poi danneggia la Nazionale. 

Il fatto di essere arrivati agli spareggi ed essere usciti, in casa, contro la Svezia e davanti a 73.000 spettatori è sicuramente uno dei punti più bassi della storia del calcio italiano. È retorico dire che non si può che risalire? 

No, anzi… Credo che se non si ripenserà il sistema calcio dopo questa clamorosa esclusione dai Mondiali, sessant'anni dopo l’ultima non partecipazione al Torneo, non lo si farà mai più. È un punto di svolta sicuramente.

Salite, discese, gol e dispiaceri: in tanti per Giancarlo Governi e Bruno Giordano alla Mondadori di Velletri

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Bruno Giordano e Giancarlo Governi risvegliano la passione per il calcio, e in particolar modo per i numerosi tifosi di fede biancoceleste presenti a Velletri, in un giorno dove parlare del pallone è dolente vista la mancata qualificazione dell’Italia di Ventura ai Mondiali 2018. 

di Rocco Della Corte


VELLETRI - Ma in un clima amichevole ed estremamente godibile, il grande giornalista e il titolato calciatore (definito da Diego Armando Maradona il più forte compagno di squadra che abbia mai avuto) hanno dato vita ad una chiacchierata piena di aneddoti, ben lontana dalla nostalgia del calcio che non c’è più e a tratti anche intima. Una vita sulle montagne russe, edito da Fazi, e scritto da Giancarlo Governi, è molto più che una mera biografia sulla vita di Bruno Giordano: si entra, infatti, in una dimensione sia pubblica che privata, e fatta di salite e discese, proprio come la giostra che ha ispirato il titolo dell’opera. Governi ha raccontato delle sue tante esperienze con personaggi dello spettacolo e dello sport: “Con Bruno c’è stata un’intesa, un’amicizia, e alla fine di questo percorso siamo rimasti davvero soddisfatti per il lavoro fatto. Quella di Giordano non è la solita vita del campione, che romanzata o meno, può diventare un libro: è davvero piena di momenti anche tragici, di fatti privati meno conosciuti e di aneddoti che pubblicamente non sono mai stati resi noti”.
A fare eco a Governi il grande calciatore, che ha raccontato i suoi inizi nel mondo del pallone: “Da Trastevere, quando giocavo in oratorio, passai al campo da calcio. Non eravamo nemmeno abituati all’erba, tant’è che mi sembrava di pattinare la prima volta che feci il provino per la Lazio. Pensai di essere bocciato all’istante, invece fui preso e iniziò la mia avventura”. Il calcio di qualche anno fa non era come oggi: più valori, meno soldi, sicuramente un entusiasmo diverso in curva. Governi ha raccontato come ci fossero molte meno pretese, a cominciare dagli scarpini, molto spartani e privi di sofisticherie. Il talento, però, è dalla parte di Bruno Giordano e la sua trafila nel Settore Giovanile della Lazio non poteva che culminare con l’esordio in Serie A: “Ricordo i primi tempi in cui ero in odore di prima squadra, mi capitava spesso di portare la borsa a Chinaglia. Non avevo alcuna pretesa, a me bastava quello, anzi me ne vantavo. Poi un giorno arrivò la convocazione, contro la Sampdoria. La panchina non era quella lunga di oggi, c’erano quattordici o quindici giocatori. L’allenatore mi diede il numero undici e scesi in campo, quando me lo comunicò ero incredulo”. Da allora la maglia da titolare, i gol, le azioni e l’ingresso a pieno titolo nella storia del calcio. Il giocatore trasteverino e i suoi compagni di merende – così come li definisce - Andrea Agostinelli, Stefano Di Chiara e Lionello Manfredonia fu lanciato da mister Corsini: “A Genova, all’esordio, segnai a tre secondi dalla fine, il pallone entrò in rete e vincemmo la partita perché l’arbitro fischiò subito dopo il gol.
Da allora iniziò una specie di tradizione: il portiere Pulici si confermava un fenomeno parando tutto, e alla fine segnavo io”. Governi ha raccontato come Giordano nel mondo del calcio era uno che oltre ai piedi buoni aveva la personalità giusta: “anche se non gli avessero passato la palla, il potenziale di un gol a partita lo aveva”. Le montagne russe, però, sono anche fatte di discese: una cruciale è stata la perdita della mamma in un incidente stradale, quella mamma che andava a vedere le partite in curva. Capocannoniere della Serie A nel 1978-79, un’altra discesa terribile fu lo scandalo del calcio scommesse: “Ho accettato tutto dalla vita, ma la squalifica non mi va giù. Nonostante io sia stato assolto – ha detto Giordano con rammarico – mi è stato impedito di partecipare al Mondiale 1982. Questa cosa non la digerirò mai”. La spedizione degli azzurri fu vincente, e Governi ha ricordato come Bearzot credesse molto in Giordano. La giustizia lo ha scagionato per non aver commesso il fatto, tuttavia il danno è rimasto: “Ho rischiato anche di restare etichettato, nonostante io non solo non abbia fatto nulla e sia innocente, ma non abbia neanche pensato determinate cose”. L’unica nota positiva è stata la vicinanza della società: sia Governi che Tamilia hanno sottolineato, infatti, che la Lazio si schierò apertamente dalla parte di Giordano. Nel 1985 arriva il passaggio al Napoli: “Maradona mi accolse con grande orgoglio. Mi volle anche lui, oltre al club, e sono stati anni meravigliosi. Diego Armando – ha dichiarato l’ex calciatore biancoceleste – è una persona straordinaria. Di lui se ne sono dette tante, forse è stato anche un po’ demonizzato, ma in fondo anche se ha sbagliato lo ha fatto sulla sua pelle. Maradona non ha mai fatto del male a nessuno se non a se stesso.
Ci siamo sentiti qualche giorno fa, gli voglio sempre bene”. Negli ultimi anni Giordano è rimasto nel mondo del calcio, come allenatore e dirigente sportivo, vivendone i cambiamenti profondi e radicali: “Si sfogano diversamente gli istinti bestiali, prima c’era un’altra cultura. È vero che quando segnai il gol alla Roma nel derby mi corsero dietro a Trastevere, ma vigeva un certo rispetto anche tra rivali e non è un’affermazione retorica”. La chiacchierata è terminata tra gli applausi e le varie domande del pubblico, cui hanno fatto seguito le foto di rito con sciarpe e maglie laziali e un lungo firma-copie. Sia Giordano che Governi con grande disponibilità non si sono negati, trovando una grande accoglienza nella Libreria Mondadori Bookstore di Velletri, il cui calore non li ha lasciati indifferenti. Due icone, in settori diversi, che hanno scritto pagine importanti di storia e oggi pagine interessanti di un libro che merita di essere letto. Prossimo appuntamento per la Mondadori veliterna sabato 25 novembre con il tour nazionale dei blogger di Giallo Zafferano, sito web di cucina e ricette, oltre alle date con le scuole di vario ordine e grado e diverse sorprese da ufficializzare a breve. 




"In nome del Papa Re" compie 40 anni: le celebrazioni a Velletri presso il Polo Espositivo "Juana Romani"

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Uno dei capolavori di Luigi Magni, In nome del Papa Re che in con "Nell'anno del Signore" ancora oggi tra i primi cento film italiani campioni d'incasso rappresentano i capisaldi della sua filmografia compie quarant'anni. 

di Alessandro Filippi





VELLETRI - Era infatti il 1977 quando usciva nelle sale il film pluripremiato di Magni. In nome del papa Re ha preso tre David di Donatello uno per la sceneggiatura allo stesso regista, uno a Nino Manfredi come migliore attore e uno al produttore. Tre sono anche i Nastri d'Argento,si tratta di un'opera che ha fatto la storia del cinema. Ambientata nella Roma di Pio IX a tre anni dalla presa di Roma. La trama è incentrata su Colombo da Priverno un cardinale magistralmente interpretato da Nino Manfredi che entra in crisi di coscenza dopo il massacro compiuto dagli zuavi pontifici al lanificio "Aiani" in Trastevere, dove venne uccisa anche Giuditta Tavani Arquati. In una lettera che detta al perpetuo Serafino interpretato da Carlo Bagno manifesta tutto il suo sdegno su come la Chiesa di Pio IX predicava il vangelo usando la violenza e tagliando le capocce. Serafino non prende bene la decisione del suo Don Colombo e per questo ritarda la consegna della lettera. Questo è propizio per la contessa Flaminia che dopo l'arresto di tre rivoluzionari Costa - Monti e Tognetti accusati di essere i responsabili di una bomba alla caserma degli zuavi corre a casa del Cardinale per cercare di salvare il figlio Cesarino di soli 19 anni. Ma il prelato scopre di essere il padre del ragazzo quando la contessa lo riporta con la mente alla guerra del 1848 ed in particolare ad una sera dove per il freddo si stava "stretti troppo stretti". Colombo a questo punto rinuncia alle sue dimissioni e scappa alle carceri nove per cercare di salvare il ragazzo. Qui è in corso da parte di Don Marino degli arrestati da cui non si cava un ragno dal buco.
Cesarino lo interroga da solo, il ragazzo da sfogo alla sua indole rivoluzionaria fino a quando con maniere coercitive non viene portato fuori dal carcere. Purtroppo il progetto di portarlo fuori confine fallisce proprio perché lui non recede dalle sue convinzioni e viene nascosto sotto la casa di Colombo. In tribunale il cardinale nonostante un pesantissimo discorso dove mette a nudo la violenza della chiesa di quel periodo non riesce a salvare dalla lama della ghigliottina Monti e Tognetti. Cesarino non capisce questo suo tentativo fino a quando Colombo non viene prelevato a forza per essere condotto in casa del generale dei gesuiti dove scopre che questi sapevano tutto. E viene mandato al Papa per convincerlo a non firmare la grazia. Cesarino viene ferito dal conte Ottavio marito di Flaminia fuori la casa del cardinale convinto che il ragazzo fosse l'amante della donna. Qui mentre muore capisce che Colombo era suo padre. Il film finisce durante una messa in suffragio dei defunti Monti - Tognetti e Costa quando era verso la comunione Colombo vede entrare il generale dei Gesuiti al quale nega l'eucaristia con la drammatica battuta "No a voi No". Si tratta di un vero capolavoro.
Le celebrazioni per il 40esimo anniversario si terranno a Velletri sempre con la collaborazione dell'associazione Gigi e Lucia Magni ed in particolare di Massimo Castellani e Leila Benhar che curano la memoria del grande maestro. A loro ed in particolare alla Signora Lucia Mirisola Magni compagna nella vita e nel lavoro del maestro si deve dire grazie della presenza a Velletri delle opere di Gigi Magni. A margine va detto che le scenografie e i costumi di tutti i lavori di Gigi Magni salvo per Nell'anno del Signore dove ha fatto solo i costumi si devono a Lucia Mirisola.

La Giovanni Scavo Velletri alla Maratona di Ravenna Città d’Arte

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Si è svolta domenica 12 Novembre la 19esima edizione della Maratona di Ravenna Città d'Arte che fatto registrare il record di partecipanti nelle varie manifestazioni podistiche collegate. 


VELLETRI - Sono stati 2730 i classificati alla Global Ports Maratona di Ravenna, 1190 hanno tagliato il traguardo dei 42,195 km mentre 1539 gli atleti classificati della Mezza Maratona. Exploit di partecipanti sia alla 10 km Almaverde Bio con 5283 partenti che alla Family Run con oltre 2000 iscritti.
Le due atlete della Giovanni Scavo Velletri presenti alla maratona hanno ottenuto ottimi risultati :Verusca Allegri al ritorno sulla lunga distanza dopo diversi anni sigla un eccellente 3.40.37 mentre Mara Cecchini ferma il crono di nuovo sotto le 4 ore in 3.59.41 Nella mezza maratona personal best di Simona Cavola in continuo miglioramento in 1.36.40. Un Mauro Monteferri molto competitivo conclude in 1.36.29 davanti al combattivo Alberto Manciocchi 1.38.47 e a Fabrizio Ferrari 1.48.12.

Lo studio di Architettura Atelier Creativo Acciarito parteciperà alla Biennale di Architettura di Pisa

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Lo studio di architettura “Atelier Creativo Acciarito” di Alessio ed Emanuel Acciarito, parteciperà dal 19 al 28 novembre 2017, alla seconda edizione della “Biennale di Architettura di Pisa”, all’interno del “Padiglione Pisa”, con il progetto “un grattacielo eco-sostenibile a Civitavecchia”. 




PISA -Il progetto già vincitore lo scorso anno di una menzione speciale per la ricerca al “I Premio Internazionale di Architettura e Paesaggio – La Forma dell’Acqua”, tenutosi a Reggio Calabria, presso il consiglio Regionale della Calabria, è stato selezionato per questa biennale, dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica, che ha ritenuto meritevole far partecipare il progetto dello studio Acciarito, nella sezione video di “REFRESH. Energie e nuovi paesaggi”. Il progetto, Tesi di Laurea dell’architetto Emanuel Acciarito, relatore Professoressa Rosalba Belibani (Dipartimento di Architettura e Progetto della Facoltà di Architettura “La Sapienza di Roma”), è oggi al vaglio continuo della ricerca sperimentale che lo studio di architettura “Atelier Creativo Acciarito” porta avanti con l’intento di sperimentare un proprio modello di edificio, come esercizio e studio per le buone pratiche ecologiche, sostenibili ed efficienti da applicare alla pianificazione urbana, per migliorare la qualità della vita dell’uomo, sotto l’aspetto ambientale, sociale ed economico, dentro un modello di “Smart City Green”.
“Il concept dell’acqua - in questa ricerca - ne identifica un messaggio sociale e una visione ecologica, sostenibile ed efficiente da divulgare. Le scatole magiche, fluttuano nel cielo, come nuvole condensate di acqua, create da porzioni di acqua zampillante dal territorio. Questa immagine, è la metafora grafica e concettuale che delinea la direttrice del progetto, perché in essa, c’è la sintesi di un’idea che è nata pensando proprio alle ricchezze naturali della zona di Civitavecchia, dove, fin dall’antichità, è sempre emersa dal suolo, l’acqua, sotto tante forme di acqua, come mare, polle, falde, corsi e sorgenti termali. L’acqua, in questa ricerca è il motivo intorno al quale si spinge la progettazione, per individuare nell’acqua, il rapporto con la città, attraverso lo studio dell’identità, del design e della tecnica”. Lo studio di architettura “Atelier Creativo Acciarito”, si presenta come spazio multidisciplinare fondato su tre macro laboratori, dove si lavora con l’elemento “di-segno” per ideare, progettare, costruire e promuovere nuove idee creative ed espressive. Lo studio produce e promuove un’architettura concettuale, di riflessione, di ricerca ed innovazione, con chiara impronta ecologica, sostenibile ed efficiente.
Propone una progettazione integrata e partecipata, che sviluppa creatività e funzionalità, a supporto del patrimonio urbano, storico ed artistico del territorio, che integra in una visione reale e utopica di “Smart City Green”, per guardare la città, oltre il proprio attuale limite. Architettura, interior-design e visual art, sono le aree a servizio di una progettazione integrata e partecipata, che sviluppa una composizione completa, dove l’arte inizia e completa l’azione. “Per me e Alessio, è motivo di grande orgoglio partecipare a questa importante manifestazione internazionale di architettura. Ringraziamo l’associazione “AIAC” per averci selezionato; la Professoressa Rosalba Belibani per gli insegnamenti e i suggerimenti scientifici da Lei ricevuti per organizzare al meglio il lavoro di ricerca progettuale, sulla tematica dell’edificio eco-sostenibile; i nostri genitori per l’affetto e il sostegno. Emanuel Acciarito”.



Coppa Italia, una nuova giornata di gol ed emozioni al centro sportivo "Maracanà".

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Si è disputata la nona giornata della Coppa Italia. Ecco tabellini, risultati, classifiche, statistiche grazie al lavoro di Dario Nocera della UISP Comitato Territoriale di Latina.





ARCHIGEO – EUROSERVICES ANTINCENDIO 7-7
Formazione/marcatori: biserna Giordano, Vita Federico, Leoni Emanuele 1, Germini Gianmarco 1, germini Lorenzo, Santolini Fabrizio 3, Favetta Daniele, Perciballi Daniele 1, Severini Daniele 1.
Formazione/marcatori: ferraro cristian, tani Giorgio, Bruffa Dario 1, pantoni Antonio 2, Villari Paolo, De gregorio Federico 2, Bonanni Damiano 2.
MG: Santolini Fabrizio (Archigeo)
MP: Ferraro Cristian (Euroservices)
Arbitro: Nocera D.


DETA ELETTEROIMPIANTI – AJAX   6-5
Formazione/marcatori: Batoli Simone, DFi Bella Federico 2, Movetti Simone, Bagaglini Daniele, Esposito Daniele, Magnanti Andrea, Von Putkamer Jescow 1, D’Alessandro Diego 1, Calcagni Alessio, Cerquozzi federico, Cupellaro Matteo 2.
Formazione/marcatori: Montagna fabio, Sciotti Matteo, Sciotti Diego 3, Favetta Daniele 2, Mancini Lorenzo, Sciotti Luca, Tulli Matteo.
MG: Sciotti Diego (Ajax)
MP: Sciotti Luica (Ajax)
Arbitro: Nocera D.


EDIL IMPIANTI – CASTELLI ROMANI “CARLO VURCHIO”   5-4
Formazione/marcatori: Bracchetti Fabio, Antonetti Roberto, Zanni Massimiliano, De Simone Emilio 1, Di Giovanbattista Emiliano 1, Bastianelli Marco, recine Patrik, Di Viccaro Matteo 2.
Formazione/marcatori: Scaccia Alessandro, Mammucari Fabio, Marinelli Lorenzo, Zaccagnini Luca, Leandri Riccardo 1, Maikano Samir, Trenta Gianfranco, bazzo Mario 3.
MG: De Simone Emilio (edil Ipimanti)
MP: Mammucari Fabio (Castelli)
Arbitro: leone C.


T-TECH – BALÒUGRANA   4-12
Formazione/marcatori: Di Giammarino Stefano, Renzi Alessandro, Piccinni Marco 4, Antonelli Dario, favale Massimo.
Formazione/marcatori: Tufosa Valemntin 1, Komaromi Alexandru 2, Dascalu Adi 6, Butoi Paul 1. Ideshai Hasan 1, Marcucci Marco 1.
MG: Dascalu Adi (Blaugrana)
MP: Tufosa Valentin (Blaugrana)
Arbitro: leone C.


LN TECHNOLOGY – NERI PER CASO 5-6
Formazione/marcatori: D’annibale Roberto, Mattoccia Roberto, Di Mario Marco 1, Di Lazzaro Luca 1, Colasanti Emanuele 2, Cedroni Federico 1, Milletti Alessio.
Formazione/marcatori: lamin Touray, Ombrina Sonko 1, Lamin Jarra 1, Malang Tabaly, Abdullahi Suso 2, Mariani Andrera, Caponi Riccardo 1, Khamalay Mohamed 1.
MG: Abdullahi Suso (neri per Caso)
MP:  Lamin Touray (neri Per Caso)
arbitro: Cocozza C.


MMP FOOTBALL CLUB – GOLSD PASSIO 3-4
Formazione/marcatori: felci Fabrizio, Pennacchi Emanuele, Mammucari Luca, Zingone Massimiliano, Lo Storto Alessandro, Taddei Luca 2, Mollica Claudio, Vendetta Daniele, Sica Raffaele 1, Casini Alessabndro.
Formazione/marcatori: Poggi Giovanni, Polverini Paolo, Di Luzio Loris 1, izzo Fabrizio, trivelloni Alessio, Evangelisti Emiliano. Innamorato Gianluca 2, Coppola fabio 1.
MG: Di Luzio Loris,( Gpold)
MP: trivelloni Alessio  8Gold)
Arbitro: Manzo L.


PIZZERIA ITALIA – EDIL ROCCHI  7-0
Formazione/marcatori: Latini Riccardo, Lombi Devis 1, BelliRossano, Saporosi Roberto 3, Meola Piero, Latu Valeriu 1, Mancini valerio, Leoni Daniele 2.
Formazione/marcatori: Rocchi Marco, Rocchi Manuel, Cedroni Marco, Pasquini Andrea, Marroni federico.
MG: Saporosi Roberto (Pizzeria9
MP: Latini Riccardo (Pizzeria)
Arbitro: manzo L.








"Calcio a 8" e "Coppa Italia" nella settimana calcistica del "Maracanà"

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Proseguono anche le competizioni del Torneo di Calcio a 8 e della Coppa Italia. Il centro sportivo "Maracanà" ha ospitato numerose gare nell'ultima settimana, di cui diamo il resoconto grazie al lavoro di Dario Nocera.



CALCIO A 8
BLUS – SS NUOVA LEORY VLLETRI  4-3
Formazione/marcatori. Cerquozzi federico, Butoi Florin, Anghelache Razvan, Mukja Endri 1, Zoppeddu Antonio, Di Bella Federico, Tufosa Valentin, Dascalu Adi 3, ingannamorte Daniele, Marcucci Marco, Bala Dalip, Trusca Gabriel.
Formazione/marcatori:Capri Lorenzo 1, Petrongari Andrea, Giorni Nicolas, Di Silvio Alessio, Ascenzi Luciano, Priori Paolo 1, Colasanti Francesco 1, Santini Rodrigo Francisco, Giorni Cristian.
MG: DascaluAdi (Blus)
MP: Di Silvio Alessio (Nuova Leroy Velletri)
Arbitro: Manzo L.


BAR LA FONTANA– CENTRO ESTETICO KAOS   1-1
Formazione/marcatori: Calcagni Daniele, Castrichella Gianluca, Veroni Edoardo, Meola Piero, De Massimi Stefano, Moscato Matteo, Latini Denis 1, Pocci Alessandro.
Formazione/marcatori: Fabi Loris 1, Di Tullio Cristian, prati Mirko, Mafferi Andrea, Olivera Alex Ramos, fatale Daniele, Turchetta Alessandro, De Marchis Fabio, Busini Fabrizio.
MG: Fabi Loris (Kaos)
MP: Veroni Edoardo (Bar La Fontana)
Arbitro: Leone C.


CARPICO – EDL DECA  2-9
Formazione/marcatori: Giammatteo Michele 1, Zaccagnini Francesco, Evangelisti Emiliano, Di Battista Alessio 1, Costantini Fabrizio, Simonetti Daniele, Trinca Luca, Bonanni Damiano.
Formazione/marcatori: Bianchi Luca, Cavallo Pietro, Crisafulli Roberto, Vezzosi Amtteo 4, Middei Omar 1, Bergami Fabio, Massaro Graziano 1, Massaro Luigi 1, Conti Andrea, Del Monte Alessasndro1, Caratelli Emiliano, Bernardi Luca 1.
MG: Vezzosi Amtteo (Edil Deca)
MP: Bianchi Luca (Edil Deca
Arbitro: Leone C.


MAX COLLE – BORUSSIA  2-2
Formazione/marcatori: D'ariano Massimiliano, Soldo Andrea, Caponera Marco 1, Soldo Stefano, D'annibale Ivan, Tani Giorgio, Pennacchi Emanuele, Di Giulio Francesco, Borrelli Raffaele 1, Corsetti Gianni.
Formazione/marcatori: Petrini Devis , Postea Adrian, Gagliardini Giuseppe, Capozzi Massimiliano 1, Iaccarino Gianluca, Taglioni Alessio, Leoni Alessio, Mastrantonio Simone, Abbafati Denis 1, Cianfarani Luca.

MG: Iaccarino Gianluca (Borussia)
MP: Soldo Andrea (Max Colle)
Arbitro: Santantonio D.






COPPA ITALIA

DETA ELETTROIMPIANTI – THE AND  5-0
Assente THE AND
Arbitro: Leone C.

T-TECH – HERTAVERNELLO  11-8
Formazione/marcatori: Vicario Alessio, De Silvi Daniele 1, Mammuccari Luca 1, Diamanti Roberto 2, Pontecorvi Marco 3, Piccinni Marco 4.
Formazione/Marcatori: Candidi Christian, Mariani Emanuele 4, Tomei Mirko 2, Ambrosetti Mattia, Chianese Nicola 1, Ferraglioni Simone 1.
MG: Piccinni Marco ( T-Tech)
MP: Candidi Christian (hertavernello)
Arbitro: Ottaviani F.


CAFFETTAIO MATTO – EUROSERVICES ANTINCENDIO  3-3
Formazione/Marcatori: Biserna Giordano, Leoni Emanuele 1, Trenta Manolo, Vita Federico, Cibba Devis 1, Severini Davide 1, Germini Gianmarco, Marra Stefano.
Formazione/Marcatori: Ferraro Cristian, Tani Giorgio, Villari Paolo 1, Bonanni Damiano 1, Monti Andrea, Poggi Giovanni 1,  Abbondanza Marco.
Mg: Bonanni Damiano (euroservices)
MP: Biserna Giordano (Caffettano)
Arbitro: Santantonio D.


EDIL ROCCHI – FC MOTORS  4-4
Formazione/Marcatori: Rocchi Marco 2, Rocchi Manuel, Valeri Marco, Giammatteo Maurizio, Pasquini Andrea 2, Bonanni Daniele.
Formazione/Marcatori: Trivelloni Alessio, Evangelisti Emiliano 1, Carpico Alessandro 2, Zaccagnini Francesco, Costantini Fabrizio, Di Luzio Loris, Falconetti Marco 1.
MG: Carpico Alessandro (FC)
MP: Giammatteo Maurizio (Edil Rocchi)
Arbitro: Santantonio D.


CARROZZERIA ZACCAGNINI – AJAX  5-3
Formazione/marcatori: Caponera Marco 2, Ambrosetti Enrico, Silvestrini Fabrizio 1, Pennacchi Emanuele, Cerasti Mauro 1, D’Ariano Massimiliano, Cattini Giancarlo 1, Mancini Rossano.
Formazione/marcatori: Favetta Cristian 1, Maglione Alessandro, Sciotti Matteo, Caponera Lorenzo, Casseri Auusto 1, Figuccio Alfredo, Montagna fabio 1, Mastrantonio Michele.
MG: Pennacchi Emanuele (Zaccagnini)
MP: Figuccio Alfredo (Ajax)
Arbitro: Cocozza C.


PIZZERIA ITALIA – EDIL IMPIANTI  4-4
Formazione/marcatori: Latini Riccardo, Beli Rossano, Castrichella Gianluca 3, Cellucci Fabrizio, Meola Piero 1, Latini Francesco.
Formazione/marcatori: Bracchetti Daniele, Recine Patrik 1, Antonetti Roberto, Tulli Luca 1, Canini Alessandro, Olivera Alex Ramos 1, Di Viccaro Matteo 1.
MG: Castrichella Gianluca (Pizzeria9
MP: Latini Riccardo (Pizzeria)
Arbitro: leone C.









"Rappresentare gli italiani, governare il paese": incontro con Michele Ainis alla Casa delle Culture

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Michele Ainis, Professore ordinario di Diritto Pubblico presso l'Università di Roma Tre, componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato, pubblicista su alcuni dei maggiori quotidiani e periodici nazionali, illustra la legge n. 167 del 2017 di riforma del sistema elettorale e si confronta sui risultati della legislatura che sta per finire e sulle sfide che attendono il “Sistema-Paese” nel prossimo futuro, dalla “questione istituzionale” al futuro dell’Unione europea. Appuntamento alla Casa delle Culture domani 17 novembre, a partire dalle 17.30




VELLETRI - Il dibattito è organizzato dalla Presidenza del Consiglio del Comune di Velletri in collaborazione con la Camera degli Avvocati Amministrativisti e con il Rotary Club Velletri. 

Partecipano al dibattito: 
- Fausto Servadio, Sindaco di Velletri 
- Daniele Ognibene, Presidente del Consiglio comunale di Velletri 
- Salvatore Ladaga, Vice-Presidente del Consiglio Autonomie Locali di Velletri; 
- Patrizio Ivo D'Andrea, dottore di ricerca in Diritto costituzionale e avvocato del Foro di Velletri; 
- Augusto di Lazzaro, ex Presidente del Rotary Club Velletri; 
- Tullio Sorrentino, funzionario di Istituto di credito e Presidente dell'Associazione "Il Trivio"; 
- Eugenio Siracusa, giornalista e sindacalista; 
- Eugenia Belvedere, giornalista; 
- Paolo Tosti, ragioniere e funzionario di Istituto di credito; 
- Pietro Ramellini, docente invitato di filosofia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, docente presso l’IIS “Mancinelli - Falconi” di Velletri; 
- Federico Savastano, Dottore di ricerca in Teoria dello Stato; 
- Marta Horochowski, giurista esperta di scienza dell’Amministrazione; 
- Oliviero Papa, Dottore in scienze politiche, esperto di scienza dell'Amministrazione.

"Il foro di Augusto e la naumachia": rubrica a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Tutto ciò, amplificato e magnificato al massimo, e con le dovute giustificazioni per il lungo ritardo, era tuttavia nient’altro che l’assolvimento di un voto, di un impegno assunto da lui singolo con Marte. 



di Ciro Oliviero Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno
SECONDA PARTE


E poi non poteva eludersi il fatto, a tutti noto, nonostante il silenzio e la sordina fattivi calare, che quel voto era stato fatto alla battaglia di Filippi, che era stato un successo militare di Marcantonio al quale lui Augusto (allora solo Ottaviano) aveva apportato un contributo rilevante ma, in definitiva, piuttosto secondario. Vincente era stata la tattica di Antonio di avvolgimento, con le legioni e la cavalleria da lui guidate, dell’ala sinistra di Bruto con una magistrale manovra a tenaglia e lo sfondamento inevitabile che ne seguì. Ottaviano aveva solo raggiunto l’accampamento avversario prima che gli sconfitti vi si rifugiassero. Ma un’altra battaglia era stata ben altrimenti decisiva: quella combattuta ad Azio contro Marcantonio. Ecco dunque l’idea: offrire al popolo di Roma, per l’inaugurazione del tempio di Marte, uno spettacolo speciale, una battaglia navale vera e propria! Si rendeva dunque necessario disporre di uno specchio d’acqua intorno al quale accomodare su ampi gradini gli spettatori come in un anfiteatro. Così, mentre avanzavano i lavori in pieno centro per la costruzione del tempio di Marte e del Foro, si cominciò a scavare oltre il Tevere (trans Tiberim, nel quartiere – regio - contraddistinto dal numero XIV), sulla riva destra, un grande bacino e, conseguentemente, costruire un apposito acquedotto che vi apportasse l’acqua. E, venuto il giorno, lo straordinario spettacolo della naumachia (in latino si diceva: naumàchia) ebbe luogo: si scontrarono, per il piacere degli spettatori (lo ricorda Augusto stesso con orgoglio nelle Res Gestae) “trenta navi rostrate triremi o biremi, e, più numerose, di stazza minore”. Vi presero parte “oltre i rematori, circa tremila uomini”. Augusto ci fornisce anche la topografia e le dimensioni del bacino artificiale: “al di là del Tevere, nel luogo in cui ora c'è il bosco dei Cesari, scavato il terreno per un lunghezza di milleottocento piedi e una larghezza di milleduecento”. Il “bosco dei Cesari” lo aveva fatto piantare lui stesso in onore di Caio e Lucio, che lui destinava a succedergli, ma che morirono prematuramente. Tacito precisa che il bosco circondava lo stagno “navale” di Augusto: “nemus quod navali stagno circumposuit Augustus” (Annales, XIV, 15): quindi Augusto fece scavare il bacino e, successivamente, lo fece circondare da un bosco sacro dedicato ai suoi sfortunati eredi. Quanto alle dimensioni (1600 piedi x 1200, ossia 533 metri x 355), appare chiaro che si tratta non di un anfiteatro, bensì di un rettangolo dagli angoli probabilmente smussati onde resistessero meglio alla pressione dell’acqua. La profondità non ci è dato di conoscerla, ma possiamo ragionevolmente supporre che non fosse minore di un metro e mezzo perché biremi e triremi (che avevano intorno a un metro di pescaggio) potessero galleggiare e manovrare. Il fondo aveva certamente una pendenza verso l’uscita di drenaggio. Si è quindi potuto calcolare che per riempire il bacino perché fosse funzionale necessitavano non meno di 250.000 metri cubi d’acqua. E quanto all’acqua, essa vi giungeva apportata da un acquedotto, detto per l’appunto “di Augusto”, lungo 33 km, tutti sotterranei in opus reticulatum rivestito d’intonaco (ad eccezione di 500 metri su arcate), dal lago di Martignano (che allora si chiamava Alsietinus, donde “aqua Alsietina”) presso il lago di Bracciano, attraverso il Gianicolo fino a Trastevere. La sezione del condotto alla fonte misurava un metro di larghezza per un metro e mezzo di altezza; altrove (sotto l’attuale Viale 30 aprile) misurava poco meno di un metro di larghezza ma poco più di due metri di altezza. La portata era mediamente di 180 litri al secondo, il che vuol dire 16.228 metri cubi al giorno. Per riempire l’invaso erano pertanto necessari 15 giorni. L’acqua non era potabile, e per questo Augusto la destinò ad uno scopo diverso: la naumachia, in primo luogo, e poi l’irrigazione delle terre e delle ville e i giardini tutt’intorno, senza escludere i mulini che sfruttavano il salto di quota del Gianicolo. All’arrivo, proprio perché l’acqua non era potabile, non era necessario – come per ogni altro acquedotto – un bacino di decantazione (piscina limaria) e, quindi, l’acqua era immediatamente immessa nel bacino della naumachia. Bisognava però prevedere due accorgimenti: 1) uno scolo modulabile di drenaggio, dalla parte opposta dell’ingresso, in modo da far defluire l’acqua in sovrappiù, 2) un canale alternativo in cui fare scorrere l’acqua quando il bacino doveva essere svuotato completamente per la manutenzione ordinaria o straordinaria, e quest’ultima necessità comportò inevitabilmente la costruzione e il funzionamento di una porta d’acciaio girevole (versatilis). Manovrandola opportunamente, la porta ostruiva l’ingresso del bacino e dirigeva l’acqua proveniente dall’acquedotto verso il canale che scorreva all’esterno che andava a congiungersi al drenaggio e si immetteva nel Tevere. Nello stesso canale si immettevano pure le acque piovane che scendevano dal Gianicolo, opportunamente drenate affinché non si versassero nel bacino, inondandolo. Le navi arrivavano dal Tevere attraverso un canale navigabile, oltrepassato da un ponte mobile in legno (pons naumachiarius) su cui passava la via Campana. Come abbiamo visto, alla prima dell’inaugurazione presero parte trenta fra biremi e triremi più molte altre imbarcazioni minori. Considerato che una bireme misurava circa 25 metri di lunghezza e 3 di larghezza, mentre una trireme misurava intorno ai 40 metri di lunghezza e da 4 a 6 metri di larghezza, e considerato che oltre a loro, c’erano “numerose” altre imbarcazioni di supporto di minore stazza, ovviamente da guerra (actuaria, liburna, caudicaria), non c’era veramente molto spazio per le manovre. Ma ai Romani non interessava tanto assistere alle evoluzioni: quello che volevano vedere erano gli scontri e i combattimenti corpo a corpo. Non dimentichiamo il particolare che richiama Augusto: queste navi erano “rostrate”: quindi lo spazio si creò via via che esse si danneggiavano reciprocamente sfondandosi coi rostri e affondando con tutti i rematori (non meno di 44 per ogni bireme e fino a 170 per ogni trireme). I 3000 armati che si diedero battaglia in scontri sanguinosi di gruppo o in duelli erano vestiti da Greci e da Persiani. La battaglia, infatti, non poteva essere proprio quella di Azio, per non ricordare guerre fratricide. Fu scelta quindi la battaglia di Salamina (anno 480 a.C.), che aveva oltre tutto un valore simbolico perfettamente sovrapponibile a quella di Azio: la battaglia del civile e libero Occidente contro il barbaro e illiberale Oriente. Vi dava visibilità anche l’isola artificiale lasciata nel bacino a una cinquantina di metri dall’argine: rappresentava sia l’isola di Salamina sia lo stretto che chiudeva il mare aperto dal golfo ambracico, ossia il sito – ma solo il sito – di Azio!

Intitolazione “Viale 25 Novembre”: SPI, CGIL e Comune di Velletri contro la violenza sulle donne.

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Il giorno 25 novembre alle ore 10.00 a Velletri sarà intitolato un Viale di Villa Ginnetti alla "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. 

SPI Roma Sud Pomezia Castelli



VELLETRI - L'iniziativa è stata promossa dallo SPI CGIL lega Velletri-Lariano, con lo SPI Roma Sud Pomezia Castelli e la Camera del Lavoro Territoriale, in collaborazione con il Comune di Velletri, la Commissione Pari Opportunità e l'I.I.S.S. Cesare Battisti di Velletri. Parteciperanno le autorità cittadine, i rappresentanti della CGIl e dello SPI a livello territoriale, regionale e nazionale, e l’Istituto Cesare Battisti, con gli studenti che leggeranno dei brani durante la cerimonia. L'intitolazione vuole essere un modo per creare un luogo simbolo che ricordi le donne di ogni parte del mondo vittime di violenza e sia un monito a riflettere e a reagire a questo grave problema sociale e culturale , coinvolgendo anche le giovani generazioni nella cultura del rispetto di sé e degli altri, nella consapevolezza che il cammino fatto dalle donne nel secolo scorso per la conquista dei loro diritti non può essere fermato. Proprio per questo nei giorni precedenti il 25 novembre lo SPI incontrerà gli studenti del Cesare Battisti, per parlare non solo di violenza ma di diritti di genere, delle conquiste e delle battaglie che le donne, ancora oggi, devono portare avanti nel mondo del lavoro e nella società.


"Achille Campanile...sul serio" nella locanda di Sentieri dell'Anima: sold out alla prima data, replica il 26

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L’Associazione Culturale Sentieri dell’Anima di Velletri, nel quarantesimo anniversario della scomparsa del celebre scrittore, giornalista e drammaturgo Achille Campanile, che aveva vissuto gli ultimi anni della sua esistenza tra Velletri e Lariano, dedica due serate ad ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria (fino ad esaurimento posti) all’autore de In campagna è un’altra cosa




VELLETRI - Alla presenza del figlio dello scrittore Gaetano Campanile e dopo il successo della prima edizione della Rassegna Nazionale di Teatro e Letteratura “Campaniliana”, l’Associazione presieduta da Tiziana Gubbini presenta - sabato 18 novembre e in replica domenica 26 novembre, sempre alle 17,00 - nella “locanda culturale” un esperimento di pomeriggio letterario che prevede un’immersione nell’atmosfera sognante di un luogo magico, riservato, intimo, sul modello dei salotti letterari eleganti e raffinati che richiedono come unici requisiti per la partecipazione all’evento concentrazione, motivazione e curiosità. Il programma della serata vedrà un’amichevole sinergia tra spettatori e “relatori”, termine improprio per definire i fautori dell’iniziativa, insieme alla presidentessa dell’Associazione. L’attrice Elisabetta Bianchini e il giornalista e letterato Rocco Della Corte condurranno il pubblico nella produzione campaniliana meno proverbiale, ovvero quella seria. Passi di opere saranno interpretati da Elisabetta Bianchini, già vincitrice del Premio come miglior attrice protagonista per uno spettacolo che rievocava proprio Achille Campanile, mentre la retrospettiva letteraria sarà curata dal dottor Rocco Della Corte, in un vero e proprio dibattito tra interprete, relatore e pubblico. Seguirà una degustazione di tè e biscotti tipici della tradizione veliterna, nel pieno spirito del ritrovo culturale in cui ci si nutre di cultura ed emozioni. L’evento sarà costruito con lo studio di alcuni passi fondamentali e indicativi dell’opera campaniliana, tratti dallo sterminato repertorio dello scrittore romano, costellato di riconoscimenti e premi. La velleità di riscoprire l’autore non ometterà l’indole umoristica che ha caratterizzato Campanile, ma semplicemente – con la costruzione di questa iniziativa – si cercherà di rendere al meglio quell’affermazione, “Umorista sarà lei”, che lo stesso scrittore rivolgeva a chi lo etichettava solo ed esclusivamente come padre del genere umoristico. Umorista lo fu effettivamente, Campanile, ma non solo: i vividi ritratti della società, gli amori sgangherati delle spiagge agostane, i tronfi modi di fare e di dire dei personaggi pubblici, la poetica descrizione dei sentimenti comuni all’umanità intera hanno un retrogusto amaro, senza uguali, privo di termini di paragone. In primo piano, per quanto riguarda Achille Campanile…sul serio! saranno “solo” la cultura, il teatro, la letteratura e la riflessione allo stato puro. Nella speranza che le anime che riempiranno la locanda usciranno arricchite moralmente, oltre che incuriosite, e naturalmente soddisfatte.


Banca Popolare del Lazio: procede il rinnovo della governance, nominato il Direttore Generale Vicario

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Nella seduta di Consiglio di Amministrazione del 9 novembre, su proposta del Presidente avv. Edmondo Maria Capecelatro, è stato nominato Direttore Generale Vicario il dott. Ferruccio Lucchini. 



VELLETRI - Una nomina all’insegna della continuità, Lucchini, già Vice Direttore Generale, è persona che ha lunghi trascorsi in Banca Popolare del Lazio, una carriera tutta per linee interne che lo ha portato a ricoprire questo ruolo dopo circa quaranta anni al servizio dell’azienda. “Veliterno doc”, rafforza la territorialità della Banca assumendo un incarico di vertice, che permetterà all’azienda di mantenere quelle caratteristiche di banca di prossimità, che devono essere interpretate anche esprimendo figure di riferimento per la comunità locale.

Un libro tira l'altro. Viaggio intorno al libro per ragazzi - Seconda edizione

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La biblioteca di Casa di Pia, sezione ragazzi della biblioteca comunale di Frascati affacciata sul Parco dell’Ombrellino, ospiterà nei giorni 18, 21, 22, 23, 24 e 25 novembre 2017 la seconda edizione dell’iniziativa “Un libro tira l’altro”, mostra delle novità editoriali di qualità per ragazzi, selezionate ed acquistate dal Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani). 



CASTELLI ROMANI - Reso possibile dall’attento lavoro dei bibliotecari del Consorzio SBCR, che costantemente scelgono i nuovi acquisti - nel caso specifico, per ragazzi - selezionando e promuovendo le pubblicazioni di qualità con sguardo attento anche alle proposte delle piccole case editrici, l’evento si propone come occasione di aggiornamento e scambio di informazioni sul panorama letterario giovanile e sui servizi offerti dalle biblioteche. I testi allo scopo selezionati, che sono stati acquisiti dalle Biblioteche del Consorzio SBCR nel corso dell’ultimo anno, saranno in mostra da martedì 21 a venerdì 24 novembre negli orari 9:30-13:00/14:00-18:00. Unitamente alle novità editoriali, saranno presenti due vetrine tematiche: L’orso nei libri - rassegna dei libri per ragazzi che hanno per protagonista il plantigrado - e L’ arte nelle mani - rassegna di manualistica per ragazzi sulle diverse scienze. Ogni vetrina sarà accompagnata dalla relativa bibliografia. Nei giorni della mostra, il personale bibliotecario curerà le visite guidate destinate alle scuole, le presentazioni dei libri e le letture animate per le classi. Mentre sabato 18 e sabato 25 novembre si svolgeranno due giornate formative rivolte a docenti e bibliotecari sulla lettura ad alta voce condotte da Pasquale Larotonda attore, doppiatore e scrittore, esperto sull’argomento. «Ringraziamo il personale per l’impegno sempre costante nell’aggiornamento delle raccolte e in particolare per la continua attenzione al mondo dell’infanzia - dichiara Valentina Sollecito, del Consiglio di Amministrazione del Consorzio SBCR - e il Comune di Frascati per aver promosso e sostenuto economicamente una simile iniziativa, che risponde con una proposta concreta alle esigenze di aggiornamento editoriale degli insegnanti e di tutti coloro che siano interessati al “mondo” del libro per ragazzi. La pratica della lettura ad alta voce, in particolare, quale momento qualitativamente soddisfacente per chi ascolta ed emotivamente edificante anche per chi legge, sta a cuore da sempre ai bibliotecari, e nessuno meglio di una biblioteca come quella di Casa di Pia, espressamente dedicata ai piccoli lettori - come raccontano i suoi spazi e la sua speciale offerta documentaria - è adatto ad ospitarla e a promuoverla». Aggiunge Giuseppe De Righi, Presidente del Consorzio SBCR: «L’iniziativa, di grande interesse per gli educatori, i bibliotecari e i ragazzi stessi cui i libri sono primariamente destinati, risponde pienamente agli scopi di un Ente come il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, che da sempre punta a stimolare l’amore per la lettura a partire dai più piccoli frequentatori delle biblioteche, e per coloro che con questi piccoli sono in contatto più diretto - a partire dai genitori, per arrivare agli insegnanti - cura e realizza progetti specifici di formazione e aggiornamento editoriale». 

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE: 21, 22, 23 e 24 novembre 2017 dalle ore 9:30 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle 15:30 Visite guidate alla mostra Presentazione dei libri esposti e letture animate alle classi a cura del personale di biblioteca 18 e 25 novembre 2017 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 Giornate Formative per Insegnanti e Bibliotecari: Corso teorico pratico di Lettura ad Alta Voce a cura di Pasquale Larotonda, attore, doppiatore e scrittore, presidente dell’associazione “Il mio mondo della lettura” ed esperto insegnante di lettura ad alta voce

L'Atletico Velletri lotta ma non riesce nella rimonta contro il Folgarella 2000

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Una sconfitta imprevista per l'Atletico, che perde contro il Folgarella con il risultato di 7-10. La gara si era messa sui binari giusti per la compagine di mister Fanelli, che dopo aver ben interpretato il match sembrava poter ambire al risultato pieno. 

Quella che è mancata ai ragazzi biancorossi è la cattiveria sotto porta, perchè nonostante la facilità con cui i veliterni sono arrivati nell'area avversaria, non c'è stata la finalizzazione. Il primo tempo si è chiuso per 2-3 in favore degli ospiti. La ripresa, invece, è stata segnata dai tiri liberi sfruttati al meglio dagli avversari, mentre l'Atletico ha fallito alcune buone occasioni. L'inizio fulminante del team ospite infatti, che si è portato sul 5-2 in pochi minuti, non ha demoralizzato l'Atletico che ha accorciato sul 3-5 e poi sbagliato alcune ripartenze che potevano riaprire definitivamente i giochi. Fino a che la distanza è stata di due gol, comunque, l'Atletico è rimasto in gara, per poi cedere nel finale quando il Folgarella ha fatto valere la maggiore esperienza e non ha consentito il recupero. 
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