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A Velletri arriva La7, "La gabbia" si occupa del problema della casa e va in Municipio dal Sindaco

Nella serata di ieri il programma televisivo "La Gabbia", condotto da Gianluigi Paragone e andato in onda su La7, si è occupato del problema della casa mandando un'inviata a Velletri per fare luce sulle recenti polemiche relative ad alcuni sgomberi, su cui sono intervenuti sia l'assessore Ciafrei che l'opposizione e i cittadini interessati.

La questione, scottante, è relativa alle graduatorie, che scontentano molti italiani, i quali lamentano l'alto tasso di stranieri presenti nelle liste. La giornalista, dopo aver intervistato una donna che dal prossimo 11 aprile dovrebbe perdere la sua abitazione, si è recata presso il Municipio dove è stata ricevuta dal Sindaco Servadio e dall'assessore ai Servizi Sociali Ciafrei.

"Aspetterò dentro casa l'11 aprile - ha detto davanti alle telecamere di La7 la donna protagonista di questa vicenda - con una sigaretta, sul divano, che arriveranno e mi porteranno di forza fuori da casa. Ho 47 anni, una figlia di 17 che ha appena partorito, e non mi vergogno a dire che per interi giorni ho dormito in macchina o in tenda sulla spiaggia d'estate. La cosa che mi stupisce è che le case vedono in graduatoria aventi diritto quasi tutti extracomunitari, mentre io devo sentirmi dire che non ho titolo per avere aiuto". La giornalista della settima rete ha parlato di un'autentica bomba sociale, ma è stata subito frenata dalla replica dell'assessore Giulia Ciafrei che riepilogando le procedure di questi casi ha respinto al mittente le accuse: "La bomba sociale la create voi, non ci sono differenze tra italiani e stranieri e i criteri valgono per tutti. Non ci sono favoritismi e non abbiamo messo nessun bambino in mezzo alla strada". La discussione si è così accesa, con la cittadina veliterna che ha gridato: "Sapete voi cosa vuol dire dormire in macchina o lavarsi in Piazza Garibaldi?". 
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La giornalista su Via Menotti Garibaldi

Ha preso dunque la parola il Sindaco, Fausto Servadio, il quale ha assicurato che nel suo Comune "nessuno dorme sotto i portici e fuori da casa". Riguardo ai favoritismi nei confronti di extracomunitari e romeni la Ciafrei ha spiegato che "sono persone che stanno a Velletri dal 1984 e hanno fatto tutta la trafila". La giornalista ha auspicato, alla presenza di tutti, una verifica dei casi più bisognosi e uno sgombero di eventuali furbetti che occupano alloggi popolari senza averne reale diritto, ricevendo assicurazione dal Sindaco che ha confermato il fatto che l'assessore Ciafrei sta lavorando in tal senso. Al termine del servizio, però, la cittadina ha ribadito la propria amarezza per quanto le sta accadendo con un eloquente: "Mi sono sentita una fallita, mi sento violentata dal mio Stato". Un dibattito che è ben lontano dall'arrivare al termine, vista la delicatezza della situazione che si va a scontrare con leggi e burocrazia. La speranza è che tutto si risolva presto e al meglio soprattutto per i cittadini, e in generale per tutti coloro che hanno bisogno di un tetto e si trovano coinvolti in un'emergenza abitativa a cui è difficile far fronte. 

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