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Elisabetta Natalizi: "Ho sentito il dovere di metterci la faccia, l'Associazione casa comune dei commercianti"

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Neo eletta a capo dell'Associazione Veliterna dei Commercianti, Elisabetta Natalizi ha rilasciato alla nostra testata un'intervista che affronta diverse tematiche. In virtù del suo nuovo ruolo, Elisabetta ha analizzato con attenzione la realtà sociale e commerciale veliterna, base di partenza per formulare nuove proposte.

di Rocco Della Corte


Elisabetta Natalizi, a quasi due mesi dalla sua elezione alla presidenza dell’Associazione Veliterna dei Commercianti si è entrati nel vivo del lavoro. Prima di parlare delle attività da mettere in campo, che effetto le fa questa nomina e che tipo di responsabilità derivano dall’incarico? Vuole rivolgere dei ringraziamenti a qualcuno in particolare? 

Vorrei partire proprio con i ringraziamenti in quanto è doveroso da parte mia ringraziare tutto il consiglio direttivo “vecchio e nuovo" che mi ha dato la fiducia (e mi sta dando sostegno) affinché io potessi prendere questo incarico. Non nego che nei primi tempi mi faceva uno strano effetto la parola “presidente", per una che come me ha sempre lavorato dietro le quinte e mai sul palco. Vista però la situazione ed essendo legata emotivamente a questa associazione storica per Velletri ho sentito il dovere di mettere la mia faccia affinché si tornasse presto ad essere “la casa comune dei commercianti veliterni", il loro punto di riferimento e di tramite con le istituzioni locali. 

Il commercio a Velletri è uno dei temi che tiene sempre banco, per varie problematiche legate prima di tutto alla crisi che accompagna l’economia italiana ormai da diverso tempo. Come Associazione avete in mente delle iniziative per il rilancio del commercio cittadino, da mettere in campo a breve termine, magari già con i prossimi mesi di primavera? 

Il commercio secondo me è l’anima di un paese, il suo motore, per questo credo che sia un tema che tiene banco non solo nel nostro Comune ma in tutti paesi e città, soprattutto in questo momento, dove la crisi economica sta mettendo in seria difficoltà e a rischio molte attività anche storiche. Le problematiche diventano sempre più evidenti e difficili da gestire. Noi come associazione abbiamo varie iniziative in programma affinché si possa in qualche modo smuovere il commercio cittadino, anche se ci tengo a precisare che la nostra stazione non vuole essere un “comitato festeggiamenti”. Il nostro impegno è a fronte di iniziative atte ad uno scopo commerciale, magari abbinate ad eventi cittadini quali per esempio la prossima Festa delle Camelie. 

Qual è, a suo avviso, la problematica più grave a cui bisognerebbe far fronte, anche discutendone con l’Amministrazione, per salvaguardare il centro storico e le sue attività, soprattutto nel tratto del corso da Piazza Metabo a Piazza Mazzini che è quello più in difficoltà? 

Di cose da discutere con l’amministrazione ne abbiamo molte in questo momento, soprattutto a fronte della salvaguardia del nostro Centro storico. Sicuramente il tratto di corso che mi indica da Piazza Metabo a Piazza Mazzini negli ultimi anni ha subito ancora di più il momento nero dell’economia cittadina. La problematica secondo me è più di una, ma volendo analizzare la situazione sicuramente i fattori principali da risolvere e valutare sono la viabilità, la scelta merceologica delle attività e la loro immagine, oltre agli affitti e al peso delle imposte comunali... c'è molto altro ancora, la lista sarebbe veramente lunga. 

Il centro storico di Velletri è il più grande della Regione, naturalmente dopo la capitale: secondo lei per esprimere le potenzialità che la città offre, può aiutare un lavoro maggiore sulla comunicazione e una sinergia maggiore con le associazioni di categoria? Cosa è mancato di più negli ultimi tempi?

Il nostro centro a mio avviso è il più bello e storico dei Castelli Romani. Ha grandissime potenzialità commerciali, ma per far sì che si torni ad essere punto di riferimento per i cittadini veliterni e non solo ha bisogno di una bella ristrutturazione a partire dal decoro urbano, dalla viabilità, dalla regolamentazione degli orari, da una maggiore presenza delle forze dell’ordine per garantire più sicurezza e serenità ai commercianti e ai clienti e poi sicuramente tanta tanta tanta comunicazione, intesa sia a livello locale tra associazioni e amministrazione, sia mediatica. Oggi che basta poco dobbiamo far sapere quali sono le nostre offerte commerciali, culinarie (non dimentichiamoci che la nostra cucina e le nostre risorse agricole sono eccellenza per tutta la Regione), le nostre offerte culturali, e le tradizioni. Proprio questo è mancato in questi ultimi tempi...la comunicazione e la voglia di costruire, di fare qualcosa con umiltà e passione per la nostra città. Se solo si mettesse in moto questa macchina organizzativa sono certa che anche il commercio piano piano ripartirebbe e dobbiamo farci sentire, riportare gente al centro storico a comprare nelle nostre botteghe, botteghe che a lora volta si devono adeguare alle esigenze del mercato moderno. 

Corso della Repubblica aperto o chiuso? E’ una domanda che si fanno in molti, ma fino a che punto c’è un legame tra la crisi del commercio e la chiusura del corso alle auto?  

Non è una questione di corso aperto o corso è chiuso. La maggior parte dei centri storici d’Italia è chiusa al traffico. Il problema la facilità della circolazione e di raggiungimento del centro storico. Per non parlare dei parcheggi e di un servizio efficace affinché si possa raggiungere il centro storico, vedi la scala mobile (senza affidabilità di orario e di apertura e chiusura). 

Uno dei punti discussi nell’assemblea scorsa è quello inerente il marchio “Velletri Shopping Città”: ci sono già iniziative in cantiere come Notti Bianche, Giornate particolari per incentivare l’acquisto nei negozi della città, etc? 

Riguardo al marchio "Velletri shopping città"è parte integrante del nostro programma. Proprio a fronte di quanto detto finora tutte le iniziative a cui stiamo già lavorando sono sotto il segno del nostro marchio commerciale. 

E’ pensabile, allo stato dei fatti, un confronto o una collaborazione con le altre associazioni di categoria presenti a Velletri? 

Noi siamo aperti ad ogni tipo di confronto e collaborazione, io sono dell’idea che se tutti fanno qualcosa per quello che è il loro campo di competenza ed insieme ci si coordina la riuscita delle iniziative o è assicurata. 

Come presidente dell’Associazione Veliterna dei Commercianti, quali richieste farebbe al prossimo Sindaco da mettere in campo nei primi cento giorni per migliorare la condizione lavorativa dei commercianti in città? 

Di richieste da fare all'amministrazione ne abbiamo molte e siamo consapevoli che chi andrà prossimamente ad amministrare il nostro Comune avrà bisogno di qualche tempo per organizzarsi. Quello che noi chiediamo è un filo diretto con l’amministrazione, un tavolo dove potersi sedere e discutere apertamente dei nostri problemi e delle iniziative - anche solo del singolo commerciante. Insomma una collaborazione più diretta e meno burocratica.

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