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Channel: Velletri Life
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Sull'impianto a biogas è chiaro il no di Greci: "Velletri merita ben altro"

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Il dottor Giorgio Greci, capogruppo della Lista Live e presidente dell'apposita Commissione Speciale sui Rifiuti, ha sempre contribuito ad allargare il dibattito, coinvolgendo studiosi, professionisti ed esperti del settore. 


Proprio il consigliere alla vigilia della Conferenza dei Servizi convocata in Regione ha voluto ribadire la sua netta contrarietà ad un progetto inviso anche da gran parte della popolazione, contro il quale lo stesso consiglio comunale si era espresso in maniera corale.

Ancora una volta la sua voce si è quindi levata lanciando l'ennesimo grido d’allarme nella gestione. Non un 'pour parler' il suo, visto che il noto cardiologo veliterno ha messo mano alla 'penna' e spedito all'architetto Demetrio Carini, mettendo così al corrente la Direzione Regionale Governo Ciclo dei Rifiuti, una missiva in cui ricordare che Velletri si è già espressa in maniera perentoria contro il progetto dell'impianto di digestione anaerobica dei rifiuti organici. "Non riesco a capacitarmi – ha dichiarato Greci – come sia possibile che a distanza di mesi torni ancora una volta in auge lo spettro dell’impianto di digestione anaerobica dei rifiuti, dopo che persino il consiglio comunale si è chiaramente mostrato contrario alla sua realizzazione. La commissione prima e il consiglio poi– ha aggiunto – si sono espressi chiaramente e trovo davvero singolare che si sia potuti arrivare a tanto. Mi sarei aspettato certamente una pronta e repentina presa di distanza anche dei vertici di un Comune che è anche socio della Vosca Ambiente e Servizi spa, perchè Velletri non può permettersi di essere piegata ad interessi che arrivano dall’alto. Se così ancora non è stato c'è ancora tempo e mi auguro che ciò venga fatto, perchè Velletri e tutta la sua popolazione non meritano certi 'giochetti'. Inutile ritornarci su, perchè lo abbiamo fatto già diverse volte, ma i motivi per i quali un impianto del genere non può sorgere in una zona di tale pregio agricolo, in cui vi sono dei precisi vincoli e permangono reali motivi ostativi a realizzare una struttura che finirebbe per creare solo danni per la nostra comunità e il nostro territorio, sono ormai arcinoti, sebbene qualcuno, evidentemente, continui a far finta di non capirlo, per interessi e scopi che non oso neppure lontanamente immaginare”.

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