Caro Comandante,
è ricorso lo scorso 13 agosto il suo novantesimo compleanno, Le vorrei trasmettere i miei più sinceri auguri e congratulazioni, e la più profonda gratitudine per tutto quello che ha fatto per i popoli di Nuestra America e per gli ultimi di tutto il mondo, nel corso della sua vita.
La sua figura è stata una costante fonte di ispirazione e incoraggiamento nelle lotte popolari, in ogni angolo della terra. E anche nei momenti in cui queste lotte si sono interrotte o rallentate a causa della feroce reazione dell'imperialismo e dei suoi alleati locali. Lei ha cambiato per sempre le sorti non solo di Cuba ma dell'intero continente latinoamericano, nonchè il concetto di rivoluzione. Essere un buon rivoluzionario comporta sacrifici e rinnovata determinazione per proseguire il cammino, affrontando le avversità che ci si trova di fronte , l'esempio è il suo atteggiamento dopo il Moncada o l'invasione di Playa Giron, che hanno rafforzato il suo spirito, la convinzione e la volontà incrollabile di lottare per i nostri ideali, e si è rivelata la strada maestra per giungere alla vittoria. Nella sua vita ha fatto innumerevoli citazioni volte in quella direzione, una su tutte nel suo incontro con gli intellettuali il 10 febbraio 2012, quando ha affermato che "anche se si dice che il mondo ha poche settimane di vita sarebbe nostro dovere combattere, continuare a combattere fino alla fine" . Non posso non ricordare però anche il suo discorso profetico davanti ad un'attenta Assemblea Generale dell'ONU, nel lontano 1979, nella sua lungimiranza, Lei Comandante affermò:" Le bombe potranno uccidere gli affamati, gli ammalati, gli ignoranti. Però non possono uccidere la fame, le malattie e l'ignoranza", presagendo i cd. interventi umanitari ( le guerre scelletrate) che l'imperialismo avrebbe scatenato negli anni successivi e di cui oggi anche la vecchia Europa ne comincia a pagare le conseguenze La convinzione che le nostre idee e i nostri valori sono superiori a quelli dei nostri nemici è stato, ed è un elemento essenziale per la militanza rivoluzionaria. Ci ha insegnato che la sua difesa richiede una assoluta intransigenza. Come quando, con virtuosa ostinazione si rifiutò di abbandonare le bandiere del socialismo nel momento in cui l'Unione Sovietica si disintegrò e il campo socialista scomparve. Anzi ribadì con maggior forza e determinazione il concetto di Patria o Muerte, che non è un semplice slogan, il concetto di patria non è prerogativa della destra fascista, anzi essa è la prima che la tradisce, la patria, e i popoli latinoamericani lo sanno molto bene. Grazie alla sua convinzione incrollabile, la rivoluzione cubana oggi continua la sua marcia e, con il suo esempio, ha aperto il percorso che qualche anno dopo avrebbe attraversato molti paesi del continente, in particolare il trionfo del compianto Hugo Chavez nelle elezioni presidenziali in Venezuela nel dicembre del 1998. Se si fosse fatto convincere da coloro che le consigliarono di abbandonare per sempre il progetto socialista di Cuba e consegnare il paese nelle braccia del capitalismo, il periodo luminoso aperto dal secolo scorso fino ad oggi, con la sconfitta dell'ALCA, la creazione dell'ALBA, di UNASUR, CELAC, PETROCARIBE, BANCA DEL SUR e TELESUR , e la rete in Difesa dell'Umanità, non si sarebbero mai realizzate. La luce potente che irradia dal faro della rivoluzione cubana è stata fondamentale per incoraggiare i popoli latinoamericani a lasciarsi alle spalle la lunga notte neoliberale degli anni novanta e battersi verso una seconda e definitiva indipendenza. La riconoscenza dei nostri popoli verso di Lei, Comandante, è incommensurabile, così come la nostra profonda gratitudine per la sua integrità rivoluzionaria, per essere stato fedele a quella meravigliosa e semplice definizione di "Rivoluzione" che enunciò nel suo discorso il 1 ° maggio del 2000, Revolucion "è difendere i valori in cui crediamo a costo di qualunque sacrificio, è la modestia, l'altruismo, la solidarietà e l'eroismo, combattendo con coraggio, intelligenza e realismo." Nel corso della sua lunga e feconda vita, Lei, comandante è sempre stato fedele a queste idee, che vivranno per sempre nell'anima dei rivoluzionari di tutto il mondo, di tutti coloro che sanno che un altro mondo è possibile e necessario, e che se si lotta con la coerenza, come Lei ha dimostrato in tutti questi anni, la vittoria è inevitabile. Felice Novantesimo compleanno, Fidel! Grazie per il suo esempio.
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba Velletri