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Intervista a Roberto Emanuelli: “Sally e Simone, due inversi lontani e inconciliabili che forse si incontreranno”

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Sabato castellano per Roberto Emanuelli, che ha presentato a Velletri e Genzano il suo ultimo romanzo “Buonanotte a te”, edito da Rizzoli. Il giovane scrittore, prima di dedicarsi al numeroso pubblico che lo ha accolto con grande entusiasmo, ha rilasciato a Rocco Della Corte dell’Ufficio Stampa Mondadori Bookstore alcune dichiarazioni riguardanti l’ultimo libro pubblicato.
Roberto Emanuelli, l’ultimo romanzo ha due personaggi chiave. La prima è Sally, una figura interessante, giovane e con un vissuto familiare complesso… 

Sally è una ragazza di 17 anni, quasi 18. Una giovane donna che affronta la vita e l’amore, lo vede e lo insegue, è passionale e ha tanti sogni nonostante provenga da una famiglia altolocata, chiusa perché molto ricca. Frequenta una scuola esclusiva, ha un fidanzato nobile, e il padre le trasmette dei valori un po’ sballati a cui lei per fortuna si ribella. Ha un gruppo di amici eterogeneo, con cui trascorre le sue giornate e che considera una vera e propria famiglia. Per dare un esempio di come il padre cerchi di condizionarla, in un determinato momento le consiglia di restare con un ragazzo nonostante la maltrattasse solo perché questo in quanto nobile è adatto alla loro famiglia. Per fortuna Sally ha dentro di sé un cuore, e lo segue… 


Simone, invece, ha tutta un’altra storia alle spalle. Ed è l’altro personaggi clou di “Buonanotte a te”. Cosa lo caratterizza? 

Simone è un adulto, 35enne, avvocato d’affari cinico e spietato. Il suo unico obiettivo sono i soldi, la carriera, ha dimenticato cosa sia l’amore tanto è vero che Nicole, la ragazza con cui convive, si chiede che fine abbia fatto quel giovane ragazzo romantico, passionale e con dei sani principi. Quando lui sente parlare d’amore, deride chi ascolta. Si è proprio perso… 


L’incontro di due vite così diverse avverrà? 

Diciamo che questi due universi apparentemente lontani e inconciliabili forse si incontreranno. 

A livello stilistico, hai inserito degli stacchi fra un capitolo e l’altro. Perché questa precisa scelta? 

Ogni tot capitoli ho messo un intervallo, come lo definisco io, che è un quadro astratto. Un momento inizia con un orario preciso, cronologicamente, avanzato rispetto al precedente. In questo intervallo succede qualcosa, c’è un movimento, e alla fine farà ricomporre i pezzi del puzzle. 


“Buonanotte a te” è il terzo romanzo. In cosa si somiglia e in cosa si discosta rispetto ai primi due? 

Rispetto al primo, “Davanti agli occhi”, è diverso perché quello è in gran parte autobiografico. Gli ultimi due, questo e “E allora baciamo”, viaggiano invece su una lunghezza d’onda molto più vicina fra loro a livello editoriale. Direi che “Buonanotte a te” è la naturale prosecuzione emotiva della mia scrittura rispetto al precedente. C’è una continuità.

Foto a cura dell'Associazione Culturale Click! di Velletri

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