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Omaggio a Bassani, Velletri ricorda il "professore-poeta" nel compleanno dell'autore di Ferrara

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Venerdì 3 marzo si è tenuta una serata dedicata a Giorgio Bassani in occasione dell’anniversario dalla nascita, curata dall’Associazione “Sentieri dell’anima”, con una efficace combinazione di interventi letterari sull’autore ferrarese, lettura di versi e rinfresco con specialità romagnole. 

di Valentina Leone


VELLETRI - L’incipit sulle note del maestro Ennio Morricone, scritte per la colonna sonora de Gli occhiali d’oro, ha da subito diffuso tra le poltrone gremite del salotto letterario gestito dall’Associazione “Sentieri dell’anima” un’atmosfera di placida tensione, inesprimibile nella sua delicata e al tempo stesso penetrante trasmissione del senso di esclusione centrale nell’omonimo romanzo dello scrittore ferrarese.
Sul tavolo di legno accanto ai leggii figurano le edizioni delle opere di Giorgio Bassani (4 marzo 1916 – 13 aprile 2000), alcune molte pregiate e con le copertine scelte dallo stesso autore: una scenografia perfetta per accogliere in una miriade di lampade dalle luci suffuse, quasi a richiamare i lattimi di Micòl Finzi – Contini. Protagonisti della serata la nota regista e attrice Carla Petrella e il Dott. Rocco Della Corte, giornalista e studioso di Letteratura Italiana Contemporanea.
Carla Petrella e Rocco Della Corte
L’evento, patrocinato dalla Fondazione Giorgio Bassani, si è inserito perfettamente all’interno delle celebrazioni per ricordare il centunesimo anno dalla nascita, aggiungendo a un programma quasi tutto concentrato a Ferrara un importante snodo a Velletri, città per niente eccentrica nell’itinerario bassaniano. La scelta di affrontare il Bassani poeta ha voluto privilegiare, rispetto a una attività da narratore molto studiata e di sovente assunta come totalizzante, un aspetto poco battuto dalla vulgata critica, eppure essenziale per essere una costante nella produzione del ferrarese fin dagli esordi. Gli interventi di natura letteraria del Dott. Della Corte sono stati intercalati dalla lettura di versi nella loro totalità estratti dalla raccolta L’alba ai vetri, collettanea dei componimenti scritti dal 1942 al 1950, fatta eccezione per le tre poesie conclusive non a caso selezionate da Epitaffio. La parola poetica di Bassani, perfettamente interpretata dalla splendida e coinvolgente voce di Carla Petrella, ha corrisposto allo svolgimento progressivo di alcuni temi crinali, componendo un ritratto a tutto tondo che non ha tralasciato alcuna attività dell’autore ferrarese in rigore di una sostanziale simultaneità e di un impegno diffuso su più campi.
I libri di Giorgio Bassani
Così la rievocazione del periodo di insegnamento presso l’Istituto d’Arte “Juana Romani” di Velletri, nel triennio 1951 – 1954, ha consentito di valorizzare la missione e la passione del Bassani insegnante e, insieme, di accostare quegli stessi anni alla direzione della rivista «Botteghe oscure» e alla conseguente frequentazione del vicino giardino di Ninfa, nucleo di ispirazione poetica di quel giardino dei Finzi – Contini che, come sottolineato dal Dott. Della Corte, è molto più vicino al territorio veliterno che a quello ferrarese. Dalle pieghe del paesaggio sul quale si è appuntato lo sguardo delle poesie, necessario sfondo anche per le battaglie civili condotte da Bassani come Presidente di «Italia nostra», è emersa infine la ricostruzione di una geografia personale che ha lambito luoghi reali e dell’anima, entrambi immortalati in un unicum inscindibile nella poesia La Porta Rosa, dove le rovine di Velia, antica polis greca, diventano ambientazione concreta di uno scavo interiore che è emblematico per afferrare la vocazione di Bassani come archeologo dell’immaginario.

In seguito un rinfresco di specialità e prodotti tipici della città di Ferrara ha chiuso la circolarità dell’esperienza, con un menù che ha visto per antipasto pane ferrarese, prosciutto di Parma, sigaretta di mortadella al balsamico, cake di zucca e reggiano, raviggiolo con composta di mele e fichi; come portata principale la piadina in letto di valeriana e pomodorini e, infine, una fantasia di dolci con ciambella romagnola (brazadela) e torta tenerina. È prevista venerdì 17 marzo una replica dell’evento, per la quale sono disponibili ancora pochi posti, a conferma del successo di una iniziativa che nel sodalizio di letteratura, poesia e convivialità - come è nello spirito del salotto letterario gestito dall'Associazione della presidente Tiziana Gubbini - è riuscita a recuperare e ad attualizzare una pratica ormai disusata, uno dei pochi baluardi rimasti contro il crescente disinteresse verso la poesia che, usando le parole di Bassani, «esige la struttura e brama il contesto», ma ha soprattutto bisogno di ascolto.

Carla Petrella, Rocco Della Corte, Biancamaria Berardi, Emanuele Cammaroto
Carla Petrella, Tiziana Gubbini, Rocco Della Corte, Serena Squanquerillo

Si ringraziano l'Associazione Sentieri dell'Anima, Serena Squanquerillo e Biancamaria Berardi per le foto.

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