“111 anni e non sentirli”. Nonostante la veneranda età, l’Associazione Ginnastica Velitrae non intende cedere il passo e continua imperterrita a seguire con attenzione le nuove proposte che arrivano dal mondo del ginnastica cercando di cogliere quelle che meglio si sposano con gli obiettivi statutari: promuovere l’attività sportiva quale miglior strumento per raggiungere il benessere fisico.
Negli ultimi anni, nelle palestre italiane, sempre con maggior frequenza si sente parlare di allenamento funzionale e sempre più spesso si vedono aree dedicate a tale allenamento;
a dettar legge non è più il macchinario esteticamente bello e dal costo esorbitante, ma un ambiente spartano dove poter fare esercizi a corpo libero e/o con semplici attrezzi quali, ad esempio, la “vecchia” palla medica, la sbarra per le trazioni o la parallela per i piegamenti e anche attrezzi non convenzionali e improvvisati come le panchine. Ma cos'è l'allenamento funzionale? Un movimento si dice funzionale quando rispecchia i gesti della vita quotidiana, movimenti naturali realizzati grazie alla contrazione sinergica di piu' gruppi muscolari. Scopo di questo allenamento è sviluppare un corpo bello, armonico e forte tramite esercizi che richiamano le funzioni base per cui è nato; per questo si vanno a creare percorsi che si avvicinino il più possibile a quello che il corpo umano fa per natura. Nella nostra vita quotidiana non esiste l'isolamento muscolare tipico della sala attrezzi, qualsiasi cosa facciamo, dal semplice camminare all'alzare una busta della spesa, dall'arrampicata al salto, richiede movimenti permessi dalla sinergia muscolare. L'allenamento funzionale è un allenamento a 360° dove non viene richiesta solo una caratteristica, e dove non viene chiesta la specificità. Essere funzionali vuol dire essere forti, reattivi, agili, veloci, elastici, coordinati, grazie al fatto che si acquisiscono nuovi schemi motori attraverso esperienze motorie multiple e sempre piu' difficili. Tale allenamento, grazie alle sue caratteristiche, va a sollecitare la muscolatura profonda che crea stabilizzazione articolare, a differenza del classico lavoro analitico che siamo abituati a svolgere in palestra. Questo lavoro di stabilizzazione previene molti infortuni e rinforza le articolazioni, basti pensare che l'allenamento funzionale è un'attività che, in origine, è stata utilizzata all'interno dei protocolli riabilitativi per consentire di riacquistare la piena e corretta funzionalità di uno o più distretti corporei. È evidente che l'allenamento funzionale non può essere ritenuto il risolutore di tutti i mali, né lo strumento con il quale raggiungere qualsivoglia risultato. Semplicemente perché non esiste una disciplina con queste caratteristiche e, ciascuna metodologia di lavoro è caratterizzata da specifiche peculiarità, conoscendo le quali si possono efficacemente dosare ed abbinare al fine di ottenere i migliori risultati, anch'essi da selezionare sulla base delle necessità e delle ambizioni personali. Di sicuro l'allenamento funzionale risponde alla ricerca, sempre più sentita, di spostare il fulcro del lavoro verso un'attività che punti ad un benessere globale del soggetto, che lo renda realmente, è il caso di dirlo, più funzionale rispetto al mondo che lo circonda, e non semplicemente più muscoloso o più magro. Presso la palestra della S.M.S. “C. Cardinali”, dove l’associazione sviluppa le attività federali della Ginnastica, il neo-direttore sportivo Prof. Mauro Simonetti ha immediatamente deciso di dedicare spazio e tempo a questo nuovo e affasciante mondo il quale, visto i presupposti, non sembra rappresentare certo una moda del momento destinata a scomparire nelle prossime stagioni. Questo settore è stato affidato agli istruttori federali Livia Caracci e Dario Tibaldi che, proprio sotto la supervisione del Prof. Simonetti, hanno già avviato con successo le attività di ginnastica funzionale e ampliato così l’offerta delle attività serali per ragazzi e adulti proposte dall’associazione.
Livio Mastrostefano