Riceviamo e pubblichiamo dal professor Pierluigi Starace un contributo intitolato "Dialogo tra un elettore e un eletto", che presentiamo di seguito.
di Pierluigi Starace
Dialogo tra un elettore e un eletto
Elettore :Ho votato per il suo partito, ho saputo che lei ha lavorato in Commissione parlamentare per il Rei ( Reddito Inclusione attiva). Siccome ho i prerequisiti per fruirne, e ne conosco l’impianto, ho qualcosa da chiederle.
Eletto: Mi fa piacere il suo interesse per il nostro lavoro, grazie al quale l’Italia, per la prima volta, si è dotata d’uno strumento di lotta contro la povertà estrema.
Elettore: Considerazione preliminare. Se è vero che in povertà estrema siamo in 4.100.000, e se è vero che il vostro target è “salvarne” 1.800.000, perché le loro famiglie hanno figli minori o dei disabili gravi, o donne incinte, o ultra cinquantacinquenni disoccupati, allora gli altri 2.300.00 le cui famiglie hanno figli maggiorenni, nessun disabile, donne non gravide, o cinquattraquattrenni disoccupati dovranno aspettare a tempo indeterminato la vostra attenzione? Delle due l’una: o la miseria estrema esiste, ed allora il provvedimento deve essere erga omnes, cioè tutti i 4.100.000, per evitare una micidiale iniquità di trattamento, una effettiva espulsione, nella privazione dello “jus panis” ,di milioni di persone dalla protezione della cittadinanza. O la miseria estrema non esiste, ed allora potevate risparmiarci la sceneggiata, davanti ai pochi italiani in grado di vergognarsene, all’Europa, al mondo, d’uno stato-VIP che si traveste da accattone, esibendo lamentosamente una mano vuota, mentre con l’altra sgancia a raffica pacchetti di banconote da 500 ai venditori di F 35, sommergibili nucleari, o per la TAV e le banche.
Eletto: Non so cosa dirle…
Elettore: Mentre pensa alla risposta, io vado avanti: e sempre con i vostri numeri. Il Rei ammonterà per i “single”, i più favoriti, a 190 euro mensili, cioè 6,33 giornalieri. Analizziamo la priorità assoluta di spesa, il cibo. Prima colazione. 25 cl. di latte, 0, 17 centesimi ; 100 gr. di pane 0,30, 20 gr. zucchero 0,15, un cucchiaino di cacao 0,30. Niente burro né marmellata. Pranzo: gr. 200 pasta 0,22 , condimenti pasta 0, 15, 100 gr. pane 0,30, 100 gr stracchino 1,04, 1 pomodoro in insalata 0,15, frutta 0,50. Niente carne né pesce. Cena : 50 gr. pastina, 0,20, 20 gr. burro 0,21, 10 gr. parmigiano 0,10, 100 gr. mozzarella 1,00, 100 gr. pane 0,30, frutta 0,50. Niente dolci e qualsiasi tipo di bevande.
Totali. Prima colazione 0,92. Pranzo : 2,36. cena: 2,31. Totale generale: 5,59.
Che, sottratto all’entrata giornaliera di 6,33 lascia euro 0,74. Riportando il tutto al mese, su 190 euro d’entrata ne usciranno per questa dieta da quaresima di convento di clausura 167, 30, residuandone 22,30 per TUTTO IL RESTO. E’ da questi, e riportiamoli pure all’anno, cioè 267,60, che dovranno uscire per 365 giorni i vestiti, l’affitto, il pagamento di bollette acqua, luce, gas, e spazzatura, i ticket sanitari e farmaceutici, le visite a pagamento, l’acquisto dei libri scolastici, i biglietti per il trasporto dello studente o del disoccupato in cerca d’occupazione: sì, 0,73 euro al giorno.E’ con questi, che potrebbero anche azzerarsi se, in un raptus di fame, a qualcuno venisse in mente di giocarseli tutti in alimentari, che si dovrebbe far fronte anche alle spese impreviste.
Scendo ad altri particolari. Se il massimo erogabile per nucleo familiare è 485, “da 5 a più componenti” , nel caso di 5 bocche i 190 mensili scendono a 97, ed i 6,33 al giorno scendono a 3,23. Nel caso che le bocche fossero 8, per lei non è un problema: ognuna avrà diritto a 23,75 mensili corrispondenti a 0,75 al giorno. Neanche che dico un gatto, ma un criceto, un cardellino sopravviverebbero a questo budget. Non so se se n’è accorto, siamo molto al disotto dei due dollari al giorno che segnano l’asticella della povertà estrema nei paesi più affamati del mondo, e dove il costo della vita è molto minore che in Italia. Passo ad altre sopravvivenze alle quali non avete pensato. Se un diciottesimo compleanno d’un figlio, la perdita dello stato interessante per una donna, la morte d’un disabile o d’un nonno fanno perdere il diritto al contributo, il diciottenne, o la donna ora sgravata e suo figlio non mangeranno più? Concludo l’analisi con un’altra “ghigliottina” prevista come segue:” Il reddito d’inclusione viene erogato per non oltre 18 mesi, e devono passare almeno sei mesi perché possa essere erogato di nuovo alle stesse persone”. Chiaro: nel caso non abbiano trovato lavoro, digiuneranno per sei mesi.Ma gli scioperi della fame ci dicono che raramente si può sopravvivere oltre i 60 giorni.
Eletto: Noi abbiamo agito entro precisi vincoli di bilancio.
Elettore: O.K. Mi permetta un tono confidenziale. Certe persone, a fronte dello stesso problema, hanno calcolato e deciso che la spesa giornaliera pro-capite fosse di 35 euro, e mensile 1050. Sì, per gli immigrati. Diciamo cinque volte più di me, e 10- 15 volte più d’un membro di famiglia numerosa. Se conosce qualcuno di loro potrebbe farsi dare una dritta, capisce? Le ricordo anche che il mendicante, il lavavetri, il venditore d’accendini più disperato riescono a strappare, nelle 24 ore, anche una quarantina d’euro dalla carità pubblica. Ne sapeva qualcosa lei?
Eletto : Vede, la ringrazio per il contributo all’approfondimento del nostro lavoro, ma lei è completamente fuori dalla realtà. Il bilancio è una cosa seria, inderogabile, sulla quale nessuna altra variabile può e deve incidere.
Elettore : Dica pure che eseguite degli ordini, ergo siete innocenti e puliti di quanto ho detto. Un ‘ultima cosa: non ha, non avete mai pensato, incidentalmente, mentre fissavate le vostre cifre, a questa parola: Norimberga?