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Channel: Velletri Life
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Consegnata una degna sepoltura alle ossa ritrovate a Velletri: erano di un soldato morto nella II Guerra Mondiale

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Ritrovato a Velletri il corpo di un soldato tedesco La vittima ha trovato degna sepoltura nel cimitero di Pomezia Il Secondo Conflitto Mondiale, per quanti non ne fossero a conoscenza, ha colpito violentemente anche Velletri. 


La guerra è arrivata nel paese esattamente l’8 Settembre del 1943, data in cui l’Italia annunciò la sua resa agli anglo- americani, ma inspiegabilmente caddero bombe alleate sul paese.
 La guerra portò a Velletri due tremende realtà: l’occupazione tedesca e gli incessanti attacchi aerei degli anglo-americani; e proprio attraverso i bombardamenti, che hanno raso al suolo praticamente tutto, Velletri prendeva conoscenza che la guerra non era più una realtà lontana, ma al contrario, una presenza fin troppo vicina. Il conflitto portò inevitabilmente un clima di terrore, e persino i soldati cercavano di scappare e chiedevano degli abiti civili per non farsi riconoscere. I pochi che riuscivano a sopravvivere agli attacchi delle tante bombe che precipitavano sul paese, erano costretti a sfollare e cercavano rifugio nelle case di campagna, nelle grotte e nei fossi del Monte Artemisio. Con l’inizio dell’anno 1944 le cose per Velletri, se possibile, precipitarono. Il 7 Gennaio furono sganciate migliaia di bombe soprattutto sopra la stazione e sull’ospedale, ma la vera “fine del mondo” arrivò il 22 Gennaio, quando il paese fu colpito ancora più duramente; le bombe, che cadevano a grappoli, distrussero ogni cosa, non rimase più nulla, tutto era bombardato e il peggio è che nessuno era preparato, quindi anche i soccorsi erano pochi e tardavano ad arrivare. Nel frattempo gli alleati sbarcavano su Anzio e da Velletri era possibile vedere lo sbarco con il binocolo. Probabilmente se gli americani nel giro di un mese fossero arrivati a Velletri, la guerra sarebbe finita qui, invece dopo lo sbarco di Anzio trascorse abbastanza tempo da far sì che il paese si riempisse di tedeschi. La convivenza forzata con quest’ultimi fu parecchio difficile: i tedeschi si impadronirono di tutto, delle case e del poco cibo rimasto; le parole d’ordine erano terrore e crudeltà. Come se le bombe non avessero causato sufficienti morti, il 19 Febbraio del 1944 furono fucilati 12 civili come rappresaglia per un soldato tedesco assassinato il 15 dello stesso mese. Seguì un periodo da incubo per la gente di Velletri che dovette fare i conti con l’antisemitismo, i rastrellamenti e il fronte, l’unica nota positiva, fu la grande solidarietà della gente che nonostante le atrocità della guerra non aveva perso umanità e si aiutava come poteva con il poco che aveva. A fine Maggio, gli alleati ruppero il fronte travolgendo le truppe tedesche, costrette ad una lenta e sanguinosa ritirata: il primo Giugno la città venne finalmente liberata. Ventisettemila soldati germanici che hanno perso la vita in quest’ultimo conflitto mondiale sono sepolti nel cimitero di Pomezia. Nei giorni scorsi altri due corpi hanno trovato qui una degna sepoltura. Uno di quest’ultimi è stato riportato alla luce il 5 maggio del 2014; giaceva sotto i sampietrini, nei pressi della rotatoria di Piazza Garibaldi, quindi nel pieno centro di Velletri. A ritrovare il corpo è stata una scoperta di alcuni storici locali che, grazie ad una foto del 1944, sono stati in grado di intuire il luogo di sepoltura del soldato. Ogni tassello ricongiunto dagli storici fa supporre che la morte del militare, presumibilmente sottoufficiale, sia avvenuta proprio nella terribile battaglia che Velletri ha dovuto fronteggiare nel 1944. Il corpo del ragazzo, custodito in semplici cassette metalliche, è stato avvolto nella bandiera nazionale tedesca e in quella dell’Associazione Nazionale che cura le tombe dei caduti germanici in tutto il mondo ed è stato sepolto nel cimitero durante una cerimonia nella quale erano presenti molte autorità religiose, civili e militari, il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci, il nuovo assessore comunale Giuliano Piccotti, la sessione dei Bersaglieri di Pomezia e molti giovani cittadini che si sono sentiti in dovere di rendere omaggio al soldato.

Giorgia Rossetti

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