La mostra di Villa Bernabei che si è tenuta dal 23 al 25 settembre, con l'esposizione delle opere d'arte dei talenti nascosti veliterni, ha avuto un successo oltre le più rosee aspettative.
Circa settecento persone, infatti, hanno presenziato alla tre giorni degli "Young Art", apprezzando quanto esposto. La Redazione di Velletri Life ha deciso di dare spazio ad ognuno di loro, incominciando da Damiano Calcari. Ecco le sue impressioni e le sue emozioni a seguito dalla mostra.
"Il filo conduttore della mostra - ha detto Damiano al nostro Giornale - è stato quello di portare a conoscenza il fatto che a Velletri ci sono molti talenti giovani, nel campo artistico, che purtroppo non riescono ad emergere. La mostra è nata da un’idea di Alvaro Cecchetti ( in arte Alvaanq) il quale supportato dalla Pro Loco Velitrae e dal Comune, è riuscito ad organizzare questo evento". Un'opportunità di crescita, di approccio con un pubblico variegato, e soprattutto una sfida alla timidezza: "La mostra è servita in primis a noi per farci conoscere e soprattutto per smuovere altri giovani talenti a presentarsi alla città. Per quanto riguarda la mia attività artistica, si può distinguere tra realtà e sogno, tra iperrealismo e surrealismo; in entrambe ci sono all’interno io, il mio modo di vedere le cose intorno a me, i miei sentimenti. In questa mostra ho portato soltanto l’iperrealismo a matita che, diciamo, è la mia corrente di pensiero maggiore, con la quale riesco ad esprimere meglio ciò che voglio raccontare. Le impressioni ricevute sono state molto positive per tutti e sei i ragazzi, per quanto ci riguarda siamo rimasti soddisfatti dell’affluenza di visitatori che ci hanno notato e hanno apprezzato il fatto che in ogni stanza ci fossero esposte arti differenti tra loro, così da venire a conoscenza di più correnti artistiche nello stesso evento. Questo - confessa Damiano - era il nostro obiettivo sin dall’inizio". Damiano Calcari, che ha anche una pagina facebook dove tiene aggiornati i fans sull'attività artistica, è nato a Velletri il 21 settembre 1996. Ha frequentato il Liceo Artistico “Cesare Battisti” di Velletri diplomandosi nel 2015. Nel corso degli ultimi tre anni scolastici, ha avuto la fortuna di avere eccellenti docenti, tra cui l’insegnante di discipline plastiche e scultoree, il maestro Stefano Piali, dal quale riceve ottimi insegnamenti, che lo porteranno sempre di più ad amare l’arte nelle sue molteplici sfaccettature. Già dai primi anni del liceo si accorge che vive in lui un dualismo, che lo porterà ad approfondire due correnti di pensiero diverse tra loro, l’iperrealismo ed il surrealismo, dove in entrambe ottiene buoni risultati, come scrive di lui Alessandro Filippi, Presidente del circolo artistico “La Pallade Veliterna”: “Il suo tratto straordinariamente dettagliato porta a chi guarda le sue opere alla precisione fotografica”. Tra i suoi lavori ne troviamo molti realizzati in grafite, materiale che lui predilige, ma nello tempo non tralascia lavori pittorici su tela e sculture in argilla. Al momento frequenta la Scuola dell’Arte della Medaglia a Roma presso l’Istituto Poligrafico e Zecca Dello Stato, dove cerca di acquisire profonde conoscenze delle tecniche dell’incisione, della modellazione in bassorilievo, dello sbalzo e del cesello e di altre materie attinenti l’Istituto.
Intervista a cura di Rocco Della Corte
Pagina facebook di Damiano Calcari:
DAMIANO CALCARI ART
Circa settecento persone, infatti, hanno presenziato alla tre giorni degli "Young Art", apprezzando quanto esposto. La Redazione di Velletri Life ha deciso di dare spazio ad ognuno di loro, incominciando da Damiano Calcari. Ecco le sue impressioni e le sue emozioni a seguito dalla mostra.
"Il filo conduttore della mostra - ha detto Damiano al nostro Giornale - è stato quello di portare a conoscenza il fatto che a Velletri ci sono molti talenti giovani, nel campo artistico, che purtroppo non riescono ad emergere. La mostra è nata da un’idea di Alvaro Cecchetti ( in arte Alvaanq) il quale supportato dalla Pro Loco Velitrae e dal Comune, è riuscito ad organizzare questo evento". Un'opportunità di crescita, di approccio con un pubblico variegato, e soprattutto una sfida alla timidezza: "La mostra è servita in primis a noi per farci conoscere e soprattutto per smuovere altri giovani talenti a presentarsi alla città. Per quanto riguarda la mia attività artistica, si può distinguere tra realtà e sogno, tra iperrealismo e surrealismo; in entrambe ci sono all’interno io, il mio modo di vedere le cose intorno a me, i miei sentimenti. In questa mostra ho portato soltanto l’iperrealismo a matita che, diciamo, è la mia corrente di pensiero maggiore, con la quale riesco ad esprimere meglio ciò che voglio raccontare. Le impressioni ricevute sono state molto positive per tutti e sei i ragazzi, per quanto ci riguarda siamo rimasti soddisfatti dell’affluenza di visitatori che ci hanno notato e hanno apprezzato il fatto che in ogni stanza ci fossero esposte arti differenti tra loro, così da venire a conoscenza di più correnti artistiche nello stesso evento. Questo - confessa Damiano - era il nostro obiettivo sin dall’inizio". Damiano Calcari, che ha anche una pagina facebook dove tiene aggiornati i fans sull'attività artistica, è nato a Velletri il 21 settembre 1996. Ha frequentato il Liceo Artistico “Cesare Battisti” di Velletri diplomandosi nel 2015. Nel corso degli ultimi tre anni scolastici, ha avuto la fortuna di avere eccellenti docenti, tra cui l’insegnante di discipline plastiche e scultoree, il maestro Stefano Piali, dal quale riceve ottimi insegnamenti, che lo porteranno sempre di più ad amare l’arte nelle sue molteplici sfaccettature. Già dai primi anni del liceo si accorge che vive in lui un dualismo, che lo porterà ad approfondire due correnti di pensiero diverse tra loro, l’iperrealismo ed il surrealismo, dove in entrambe ottiene buoni risultati, come scrive di lui Alessandro Filippi, Presidente del circolo artistico “La Pallade Veliterna”: “Il suo tratto straordinariamente dettagliato porta a chi guarda le sue opere alla precisione fotografica”. Tra i suoi lavori ne troviamo molti realizzati in grafite, materiale che lui predilige, ma nello tempo non tralascia lavori pittorici su tela e sculture in argilla. Al momento frequenta la Scuola dell’Arte della Medaglia a Roma presso l’Istituto Poligrafico e Zecca Dello Stato, dove cerca di acquisire profonde conoscenze delle tecniche dell’incisione, della modellazione in bassorilievo, dello sbalzo e del cesello e di altre materie attinenti l’Istituto.
Intervista a cura di Rocco Della Corte
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