La moglie di Davide Cervia, tecnico rapito ormai ventisei anni fa da Velletri, è stata premiata per le sue tante battaglie finalizzate alla scoperta della verità. Alla nostra concittadina Marisa Gentile va quindi il premio "Coraggio e sociale 2016" organizzato da Assotutela.
VELLETRI - La nostra Redazione, che ha seguito sin dagli albori di Velletri Life la vicenda di Davide Cervia, ha voluto così porre alcune domande a Marisa Cervia, che nonostante i tanti anni passati dalla scomparsa di suo marito non si arrende e continua a cercare la verità. Ecco cosa ha risposto la signora Marisa.
Marisa Gentile, dopo tanti anni di battaglie, di delusioni e di speranze, arriva un premio: che significato ha per te questo riconoscimento?
Questo premio rappresenta un momento di riconoscimento importante rispetto alle nostre battaglie condotte durante ventisei anni. Abbiamo iniziato la nostra battaglia per la verità dovendoci confrontare con una opinione pubblica ostile e incredula rispetto a quello che tentavamo di denunciare. Oggi finalmente ci viene riconosciuto l'impegno e la determinazione nel portare avanti una lotta impari contro una parte "malata" delle nostre istituzioni. Quelle stesse istituzioni che hanno speso ogni loro energia per ostacolare e fermare la nostra ricerca della verità sulla fine di Davide Cervia. Nonostante gli ostacoli frapposti da una parte degli organi di questo Stato, siamo comunque riusciti a scrivere in maniera indelebile una pagina della nostra storia; lo abbiamo fatto con grande sacrificio e fatica, ma fieri di non aver piegato la schiena a ricatti, manipolazioni, offerte di denaro e pressioni.
Per chi non fosse a conoscenza del Premio "Coraggio e Sociale", chi sono gli organizzatori e quali sono gli scopi di questo riconoscimento?
L'evento è stato organizzato dall'associazione Assotutela, di cui è Presidente Michel Emi Maritato. Questa associazione, di utilità sociale, si pone l'obiettivo di tutelare i diritti dei cittadini rispetto ad ogni tipo di abuso.
La vittoria ha per lei un sapore particolare, nel senso che servirà a stimolare ancor di più la vostra incessante ricerca della verità?
Questo premio che mi onoro di ricevere, non solo rivitalizza la linfa necessaria per continuare nella nostra battaglia, sicuramente mi conforta nel pensare che gli anni spesi per questa causa non siano stati vani, nonostante il non essere riusciti a riportare a casa Davide Cervia. Sicuramente abbiamo avuto il merito di far conoscere la vicenda in tutta la sua gravità e sono felice di aver reso la memoria storica ad un cittadino che ha subito un tragico destino a causa di uno Stato che prima lo ha addestrato per la difesa nazionale facendolo diventare uno dei massimi esperti di guerra elettronica, poi lo ha venduto come un pezzo di ricambio a corredo di armamenti altamente sofisticati. Uno Stato che è arrivato persino a mentire e a rinnegare le sue reali competenze tecniche pur di avallare e sostenere quegli sporchi traffici che ruotano intorno al commercio delle armi.
A Marisa Gentile vanno i complimenti di tutta la Redazione di Velletri Life, nella speranza che la sua battaglia trovi presto compimento: ovvero che si sappia la verità sulla sorte del cittadino italiano (e veliterno) Davide Cervia.