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"Lavori in corso: Velletri archeologica antica e medievale": giornata di studi a cura del Gruppo Archeologico

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Giornata di studi, in Sala Tersicore, organizzata dal Gruppo Archeologico Veliterno lo scorso martedì 19 dicembre. Il convegno, dal titolo "Lavori in corso: Velletri archeologica, antica e medievale", ha visto infatti una serie di interventi di spessore per approfondire i tanti aspetti dell'archeologia veliterna.

di Rocco Della Corte

Con il patrocinio del Comune di Velletri e alla presenza dei soci del Gruppo Archeologico Veliterno, diretto dalla dottoressa Sara Di Luzio, la sessione mattutina è stata presieduta dal professor Ciro Gravier e ha ospitato, dopo i saluti istituzionali, vari interventi. Impossibile non partire da chi si è dedicata, per anni, agli studi dell'Area Archeologica delle Stimmate, oggi splendida realtà di assoluto valore storico-culturale. La professoressa Luciana Drago, scomparsa nel 2016, ha infatti all'attivo tantissime ricerche e molte pubblicazioni sul tema, così la dottoressa Cecilia Predan ha ricordato "metodo e passione" profusi dalla docente dell'Università La Sapienza di Roma nel far emergere e salvaguardare quella che è la stratigrafia di una città. Se oggi le Stimmate, con l'impegno del GAV, sono visitabili dai cittadini, molto si deve alla professoressa Drago. Non è un caso che proprio dall'associazione veliterna sia partita l'idea di una targa a ricordo del grande impegno che l'archeologa ha messo per questo sito patrimonio dei veliterni e di tutta la cittadinanza. La dottoressa Giuseppina Ghini, con un supporto fotografico, ha invece mostrato le tappe degli scavi, ripercorrendo a grandi linee le ipotesi, le difficoltà e la lunga storia del sito, percorso seguito dalla Sovrintendenza di cui la dottoressa Ghini fa parte. Il geometra Umberto Barbieri, invece, da direttore tecnico del cantiere ha spiegato cosa si intende per un restauro a regola d'arte: dalla struttura esterna (l'Ara Pacis veliterna, definita in un gergo scherzoso) alla messa in sicurezza del colle, il lavoro è stato faticoso e studiato, con un team di professionisti dei vari settori coinvolti tutto veliterno.
Se oggi l'Area Archeologica domina il colle a Sud del centro storico lo si deve ad un'opera perfetta, come dimostrato dalle fotografie proiettate (davvero suggestivo e allo stesso tempo impressionante il lavoro di messa in posa dei pali che sostengono la struttura). L'architetto Maurizio Sollami, invece, ha sottolineato come il recupero di questi siti non sia fine a se stesso: al di là delle questioni amministrative, come il progetto PLUS che ha comportato l'adempimento di diversi parametri per rientrare nel finanziamento europeo, una volta riconsegnate alla città queste aree di interesse culturale non sono torri d'avorio ma aumentano l'indotto economico e turistico e, se adeguatamente promosse, contribuiscono alla crescita globale della città dal punto di vista finanziario e di marketing. Il preside Eugenio Dibennardo, dirigente scolastico del "Cesare Battisti", ha posto l'accento sul contributo didattico delle Stimmate per le scuole e illustrato i progetti di Alternanza Scuola/Lavoro che riguardano l'istituto da lui guidato. Dopo la pausa spazio a Micaela Angle per la villa romana e il mosaico di Poggi D'Oro, esposto nel Chiostro della Casa delle Culture e della Musica, quale esempio virtuoso di recupero e valorizzazione. Poi il capitolo Appia Antica (con il professor Gravier e il dottor Gianfranco Gazzetti, direttore dei gruppi archeologici d'Italia), che Velletri Life segue con costanza da oltre due anni: la regina viarumè al centro di un progetto che il Gruppo Archeologico Veliterno ha presentato da tempo, e che consiste nell'istituzione di un parco archeologico lungo i 9 km di Appia che attraversano il territorio veliterno in sinergia con i comuni confinanti e con attrattive ludico-didattiche. Gli ultimi interventi sono stati di Paolo Garofalo (Le indagini archeologiche in Piazza S. Clemente) e della dottoressa Sara Di Luzio, in chiusura, con un dettagliato contributo sulle chiese e cappelle medievali che facevano da corona alle Stimmate. 

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