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Sequestrato un immobile di valore dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente

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Nella giornata odierna i militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. di Velletri che ha disposto il sequestro di un immobile di consistente valore economico nei confronti di C. F. e R. A., entrambi sottoposti a procedimento penale per reati di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. 


Si tratta di un nuovo tassello dell’indagine che ha interessato la base dell’Aeronautica di Ciampino – Ufficio II Genio e che aveva portato, nel dicembre scorso, alla emissione di otto misure di custodia cautelare nei confronti di ufficiali dell’Aeronautica, dipendenti civili del Ministero della Difesa e imprenditori impegnati nel settore degli appalti pubblici.
La vicenda ruotava attorno ad un certo numero di gare d’appalto che erano state alterate al fine di aggiudicarle ad imprenditori collusi in cambio del pagamento di tangenti di valore oscillante tra il 5 e il 10 % del valore aggiudicato. Avendo le indagini dimostrato il carattere sistematico e perdurante nel tempo delle prassi illecite all’interno dell’ufficio di Ciampino, la Procura della Repubblica si è determinata a richiedere non soltanto il sequestro del profitto dei reati di corruzione, ma, più in generale, il sequestro di un bene di valore sproporzionato al reddito dichiarato dai coniugi C. F. e R. A.. Il primo risulta infatti essere un dipendente con mansioni di falegname, mentre la seconda risulta essere priva di redditi. Utilizzando una norma originariamente concepita in chiave antimafia, il G.I.P. di Velletri ha emesso un provvedimento proprio sul presupposto che gli indagati abbiano ottenuto illecitamente un arricchimento patrimoniale grazie ai proventi della corruzione ricevuti nell’arco di diversi anni. Qualora gli indagati non dovessero dimostrare, in antitesi all’impostazione accusatoria, la provenienza lecita del bene, questo sarebbe destinato alla confisca. Si tratta di una villa del valore di circa 360.000 euro realizzata dagli indagati nel territorio di Rocca di Papa. Le indagini, concluse a carico delle persone raggiunte da misura cautelare, proseguono per altre vicende.


Comunicato Stampa Procura della Repubblica

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