Partiti all'alba in rappresentanza del Comune di Velletri, del Comune di Lariano e dell'Anci Lazio il sindaco di Velletri e presidente dell'Anci Lazio, Fausto Servadio, il primo cittadino di Lariano Maurizio Caliciotti e l'assessore Sergio Andreozzi hanno raggiunto di prima mattina il campo di assistenza che il Comune di Accumuli dove insieme al coordinatore della Protezione civile Emiliano Luciani ed una squadra di volontari veliterni hanno potuto appurare che in quel comune sono stati istituiti 3 campi di assistenza alla popolazione per un totale di circa 200 cittadini.
Hanno altresì potuto constatare che all'interno della struttura vi erano circa 130 volontari e che a disposizione del campo vi era un più che abbondante stoccaggio di materiali di prima necessità. Medesima la situazione negli altri due campi istituiti.
La delegazione ha poi raggiunto il centro cittadino laziale per incontrare il primo cittadino di Accumuli ed ha partecipato alla riunione del COM dove è stata riscontrata una presenza eccessiva di uomini di volontariato ed una impossibilità a stoccare in locali idonei alimenti ed altri beni di prima neccesità. E' stata invece individuata la necessità di reperire farmaci per terapie personalizzate dei cittadini collocati nei campi ed esaudire il desiderio di avere a disposizione carne fresca,indumenti intimi nuovi, materiale elettrico (prese, caricatori di cellulari, materiale plastico d'emergenza). Lo stesso COM ha deciso di fermare momentaneamente gli arrivi di alimenti e coperte. Il presidente dell'Anci Lazio Fausto Servadio si è impegnato ad individuare un percorso tra comuni aderenti sia del lazio che nazionale per poter istituire un fondo da devolvere ad un progetto finalizzato alle cittadine di Accumuli ed Amatrice. Le immagini balzate immediatamente agli occhi dei rappresentanti politici hanno dato un quadro di desolazione, dolore e speranza di ripartire. Un centro quello di Accumuli colpito in modo più o meno serio nella quasi totalità delle sue abitazioni,in alcune delle quali hanno perso la vita almeno 11 cittadini. Situazione nettamente diversa ad Amatrice. Il silenzio delle strade di Accumuli fa da contraltare ad un via vai di ambulanze a sirene spente, colonne di mezzi militari, andirivieni di vigili e speleologi visibilmente stremati che vanno a riposarsi nelle tende alzate da croce rossa, genio civile e protezione civile. Una città chiusa al transito di veicoli civili. Lungo il viale che costeggia la chiesa ed il ricovero per anziani,affollato di volontari,militari e cittadini disperati, si iniziano a vedere i primi danni procurati dal sisma. A destra e sinistra case lesionate, sfregiate, fortemente danneggiate. Ai lati alcuni punti di ristoro organizzato per i senza tetto. Sullo sfondo si intravede il colore della tragedia: un color marroncino chiaro dato dalle macerie delle case del centro storico cittadino,completamente raso al suolo dall'accanimento del sisma su questo ospitale e bellissimo centro montano. Si cerca ancora di trovare persone in vita, si cerca con le mani. E quello che servirebbe per alleviare la pena dei tanti parenti fiduciosi sarebbero tanti mani insieme che in un battibaleno alzassero quelle macerie per donare ad essi in fretta un caro in vita o almeno la certezza di un corpo da piangere e tumulare. Raggiunto il COC cittadino nella palestra della scuola primaria cittadino arriva l'incontro con il Sindaco di Amatrice.
Il dolore per le 200 vittime sono scolpite sul suo volto nonostante si affanni a rispondere ai tanti giornalisti presenti,molti dei quali stranieri. Il nostro saluto sarà breve ma pieno di sostanza e di impegni di vicinanza e solidarietà. Particolarmente sentito l'incontro con il vice sindaco Gianluca Carloni, amico nostro e di Velletri. L'amministratore di Amatrice non ha dormito per due giorni ed è punto di riferimento nell'accogliere la cittadinanza. Ha predisposto cinque campi per sfollati disseminati nelle 67 piccole frazioni del paese. Sono tutte attrezzate e con più che sufficienti beni di prima necessità. Stanno rimandando indietro le vettovaglie, tante al momento ce ne sono. Dopo l'ultima scossa registrata alle 14 che ha fatto ricadere nell'angoscia molti cittadini è stato dichiarato inagibile anche il palazzetto dello sport, locale adibito a rimessaggio dei materiali donati. Non possono davvero riceverne più! Sono invece necessari ancora una volta indumenti intimi, torce, stampanti, computer, giochi per ragazzi: materiale di certo non di prima necessità vitale, ma sicuramente indispensabili per far ripartire la quotidianità per dare coraggio e fiducia.Tornando verso Velletri ci fermiamo per un caffè sulla strada verso Campotosto: Il gestore ha perso il fratello, ospite nella sua casa e si sentiva in colpa per averlo invitato a passare le ferie ad Amatrice. Aveva però avuto la forza di riaprire, su richiesta della Protezione civile, dimostrando coraggio e forza di reagire, caratteristiche queste innate in queste popolazioni che sicuramente avranno la forza, con l'aiuto delle istituzioni, di rialzarsi.
Il dolore per le 200 vittime sono scolpite sul suo volto nonostante si affanni a rispondere ai tanti giornalisti presenti,molti dei quali stranieri. Il nostro saluto sarà breve ma pieno di sostanza e di impegni di vicinanza e solidarietà. Particolarmente sentito l'incontro con il vice sindaco Gianluca Carloni, amico nostro e di Velletri. L'amministratore di Amatrice non ha dormito per due giorni ed è punto di riferimento nell'accogliere la cittadinanza. Ha predisposto cinque campi per sfollati disseminati nelle 67 piccole frazioni del paese. Sono tutte attrezzate e con più che sufficienti beni di prima necessità. Stanno rimandando indietro le vettovaglie, tante al momento ce ne sono. Dopo l'ultima scossa registrata alle 14 che ha fatto ricadere nell'angoscia molti cittadini è stato dichiarato inagibile anche il palazzetto dello sport, locale adibito a rimessaggio dei materiali donati. Non possono davvero riceverne più! Sono invece necessari ancora una volta indumenti intimi, torce, stampanti, computer, giochi per ragazzi: materiale di certo non di prima necessità vitale, ma sicuramente indispensabili per far ripartire la quotidianità per dare coraggio e fiducia.Tornando verso Velletri ci fermiamo per un caffè sulla strada verso Campotosto: Il gestore ha perso il fratello, ospite nella sua casa e si sentiva in colpa per averlo invitato a passare le ferie ad Amatrice. Aveva però avuto la forza di riaprire, su richiesta della Protezione civile, dimostrando coraggio e forza di reagire, caratteristiche queste innate in queste popolazioni che sicuramente avranno la forza, con l'aiuto delle istituzioni, di rialzarsi.
Sergio Andreozzi