E’ Riccardo Iannuzzi l’uomo che dovrà trainare Forza Italia fuori dalle secche e restituirle quell’appeal perso per strada. Troppo grande per il partito degli azzurri lo smacco subito nelle scorse ore per restare a guardare.
L’ufficializzazione degli addii dei consiglieri comunali e dell’ex coordinatore comunale ha indotto il coordinatore provinciale Adriano Palozzi a rompere gli indugi correndo ai ripari. Sarà proprio il 43enne Riccardo Iannuzzi a dover fungere da catalizzatore nel tentativo di restituire un’anima al partito su scala cittadina.
"Nel percorso di rinnovamento del partito" - ha dichiarato Palozzi - "la nostra azione deve essere forte e concreta, al fine di attuare scelte strategiche sui territori". "Conscio dell’importanza del ruolo - ha invece dichiarato Iannuzzi - "non avrò problemi a rimboccarmi le maniche e sono certo che opereremo per il bene del paese, dal commercio alle famiglie in gravi difficoltà". Il primo tema trattato dal neo-cordinatore forzista è quello dei parcheggi di viale Roma: “Coi recenti lavori – ha affermato – si è cercato di mettere una pezza agli errori accumulati nel tempo, piuttosto che dimostrare umiltà e fare il passo indietro da tutti auspicato, che era e resta quello di riportare i parcheggi nella loro collocazione originaria”. Un pò come Fabio Taddei nei giorni scorsi, che si è prodotto in una missiva lunghissima, anche Iannuzzi ha fatto dipendere da quella scelta gli ingenti danni causati all’asfalto della parte di strada dove “un tempo i parcheggi attutivano i danni provocati dal passaggio dei mezzi pesanti, che hanno fatto letteralmente sprofondare l’asfalto”. “Sono assolutamente d’accordo– ha rincarato la dose Riccardo Iannuzzi – con chi ritiene che, così facendo, si è resa meno sicura persino la passeggiata o la sosta sulle panchine. Ma la cosa più assurda è che si sono resi pericolosi gli ingressi alle abitazioni private e agli incroci, coprendo completamente la visuale, come ripetuto più volte dai residenti. Il tutto– ha aggiunto il coordinatore di Forza Italia – facendo venire meno il principio che i parcheggi, che in questo modo si sono ridotti sensibilmente, vengano dislocati nel verso d’ingresso alla città e non in uscita, costringendo così gli automobilisti a dover arrivare in piazza Garibaldi e tornare indietro, a meno di non fare un’inversione ad U che non è ovviamente consentita dal Codice della Strada”.