Riceviamo e pubblichiamo il duro comunicato stampa di PPV riguardo la zona di Acquavivola.
Comunicato Stampa
VELLETRI - PPV torna ad attaccare l'amministrazione e lo fa in merito alla delibera sulla non pignorabilità dei beni comunali nei prossimi sei mesi.
"Tutto ciò è consentito dalla legge vigente - si legge nella nota stampa - quando, standoci i presupposti giuridici, si riscontra oggettivamente il pericolo di un imminente fallimento per una azienda privata od una situazione pre-dissestuale per un ente locale, come Comune, Provincia o Regione. Tre mesi or sono, noi di PPV denunciammo che il Comune di Velletri aveva fatto scadere i termini per i finanziamenti regionali per realizzare l'infausta zona commerciale mascherata da artigianale in località Aquavivola. Mercoledì 1 marzo sono state recapitate agli ignari cittadini del posto raccomandate con ricevuta di ritorno in cui gli si comunicava l'apertura dei termini per la procedura di esproprio dei loro terreni e casolari". Quello che si domandano dal movimento civico veliterno è che pagherà il costo di questi espropri, se sia tutto in regola e quale Commissione abbia assunto tale decisione. "Chiediamo chiarezza - è il monito lanciato da PPV - perchè questa ci sembra una presa in giro dell'amministrazione per giustificare il proprio fallimento avverso gli impegni assunti con gli artigiani di Velletri". Lo stesso tempo per presentare osservazioni (trenta giorni) comporterà dei costi inaccettabili per i cittadini. Altro dubbio lanciato dagli esponenti nella formazione politica veliterna riguarda la trasformazione, da parte di alcuni proprietari legati ad un politico, di un terreno da agricolo a residenziale per aumentare il costo dell'esproprio. PPV conclude la nota stampa chiedendo ai "Consiglieri Comunali di opposizione di fare immediatamente chiarezza su questa situazione ed invita tutte le forze politiche ad un esame di coscienza su questo controverso ed inaccettabile comportamento politico nei confronti dei cittadini interessati ed anche degli stessi artigiani locali, visto che gran parte di loro non ha ricevuto nessuna informazione su questi nuovi sviluppi della vicenda".