Riceviamo e pubblichiamo una lettera quale diritto di replica al comunicato stampa apparso martedì 16 luglio 2019 sulla nostra testata.
"Siamo noi le incivili organizzatrici del pic nic. Ebbene si, lo confessiamo. E’ strano trovarsi accusate di aver violato un divieto contenuto in un fantomatico regolamento di cui, ad oggi, non abbiamo trovato traccia. Sia chiaro che, così come si è uscite per fumare, come espressamente vietato da visibili indicazioni, allo stesso modo ci saremmo comportate a fronte di un altrettanto esplicito divieto di consumare cibo all’interno del chiostro. Sarebbe bastato che, chi tra i presenti avesse trovato sconveniente il nostro comportamento, ce lo manifestasse sul momento, perché noi ci si trasferisse altrove. Detto ciò, il nostro scandaloso banchetto a base di riso condito con prodotti km 0 e zero rifiuti, era, nella nostra visione di vivere anche così la cultura, evidentemente distante dal provincialismo di alcuni presenti, un’occasione di allegra convivialità nel rispetto del luogo e dell’organizzazione del bell’evento. A noi, lettrici appassionate ed estimatrici di lungo corso di Michela Murgia, vivere con familiarità l’ex convento del Carmine sembrava modo per onorare la pluralità delle culture che questo magnifico luogo porta nel nuovo nome. Linda, Federica, Laura, Stefania, Maria Grazia, Daniela, Alessandra, Luigia, Teresa, Sofia P.S. Ben prima dell’inizio della presentazione, neppure un chicco di riso era rimasto come traccia del “delitto”.