Seminario sullo Sviluppo Sostenibile - sabato 7 ottobre, 2017, ore 16:00, c/o Sala Micara, Curia Vescovile San Clemente, Velletri.
VELLETRI - Il Seminario, organizzato da Velletri 2030 in collaborazione con la Diocesi Suburbicaria Velletri-Segni e con il patrocinio della Città di Velletri affronterà il tema dello sviluppo sostenibile con gli interventi di: S.E.R. Mons. Vincenzo Apicella, vescovo della Diocesi Suburbicaria Velletri - Segni, illustrerà il pensiero di Papa Francesco espresso nell'Enciclica "Laudato si' - sulla cura della casa comune".
Tale Enciclica è universalmente riconosciuta come uno dei contributi più importanti al tema dello sviluppo sostenibile. Essa affronta tra l'altro la questione dell'acqua, bene primario per la sopravvivenza, il deterioramento della qualità della vita umana e il degrado sociale, l'uso sproporzionato delle risorse naturali di alcune Nazioni a svantaggio di altre, il ruolo dell'essere umano come amministratore responsabile della cura della casa comune. Il dott. Sandro Bologna, presidente di Velletri 2030, introdurrà i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030, e successivo posizionamento italiano, avente lo scopo di analizzare la scelta degli indicatori per il raggiungimento dei 17 obiettivi, alla luce delle necessità di misura dello sviluppo sostenibile nel nostro Paese. Particolare evidenza sarà data al ruolo a livello nazionale dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile e a livello locale dell'Associazione Velletri 2030 mettendo a disposizione le proprie competenze. Avv. Stefano Cortina, consigliere di Velletri 2030, affronterà il tema se il sistema capitalistico sarà capace di evolvere verso modelli di business compatibili con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Oggi il 20% della popolazione mondiale, nei paesi industrializzati, consuma l’80% delle risorse globali. Il tradizionale modello di business segue un processo lineare: estrazione di materie prime, produzione, distribuzione, consumo ed accumulo di rifiuti; ciò può essere definito come un processo dalla ‘culla alla tomba’. Questo modello industriale non è realizzabile su scala globale. Vanno ricercati modelli alternativi.