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Da Ottaviano Augusto al Cane d'Appiotti: "Fu così che andò" di Roberto Zaccagnini alla sede Unicoop

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Presso la sede Unicoop Tirreno giovedì 22 giugno alle 17.30 la presentazione di Roberto Zaccagnini.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - L'Unicoop Tirreno si conferma attenta alla letteratura e alle tradizioni e prosegue nelle sue attività culturali. Dopo il lancio del concorso "Dalle mimose alle scarpette rosse" e il successo incassato con la mostra "Velletri e attimi di vita veliterna", giovedì 22 giugno alle ore 17.30 nella sede di Corso della Repubblica 406 è la volta di una nuova presentazione.
La sede del Comitato Soci, infatti, ospiterà un incontro finalizzato a presentare il libro Fu così che andò scritto da Roberto Zaccagnini. Il sottotitolo è eloquente: Storie e storielle della storia velletrana da Ottaviano Augusto al Cane d'Appiotti. Una prospettiva interessante, che sarà analizzata ed esplicata dai relatori, dottor Luca Leoni e professor Paolo Maola, oltre alla presenza dell'autore che, come scritto dalla locandina in perfetto stile Zac, "non si esclude". Appuntamento alle 17.30, giovedì 22 giugno, per un'iniziativa molto interessante.

Acqua, Andreozzi drastico fa appello a tutti: "Pensiamo all'interesse dei cittadini, auspico lo stato di calamità"

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L'emergenza idrica sta mettendo in ginocchio la città di Velletri, soprattutto in alcune zone. Lo sdegno la fa da padrone in molte circostanze, con i cittadini spazientiti che rivolgono appelli su appelli tramite i social per esprimere il loro disappunto e chiedere aiuto in merito ai disagi che li colpiscono.

VELLETRI - Nonostante una situazione davvero difficile, come testimoniato anche da vari comunicati stampa e svariate dichiarazioni della politica locale, l'assessore Sergio Andreozzi sta svolgendo un lavoro continuo che lo assorbe completamente vista l'emergenza. Tuttavia lo stesso assessore, nei limiti del possibile, sta tentando di rendersi disponibile con i cittadini, per rispondere, recepire segnalazioni, dare informazioni sui social.
Proprio il titolare della delega ai Beni Comuni ha rilasciato una dichiarazione al nostro Giornale, nell'ottica di voler comunicare con la popolazione, rassicurandola e garantendo - come di fatto già avviene - il suo completo appoggio e la sua solidarietà ai problemi che in molti stanno vivendo con i primi caldi di giugno. Andreozzi non manca di assumersi le proprie responsabilità e continua la sua incisiva battaglia nei confronti dei disagi, come possono constatare numerosi cittadini che lo vedono spesso accanto agli operai di ACEA nel sistemare le perdite. "Siamo in piena emergenza e questo non si discute. Una parte di popolazione soprattutto montana questa settimana è in grave difficoltà mentre la scorsa lo è stata quella residente nella zona alta del centro storico. E' un problema - dichiara con amarezza l'assessore - che attanaglia quasi tutti i comuni del Lazio e soprattutto a quelli dei Castelli. Velletri per la sua conformità geografica sia fisica che politica e per le caratteristiche della sua ingarbugliata rete idrica tra tutte è la più penalizzata. Garantisco alla popolazione il massimo impegno da parte del Sindaco e dell'assessore per la risoluzione dei problemi. Acea, da parte sua, sta cercando di trovare la maniera di mandare in rete tutta l'acqua a disposizione, sia quella proveniente dai pozzi pubblici o privati, sia quella proveniente dal Simbrivio. Velletri è attualmente l'unico centro che ha disposizione due autobotti permanenti che fanno la spola tra via Fontana Fiume, via di Cori, via Contrada Comune, via Arcioni. Ieri mattina una fissa è stata inviata alla scuola di Colle Carciano, un'altra a Colle Petrone. Gli interventi sulle perdite quando direttamente segnalate vengono effettuate nelle otto ore, lavorando anche di notte. Una situazione prevedibile e annunciata da Acea - ricorda Andreozzi - che già in maggio ha notato un calo di rendimento da tutti i suoi punti di approvvigionamento. Sarebbe il caso che il Prefetto come già richiesto in ben due occasioni dichiarasse lo stato di calamità ed imponesse al governo un'azione di investimenti appropriati. Ben vengano quindi gli appelli di tutte le forze politiche locali che possono unirsi a noi nell'appello. E' inutile invece speculare per fini meramente elettorali. Noi stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre prerogative e possibilità. Per dare una svolta definitiva bisogna gridare aiuto tutti insieme ai piani alti della politica. L'acqua, signori miei, non è come l'energia elettrica dove basta aumentare la dimensione del cavo per aumentare la potenza. Quando si esaurisce dentro la condotta piccola o grande che sia, dai rubinetti di casa non esce". Un appello molto chiaro quello dell'assessore, il cui lavoro viene apprezzato all'unanimità da destra a sinistra, così come vengono a lui riconosciuti l'impegno e la disponibilità anche dagli "avversari politici". I disagi purtroppo non sono risolvibili in breve tempo, e questo è un dato di fatto, ma tramite una puntuale informazione - anche tramite la pagina "Comune" gestita direttamente da Andreozzi, oltre al suo profilo facebook personale - si può cercare un coordinamento e una sinergia facendo fronte comune nell'interesse esclusivo dei cittadini.

Al CREA di Velletri il 24-25 il "Laboratorio del Risveglio" con l'Associazione ChaiQi

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L'Associazione Chai Qi di Velletri, per il 24 e 25 giugno, organizza al CREA di Velletri il "Laboratorio del Risveglio"

di Francesco Antici


VELLETRI - Nei locali dell'ex Cantina Sperimentale, l'evento verrà curato dall’Associazione ChaiQi di Velletri, affiliata ARCI, che nasce grazie alla passione per l’Oriente e il desiderio d’approfondire la conoscenza delle culture e delle tradizioni millenarie e la ricerca del benessere spirituale, mentale e fisico.
La nostra curiosità si è focalizzata sulle proprietà salutari e caratteristiche di uno dei prodotti più conosciuti dell’Oriente, per la sua produzione e il consumo, il Tè. Grazie a questa bevanda abbiamo scoperto nuove realtà culturali in giro per il mondo. L'evento “Laboratorio del Risveglio” è un evento che proponiamo, aperto a tutti con l’intento di creare una rete che valorizzi le professionalità e i prodotti del territorio, e offre la possibilità di sperimentare le discipline olistiche inerenti al benessere, alla salute e alla ricerca interiore.


F&D H2O, sale l'adrenalina: domenica arriva l'Imperia, parola a Di Zazzo, Ercoli e Perillo

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Domenica 18 giugno 2017 alle ore 19.30, presso la Piscina Tortuga in via Piazza di Mario, gara 1 dei play off per la massima serie nazionale. Velletri affronta Imperia, per l'attesa finale di andata.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Dopo una stagione esaltante, la città ha il dovere e il piacere di stringersi intorno alle ragazze che hanno portato degnamente in giro per l'Italia il nome di Velletri. La gara 1 in casa vale un pezzo di promozione nella massima serie, ed è quindi un vero e proprio appuntamento con la storia quello di domenica. A parlare, visibilmente emozionati e in piena trance agonistica, il tecnico Danilo Di Zazzo, il vice-capitano Federica Ercoli e il presidente Francesco Perillo.


Mister Di Zazzo è chiaro e si aspetta che le sue atlete diano il 101% pur di vincere: "Per questi play off - ha dichiarato l'allenatore veliterno - mi aspetto che le ragazze diano il massimo per non andare poi incontro a rimorsi e rimpianti. Fino ad oggi si sono tutte impegnate al massimo, dobbiamo aspettare domenica sereni e tranquilli, anche se non sarà facile. Da giocatore - ricorda il tecnico - ne ho giocare tante di queste gare e so cosa si prova: il formicolio allo stomaco, il non dormire i giorni prima, la paura di sbagliare. Tutte queste emozioni sono normalissime e deve essere un piacere provarle, perché si sentono solo quando si fanno cose importanti, e queste ragazze hanno già fatto una cosa importantissima che non è stata l'arrivare prime o i play off, bensì l'aver fatto conoscere e avvicinare tante persone a questo sport. Questo - ha concluso Di Zazzo - per il futuro è la cosa più importante. Io personalmente voglio solo una cosa, cioè vincere, perché ce lo siamo guadagnato sul campo con il lavoro e il sudore. Non so se questo è il finale che ci aspetta ma di certo è quello che voglio". L'ottimo test amichevole contro la Florentia, prima nel girone Nord, ha rafforzato le certezze anche nelle giocatrici. Il vice-capitano Federica Ercoli ha analizzato il momento che nel gruppo si sta vivendo, riprendendo quanto dichiarato dall'allenatore Di Zazzo: "Usciamo da una settimana in cui lo scopo principale era quello di ottenere la migliore forma fisica possibile, quindi le sessioni di nuoto l'hanno fatto da padrone. Tuttavia vi svelo un segreto: ai pallanuotisti non piace nuotare". Riguardo l'atmosfera che si respira nello spogliatoio, Ercoli non nasconde quanto prevedibile: "Il rischio di un aumento di tensione c'era, eppure il clima è rimasto il più tranquillo possibile, anche se la stanchezza si è fatta sentire. Quando fatichi insieme a tutta la squadra, però, ti pesa meno. Adesso siamo in piena preparazione tattica della partita, per noi è la parte più interessante ed è iniziato il conto alla rovescia. Alterniamo momenti d'ansia a momenti d'euforia ad altri ancora di sorpresa vedendo quanta gente si è interessata a questo nostro percorso. Fortunatamente l'amichevole di domenica ci ha aiutato a capire che l'impresa non è impossibile anche se sicuramente non scontata. Quindi l'unica cosa che mi sento di dire è "vedremo", siamo una squadra che non pensa che la partita sia finita finché non sente l'arbitro fischiare tre volte ed anche fuori dall'acqua siamo così. Perciò - ha concluso il vice-capitano - sappiamo che per ora quello che dobbiamo fare è lavorare al meglio ed aspettare che la partita finalmente abbia inizio". Un mix di impazienza, gioia, tensione e frenesia che si evince anche dalle parole del presidente Francesco Perillo, tra i principali artefici di questa straordinaria cavalcata. Il massimo dirigente dell'F&D H2O si aspetta il pubblico delle grande occasioni, ma non ha mancato di elogiare staff tecnico e rosa per la stagione disputata: "Siamo giunti a un appuntamento attesissimo. La febbre sale, così come la tensione, e la società sta cercando di mettere le ragazze in condizione di lavorare in maniera serena". Riguardo alla pressione, la risposta è affermativa: "Chiaramente c'è pressione, l'attenzione cresce, siamo molto in vista. Quello che però ci tengo a precisare è che siamo orgogliosi di poter affrontare questa partita, e non voglio essere ripetitivo ma non lo avevamo preventivato e per noi è già un successo. Siamo orgogliosi di poter giocare questa gara nella nostra città e nella nostra vasca, la Piscina Tortuga, che ci ha ospitato in tutta la stagione, con allenamenti e partite, e che non mi stancherò mai di ringraziare per il supporto e lo spazio che ci concede. Sicuramente sarà una spinta in più - ha constatato Perillo - avere la prima e la terza gara in casa, potrebbe essere decisivo". Statistiche? Il presidente non si sbilancia, ma si lascia andare ad una previsione percentuale: "Se non avessimo potuto giocare a Velletri avrei detto 50 e 50, forse così siamo 60 a 40 in termini di probabilità di vittoria". Ma Perillo sa anche quale squadra scenderà in vasca e le insidie che attendono il team di Di Zazzo: "Sappiamo perfettamente che ci troveremo di fronte una squadra molto forte, fatta di giocatrici importanti, come Mercy Stieber, vera campionessa conosciuta a livello internazionale". Oltre la centrovasca ungherese classe '74, però, la rosa della Rari Nantes Imperia è piena di ottime giocatrici: "Ci sono più individualità importanti - ha detto Perillo - molte delle quali hanno vinto scudetti recentemente. L'Imperia è stata sul tetto d'Italia vincendo scudetto e Coppa Len fino a qualche anno fa, e oggi ancora ha in rosa giocatrici d'esperienza insieme a giovani molto importanti che sono in odore di nazionale maggiore. Sarà una squadra da prendere con le molle, quadrata, e che crede nell'obiettivo". Al di là delle emozioni e dell'analisi tecnica dell'avversario, il presidente ha voluto lanciare un appello alla cittadinanza affinché sostenga con il proprio calore domenica prossima l'F&D H2O: "Ormai ci siamo e ce la giocheremo, alle ragazze non ho nulla da chiedere perché hanno già fatto più del dovuto: prime in campionato, solo una sconfitta, un cammino strabiliante. Ci giochiamo di nuovo le nostre carte e coltiviamo questo sogno, consapevoli che il gruppo molto giovane ha tanti margini di miglioramento. Mi auguro che la piscina sia piena in ogni ordine di posto e che il pubblico sia la nostra arma in più per accarezzare questo sogno". L'appuntamento è alle 19.30 presso la Piscina Tortuga, Velletri sfiora un sogno mai visto e la città deve stringersi intorno a queste giovani atlete che hanno già dimostrato di avere un talento non comune. 

Con l'Alfad, il CAI e altre associazioni "Un po' di montagna per tutti" al fresco del monte Artemisio

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"Un po' di montagna per tutti". Questo il nome dell’evento che si è svolto domenica 11 giugno 2017, presso il Rifugio Forestale dell’Artemisio. La giornata è stata organizzata dall’ALFAD, Associazione Libera Fanciulli Adulti Disabili, di Velletri, in collaborazione con il CAI, Club Alpino Italiano sezione di Velletri, il gruppo Giù la Barriera, l’A.S.D. “Libera 2000”, e l’ATS “ Natura Matura”, grazie alla quale il Rifugio è divenuto il teatro di innumerevoli iniziative culturali. 


VELLETRI - Dopo mesi di programmazione ed ideazione, ed una settimana di preparativi, alle 10.00 del mattino, come da programma sono iniziate le attività. Il Presidente dell’ALFAD, Piero De Angelis, ha fortemente voluto che la montagna potesse essere vissuta anche dalle persone disabili, in leggerezza, allegria, convivialità.
Per questo ha cercato ed infine trovato la strada per raggiungere il suo obiettivo, avvalendosi dell’aiuto altrui durante il percorso. Così tutti, secondo i propri mezzi, hanno compiuto un’escursione lungo l’imbrecciata che porta alla Valletta del Lupo e poi al Maschio di Lariano o all’Acqua Donzella. Là, dove necessario, si è potuto salire su di una carrozza, trainata da due cavalli bianchi, guidata da Franco De Masi. Chi per necessità, chi per piacere ha riscoperto quest’antico mezzo di trasporto. Il pranzo ha riunito tutti sulle terrazze del Rifugio, naturalmente e artificialmente ombreggiate. Un pranzo eccellente preparato e servito dai volontari dell’ALFAD. Era questa la sfida più impegnativa e, a giudizio meravigliato e unanime, vinta da un piacevole gioco di squadra. Il pomeriggio è stato animato, inizialmente, dal laboratorio musicale dell’ALFAD, diretto da Marcello Tosti.
Le persone dell’ALFAD si sono esibite nel piazzale antistante il rifugio, accerchiate dai famigliari e dagli amici. Successivamente grandi e bambini, hanno potuto tirare con l’arco, nel campo allestito dall’A.S.D. “Libera 2000”, sotto la guida esperta della professoressa Cristina Bettella e del professor Fabio Cappelli. Alle 17.00 nei locali del Rifugio, è stato proiettato il video “Il vulcano laziale; un’esplosione di biodiversità”, prodotto dal Parco Regionale dei Castelli Romani e realizzato dal nostro concittadino, Claudio Borghini. La proiezione ha permesso di collocare il Rifugio all’interno del Parco di cui fa parte, ed ha sorpreso più di qualcuno con le bellezze mostrate. Pian piano la temperatura del giorno si è abbassata e alla spicciolata si è fatto rientro in città, chi a Velletri, chi a Lariano, chi a Roma, chi a Cerveteri; ognuno con un ricordo in più del nostro territorio. Lasciandosi un buon ricordo di Velletri, e del suo rifugio forestale che con L’A.T.S. Natura matura finalmente ricomincia a vivere.

L'angolo del computer: la action cam

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Da tempo si è consolidata la moda delle Action Cam, cioè di quelle telecamere di piccole dimensioni adatte alle attività sportive, prive di zoom ottico (quindi a fuoco fisso infinito), con comandi elementari, stabilizzazione dell’immagine, dotate di custodia ermetica e vari accessori per l’aggancio a caschi , biciclette, automobili, moto, cavalletti e quant’altro. 

di Stefano Ruffini


Le prestazioni e le dotazioni spaziano in una gamma talmente ampia che la decisione di acquistare un modello piuttosto di un altro dipende molto da quanto si vuole spendere, dalle meno dotate da 35 euro sino alle “Go Pro” semiprofessionali da 500 euro e passa… con tutte le vie di mezzo.
Oggi volevo parlare della mia economicissima Camkong C160, che su Amazon si trova in questi giorni scontata a 33,90 euro! Posso affermare che anche le più economiche Action Cam possono registrare validissime riprese se non si hanno esigenze professionali; ho infatti realizzato video abbastanza fedeli, con colori vivaci e ben definiti sia al chiuso in un teatro che durante una pesca subacquea. La risoluzione è HD di 1080P con un obiettivo di 170°, quindi quasi un angolo piatto che permette di prendere anche da vicino un’ampia porzione di campo ovviamente con l’immagine leggermente tonda ai bordi tipica dei grandangolari. Nel menù sullo schermo da 1,5”, selezionabile in Italiano (per fortuna, in quanto il manuale cartaceo è solo in lingue straniere), è possibile settare le varie risoluzioni, la modalità di scatto in caso di fotografie, il bilanciamento del bianco, iso, data ed ora (da visualizzare sul filmato/foto o meno), screen saver, autospegnimento ed altre opzioni. Gli accessori sono veramente tanti, dai vari attacchi per soddisfare ogni tipo di supporto, alle due batterie al litio (una di scorta da tenere sempre carica), il cavetto micro USB e la custodia per proteggere la cam da polvere e acqua impermeabile sino a 30 metri; non ha l’alimentatore in quanto la batteria si carica collegandola ad una presa usb del pc, dell’automobile o di un alimentatore usb non fornito. Con il supporto per auto si può settare l’opzione di registrazione continua con la possibilità, finita la memoria, di poterla automaticamente riscrivere in modo da utilizzare la cam come eventuale “prova d’incidente stradale” come si vede nei filmati di alcuni trasmissioni tv tipo DMAX. Non è Wi-Fi ma poco importa perché comunque si può collegare al computer con il cavo micro usb o al televisore con un cavo micro HDMI (non compreso); in compenso ha un ottimo stabilizzatore d’immagine da attivare nel menù. Le foto non sono il massimo rispetto i video nonostante si possa attivare la funzione HDR che ad ogni scatto memorizza tre esposizioni diverse di luce per poi mixarle in modo da ottenerne una migliore, utile ad esempio nel controluce. Le riprese e gli scatti sono memorizzati in una microSD (non compresa) della capacità massima di 32GB. Le caratteristiche citate su Amazon non sono corrette in quanto citano 5 ore di registrazione alla massima risoluzione (1080P) mentre in realtà entrano 90-100 minuti che possono aumentare settando la cam alla minore risoluzione di 720P che comunque è sempre alta; anche il manuale cartaceo ha qualche imprecisione in quanto affermano che il formato video è MP4 mentre in realtà è MOV comune ad altre Action Cam. I comandi sono facilissimi: il pulsante anteriore serve per accenderla in modalità video e se premuto per più di un secondo per spegnerla, se invece viene premuto un attimo da accesa passa prima alla modalità “scatto fotografico”e poi al “menù opzioni”; i tasti laterali servono per lo zoom digitale (pessimo a dire il vero) oppure a selezionare le voci del menù; infine il tasto superiore serve per avviare o interrompere la ripresa video, per scattare le foto o accettare un’opzione nella modalità “menù”.

Greci e Di Luzio: "Sconcerto e preoccupazione per quanto sta avvenendo con la gestione rifiuti"

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"E' con sconcerto ed assoluta preoccupazione che apprendo quanto sta avvenendo nell'ambito della gestione dei rifiuti, in concomitanza col fallimento della Volsca Ambiente". 

Comunicato stampa a cura di Giorgio Greci e Dario Di Luzio


VELLETRI - "Un epilogo assolutamente folle, che finirà per nuocere innanzitutto alla popolazione, che si ritroverà a pagare nuovamente lo scotto di una gestione politica delle Giunte Servadio approssimativa e deleteria".

Questo, a poche ore dalla sentenza del Tribunale fallimentare di Roma, che ha sancito il fallimento dell'azienda che fino al dicembre del 2009 si occupava dello smaltimento dei rifiuti, il commento su quanto sta accadendo del consigliere comunale Giorgio Greci, già candidato a Sindaco per le Comunali del 2018. "Di fronte a quanto trapela - continua Greci, che è stato presidente della Commissione speciale sui rifiuti - chiederò subito la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, in cui il Sindaco dovrà venire in aula riferendo compiutamente sull'intera vicenda, senza nascondersi più dietro una foglia di fico, che mal cela la precisa volontà che ha avuto di far fallire la Volsca. In particolare il Sindaco dovrà riferire come sia possibile che nonostante l'accantonamento delle risorse necessarie per ottemperare ai debiti riconosciuti dalla OSL nei confronti della Volsca non si sia proceduto al pagamento, ed ancor più perché Volsca non abbia restituito le somme anticipate dalla Banca Popolare del Lazio seppur dopo aver ricevuto dal Tribunale l'omologa del concordato preventivo proposto ai creditori. Ormai è sotto gli occhi di tutti la dissennata gestione economico finanziaria di chi si è vantato, a torto, di aver risanato i conti, quando la realtà è ben altra, e sta emergendo in tutta la sua drammaticità, spingendo il Comune di Velletri sull'orlo di un nuovo, inaccettabile dissesto. La spia, d'altronde, la si era avuta già lo scorso anno, quando sempre per colpa di una gestione superficiale ed inappropriata da parte dell'Amministrazione comunale si era sforato il Patto di Stabilità. Intanto - continua Greci - registriamo la precisa scelta politica di aver buttato a mare la vecchia Volsca, fallita proprio per le inottemperanze del Comune. E' chiaro che Velletri non merita tutto questo e oggi più che mai viene a galla l'inefficienza di chi, a torto, si era vantato degli effetti di una politica di risanamento che è stata tale solo a parole. Con Servadio - conclude amaramente il consigliere comunale di opposizione - Velletri rischia il clamoroso record di due dissesti in due mandati. La spina della amministrazione è stata già di fatto staccata e a questo punto non resta che sperare che si facciano meno danni possibile, e si lasci spazio a chi ha la voglia, l'energia e l'amore per operare per il bene di tutta la comunità".

A fare eco a Greci anche Dario Di Luzio, consigliere comunale: "Fino a che non si farà chiarezza su quanto avvenuto mi vedo costretto a revocare la convocazione della Commissione di verifica sul patto di stabilità di cui sono presidente, prevista per la giornata di lunedì 20 giugno. Chiarezza che potremo ottenere solo passando attraverso un Consiglio comunale straordinario in cui il Sindaco dovrà riferire sui gravissimi fatti che hanno portato al fallimento della Volsca Ambiente". Così, in una nota, il capogruppo di Fratelli d'Italia, Dario Di Luzio, a commento della sentenza del Tribunale fallimentare. "Si sono vantati spudoratamente di aver ottenuto l'omologa del Tribunale sulla proposta di concordato preventivo - continua Di Luzio - con conseguente riduzione del credito della Volsca e della firma della transazione col Comune, per poi non assolvere al proprio debito, nonostante questo fosse stato riconosciuto dalla Osl, con la Volsca che ha pagato tutti i creditori tranne la Banca Popolare del Lazio. Che le politiche economico-finanziarie delle Giunte Servadio fossero approssimative e lacunose era ormai sotto gli occhi di tutti, come confermato dallo sforamento del Patto di Stabilità, ma quanto avvenuto rischia seriamente di spingere il Comune di Velletri verso un nuovo dissesto, che ancora una volta finirebbe per pesare gravemente su migliaia e migliaia di famiglie. Un epilogo che sancirebbe, una volta per tutte, il disastro compiuto da una Giunta che è ormai totalmente scollata dalle esigenze e i bisogni dei cittadini".

Migliaia di visitatori, tanti ottimi cibi e molti eventi per la Sagra di Pizza e Birra a Lariano

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La Sagra della Pizza e Birra continua alla grande con migliaia di visitatori, tanta ottima pizza e tanti eventi in programma tutte le sere.

di Alessandro De Angelis


LARIANO - La sagra della Pizza e Birra che si tiene in via Sandro Pertini (zona ex sede Ferroviaria) organizzata dall’Associazione Sagra della Pizza guidata dal presidente Paolo Anselmi. Ampia tensostruttura con 800 posti a sedere al coperto, stand espositivi ed area giochi per bambini con gonfiabili, area eventi.
Quest’anno collaborazione Associazione Sagra della Pizza con le pizzerie Milleluci Prince di Velletri e Cisterna e Pizzeria Il Capriccio di Lariano. Tante ottime pizze: alla pala, teglia, pinsa romana, pizza tonda in ben 50 tipi a prezzi popolari a partire da 2 euro. Inoltre pizza, prodotti e birra per celiaci. Si possono degustare inoltre ben 20 tipi di birre artigianali di alta qualità. Spettacoli ed eventi musicali e sportivi di alta qualità tutte le sere.
Ieri sera mercoledì 14 Giugno successo e partecipazione per l’evento Stasera Mi Butto (Lariano’s Got Talent) con la regia organizzativa di Mirco Bencivenga che ha condotto la serata insieme a Katy Sciamè. La Sagra della Pizza e Birra a Lariano entra nel rush finale con tanti eventi in programma sino a Domenica 18 Giugno. Nel dettaglio il programma degli eventi. Per Giovedì’ 15 Giugno ore 21 Simone e la sua band Ballo liscio in Piazza e premiazione Corsa del Passatore. Venerdì 16 Giugno alle ore 21 l’evento nazionale per giovani talenti “Fuori di Classe”. Sabato 17 Giugno ore 21 Alfredo e la sua band balli liscio in piazza. Domenica 18 gran finale. Si parte la mattina alle ore 11 con i corsi gratuiti amatoriali per pizzaioli. La sera alle ore 21 grande spettacolo musicale con i Giovani del Liscio. Gli stands gastronomici sono aperti dal lunedì al sabato dalle 18 alle 24. La Domenica anche a pranzo a partire dalle ore 11.

"I tromboni sfiatati di Azio" (Parte II di III) a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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ORAZIO: Brindisi e salti di gioia (Odi, I, 37). Nel clima di esultanza che si diffonde a Roma all’annuncio del suicidio di Cleopatra (avvenuto il 12 agosto del 30) con cui si metteva il punto finale alla cosiddetta “guerra tolemaica”, con la sua appendice di “guerra alessandrina”, ma in definitiva a tutte le guerre civili scoppiate con l’uccisione di Cesare nel 44 e durate per ben quattordici anni, Orazio invita ad aprire le danze e a brindare col cecubo, il più pregiato dei vini, tenuto a lungo in serbo per l’occasione.

di Ciro Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno

Con il suo celebre attacco “Adesso bisogna bere, adesso si devono battere i piedi per terra in libertà”, anche Orazio si richiama ad un precedente e nell’antichità celebre episodio: quello di Alceo di Mitilene (VII-VI sec. a.C.) che invitò a festeggiare la morte del tiranno Mirsilo.
A secoli di distanza, le parole sono quasi le stesse nelle due lingue: “Nun est bibendum” (Ora bisogna bere) in latino, “Νῦν χρῆ μεθύσθην” (Ora bisogna ubriacarsi) in greco. Orazio, però, il poeta dell’aurea mediocritas, dell’est modus in rebus non può, ovviamente, esultare perdendo la testa né spingersi all’uso di termini passionali e violenti: gli basta una coppa di buon vino e un accenno di danza sacralizzata al banchetto raffinato dei Salii. Contrappone il corposo rosso cecubo ottenuto dai vitigni palustri di uva serpe sposati ai pioppi di Terracina o di Sperlonga all’esotico bianco dolce e sottile del lago Mareotico in Egitto che fa subdolamente perdere il senno (mentemque lymphatam mareotico) ed acuisce il delirio. La composizione si articola in otto elegantissime strofe alcaiche (ogni strofa è composta di 4 versi: 2 endecasillabi alcaici + 1 enneasillabo alcaico + 1 decasillabo alcaico), ma sola la prima di esse ha una sua autonomia introduttiva. Le altre sette si concatenano fra loro in modo così articolato e, direi, così convulso da doversi recitare tutte d’un fiato: i concetti si susseguono veloci l’un l’altro come causa-effetto-causa e via di seguito. Danno l’impressione di essere come una lunga collana avvolta intorno al collo in sette giri sovrapponentisi, da ciascuno dei quali pendono altrettante - e anche più - differenti pietre preziose. Ciò è perfettamente conforme all’andamento circolare dell’ode: dalla festa scoppiata per la vittoria conseguita alla regina demente nel suo delirio distruttivo all’accorrere di Cesare come sparviero che insegue la sua preda alla preda che preferisce darsi la morte da sé ai festeggiamenti del trionfo che consacra la vittoria conseguita. Una circolarità inversa si ricostruisce poi al termine quando riavvolgendo il filo si ha la negazione della pienezza del trionfo per il suicidio della preda che non ha avuto paura della morte minacciata dal rapace accorrente dall’alto per impedirle quanto s’era immaginata nel suo ebbro furore a danno del Campidoglio dove ora può bastare una coppa di cecubo per festeggiare il trionfo dimezzato. Sul piano dello stile, poi, questo veloce rincorrersi di azioni e reazioni è trasfuso in ardite metafore (fatale monstrum), anafore (nunc … nunc … nunc), ipallagi (dementis ruinas), anastrofi (daret ut catenis), sineddochi (pulvinar), metonimie (Capitolio), litoti (non humilis), comparazioni (accipiter velut): insomma tutte le figure della più alta retorica sono convocate per dire e non dire, gioire e compiangere, maledire e ammirare, temere e tranquillizzarsi. Perché proprio in questo alternarsi e convivere di sentimenti contrapposti Orazio è grandissimo poeta e si rende credibile perché obbiettivamente riconosce il valore dell’avversario (che è, per giunta, una donna) e ne compiange la sorte per quanto meritata ed auspicata. Così, possono passare per licenza poetica le menzogne imposte dalla pubblicistica e dalla campagna di diffamazione del vincitore: una sola nave (una … navis) quando invece fu uno stuolo intero di 60 navi, tutte tranne quell’unica avvolte dalle fiamme (vix una … ab ignibus) quando invece nessuna subì il menomo danno, la pazza ebbra circondata da una mandria di esseri corrotti (contaminato cum grege turpium morbo virorum) quando invece non c’erano intorno a lei che soldati in arme e marinai coraggiosi, la fuga di lei dall’Italia (ab Italia volantem) quando invece i fatti si svolsero in Grecia, quasi la battaglia di Azio fosse stata il punto finale non di una interminabile guerra civile, ma di una guerra nazionale italica contro barbari invasori … Il punto più ardito ed ambiguo è raggiunto dalla metafora fatale monstrum per indicare la regina d’Egitto che è il vero eroe protagonista dell’ode, o meglio: del dramma, dinanzi al quale lo stesso Augusto, per quanto vincitore, finisce con l’essere un dignitoso deuteragonista, per quanto – come nella più classica delle tragedie - doverosamente e legittimamente spietato. Il termine monstrum infatti non ha solo il significato di “mostro”, ma anche quello di “segno divino, prodigio”, e fatale sta sia per “voluto dal fato” che per “che dà la morte”.

Premio Campanile, tutte le informazioni e i dettagli sul bando nell'intervista a Maura Dani

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Uno dei perni centrali della “Campaniliana 2017” è il Premio Nazionale Teatrale intitolato allo scrittore Achille Campanile. Promosso dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, è aperto a tutti e prevede la presentazione un copione inedito in stile umoristico. 


Referente del Premio è la consigliera FondArC, professoressa Maura Dani, che in una dettagliata intervista spiega sia lo spirito che ha mosso la Direzione Artistica e il gruppo di lavoro a promuovere il bando, sia le modalità di partecipazione allo stesso concorso.
Maura Dani, docente e volto noto della cultura veliterna, è già al lavoro per dare informazioni e delucidazioni alle numerose persone che stanno mostrando interesse nei confronti del Premio. Il bando è già disponibile in rete, scaricabile dal link https://www.campaniliana.it/page.asp?action=pag&txt_id=21 e contiene tutti i dettagli. Tutto si sta svolgendo rispettando la massima trasparenza e con un controllo certosino a cura del Comitato Scientifico-Organizzativo. Ecco cosa ha risposto Maura Dani nell’intervista rilasciata all’Ufficio Stampa della “Campaniliana 2017”. 


Professoressa Maura Dani, il Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile” esordisce con la prima edizione. Qual è a suo avviso l’attualità del messaggio che scaturisce dalla produzione campaniliana e dunque perchè avete fortemente voluto, come Fondazione, questo Premio? 

Bisogna premettere che stiamo parlando di Achille Campanile, una figura di primissimo piano nel panorama letterario italiano del '900, che aveva scelto di vivere nella campagna tra Velletri e Lariano, quindi quasi un nostro concittadino. Inoltre quest'anno è il quarantesimo dalla sua scomparsa: dedicargli un Premio Nazionale Teatrale è stato ritenuto dalla Fondazione un doveroso e piacevolissimo tributo. Non per fargli una sorta di monumento, spesso fine a se stesso, ma per far prosperare e lievitare lo spirito della sua ricca produzione. Viviamo tempi in cui sembrano imperversare l'individualismo, l'affermazione di sé, il presenzialismo, le “verità” più o meno asserite con forza. Lo sguardo ironico e acuto di Campanile, la sua abilità funambolica di giocare con le parole – segno di grande padronanza linguistica – il suo stravolgere e ribaltare le situazioni più disparate, può ancora insegnarci, oggi più che mai, a uscire fuori da noi stessi, a prenderci meno sul serio, a vivere e accettare con più leggerezza le nostre tante, umanissime, contraddizioni. 

Che tipo di copione dovrà inviare chi vorrà partecipare al Premio, e quali sono i requisiti del teatro umoristico e ironico che la Giuria di qualità valuterà? 

Per i copioni che parteciperanno al concorso non abbiamo previsto limitazioni quanto alla durata o alla scansione in atti. L'unica norma è che dovranno essere di genere umoristico. La Giuria esaminatrice – composta da Arnaldo Colasanti come Presidente, Simona Marchini e Gaetano Campanile in qualità di giurati – avrà la provata competenza di stabilire criteri e modalità di giudizio per valutare le opere e proclamare quella vincitrice ed, eventualmente, un'opera segnalata. 

Passando alle informazioni fattive, in che forma può essere inviato il copione, dove, e quali requisiti deve rispettare il plico

Le opere dovranno pervenire alla Segreteria del premio entro il 12 del prossimo mese di agosto. Dovranno essere inviate a mezzo raccomandata semplice, senza indicazione del mittente, all'indirizzo indicato nel bando di concorso. Il plico postale dovrà contenere n° 3 (tre) copie cartacee dell'opera e n° 1 (una) in formato digitale, tutte contrassegnate solo dal titolo dell'opera. Dovrà esserci anche una busta bianca e sigillata in cui i concorrenti dovranno inserire le loro generalità e i recapiti domiciliari e telefonici. 

Come si svolgerà l’iter burocratico, dalla ricezione del copione alla trasmissione dello stesso in Giuria? 

La Commissione organizzatrice, una volta acquisite tutte le opere, provvederà a numerare le buste. Lo stesso numero del plico esterno sarà attribuito alle copie interne e alla busta sigillata. Quando la Giuria avrà esaminato le opere e decretato la vincitrice, sarà aperta la busta delle generalità corrispondente al numero della prima classificata e il vincitore verrà tempestivamente avvisato. Tutte queste operazioni verranno regolarmente verbalizzate a cura della commissione organizzatrice. 

Nel bando si legge chiaramente che il copione è rivolto a tutti. Una scelta precisa per incoraggiare gli amanti del teatro ad avvicinarsi ad una scrittura particolare

Il concorso è rivolto a tutti, nella convinzione che la creatività non abbia età! E' anche vero che noi ci auguriamo la partecipazione di tanti giovani autori che abbiano voglia di mettersi in gioco e dare un valido contributo alla produzione teatrale. Il nostro buon augurio consiste nel premio di € 1.500,00, generosamente offerto dalla Casa di Cura Madonna delle Grazie, che è anche socio fondatore della Fondazione Arte e Cultura, e nella messa in scena dell'opera vincitrice, presso il teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri, a cura di una compagnia iscritta alla UILT. Ovviamente speriamo di fare anche meglio per le prossime edizioni! Achille Campanile è stato spesso liquidato, a torto, unicamente come “l’umorista”. 

Cosa vi aspettate che emerga, invece, da questo Premio che si propone di celebrare Campanile in maniera dinamica e con lo slancio che una commedia o un copione brillante possono dare al teatro? 

A chi ancora volesse etichettare o circoscrivere la produzione campaniliana, è proprio il caso di ribadire con forza: Umorista sarà lei! I grandi si manifestano come tali e smontano qualsiasi etichetta. Achille Campanile è stato un grande e ci ha mostrato una strada da percorrere con slancio e creatività. Nel caso del Premio sta agli autori percorrerla: speriamo ne esca del buon teatro... ne abbiamo bisogno! 

Rocco Della Corte - Ufficio Stampa e Comunicazione "Campaniliana 2017"

Culicchia inaugura “Velletri Libris”: letteratura e cittadini riempiono il Chiostro della Casa delle Culture

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Una serata in grande stile per l’inaugurazione della rassegna letteraria nazionale “Velletri Libris” che vedrà arrivare a Velletri nomi importanti e prestigiosi in più date a partire da giugno e fino ad agosto. 

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Davanti ad un Chiostro allestito a puntino per l’evento, si è svolta la cerimonia di apertura dell’iniziativa per poi dare spazio alla prima presentazione in calendario che ha visto protagonista il noto scrittore Giuseppe Culicchia.
A parlare per prima, dopo il benvenuto del giornalista Ezio Tamilia, è stata la consigliera FondArc, professoressa Maura Dani: “Con grande piacere do il benvenuto a tutti in questo splendido luogo che si propone di diventare un salotto nel cuore della città aperto ad incontri di stampo culturale. ‘Velletri Libris’, evento ideato dalla Mondadori in collaborazione con la Fondazione, è il segno tangibile di come la Fondazione stessa sia aperta ad accogliere proposte e suggerimenti provenienti dai cittadini e a dare ospitalità alle iniziative di tutti”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore Artistico, Maestro Claudio Micheli, che ha ringraziato la Scuola Allievi Marescialli e Sottufficiali di Velletri per le duecentocinquanta sedie messe a disposizione e auspicato una grande partecipazione alla rassegna: “Questo è un esperimento, speriamo che questa struttura viaggi verso traguardi importanti e sia apprezzata da tutti, veliterni e non.
La Casa delle Culture è un gioiello unico e patrimonio di tutti, pronto ad ospitare eventi di qualità che mi auguro tutti possano gradire”. A portare il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale l’assessore alla Pubblica Istruzione Luca Masi, il quale si è detto soddisfatto dell’impegno messo in campo per offrire valide proposte culturali ai cittadini: “E’ un progetto che viene da lontano e che andrà lontano quello della Casa delle Culture, e faccio i migliori auguri alla Mondadori affinché possa ottenere risultati consoni alle aspettative che nomi del genere portano con sé. Voglio dare inoltre la notizia che martedì mattina, alle ore 10.00, verrà firmata la Convenzione ufficiale con l’Accademia delle Belle Arti di Roma per l’attivazione con il prossimo anno accademico di due corsi. Un risultato importante per la città, e per questo luogo che ospiterà gli studenti, che insieme ai fruitori della biblioteca, ai libri e all’arte rappresentano il futuro di Velletri”. L’ultimo intervento prima di iniziare l’appuntamento letterario è stato quello di Guido Ciarla, titolare della Mondadori Bookstore Velletri e ideatore della rassegna. Ciarla ha ringraziato la Fondazione e il Comune per il sostegno, ripercorrendo gli ultimi mesi che hanno visto la libreria di via Pia essere uno dei fulcri culturali cittadini: “Da molto tempo stiamo riscuotendo interesse e partecipazione agli incontri con vari autori.
Ringrazio Ezio Tamilia e tutti coloro che hanno collaborato al progetto per far uscire dalle mura della libreria queste presentazioni e renderle aperte a tanta gente”. Un ringraziamento particolare è stato riservato agli autori, agli editori, ai partner (Banca Popolare del Lazio, Allianz Assicurazioni, Casale della Regina, Cantina Piana dei Castelli) e a Carlo Micheli, che con la sua musica ha intrattenuto i presenti accompagnando l’attesa. Proprio la musica non sarà un aspetto secondario nell’estate della Casa delle Culture, perché grazie a Valeriano Bottini e all’Associazione Colle Ionci – come sottolineato da Micheli – sono già stati fissati numerosi appuntamenti concertistici. Terminata l’inaugurazione, spazio alla letteratura e al romanzo: Giuseppe Culicchia con Essere Nanni Moretti arriva a quota ventiquattro libri pubblicati, ma non ha dimenticato le sue prime velleità di scrittura nella sua stanza, battendo a macchina. Il suo discorso è partito proprio dal passato, quando libraio si cimentava in una professione difficile che però dà anche innumerevoli spunti. In questo senso l’ultimo romanzo è un mix di divertimento e riflessione, perché i due protagonisti aiutano ad esplorare il mondo dannato e difficile dell’editoria. Bruno Bruni, scrittore di nicchia, commette quasi per caso – lasciandosi crescere la barba – un furto d’identità. La trama del romanzo rispecchia alcuni episodi autobiografici, poiché proprio Culicchia si trovò ad essere coinvolto in problemi burocratici per un finanziamento a suo nome di cui non era a conoscenza. Lo scambio di identità, gli aneddoti, alcune letture di passi significativi – alcuni comici e alcuni più seri – hanno accompagnato dolcemente gli spettatori ad immergersi nel mondo della letteratura contemporanea. Bruno Bruni, accortosi di essere un sosia impressionante di Nanni Moretti, su consiglio della spregiudicata fidanzata Selvaggia comincia a girare città per città spacciandosi per il noto regista.
“Una satira a tratti grottesca – ha notato Tamilia dialogando con l’autore – dell’industria editoriale”, analisi confermata da Culicchia che ha sottolineato come non sia facile arrivare al lettore in un contesto di “redditività al metro quadro”. “Il libraio – ha detto Culicchia – è il medico dell’anima, e offre titoli di tanti scrittori spesso non giustamente considerati. Nel caso di Essere Nanni Moretti Bruno Bruni nella speranza di incontrare e parlare con il critico letterario Franchini si apposta al Salone del libro di Torino ma non riesce nel suo intento. Tuttavia incontra molti scrittori (Fabio Volo, Andrea De Carlo, Alessandro D’Avenia) tutti contornati da ragazzine, cinquantenni composte, professoresse di lettere”. L’esplorazione del mondo editoriale continua con le montagne di libri di Bruno Vespa, che nel romanzo però lamenta una pubblicizzazione non sufficiente del suo ultimo lavoro. L’ilarità generale suscitata dall’adesione della finzione alla realtà trova il suo compimento più logico e allo stesso tempo surreale con il fatto che il protagonista, Bruno Bruni, ha un odio particolare per uno scrittore: Giuseppe Culicchia. “Avendo citato nomi di colleghi reali – ha spiegato l’autore – mi sembrava giusto compiere un sano esercizio di auto-ironia inserendomi nel ruolo di antipatico e detestato romanziere. Tutto ciò mi è servito, a livello narrativo, anche per raccontare i rapporti di stima o repulsione che inevitabilmente vengono a crearsi tra scrittori che fanno parte della stessa ‘baracca’”. La svolta cercata dai protagonisti, Bruno e Selvaggia, arriva con l’appropriazione indebita dell’identità di Nanni Moretti, ma la gravidanza della ragazza frena questa spensieratezza folle mettendo i due innamorati di fronte alle responsabilità. Un grande rimando all’attualità, con l’incertezza dei giovani che non sanno quando andranno in pensione e la necessità di offrire ai propri figli un futuro degno.
Culicchia ha concluso leggendo quello che è stato considerato da molti critici il passo più bello e profondo del romanzo: “Da torinese – ha dichiarato alla folta e attenta platea – molto spesso mi criticano se ambiento i libri a Torino, ma si stupiscono se li ambiento fuori. Questo libro accontenta tutti perché i luoghi sono vari, da Torino ad altre città”. E proprio a Torino, luogo dove Culicchia evidentemente ha le sue radici più intime, nella zona dei ‘Murazzi’ che ospitava la movida negli anni Novanta, si conclude Essere Nanni Moretti con una riflessione emozionante sull’abisso della solitudine, sui sorrisi dalle pieghe amare e sugli occhi dei passanti che sprizzano disperazione. Un contraltare al clima ironico dell’intero romanzo, presa di coscienza matura da parte di uno scrittore di altissimo livello. Con gli applausi dei presenti e gli autografi la serata è proseguita grazie alle particolari e squisite degustazioni culinarie e vinicole offerte dai partner. Per “Velletri Libris” un esordio positivo (oltre cento spettatori) e dopo il successo della prima l’appuntamento è per lunedì sera alle ore 21.00 nel magico luogo incantato del Chiostro del Carmine con Michela Marzano.

GALLERIA FOTOGRAFICA
a cura di Rocco Della Corte e Valentina Leone


Carenza idrica, Giorgio Greci: "Chiedo un intervento drastico verso Acea viste le difficoltà"

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La situazione di emergenza idrica non lascia indifferenti i consiglieri comunali. Anche Giorgio Greci, candidato Sindaco per il 2018, si è espresso in merito alle vicende di questi giorni.


VELLETRI - Il noto cardiologo veliterno ha fatto una semplice e diretta richiesta all'Amministrazione, che sembra pronta a recepire l'invito ad essere drastici: "Chiedo formalmente al Comune di Velletri - ha detto Greci - di intervenire in modo deciso e drastico verso Acea viste le immense difficoltà che stanno vivendo i veliterni per interruzioni anche di diversi giorni dell'acqua pubblica nelle abitazioni.
Da segnalare una mancanza totale di accurata comunicazione ai cittadini coinvolti, servizio telefonico assolutamente insufficiente e disagi immensi. Siamo a metà giugno e già ci sono questi problemi: cosa succederà nei mesi più caldi? Sono pronto a sostenere ogni attività contro questa assurda situazione. Voglio tutelare i miei cittadini e lo farò su ogni aspetto". Una dichiarazione lucida e netta quella di Greci, che si mette a disposizione della comunità per collaborare alla risoluzione dei problemi. 

PPV, duro Lamberto Trivelloni: "Chiarezza e correttezza verso i cittadini sulla questione Rifiuti"

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Sulla questione Volsca, in attesa di dichiarazioni ufficiali da parte dell'Amministrazione Comunale, dopo Greci in qualità di candidato Sindaco e capogruppo della lista Live e Dario Di Luzio in qualità di consigliere comunale FDI, arriva puntuale anche l'analisi di Patto Popolare Velletri.

VELLETRI - Il nuovo movimento civico, che raccoglie diverse personalità della politica locale, tramite uno dei suoi esponenti, Lamberto Trivelloni, ha rilasciato alla stampa un'intervista riguardo la situazione che sta tenendo banco tramite comunicati e dibattiti sui social network. L'ex assessore, che da mesi aveva fatto emergere i suoi timori sulla situazione, è molto duro nei confronti dell'Amministrazione.


Lamberto Trivelloni, come si apprende da social, comunicati stampa e dichiarazioni di vari politici la vecchia Volsca è fallita. Lei e Patto Popolare da tempo vi occupate di questa faccenda tramite post, note ai giornali locali e dibattiti in rete: quale è la sua reazione in merito?


Il fallimento della Volsca è stato più cercato che subito. Lo scrissi a Gennaio 2010 e l'ho ripetuto continuamente in questi successivi sette anni. Lo si sapeva e forse finanche sperava che sarebbe finita così. Sette anni fa, a mio avviso, ed i motivi li ho spiegati dettagliatamente già a suo tempo, la suddetta società non poteva essere messa in uno stato concordatario e comunque a quelle condizioni. Il Magistrato che oggi emette la sentenza, della quale parlerò a parte, dopo otto anni, è lo stesso che allora autorizzò il concordato preventivo. Era il 2009...

Lei è più volte tornato su questa faccenda, anche con relazioni dettagliate, ma a suo avviso cosa ha portato a questo epilogo?

L'attuale Assessore al Bilancio del Comune di Velletri in Consiglio Comunale affermò che sino a quando il controllo era compito suo (fine 2008) la società rappresentava un gioiellino. Aveva circa 26 milioni di euro di debiti ed altrettanti di crediti, insomma chiudeva i bilanci in attivo. Servadio, ed il suo avvocato fiduciario, la presero in mano subito dopo e l'Assessore Ciarcia lasciò il suo incarico per ricoprire il ruolo di consigliere comunale, sempre nel 2008. Da allora quello che è accaduto lo sapete: una società in fallimento e quella nata sulle sue ceneri (che a mio avviso la legge non consente in quel modo) ha quasi triplicato il costo dei servizi che ci rende, raccogliendo e smaltendo la immondizia che produciamo, passando dai 4,6 milioni di spesa del 2007 agli oltre 10 milioni di euro attuali. Non vi sono colpe o responsabilità da definire, insomma, ma fatti concreti da valutare. Ognuno si faccia pure la sua idea. 

Secondo lei era un epilogo scontato oppure si poteva correre ai ripari? Ci sarebbe stato un margine di azione per evitare quanto accaduto?

Non ci sono stati primi intoppi, né c'era margine di azione. Vi sono sempre stati, è la politica che li genera; però poi, giorno dopo giorno, si sono moltiplicati e sono aumentati gradualmente. Servadio è quanto di peggio poteva capitare alla nostra città e con lui le persone politicamente più vicine. Masi e Guidaldi in primis. Casa di vetro, Comune trasparente, risanamento dei conti comunali e delle sue società partecipate, riduzione dei tributi, stato delle strade cittadine, biogas, crisi del commercio locale, attentati all'ambiente ed alla nostra agricoltura, stato delle scuole, del civico Cimitero e dell'impiantistica sportiva...vado avanti?

A suo avviso la situazione è irrimediabile? E quali sono le conseguenze che si potrebbero ripercuotere sulla città?

Qualcuno in questa storia ci rimetterà le penne, a meno che sia un grande bluff e, prossima settimana, la banca che ha presentato l'istanza, verrà saldata ed il fallimento revocato. Ed allora perché non farlo subito, lasciando inutilizzati i tre milioni di liquidità che sono in cassa in questo preciso istante? Una sorta di "non vorrei ma lo faccio"? Io credo che non sia nemmeno giusto nei confronti di tutti gli altri creditori e se non avverrà ed al di là delle responsabilità individuali eventualmente da accertare, il Comune di Velletri dovrà comunque restituire ciò che manca dei primi 5 milioni di debito già accertato nei confronti della società fallita ed imputatigli e che non ha ancora saldato per intero e rischia pure di essere condannato a pagare gli ulteriori 5 che, a mio avviso, gli furono illegittimamente scontati. Ergo: nuovo dissesto alle porte!?! Il mio secondo timore riguarda la nuova società, a mio avviso illegittima prosecuzione della precedente (persino il nome è similare, oltre ai fornitori, ai clienti ed alla gestione), che viene chiamata a pagare i debiti e/o restituire tutti i denari ed i beni di cui si era appropriata togliendoli dal legittimo diritto dei creditori rimasti in quel modo con una mano davanti ed una dietro. E quindi alla prima in fallimento segue la seconda, con tutto quello che ne consegue. In ultimo, ed è il timore più concreto e probabile, i cittadini di Velletri, in particolare, ma anche degli altri Comuni soci, vedranno lievitare le cartelle di pagamento che arriveranno nelle loro case; paga pantalone, insomma. Chiaro? Se poi qualcuno pensa di impicciare le cose portando e vendendo veleno in mezzo alle nostre vigne migliori, abbattendo pure ciò che resta del nostro patrimonio agricolo, se lo levi dalla testa. La medicina non può essere peggiore della malattia ed i "velletrani " ne hanno le scatole piene!

Emergenza idrica, Andreozzi: "Situazione inaccettabile, ho chiesto urgente conferenza dei Sindaci"

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Continuano i disagi per la popolazione, che riversa sui social il proprio disappunto riguardo tante situazioni che vedono zone e abitazioni di Velletri senz'acqua. Ieri sera autobotti in vari punti del centro, tra cui Piazza Mazzini.


VELLETRI - Per una maggiore informazione e soprattutto per esprimere solidarietà ai cittadini, è tornato a parlare a distanza di due giorni l'assessore ai rapporti con Acea Sergio Andreozzi. Ha quindi annunciato di aver sollecitato, nonostante il giorno festivo, l'ufficio del Prefetto di Roma e la Segreteria Tecnica Operativa, al quale è stata chiesta una urgente convocazione della conferenza dei Sindaci. Un appello fermo è stato rivolto anche alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, primo cittadino del Comune che è anche maggior azionista di Acea.
Il titolare della delega si è detto molto amareggiato per quanto sta avvenendo, dando poi conto dell'attività già svolta e dei passi - sia pratici che istituzionali - messi in campo da questa mattina: "Assistere impotenti a quanto sta accadendo in città riguardo la drammatica situazione idrica vi garantisco è assai deprimente. Svegli dall'alba per essere aggiornati in tempo reale sulla situazione che seppur risolta (con ritardi che dovranno essere giustificati) nella lavorazione, non ha prodotto per oggi i risultati sperati con conseguenti continui ed aggravati disagi per tutta la popolazione del centro storico""Sono quindi partite, nonostante la giornata festiva, telefonate e missive verso enti decisionali. E' stato dapprima avvisato l'ufficio del Prefetto di Roma per eventuali azioni di supporto anche con militari e poi il responsabile della Segreteria Tecnica Operativa al quale, oltre ad essere stato evidenziato lo stato di crisi che attanaglia la nostra città dai primi di giugno, e l'azione superficiale ed insufficiente del gestore per quanto riguarda la risoluzione dei problemi, è stata richiesta una urgente conferenza dei sindaci dei 102 comuni dell'Ato nella quale discutere di Acea e della sua inefficace organizzazione nel gestire il servizio. Una preghiera di collaborazione - ha proseguito Andreozzi - la rivolgiamo quindi al presidente della conferenza e dell'area metropolitana, Sindaco di Roma e maggior azionista di Acea, dottoressa Virginia Raggi, già chiamata a raccolta sul tema in altre circostanze e con riscontro totalmente assente da circa un anno. Stavolta sarà il caso di discutere a lungo sul sistema organizzativo di Acea, di quel sistema denominato "stile Firenze" che ha determinato uno scollamento netto tra cittadini e gestore, e soprattutto ha peggiorato la qualità del servizio, di per se già insufficiente, di risoluzione dei problemi tecnici a causa di una assoluta mancanza di monitoraggio e sorveglianza del territorio, nonché di programmazione e prevenzione. praticamente ci troviamo di fronte ad un'azienda molto capace di progettare e realizzare grandi opere ma assolutamente inadeguata nel gestire il quotidiano". 

Serie A2, finale play off: gara 1 va alla Rari Nantes Imperia che espugna Velletri (14-7)

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Non tutto è perduto per l'F&D H2O Fortitudo Domus Pinsa, anche se in gara 1 la Rari Nantes Imperia espugna la Piscina Tortuga. 7-14 il finale.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - La gara 1 delle finali play off va ad Imperia. Questo il verdetto emesso dal match disputato nella Piscina Tortuga. Le liguri, come era ben noto, si sono dimostrate una squadra quadrata e dall'alto tasso di fisicità, anche se le veliterne non hanno sfigurato.
Costruita per vincere il campionato, la Rari Nantes Imperia ha messo in campo grinta e determinazione facendo risultare decisivo l'eloquente 1-5 con cui ha portato a casa il primo parziale. La compagine veliterna, però, ha dato battaglia fino alla fine anche sospinta da un grande pubblico che ha incitato le ragazze di mister Di Zazzo. Bravura avversaria che va abbinata alla sfortuna delle padrone di casa, fermate ben sette volte da pali e traverse. Il gol di Federica Ercoli ad un minuto dall'inizio sembra mettere in discesa la questione, ma la reazione delle avversarie è veemente e le due giocatrici più titolate siglano una doppietta a testa (Cuzzupè e Stieber). Il gol di Bencardino fissa il punteggio sul 5-1 per Imperia. Il risultato shock del primo parziale condiziona e non poco la squadra di Velletri, che tuttavia nel secondo tempo prende le misure e prova a tornare in partita accorciando le distanze. Le reti di Clementi, Bagaglini e Turchi (2) vengono però pareggiate e superate da Amoretti, Cuzzupè (2), Stieber e Bencardino per il 4-5 finale. Il terzo e il quarto parziale si svolgono sulla falsa riga del secondo, con Imperia che forte del vantaggio accumulato nel primo tempo gestisce e riesce a chiudere di misura entrambi i tempi. A segno per la squadra di Velletri Antonacci e Mordacchini, a cui rispondono Matanfa, Garibbo e Bencardino. Nell'ultimo quarto è la nazionale ungherese Stieber a decidere i giochi con la rete dell'1-0. Una gara giocata sul filo dell'equilibrio per tre tempi su quattro, anche se l'approccio iniziale e l'illusione di una vittoria che si è materializzata con il gol in apertura hanno impedito all'F&D di fare risultato. Nulla è perduto, però, e venerdì prossimo ad Imperia ci sarà da sudare ma la compagine di Velletri si giocherà le sue carte ed è chiamata ad una prova di maturità che dovrà affrontare con tutta la serenità possibile. Mister Danilo Di Zazzo, a fine gara, non si è dilungato troppo nell'analisi della partita sottolineando proprio questo: "Dobbiamo rimanere tranquilli, ormai la prima è andata e abbiamo rotto il ghiaccio. Abbiamo visto quello che ci aspetta anche con il secondo arbitraggio. C'è ancora speranza - ha concluso l'allenatore veliterno - e dobbiamo dare il massimo fino al fischio finale". Non sarà facile fare risultato nella tana dell'Imperia, ma tutto è aperto e l'eventuale terza partita si giocherebbe a Velletri. La possibilità di raddrizzare la rotta c'è, la squadra ha già fatto sognare abbastanza i propri tifosi e con un ultimo sforzo si può concretizzare una stagione da sogno che culminerebbe con un meritato salto. 

F&D H2O - RN IMPERIA 7-14
F&D H2O: Minopoli, Bagaglini, Tomassini, De Marchis, Zenobi, Rosini, Antonacci (1), Clementi (1), Passaretta, Turchi (2), Ercoli (1), Bagaglini (1), Mordacchini (1). Allenatore: Di Zazzo
RARI NANTES IMPERIA: Passo, Amoretti (1), Matafa (1), Cuzzupè (4), Stieber (4), Mirabella, Ciccione, Garibbo (1), Puma, Bencardino (3), Drocco, Crocetta, Di Mattia. Allenatore: Ragosa.
Arbitro: Pagani Lambro
Parziali: 1-5 / 4-5 / 2-3 / 0-1

FOTOGALLERY
a cura di Rocco Della Corte e Gaetano Campanile



"La qualità della vita parte dalle piccole cose": Greci si esprime sul PalaBandinelli

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Giorgio Greci: "Intervento urgente per migliorare la seduta sulle tribune e per la temperatura interna del PalaBandinelli". 

Comunicato Stampa 

VELLETRI - L'attivo dottor Giorgio Greci, Consigliere Comunale del progetto civico Live e futuro candidato sindaco di una coalizione alternativa all'attuale ed al Pd, sollecita l'amministrazione comunale di Velletri per due aspetti che sembrano banali ma banali non lo sono.
"È veramente scomodo sedersi sulle tribune del PalaBandinelli con troppo spazio tra i seggiolini ed il pavimento - precisa Greci -  stare per ore in quel modo da veramente fastidio. Chiedo poi all'amministrazione comunale di attivarsi per creare un sistema di areazione interna del palazzetto dello sport che possa alleviare la temperatura che ora è anch'essa impraticabile per il pubblico e anche per gli atleti, ci sono infatti stati diversi disagi per persone presenti come spettatori, nei vari saggi ed eventi di questi ultimi periodi già molto caldi. Bisogna partire dalle piccole cose - conclude il dottor Giorgio Greci - per migliorare veramente la nostra amata città di Velletri. Io su questo mi sto battendo".

Beatrice Clementi convocata al Raduno Collegiale di Trapani: si tinge di nuovo di azzurro l’F&D H2O

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Ennesima convocazione in nazionale per Beatrice Clementi.


VELLETRI L’atleta dell’F&D H2O Fortitudo Domus Pinsa, infatti, è stata convocata per un Raduno Collegiale in programma a Trapani dal prossimo 26 giugno 2017 e fino al 1 luglio 2017.

La comunicazione ufficiale, pervenuta dalla Federazione Italia Nuoto, conferma l’attenzione che il tecnico Paolo Zizza ripone nei confronti della giocatrice veliterna classe 2000. Un riconoscimento davvero importante per l’atleta di Velletri e per la società del presidente Francesco Perillo, nonché una conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla Prima Squadra al Settore Giovanile. A Beatrice vanno i migliori auguri per l’esperienza che si accinge a vivere, nella speranza che riesca a concretizzare i propri sogni in virtù delle rosee prospettive e dei risultati che potrà raggiungere continuando a lavorare con umiltà, impegno e passione. Una grande soddisfazione anche per la società veliterna, che conferma di avere ormai un ruolo di primo piano nel panorama della pallanuoto femminile nazionale.

In visita al Museo Diocesano di Velletri con l’Associazione culturale “Il Trivio”

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I volontari dell’Associazione Culturale “Il Trivio” propongono un’offerta di visite guidate gratuite, su prenotazione, della cattedrale di San Clemente e del Museo Diocesano di Velletri. 

di Valentina Leone


VELLETRI - Spesso accade che i luoghi a noi più vicini siano i più sconosciuti. Così accade di conoscere bene la planimetria delle città europee, con le loro chiese, musei e monumenti, e di ignorare le ricchezze culturali della nostra città, per la pigrizia che ci assale quando abbiamo tutto a portata di mano.
Proprio per far riscoprire ai cittadini e a un pubblico più allargato la Cattedrale di San Clemente, con i suoi secoli di storia, e il prezioso Museo Diocesano l’Associazione Culturale “Il Trivio” si mette a disposizione per singoli visitatori e per piccoli gruppi, fino a un massimo di venti persone, delle visite guidate gratuite curate da volontari. Le visite all’interno alla Cattedrale, cripta inclusa, e al Museo avranno durata di circa un’ora e quindici minuti ciascuna e si potrà accedere solo con prenotazione, per via telefonica o telematica, acquistando il biglietto unico di ingresso presso il Bookshop del Museo Diocesano. Una bella occasione, dunque, per scoprire o riscoprire la Cattedrale risalente al V secolo a.C., sede episcopale della diocesi di Velletri-Segni, e una delle principali strutture del Sistema Museale Urbano della città, dove sono conservate reliquie e importanti esemplari di arte sacra, come le tavole di Gentile da Fabriano. Di seguito i recapiti per la prenotazione obbligatoria: email: museo@museodiocesanovelletri.it cellulare: 339 345 41 86

Arriva il secondo appuntamento di “Velletri Libris” con 'L’Amore che mi resta' di Michela Marzano

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Lunedì 19 giugno, a partire dalle ore 21, il chiostro dell’ex Convento del Carmine ospiterà la presentazione dell’ultimo libro dell’autrice romana sul tema della maternità. 

di Valentina Leone


VELLETRI - La sofferenza di un genitore che sopravvive al proprio figlio. Questo è il tema centrale del romanzo che Michela Marzano presenterà a Velletri il prossimo lunedì, all’interno della rassegna “Velletri Libris” organizzata dalla Mondadori Bookstore veliterna in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri.
L’Amore che mi resta si apre con il suicidio di Giada, giovane di venticinque anni, che spalanca un abisso per la madre Daria. La narrazione, a partire da un indicibile dolore, indaga il vuoto, cerca (e trova) le parole più aderenti per descriverlo, raccontando come sia possibile affrontare una simile perdita. Scritto in prima persona, nelle forme di una lunga lettera della madre alla figlia, il testo segue la lenta e incessante presa di coscienza da parte di Daria del legame avuto con Giada e di quello che resta, come appunto avverte il titolo, dopo la sua morte. L’ispirazione autobiografica scatena una trama che, originata da un’esperienza reale e vissuta, diventa verosimile solo nella letteratura. Dal germe autentico di verità al fondo di L’Amore che mi resta si snoda, dunque, la storia parallela di una madre e, contemporaneamente, quella ricostruita a posteriori di una figlia, dietro la quale Michela Marzano ha voluto rappresentare il genere umano con le sue fratture, le sue perdite, le sue fragilità non sanabili dall’amore materno, per quanto immenso.
L’autrice – dialogando con il giornalista Ezio Tamilia – condurrà gli spettatori, nel magnifico clima serale che il Chiostro della Casa delle Culture offre – alla comprensione del viaggio di Daria nei territori invivibili della sua interiorità, nei quali vivere senza la figlia appare un’ingiustizia e l’unico rifugio apparente è rappresentato dai ricordi del passato, prima di giungere alla conclusione: «senza amore si è morti, prima ancora di morire». Saranno dunque tematiche interessanti e quanto mai attuali quelle discusse presso la Casa delle Culture e della Musica lunedì sera, alle ore 21.00, per un post-cena che si preannuncia avvincente e con una scrittrice particolarmente legata – come da lei stesso dichiarato più volte - agli incontri con il pubblico visti come momenti di crescita, ascolto e confronto. Obiettivo, quest’ultimo, che è lo stesso che anima la Mondadori Bookstore di Velletri, ideatrice della rassegna e a cui va il merito di aver messo a disposizione della città una proposta culturale di tale spessore.

"Piano Forum Festival": la musica accompagna i veliterni nella Casa delle Culture

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Dal 25 giugno al 1 luglio l'Associazione Colle Ionci protagonista alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri con l'importante manifestazione del "Piano Forum Festival". 

VELLETRI - Sono previsti 18 appuntamenti ad ingresso libero tra concerti, conferenze, lezioni aperte, oltre ai due concerti di Irene Veneziano e Carlo Grante.
Tutto completamente autofinanziato, senza contributi pubblici o sponsor. Grandissima qualità e grande opportunità per la città e per il mondo musicale locale. 

Tutte le informazioni sui siti e sulle pagine Facebook: Associazione culturale Colle Ionci e Accademia Musicale Roma Castelli. L'evento, prodotto in collaborazione con la Fondazione Arte e Cultura, sarà così strutturato:

Domenica 25 giugno ore 18.00 - Ingresso a biglietto
Concerto del M° Irene Veneziano 
musiche di S. Rachmaninov, A. Dvorak, F. Chopin, E. Granados, R. Piana.

Lunedì 26 - Ingresso libero
    • Ore 12,30 Lezione aperta
    • concerto ore 18,00 Carlo Grante (musiche di Lawrence Ball e Keith Barnard)
    • Ore 21,30 Incontro con D. Scarlatti, a cura di Carlo Grante
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Martedì 27 - Ingresso libero
    • Ore 12,30 Lezione aperta
    • concerto ore 18,00 Irene Sacco (musiche di J. S. Bach, W. A. Mozart, R. Schumann, S. Rachmaninoff)
    • concerto ore 19,00 Adele Schiavolin (musiche di J. S. Bach, L. v. Beethoven, F. Chopin, F. Liszt)
    • Ore 21,30 Incontro con Leopold Godowsky, a cura di Carlo Grante
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Mercoledì 28 - Ingresso libero
    • Ore 12,30 Lezione aperta
    • concerto ore 18,00 Eleonora Costantin(musiche di L. v. Beethoven, Bach-Busoni, F. Chopin, C. Debussy, Brahms -Paganini)
    • concerto ore 19,00 Xi Xi Chang (musiche di J. S. Bach, L. v. Beethoven, F. Chopin, F. Liszt, S. Lyapunov
    • Ore 21,30 Incontro con Liszt, lo tzigano, a cura di Carlo Grante
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Giovedì 29 – Ingresso libero
    • ore 12,30 Lezione aperta
    • concerto ore 18,00 Antonio Mastrosimone (musiche di J. S. Bach, M. Clementi, F. Kuhlau, R. Vinciguerra)
      Pietro Mastrosimone (musiche di J. S. Bach, A. Longo, F. Kuhlau, R. Schumann)
    • concerto ore 19,00 Sofia Sacco (musiche di J. S. Bach, F. Liszt, F. Chopin, S. Prokofiev)
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Venerdì 30 – Ingresso libero
    • Ore 12,30 Lezione aperta
    • concerto ore 18,00 Francesco Massimi (musiche di W. A. Mozart, R. Schumann, M. Ravel, I. Stravinskij)
    • concerto ore 19,00 Esecutori: docenti e allievi di Pianoforum (musiche diDebussy, Gamelan e minimalismo, Godowsky Gamelan, “In C” di Terry Riley)
    • Ore 21,30 Incontro con Riemann, Christiani, Lussy, a cura di Carlo Grante
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Sabato 1 luglio
    • Ore 12,30 Lezione aperta. Ingresso libero
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Sabato 1 luglio ore 21:00 
CONCERTO del M° Carlo Grante
“Chopin Dreams”, musiche di F. Chopin e B. Adolphe
Ingresso a biglietto

Non mancheranno attività di Didattica, e nello specifico:
Corso di pianoforte con Irene Veneziano nei giorni 26-27-28 giugno; Accademia intensiva di pianoforte, docenti Carlo Grante ed Adriana Silva, da martedì 27 a sabato 1 luglio
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