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Dopolavoro Ferroviario, si dimette il responsabile culturale: "Fatto un ottimo lavoro, auguro il meglio al DLF"

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Era entrato nel Dopolavoro Ferroviario circa un anno fa quando la struttura era abbandonata a se stessa e morente: Rocco Della Corte lascia, dopo un anno di attività, il ruolo di responsabile culturale per il circolo veliterno e lo fa senza polemica ma anzi con viva soddisfazione per quanto fatto nel periodo da lui curato. 


A livello culturale– dice l’ex direttore artistico – abbiamo fatto molto, riportando persone in un posto che era finito nell’oblio. Penso a tutte le attività svolte, è stato davvero un grande lavoro, ed anche una soddisfazione personale poiché in questo percorso non ho avuto alcun aiuto o quasi, dovendo sobbarcarmi il grosso del lavoro in completa solitudine.

Non è una critica o una polemica– sottolinea Della Corte – ma una constatazione che a distanza di tempo rende ancora più sicuri di aver lasciato un segno importante”. Un aperitivo letterario in poesia, un evento sulle città gemellate, la presentazione del libro “Il Cistercense” e tante altre iniziative fino alla ciliegina sulla torta della Lectura Dantis organizzata a settembre e partecipata a tal punto da richiederne una replica: “Con Dante– conferma l’ex responsabile – abbiamo toccato il punto più alto, offrendo secondo me una iniziativa di qualità e di alto livello letterario. Ringrazio ancora chi mi ha sostenuto leggendo e sposando la mia idea che è stata quella di portare con tanta umiltà il padre della letteratura italiana a Velletri”. Sul futuro del Dopolavoro Della Corte si pronuncia dicendosi fiducioso: “Adesso il posto è in mano a dei ragazzi volenterosi che stanno facendo molto per riqualificare il posto, io mi tengo l’orgoglio personale di essere stato il primo – e lo dico senza presunzione alcuna – ad aver compreso le potenzialità del posto e fatto qualcosa per restituirlo alla città. Prevedo comunque, visto l’interesse che aleggia intorno alla struttura, un avvenire roseo per quel luogo storico. Mi auguro vivamente che non chiuda, sento troppe voci riguardo la sua chiusura e sarebbe davvero una cosa inaccettabile”. Le sue dimissioni, come spiegato dallo stesso referente culturale, non sono un fulmine a ciel sereno: “In realtà sono meditate da tempo, gli impegni che mi assorbono e altri motivi mi hanno già allontanato dal Dopolavoro da un po’ di tempo. Questa scelta è la semplice conseguenza di un qualcosa che in realtà è già in essere, poiché dal 25 settembre non ho più organizzato iniziative al Dopolavoro e quindi le formalizzo pubblicamente sia alla città di Velletri che alla presidenza”. “Sono comunque sicuro– conclude Della Corte – che se qualcuno verrà dopo di me sarà in grado di fare altrettanto bene e magari sarà anche un po’ più fortunato e considerato– puntualizza – ma io non posso che augurare il meglio ad un luogo dove sono cresciuto e dove mi ritrovo tantissimi positivi ricordi. In bocca al lupo a tutti e in primo luogo al presidente Ermanno Pastina”.

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