Velletri, la Fortitudo esce dalla vasca per presentare obiettivi e ambizioni in questa nuova stagione nel campionato di A2 di pallanuoto.
di Emanuele Cammaroto
VELLETRI - Lunedì 6 febbraio, a campionato appena iniziato, la F&D H2O, o più semplicemente Fortitudo, ha voluto incontrare sostenitori e sponsor per partecipare il programma della società che, a soli tre anni dalla fondazione, si trova a disputare il secondo campionato in A2 femminile di pallanuoto.
Sicuramente la dirigenza non pensava di presentarsi in questa conferenza stampa forte del primo posto in classifica, a punteggio pieno, dopo tre giornate di campionato. Coincidenza non voluta, ma sicuramente tonificante e gratificante, che ha dato maggior credito alle brevi, ma incisive dichiarazioni del Presidente Francesco Perillo. Ma proseguiamo con ordine, quello puntuale e efficace che ha mantenuto Maria Rosaria Perillo, coordinatrice degli interventi, nello scegliere le domande e organizzare la scaletta degli interventi. Istituzionale il luogo scelto, la Sala Tersicore del Comune di Velletri. Anche questa una scelta saggia e lungimirante: partecipare a tornei sportivi di così alto livello non può rimanere fuori dalla visibilità pubblica. Lo Sport è, al pari di altri fattori, uno dei biglietti da visita di una città; raggiungere certi livelli dà lustro anche al territorio e trasmette messaggi di capacità organizzativa e tenacia che si diffondono a tutto il territorio cui appartiene lo sportivo o la società sportiva “vincente”. Non a caso questi sono stati i punti sottolineati dal Presidente della Fortitudo, il quale ha enucleato gli obiettivi, specificando quelli societari e quelli sportivi, ben sottolineando la loro interconnessione: una società deve porsi traguardi ambiziosi; deve riuscire a tramutarli in tappe concrete; stimolare gli atleti a credere nel lavoro per raggiungere i risultati, che, raggiunti, permettono di trasformare l’entusiasmo in carburante che alimenta la capacità di concretizzare le ambizioni. Il motore di una società sono gli atleti, conclude Francesco Perrillo: “… le ragazze e i ragazzi, devono avvertire un ambiente familiare dove tutti possano trovare il modo di operare serenamente e con la prospettiva di formarsi, qualificarsi, crescere fino a lavorare nella società”. Il tecnico della Fortitudo, Danilo Di Zazzo, si è preso l’onere di spiegare cosa intendere per “società vincente”. Non è certo vincere tutte le partite, sarebbe anacronistico e presuntuoso, ovvero l’esatto opposto del significato della parola Sport. Vincere è saper perdere e superare i momenti difficili, aspirando anche all’impossibile, ma con la modestia e la determinazione di sapere che solo il lavoro e il sacrificio pagano, coscienti che la difficoltà maggiore non è raggiungere un determinato livello, quanto mantenerlo. Sulla salute dei ragazzi e della F&D H2O ha posto la certificazione il medico sociale, Dott. Giorgio Greci, che ha mixato le sue competenze mediche con quelle di amministratore, affermando che l’entusiasmo e la gioventù delle ragazze e della dirigenza è un buon viatico per la crescita della società e dello sport cittadino, “...e se cresce lo sport cresce anche la città”. Altra opportunità di crescita è allargare gli orizzonti. In quest’ottica è da inquadrare l’ingresso in squadra di un’atleta straniera, il difensore Alwani Sathitanon (più semplicemente Ploy), ingaggiata direttamente in Thailandia, terra di origine di Ploy, grazie ai contatti intessuti dalla società veliterna con diverse società del Paese orientale. “L’ingresso di Ploy nella nostra famiglia, chiarisce il Presidente Perillo, non è certo un capriccio, o desiderio di esterofilia. La Fortitudo vuole essere palestra di vita attraverso lo sport. Conoscere il mondo fuori dai nostri confini, superare i nostri classici schemi mentali, è cruciale per la crescita di ogni sportivo come di ogni essere umano. Per le atlete, ma anche per tutti noi, entrare in contatto con Ploy è stato un bagno di umiltà, per quello che apprendiamo, e uno stimolo di entusiasmo per quello che le trasmettiamo. Se ci aggiungiamo che nelle tre partite ha anche segnato nove reti e si è dimostrata grande trascinatrice: direi che è stato un ottimo acquisto.” Raccontata così sembrerebbe tutto “rose e fiori”. Purtroppo così non è. Lo sport in Italia, fuori dagli sport di grido e ad altissimo livello, vive ogni giorno con la stessa stabilità che si può provare nell’attraversare il Gran Canyon su una fune sospesa. Così la Fortitudo, che da tre anni milita nei campionati di serie B e di A, non ha una piscina a norma e disputa le gare grazie ad una deroga a scadenza della FIN. Sarebbe un peccato che una così bella realtà dovesse abbandonare Velletri per mancanza d’acqua. È vero, l’obiezione nasce spontanea, lo sapevano già quelli della Fortitudo che la mancanza d’acqua è endemica a Velletri, ma sperare che, se non in quella corrente, almeno si possa sognare di pianificare un contenitore abbastanza grande da permettere alla papera, pardon, alle atlete di galleggiare e gareggiare nella città di cui vestono i colori, crediamo sia un sogno da coltivare, non abbandonare e, per chi può e dovrebbe, sostenere. La rosa completa della squadra di serie A2 femminile F&D H2O: Minopoli Linda primo portiere 04/11/1994 Maggiore Elena secondo portiere 28/04/1998 Bagaglini Michela attaccante 11/08/1999 De marchis Giorgia attaccante 28/04/2000 Passaretta Giulia attaccante 18/07/1997 Antonacci maurita attaccante 07/12/1987 Turchi Cristina attaccante mancino 09/08/1981 Tomassini Alessia attaccante 30/08/1999 Mordacchini Ilaria centro vasca 25/06/1991 Ercoli Federica difensore 03/06/1994 Alwani Sathitanon (Ploy) difensore 05/11/1998 Clementi Beatrice difensore 22/02/2000 Magno Irene difensore 04/07/2000 Zenobi Roberta centroboa 10/12/1995 Rosini Fabiana centroboa 10/01/1998