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Eternit a Ponte di Mele, Taddei a tre mesi dall'accaduto ritorna sui fatti: "Ci sono incongruenze"

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Il gennaio presso la Scuola Primaria ed Elementare “Pio ed Amedeo Moretti” in Via Ponte di Mele furono rimosse alcune lastre di eternit durante le lezioni.

VELLETRI - La situazione fu denunciata da Fabio Taddei, di Patto Popolare per Velletri, che a distanza di mesi torna sul caso che provocò l'intervento della Polizia Locale e della ASL. Sull'accaduto arrivarono le spiegazioni dell'assessore Andreozzi, ma l'ex consigliere PD rincara la dose a distanza di tempo parlando di incongruenze sui fatti accaduti. 

"Ecco la ricostruzione cronologica e documentale dei fatti accaduti - scrive Taddei di P.P.V. in una nota stampa - a cominciare dal  9 novembre 2016, quando con determina dirigenziale (n.1110), l’Ufficio Ambiente del Comune di Velletri, approva un preventivo di 903,07 € iva compresa per la rimozione di un serbatoio di eternit presso il bagno di Porta Napoletana; il 7 dicembre 2016, arriva agli uffici comunali una mail di segnalazione di presenza di eternit presso la Scuola di Ponte di Mele; 3) il 13 dicembre 2016, il dirigente dell’Ufficio Ambiente, con affidamento (Prot. n.201160047184), dà mandato alla ditta che ha presentato il preventivo poi accettato di procedere ai lavori di rimozione eternit a Porta Napoletana; il 9 gennaio 2017una ditta diversa toglie delle lastre di eternit in un edificio all’interno del plesso della Scuola di Ponte di Mele, senza autorizzazione come riscontrato da verbale della ASL e da relazione di servizio della Polizia Locale; il 10 gennaio 2017, dopo l'accaduto, il dirigente dell’Ufficio Ambiente “ordina con Estrema Urgenza” (Prot. n.20170000826), che con lo stesso preventivo cioè allo stesso costo dei lavori concordati per Porta Napoletana deve bonificare dalla presenza di rifiuti pericolosi anche i siti delle scuole di Colle Palazzo, Ponte di Mele, Via di Lazzaria e zone limitrofe; infine, in data 11 gennaio 2017 dall’Ufficio Manutenzione viene scritta una lettera (Prot. n.1074 del Settore VI) al Dirigente di settore, dicendo che la ditta chiamata è addetta solo alla manutenzione e non alla movimentazione di materiali pericolosi, e che ha agito di propria iniziativa". Ricostruita la cronistoria, Taddei pone all'amministrazione dei quesiti: "Perché una ditta non autorizzata bonificava la scuola di Ponte di Mele il 9 gennaio? Chi gli ha detto di procedere?". L'ex consigliere denuncia la negligenza del Comune anche per altri lavori non eseguiti, a suo avviso, in maniera certosina citando "Via Ilaria Alpi (che collega Viale dei Volsci col tribunale ed il quartiere 167), progettata senza marciapiedi e senza illuminazione, poi realizzata anni dopo, nonostante sia un’arteria di costruzione recentissima, oppure di interi quartieri costruiti con strade quasi sempre senza marciapiedi e strette, a volte da non consentire una normale sosta, ed un agevole passaggio ai mezzi di soccorso: Via Artemisia Mammucari, Via dei Bastioni, Via Vittorio Marandola, Via Acquavivola , Via Colle Palazzo, Via Lando Conti, Via Ugo La Malfa". "I tecnici - continua Taddei di Patto Popolare - devono progettare e realizzare gli interventi con la giusta tecnologia e a norma di legge, mentre la politica deve dare indirizzi giusti e reperire le risorse economiche per realizzare i progetti. La politica, nel nostro caso, annaspa nonostante abbia avuto decine di milioni di € in più, e dovrebbe invece pretendere che i lavori si facciano come dice lei".  "Il risultato finale di questo caos amministrativo - conclude Taddei - è che la ditta non autorizzata è stata multata e denunciata alla Procura della Repubblica, ed i bambini ed il personale della scuola esposti alla fibre di amianto dell’eternit".

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