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Lamberto Trivelloni (PPV): "Indipendenti dalle frizioni identitarie e dai retaggi politici. Serve gente capace"

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Arrivato il 2018, la politica veliterna è in fermento. Già il 2017, e nella fattispecie il mese di dicembre, aveva visto l'affermarsi sulla scena di diverse realtà con presentazioni, riunioni, conferenze stampa. Patto Popolare Velletri, che ha lanciato una campagna per i parcheggi ed è molto attivo con analisi politiche e comunicazione sui social, tramite le parole di Lamberto Trivelloni, ex assessore e oggi tra i fondatori del nuovo movimento fa il punto e spiega la propria posizione in merito a determinati accadimenti.


Lamberto Trivelloni, la tornata elettorale si avvicina e la sua costante presenza sui social e sulla stampa fa di lei un attento osservatore del quadro politico. In qualità di membro di Patto Popolare Velletri, una domanda sulla prima iniziativa messa in campo: i parcheggi sotto Villa Ginnetti. Come procede la raccolta delle firme e quale iter seguirà la raccolta stessa? 

È stata sospesa durante le feste natalizie, perché non volevamo in alcun modo importunare i cittadini dediti alle loro famiglie e sentimenti religiosi. Vi sono già centinaia di firme raccolte e riprendiamo già dalla prossima settimana. Velletri ha bisogno di quel parcheggio, se non vuole definitivamente cancellare il suo centro storico e le sue piccole attività commerciali e di artigianato leggero. Il centro storico  (uno dei più grandi in Italia nelle città non provincie) si salva se viene ripopolato e per fare questo occorrono infrastrutture a sostegno. Sia chiaro da subito: un parcheggio a raso per i cittadini (come vogliamo noi) e non un costoso multipiano per lasciare spazio a centri commerciali ed autosaloni, come leggo da dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra e di Greci. C'è una bella differenza.

A livello Regionale e Nazionale si scaldano i motori: per la Regione Lazio chi vede favorito? E invece per Palazzo Chigi come valuta le mosse di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, Pietro Grasso e delle altre formazioni politiche? 

Condivido una coalizione in cui il liberismo popolare di FI guidi e compensi il populismo e sovranismo di Lega e FdI , chiamando a raccolta moderati e cattolici. Ma questa legge elettorale non garantisce in alcun modo la governabilità del Paese e quindi non escludo a priori un nuovo governo di necessità fra FI e PD. Chi riesce a leggere fra le righe delle vicende politiche ne è ben cosciente. 

Patto Popolare, nelle tornate elettorali di marzo, si schiererà con qualche candidato alla Regione e al Parlamento oppure resterà neutrale? 

PPV è nata per essere indipendente dalle frizioni identitarie e dal retaggio politico dei suoi partecipanti. Nasce per ideare e realizzare un programma necessario per la propria comunità. Ogni suo componente voterà liberamente quello che ha nel cuore. Appena verrà sciolta la candidatura a Presidente alternativa a Zingaretti, vi dirò pure chi intendo votare personalmente, perché dire le cose alla luce del sole non è mai sbagliato. 

Veniamo alle questioni di Velletri: la scorsa settimana si è svolta una conferenza stampa, di cui è circolato il video in rete, con il senatore Fazzone che ha dichiarato il mancato scioglimento delle riserve di Forza Italia per le amministrative. Lei era presente, insieme ad altri esponenti politici locali. Come giudica questa presa di posizione? 

Sono vicende interne ad un partito, ma che poi alla fine riguardano tutti. Anche perché sono quasi due anni che, con una campagna stampa che più imponente non si può, vengono continuamente spiattellati nomi e simboli in appoggio a Greci. Solo le campagne napoleoniche ebbero maggiore enfasi. Poi, l'altra sera scopriamo che il PDL non esiste più, FI non ha ancora affrontato la questione candidati a Velletri (lo dice chi statutariamente ne ha il titolo), la Lega di Salvini (presente anch'essa con il suo segretario locale) idem, ed addirittura pure la lista di cui Greci è capogruppo solleva le stesse perplessità. Eppure che i comunicati a firma del capogruppo regionale di FI erano una "mano avanzata". Ma a cosa serve tutto ciò? Abbiamo assistito, da quasi due anni a questa parte, ad almeno sette/otto comunicati ed articoli di stampa al mese su queste cose...quasi a dire: io sono forte, noi siamo tanti e noi vinciamo, come faceva la DC negli anni Sessanta riempiendo di murali l'Italia. Eppure di questi centosettanta articoli di giornale non si è tratto uno spunto sul programma. Prima hanno trovato il candidato, lo hanno idolatrato e poi parleranno del programma. A noi di Patto Popolare questa cosa non è piaciuta affatto... 

Il centro-sinistra, intanto, dopo un periodo di silenzio sembra aver trovato la quadra intorno alla figura dell’assessore Orlando Pocci: non una novità, ma il segretario Zaccagnini ha aperto alle primarie di coalizione. Secondo lei, dopo dieci anni di governo, il campo del centro-sinistra parte comunque favorito nonostante la defezione degli esponenti confluiti in “Liberi e Uguali”? 

Nessuno parte sfavorito o favorito. Fare le primarie, a nostro avviso, è sicuramente un punto a favore. Ne guadagna anche il sistema democratico ed i cittadini. E la mobilitazione sposta sicuramente maggiori consensi, o li rispolvera. Vi sarà comunque un'alta frammentazione del voto e, alla fine, non vincerà chi ne raccoglierà di più al primo turno, bensì chi riuscirà a coagulare vicino a sè più interesse al secondo. Ecco perché ci siamo permessi di dissentire su una candidatura sponsorizzata da FDI: sposta troppo a destra il baricentro politico e rende ardua la vittoria finale. La "spaccatura" a sinistra a Velletri è più mitizzata rispetto ad altri territori. Alle Regionali voteranno coesi e alle Comunali solo Leoni e Pennacchi forse presenteranno una lista indipendente. Per quanto ci riguarda sono sempre il PD ed i suoi alleati la forza da sconfiggere.

Per ora i candidati ufficiali sono comunque quattro: Giorgio Greci (“Con voi per Velletri”), Paolo Felci (“Casapound” e tre liste), Orlando Pocci (PD) e quello del Movimento Cinque Stelle. PPV esprimerà un suo candidato al primo turno? Oltre al programma, c’è già un’idea intorno al nome del vostro candidato ideale o almeno le caratteristiche che vi aspettate? 

Capace, perché non se ne può fare a meno con la città nelle condizioni attuali; esperto, perché senza esperienza la capacità ne risulta ridotta, con conoscenze e rapporti consolidati con il nostro Ente Comunale: siamo sotto organico pesantemente e quindi si abbisogna del massimo impegno di tutti. Il nome uscirà dopo il programma (perché è lui che deve realizzarlo e quindi vi deve essere più compatibile possibile) e comunque dopo le elezioni politiche e regionali. Perché tanta fretta? C'è qualcuno che deve essere ricompensato o pagato oppure è un interesse generale per la città? Siamo disponibili solo nella seconda ipotesi. PPV è un insieme di realtà, troveremo sicuramente la persona più idonea e condivisa.  

Quali sono, secondo lei e secondo PPV, le priorità che il prossimo Sindaco, di qualunque colore esso sia, si troverà ad affrontare? 

Risanamento dei conti, investimenti sulla emergenza abitativa e sociale, iniziative concrete per rilanciare commercio, agricoltura e artigianato, puntando il dito sullo sviluppo turistico ed eno-gastronomico... e poi ridare vita ai servizi e alle manutenzioni stradali. Per lo sport se ne parlerà a parte. 

Come valuta la disaffezione della politica e il calo dell’affluenza al voto, trend purtroppo costante nelle ultime tornate elettorali? Velletri, secondo lei, risponderà alla chiamata dei partiti e delle liste oppure sarà in linea con il dato 

A Velletri, con i tanti candidati che ci saranno, sarà un po' più ammortizzata la disaffezione al voto. Credo che non sarà inferiore (alle Comunali) al 67/68%. Per il dato delle politiche e regionali, invece, sarà standardizzato più o meno come quello nazionale! Ai cittadini dico: andate a votare, non rinunciate al vostro diritto! 

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