Il tema dei trasporti, su gomma o su ferro che siano, è sempre caldo nella città di Velletri. Ne abbiamo parlato in una lunga intervista con l'assessore con delega ai Trasporti Sergio Andreozzi, il quale ha tracciato un bilancio spiegando difficoltà e progetti per migliorare la situazione ottimizzando i costi.
Dalle navette gratuite, che il 1 settembre riprenderanno regolarmente il loro servizio dopo la sospensione di agosto, fino al raddoppio della Ciampino-Velletri o alla fermata lungo la Roma-Napoli in località Cinque Archi, ecco le risposte dell'assessore.
In che stato si trova il trasporto pubblico veliterno e com'è la situazione del TPL cittadino?
Il 1 luglio c'è stata una 'trasfusione' al malato e fino al 31 dicembre tutto è confermato perchè la Regione ha investito la stessa cifra che aveva stanziato nel 2015, dopo forti pressioni da parte del Sindaco che si è trovato in grossa difficoltà. E' stata scongiurata una crisi dei trasporti pubblici locali. Il trasporto è un malato grave sia sotto l'aspetto economico che organizzativo, bisogna capire cosa si intende oggi per trasporto pubblico a Velletri. Non siamo una metropoli, ma continuiamo ad avere poca presenza sui mezzi pubblici. E' vero che non è un servizio completamente ottimale, ci sarebbe molto da lavorare sulla programmazione e la pubblicazione degli orari, avere un orario visibile in tutte le fermate e pubblicizzare i bus, per dire ai cittadini di non usare la macchina dalle campagne per muoversi verso il centro. Il trasporto pubblico è prettamente scolastico, perchè la richiesta maggiore è per elementari e materne oltre che per gli istituti superiori. La circolare è presenziata e usata maggiormente da studenti. Il trasporto pubblico è un servizio indispensabile per ogni comune ma non possiamo continuare a spendere soldi dei cittadini in un modo che a volte sembra più uno spreco.
L'ottimizzazione delle corse nelle campagne potrebbe portare ad un maggior riscontro nei fruitori, oltre ad una pubblicizzazione del servizio?
L'ottimizzazione va studiata, bisogna fare i conti con un territorio molto vasto e un alto costo al km. Il finanziamento è basso, non possiamo garantire una corsa ogni trenta minuti. Ma si può migliorare, al momento se continua ad esserci questa mentalità per cui il proprio mezzo è la scelta prediletta per ogni spostamento non se ne esce. Ci lamentiamo di non avere parcheggi ma ci spostiamo solo in auto.
Le navette gratuite hanno un riscontro di passeggeri piuttosto positivo. E' uscita però la notizia della sospensione in agosto del servizio, e questo ha creato perplessità: a settembre si riprenderà oppure la sospensione di protrarrà?
Dal 30 giugno la situazione per il 2016 è chiara, sappiamo che con i costi avevamo la necessità di ridurre perchè il servizio navetta è a spese del Comune. Avevamo bisogno di sospendere per un periodo e abbiamo optato per quello estivo, meno importante per via delle ferie, dove molte persone vanno fuori città e c'è meno richiesta. Sicuramente a settembre e fino al 31 dicembre tutto riprenderà regolarmente, poi non abbiamo certezze. I nostri uffici sono in forte difficoltà a prevedere una gara d'appalto senza una base d'asta. In Regione ci è stato garantito che le cose cambieranno e che il TPL sarà un punto cardine dell'attività regionale, ma qualche preoccupazione sul futuro c'è.
Il Comune ha istituito le navette: siete soddisfatti della risposta dei cittadini, vi aspettavate di più o di meno, e se c'è disponibilità economica siete intenzionati a continuare su questa linea?
Le navette sono anche un aiuto per le attività commerciali che chiedevano in un periodo così buio un supporto da parte dell'amministrazione. Non è un supporto diretto, ma un servizio per la cittadinanza per aiutare anche le attività commerciali. La risposta di passeggeri è arrivata, anche se magari in alcuni casi potrebbe essere maggiore. E' un'iniziativa, un esperimento da continuare se le casse comunali lo permetteranno. Anche il trasporto scolastico è in difficoltà, siamo di fronte a delle scelte difficili. Oggi si spendono 600.000 euro per il trasporto scolastico e nelle casse comunali ne rientrano 60.000. Ci sono 540.000 euro di differenza e il servizio coinvolge 300 bambini e 200 famiglie, che sono l'1% della popolazione. Il Comune può spendere 540.000 euro per l'1% della popolazione? Moralmente forse sì, ma praticamente no. Cerchiamo di trovare una soluzione tagliando i costi. E' al vaglio degli uffici e della Commissione questa situazione.
Quanto può fare il Comune per migliorare le condizioni dei pendolari sulla Roma-Velletri e quante possibilità ci sono di ottenere una fermata sulla Roma-Formia-Napoli ai Cinque Archi per velocizzare i collegamenti con la capitale?
La richiesta fatta per la fermata in zona Cinque Archi, da scegliere o in località Carano dove già esisteva o in prossimità del carcere anche per favorire gli utenti nel raggiungere la casa circondariale, è partita da me che non avevo ancora la delega ai Trasporti. Avevo avuto vari contatti con l'Ente Ferrovia e con la Regione, anche positivi, bisognava portare avanti il discorso. Alcuni però hanno pensato che quest'operazione potesse peggiorare le condizioni della Roma-Velletri, essere una spesa eccessiva e uno spreco, e hanno spostato l'attenzione sul doppio binario. Il raddoppio non credo sia possibile farlo nell'immediato, ma la mia posizione sulla fermata ai Cinque Archi si è raffreddata. Io alla Regione ho inoltrato la prospettiva di quella fermata, la risposta è stata che ci vuole un progetto di spesa di 15 milioni di euro. Ho contestato questa cifra, perchè si tratta di fare un sottopassaggio e due banchine con pensilina. Secondo me la proposta resta buona vista la frequenza di convogli tra Roma e Latina/Napoli, ma bisogna mantenere entrambe le direttive: Roma-Velletri e Roma-Velletri-Napoli sono l'una l'alternativa dell'altra, ma l'una non sostituisce l'altra. Devono rimanere entrambe e dare una doppia possibilità di partenza ai cittadini. Già oggi in molti da Velletri vanno a Campoleone o Cisterna. Ci sarebbero da fare delle convenzioni e creare un parcheggio custodito, ma per me è una buona soluzione. Oggi sulla tratta Ciampino-Velletri il lavoro da fare per il raddoppio è tanto, e non credo sia fattibile nell'immediato.
Intervista a cura di Rocco Della Corte