Si è tenuta ieri mattina presso la sede legale della ACEA Spa in via dell'equitazione in zona Tor Di Valle una importante riunione organizzata dalla presidenza della società che gestisce il servizio idrico integrato con all'ordine del giorno lo stato di allerta siccità nella nostra Regione.
ROMA - Alla presenza di molti rappresentanti dei 102 comuni che formano l'Ato 2 il presidente Saccani ha illustrato, aiutato da grafici ed andamenti statistici,il grave stato di calo di approvvigionamento idrico dalle sorgenti storiche: Sembrivio, Pertuso, Marcio e Lago di Bracciano.
Causa principale la scarsità di precipitazioni durante il periodo autunno invernale con cali di mm totali di quasi il 50% rispetto agli anni passati. Le previsioni di possibili piogge per il prossimo mese e quelli a venire toccano ovviamente lo zero e ciò, aggravato dal salire delle temperature con l'aumento di consumo di acqua, e alimentano le preoccupazioni di passare una estate tra le più "asciutte" degli ultimi cento anni. Tale preoccupazione, a detta del gestore, si traduce in una probabile estate con grave carenza idrica. Si è reso quindi necessario un incontro con i rappresentanti dei Comuni per rendere nota la situazione e organizzare un piano strategico per evitare forti disagi. Il gestore si è detto pronto ad effettuare turnazioni idriche su tutto il territorio da esso gestito e prevedere interventi straordinari atti alla ricerca di litri secondo disponibili da immettere in rete. Si cerca collaborazione con la Regione per sbloccare limitazioni di adduzione dalle fonti Peschiera e Sembrivio, si prevedono interventi sulla rete e sui pozzi esistenti. Una task force dispendiosa che avrà bisogno di un incremento di investimenti e di conseguenza di rivisitazione tariffaria. Una proposta che ha trovato contrari molti dei partecipanti tra cui si sono segnalati i sindaci dei comuni che affacciano sul lago di Bracciano, molto in ansia per le sorti della propria principale fonte di attrazione turistica (il lago, a causa del continuo abbassamento sta diventando non più navigabile ne balneabile), e dei comuni dei Castelli (Velletri, Ariccia, Genzano, Lariano e Lanuvio in particolare). Doppio intervento per il rappresentante del Comune di Velletri Sergio Andreozzi che dopo aver appoggiato la proposta del vicesindaco di Trevignano sulla necessità di chiamare in causa la prefettura ed il governo dichiarando lo stato di calamità per l'intero Ato2 si è così pronunciato: "Nella consapevolezza della necessità da parte di Acea di intraprendere azioni d'emergenza in una situazione d'emergenza, la comunità di Velletri da me rappresentata non può averne alcuna in più rispetto a quelle che già ha. Volete introdurre le turnazioni bene il centro storico della nostra città già le ha tutto l'anno. Volete allargarle a tutto il territorio comunale, bene dal 7 gennaio Velletri le ha in vigore. Avete intenzione di far emettere ordinanze sindacali sull'utilizzo dell'acqua soltanto per uso umano ben, Velletri l'ha già in vigore da quattro anni. Noi purtroppo l'emergenza ce l'abbiamo da sempre, non possiamo sopportarne di ulteriori. Abbiamo bisogno di reperire litri secondo da immettere in rete? Ben vengano gli interventi di miglioramento della rete, lo chiediamo a gran voce da molto tempo;ben vengano le riparazioni di perdite su strada tempestivamente,lo abbiamo denunciato a più riprese; ben vengano i tentativi di recuperare vecchi pozzi dismessi,abbiamo collaborato in tal senso dal primo momento. Ma se non dovesse bastare è necessario attuare altre semplici ma necessarie azioni. Seppur con il cuore in mano sto qui a chiedervi di regolare il flusso dei "nasoni" di Roma, non più a getto continuo ma con normali rubinetti d'aprire a comando. Posizioniamo riduttori di flusso prevedendo il necessario giornaliero per l'uso umano evitando consumi illegali. Non basta come deterrente l'ordinanza sindacale che nessuno può far rispettare. Ma soprattutto ragioniamo fin da adesso. Non più interventi d'emergenza il giorno prima o addirittura lo stesso che essa si presenta,è necessaria una programmazione condivisa e seria da vera nazione moderna".