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La Nobilio esce dal M5S, Trenta: "Dimostra la tua coerenza e restituisci con dignità il simbolo agli elettori"

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Cara amica portavoce che te ne vai, 
prima di salutarti vorrei ricordarti perchè eravamo nello stesso sogno. Chi come me ha vissuto questa avventura sin dalla sua nascita può comprenderne forse più facilmente la sua essenza. Il Movimento 5 Stelle nasce da una base eterogenea di cittadini intolleranti all'opportunismo di una politica deviata dallo scopo della sua prima definizione Aristotelica. 


A quel tempo politica significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti , uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Il vero rinnovamento stava nella nascita spontanea dal basso di gruppi che iniziavano a lavorare per il bene comune senza un interesse per la "poltrona".
Per anni sotto lo stimolo di Beppe Grillo, che ha amplificato notevolmente il pensiero, queste persone hanno iniziato a prendere coscienza, si sono informate, hanno informato, hanno conosciuto la possibilità di una realtà diversa da quella che gli era stata sempre proposta, e come un virus si sono diffuse in tutta Italia. Molti di questi cittadini, come me, hanno ottenuto l'onore e l'ònere di sedersi sugli scranni delle amministrazioni, e danno il loro contributo affinchè questo sogno possa realizzarsi. Ma questa avventura che è il Movimento 5 Stelle, non è solo un programma asettico descritto nella carta di Firenze, è fatto di princìpi e di etica. Certo siamo persone normali assoutamente imperfette, ma abbiamo scelto e condiviso alcuni princìpi che sono basilari affinchè tutto funzioni senza burattinai che dettano legge. Dobbiamo fidarci l'uno dell'altro e personalmente questa esperienza, oltre a farmi conoscere colleghi di percorso, mi ha regalato tanti amici veri, tante brave persone. Sempre Aristotele affermava che "l'uomo è per natura un animale politico", e durante la mia campagna elettorale un candidato sindaco di un altro schieramento mi disse:"vedrai, la politica ti prende come una droga, non ne potrai fare a meno" (e lui infatti si drogava da 30 anni). Forse aveva ragione, in democrazia nulla si sottrae alla politica, e forse non è la politica da temere ma la sua deviazione. La sensazione di potere che ti da sugli altri, perchè dall'altra parte hai persone che ripongono su di te la speranza di migliorare qualcosa di essi e con il tempo la scaltrezza ed il privilegio aumentano e questo porta facilmente al "do ut des", al voto di scambio. Il Movimento 5 Stelle si autoprotegge da questo con il vincolo dei 2 mandati e con l'impegno etico di non cambiare poltrona. Devi ricordare cara amica portavoce che te ne vai, che i voti che ti hanno portato su quella poltrona non sono i tuoi, ma vengono in gran parte dal simbolo al quale ti eri affiancata. Sei consapevole che se ti fossi candidata con una lista civica, da sola, non saresti dove sei. Troppo facile dopo pochi mesi dire questa cosa non fa per me è tutta sbagliata, noi non stiamo scegliendo un prodotto al supermercato, noi lo stiamo costruendo!! Noi siamo parte viva ed attiva di qualcosa che non ha ancora una forma definita e quella forma la diamo noi con la nostra coerenza e capacità, ogni giorno. Spostare la poltrona pensando di essere nella ragione, dimostra che la tua presenza nel Movimento 5 Stelle è stata una anomalia, le tue capacità e le tue ragioni dovevi dimostrarle all'interno del gruppo di cui eri stata eletta portavoce, ma è più facile certamente porsi lì dove qualcuno detta le fila in una visione tutta machiavellica della politica. Se ti sentivi a 5 stelle, visto che ne eri il candidato sindaco, dimostra la tua coerenza e restituisci con dignità il simbolo agli elettori perchè essi hanno espresso la volontà di un sindaco 5 stelle. 

 Paolo Trenta Portavoce 
Movimento 5 Stelle Comune di Velletri

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