E’ finita come era iniziata la gara clou dell’ottava giornata che poneva di fronte la capolista Real Velletri ed il Lavinio Campoverde.
di Rosario Castiglione
CAMPOVERDE - Non è stata una bella gara da vedere, complice l’infame campo dei locali reso pesante e sconnesso dalle piogge che in settimana si sono abbattute nel Lazio, penalizzando cosi il gioco delle due formazioni.
Nonostante ciò la compagine veliterna ce l’ha messa tutta per far sua la gara. La cronaca: al decimo ci prova Stheinhaus, dal limite ma il suo tiro sorvola di poco la traversa. Al dodicesimo Razza prova a sorprendere Rovitelli da fuori area, ma l’estremo difensore rossonero devia in angolo. E’ Ancora Stheinhaus a rendere la vita meno semplice ad una vecchia conoscenza veliterna il portiere Papagna, ma ancora una volta il suo tiro centrale sfiora la traversa. Al ventiseiesimo per poco il Real Velletri non fa harakiri su un passaggio errato ed intercettato al limite dell’area da Fedeli ma il suo tiro fortunatamente per i rossoneri scheggia la traversa. Nella ripresa Real Velletri subito pericoloso: perfetto cross dal fondo di Candidi al centro, svetta più in alto di tutti Stheinhaus che di testa costringe Papagna ad un strepitoso intervento. Al ventunesimo due Del Ferraro – Stheinhaus combinano una buona azione in area avversaria, ma il tiro finale di Del Ferraro risulta debole e facile preda del portiere. Al trentottesimo il Lavinio Campoverde rimane in dieci uomini perché Sandi già ammonito deve lasciare anzitempo il rettangolo di gioco, ma l’inferiorità numerica non aiuta l’undici di mister Sambucci che anzi rischia di capitolare proprio all’ultimo giro d’orologio dove sugli sviluppi di un calcio d’angolo Fraticci incorna bene la sfera, ma il portierone Rovitelli evita la beffa deviando in angolo. Lo zero a zero nelle condizioni in cui si è giocato e nella tana di una pericolosa antagonista, tutto sommato si può giudicare ottimo, poichè permette alla squadra rossonera di rimane saldamente in vetta alla classifica. Domenica al "Giovanni Scavo", però, un’altra battaglia attende l’undici rossonero: quella contro la seconda della classe, il Città di Pomezia, che segue a sole due lunghezze la compagine del presidente Romano Favetta.