L’improvvisa scomparsa del prof. Renato Mastrostefano ha destato viva commozione in città per l’impegno profuso nella comunità nei diversi ruoli che ha ricoperto durate la sua vita. Prima insegnate, poi manager di successo.
VELLETRI - L’amministrazione è grata al prof. Mastrostefano per il concreto contributo che ha sempre destinato alle iniziative culturali e promozionali del territorio e per il suo ruolo di vice presidente della Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, progetto al quale aveva aderito con entusiasmo e che seguiva personalmente.
Diverse le manifestazioni, anche recentissime, alle quali ha partecipato e che rendono oggi la cifra del suo impegno per la collettività per la quale si è speso fino all’ultimo giorno. Protagonista dell’economia reale del territorio, ha saputo guidare la Banca Popolare del Lazio nel mare tempestoso delle crisi che si sono succedute, senza mai smarrire l’impegno originario della vecchia «Pio X» nata dalla cultura contadina e solidale che lui stesso ha trasformato nella realtà bancaria di oggi che tutti conosciamo. Un’impresa di successo che Renato Mastrostefano ha costruito intorno alla centralità di Velletri ritenendola anche per il futuro l’unico luogo di possibile sviluppo della banca; una eredità che sarà tanto più redditizia quanto più i cittadini di Velletri saranno in grado di proteggerla. Il sindaco Fausto Servadio, legato da una lunga e autentica amicizia, ha espresso vicinanza alla famiglia: «Sono vicino alla moglie, alle figlie e ai nipoti – ha dichiarato il Sindaco di Velletri – che hanno perduto il loro punto riferimento. Renato ha saputo coniugare al meglio il proprio ruolo sia come manager, ma soprattutto come capo famiglia; un sapiente che non mancava di ironia che era solito utilizzare come strumento di equilibrio e moderazione. Lascia un vuoto incolmabile per la Città di Velletri che, sono certo, saprà riservargli il posto che merita».