Mattinata importante per il Liceo Scientifico "Ascanio Landi" di Velletri: è stata infatti inaugurata, dopo cinque anni di chiusura forzata, l'aula Magna intitolata a Padre Ernesto Balducci. Con l'occasione sono state consegnate le borse di studio dedicate al professor Benedetto Gozzi, recentemente scomparso ma rimasto nel cuore di tutta la comunità.
Ad introdurre la manifestazione è stato il preside, professor Roberto Toro, che ha dato subito la parola ai ragazzi che hanno eseguito magistralmente Napul'è di Pino Daniele accompagnata da una coreografia. "Celebriamo oggi - ha dichiarato Toro - la rinascita dell'aula magna che è il fulcro delle nostre attività e lo era stato fino al 2011, quando poi un problema esterno alla struttura lo ha fermato. La ripresa odierna rappresenta una sinergia tra scuola e territorio, in un momento importante per la città e per gli studenti: questa è la testa della cerimonia, il cuore invece è la dedica al professor Gozzi con la consegna delle borse di studio nel giorno che è il genetliaco del nostro insegnante e l'inizio della primavera che ci aiuterà a recuperare i valori tramite il messaggio del professor Gozzi".
Ha preso dunque la parola l'assessore alla Pubblica Istruzione Luca Masi, il quale ha ricordato di essere stato presidente del consiglio dei genitori proprio quando fu chiusa l'aula:
"Oggi siamo felici di riaverla, è un momento in cui scuola e istituzioni si incontrano. Vorrei ricordare che anche grazie al lavoro degli studenti del Landi oggi sui ledwall scorrono i nomi delle vittime della mafia, perchè questa giornata è dedicata anche a loro". Presente anche l'assessore alla Cultura Ilaria Usai, che ha ricordato quando da studentessa e rappresentante degli studenti ha partecipato all'ultima assemblea d'istituto proprio in aula magna ed esortato gli studenti a sfruttare la sala rimessa a nuovo grazie al lavoro della città metropolitana. Si è interessato in prima persona e concretamente per i lavori il consigliere metropolitano Roberto Leoni, cui va grande merito per questa riapertura, che si è detto orgoglioso di aver lavorato in maniera sinergica con le istituzioni preposte: "Dissi che ce l'avremmo fatta, e così è stato. Vorrei riprendesse a Velletri il tema della città degli studi, girando sul territorio mi rendo conto che ci sono tante eccellenze che andrebbero valorizzate".
Non poteva mancare la testimonianza dello storico preside, come lo ha definito il professor Toro, Ciro Oliviero Gravier, che ha visto nascere e svilupparsi l'aula magna sin dai tempi in cui era una palestra: "Potrei raccontare la preistoria e la protostoria di questa struttura. Ricordo quando facemmo apporre l'epigrafe contro la guerra con l'articolo della Costituzione, ancora presente, oppure il dibattito con padre Ernesto Balducci che fu partecipatissimo. Dopo qualche tempo Balducci morì in un incidente stradale e gli dedicammo l'aula. Oggi si ricorda il professor Gozzi, ma vorrei ricordare anche il professor Alessandrelli. Mi auspico che questa struttura torni, come avevamo deliberato in Consiglio tanti anni fa, aperta anche alle scuole e alle associazioni per fare iniziative culturali". Ha portato il suo saluto anche il presidente del consiglio d'istituto attuale, signor Mellone, che ha fatto i complimenti ai ragazzi, al preside e a tutti coloro che hanno lavorato per la riapertura riallacciandosi al tema della rinascita culturale cittadina per far sì che Velletri diventi fucina di cultura. Dopo gli interventi è stata la volta del teatro, con degli estratti dai lavori del laboratorio teatrale del Liceo: una scena di "Uomo e Galantuomo", intermezzi musicali, siparietti ironici che hanno suscitato il riso dei presenti. Il momento più commovente della mattinata si è avuto quando il preside Roberto Toro ha consegnato gli assegni ai quattro vincitori della borsa di studio intitolata al compianto professor
Benedetto Gozzi. Il fratello, presente insieme agli altri familiari del docente, ha ringraziato la scuola per l'iniziativa e gli studenti vincitori hanno ricordato orgogliosi la loro passione per la matematica. Tra i premiati anche una studentessa del professor Gozzi, che non è riuscita a trattenere le lacrime in attimi di profonda commozione. Il finale è stato nel segno della musica con una canzone sudafricana eseguita da una studentessa dell'InterCultura e con "Na tazzulella e cafè". La cerimonia si è chiusa tra la soddisfazione di docenti, studenti ed intervenuti e un ringraziamento alla professoressa Rosalia Di Nardo per la regia dell'evento. E' sicuramente un punto di partenza e non di arrivo - come ha sottolineato il rappresentante d'istituto Alessio De Stasio nel suo intervento - e l'aula magna torna a disposizione per ridiventare quel fulcro di cultura, iniziative, spettacoli e conferenze che è sempre stato.
"Oggi siamo felici di riaverla, è un momento in cui scuola e istituzioni si incontrano. Vorrei ricordare che anche grazie al lavoro degli studenti del Landi oggi sui ledwall scorrono i nomi delle vittime della mafia, perchè questa giornata è dedicata anche a loro". Presente anche l'assessore alla Cultura Ilaria Usai, che ha ricordato quando da studentessa e rappresentante degli studenti ha partecipato all'ultima assemblea d'istituto proprio in aula magna ed esortato gli studenti a sfruttare la sala rimessa a nuovo grazie al lavoro della città metropolitana. Si è interessato in prima persona e concretamente per i lavori il consigliere metropolitano Roberto Leoni, cui va grande merito per questa riapertura, che si è detto orgoglioso di aver lavorato in maniera sinergica con le istituzioni preposte: "Dissi che ce l'avremmo fatta, e così è stato. Vorrei riprendesse a Velletri il tema della città degli studi, girando sul territorio mi rendo conto che ci sono tante eccellenze che andrebbero valorizzate".
Non poteva mancare la testimonianza dello storico preside, come lo ha definito il professor Toro, Ciro Oliviero Gravier, che ha visto nascere e svilupparsi l'aula magna sin dai tempi in cui era una palestra: "Potrei raccontare la preistoria e la protostoria di questa struttura. Ricordo quando facemmo apporre l'epigrafe contro la guerra con l'articolo della Costituzione, ancora presente, oppure il dibattito con padre Ernesto Balducci che fu partecipatissimo. Dopo qualche tempo Balducci morì in un incidente stradale e gli dedicammo l'aula. Oggi si ricorda il professor Gozzi, ma vorrei ricordare anche il professor Alessandrelli. Mi auspico che questa struttura torni, come avevamo deliberato in Consiglio tanti anni fa, aperta anche alle scuole e alle associazioni per fare iniziative culturali". Ha portato il suo saluto anche il presidente del consiglio d'istituto attuale, signor Mellone, che ha fatto i complimenti ai ragazzi, al preside e a tutti coloro che hanno lavorato per la riapertura riallacciandosi al tema della rinascita culturale cittadina per far sì che Velletri diventi fucina di cultura. Dopo gli interventi è stata la volta del teatro, con degli estratti dai lavori del laboratorio teatrale del Liceo: una scena di "Uomo e Galantuomo", intermezzi musicali, siparietti ironici che hanno suscitato il riso dei presenti. Il momento più commovente della mattinata si è avuto quando il preside Roberto Toro ha consegnato gli assegni ai quattro vincitori della borsa di studio intitolata al compianto professor
Benedetto Gozzi. Il fratello, presente insieme agli altri familiari del docente, ha ringraziato la scuola per l'iniziativa e gli studenti vincitori hanno ricordato orgogliosi la loro passione per la matematica. Tra i premiati anche una studentessa del professor Gozzi, che non è riuscita a trattenere le lacrime in attimi di profonda commozione. Il finale è stato nel segno della musica con una canzone sudafricana eseguita da una studentessa dell'InterCultura e con "Na tazzulella e cafè". La cerimonia si è chiusa tra la soddisfazione di docenti, studenti ed intervenuti e un ringraziamento alla professoressa Rosalia Di Nardo per la regia dell'evento. E' sicuramente un punto di partenza e non di arrivo - come ha sottolineato il rappresentante d'istituto Alessio De Stasio nel suo intervento - e l'aula magna torna a disposizione per ridiventare quel fulcro di cultura, iniziative, spettacoli e conferenze che è sempre stato.
Rocco Della Corte
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