Dopo aver battagliato in aula, con un intervento che è durato tutti e venticinque i minuti consentiti dal regolamento consiliare, il capogruppo della Lista Live, Giorgio Greci, torna a ribadire il proprio disappunto “per lo scivolone in cui è incappato il Comune di Velletri, sforando il Patto di Stabilità.
Quanto accaduto– premette – non può e non deve essere sottaciuto, vista la gravità della cosa e gli effetti che produrrà”.
"Purtroppo ascoltare le parole dell'Amministrazione mi ha fatto tornare in mente gli spot dell'Immobildream, quando Roberto Carlino ostentava ottimismo mentre il valore delle case andava a picco" era stato il laconico commento di Greci in aula, che aveva poi dipinto la situazione come “tutt’altro che incoraggiante come ha provato a farci credere l'assessore Ciarcia. Lo sforamento del Patto di Stabilità– aveva aggiunto - con tutte le gravi conseguenze del caso, sta li a dimostrarlo, visto che porterà con se pesanti sanzioni, a partire dalla riduzione del fondo di solidarietà comunale, il divieto di ricorrere all'indebitamento per finanziare gli investimenti, il divieto di fare assunzioni e la riduzione delle indennità di funzione". “Il mancato raggiungimento del patto di stabilità per l’esercizio 2015– rincara la dose il consigliere di opposizione - evidenzia la responsabilità di questa amministrazione e del sindaco per il mancato raggiungimento di un obiettivo fondamentale per la gestione del Comune di Velletri, che comporterà per l’esercizio 2016 precise sanzioni. Il mancato raggiungimento– continua Greci - manifesta le attuali incapacità dell’amministrazione nel gestire la cosa pubblica. In certi casi occorre prendere le contromisure necessarie, visto che si è stati capaci di accumulare una perdita di 8,2 milioni di euro su ‘ricavi’ di 43,1, continuando su un binario imboccato già da due esercizi, entrambe negativi, a riprova di una gestione economica che, al di là dei proclami, è a dir poco fallimentare, con risorse finanziarie disponibili davvero scarse. Un’assoluta incapacità– ribadisce il capogruppo della Lista Live – emerge anche nel riscuotere i cospicui crediti, arrivati con il consuntivo 2015 alla ‘bella’ cifra di oltre 42 milioni di euro, con evidenti discordanze nei rapporti fra ente comunale e le società controllate. Se poi si vanno ad analizzare le entrate tributarie si evidenza un trend ulteriormente negativo, che ha portato dai 31,8 milioni del 2013 ai 28,5 del 2015. Cosa davvero preoccupante è che di queste solo il 63,9%, ovvero meno di 20milioni, risultano riscosse rispetto all’accertato, confermando la scarsa propensione dell’amministrazione ad incassare i propri crediti. Questa carenza di azione si evidenzia ancor di più dai dati relativi alle entrate extra tributarie, accertate per 8,5 milioni di euro e incassate solo per
3.2 milioni, con una capacità di riscossione pari al 38,4%. In questo caso ancora più evidente è la mancanza di una sana politica di amministrazione e controllo da parte dell’Amministrazione che si dimostra poco attenta a monitorare e verificare le scelte in materia di entrate. Alla fine i riflessi sono quelli di far pagare le imposte solo ad alcuni cittadini. Il risultato finale di amministrazione e il non raggiungimento del Patto di stabilità, d’altronde, non dipende solo dalla scarsa gestione delle entrate ma anche da un non idoneo controllo della spesa. Infatti, se si confrontano i dati aggregati della spesa corrente per missioni, questa risulta passata da 37 milioni a 37,7, ma ciò che sconvolge è l’aumento della spesa per acquisto di beni e servizi, passata da 23,2 a 24,7, a riprova che dove la spesa è soggetta a dei limiti l’amministrazione del personale riesce a contenere le spese mentre dove è guidata dalla politica questo non avviene. Preoccupante inoltre è l’accelerazione avuta dai residui attivi nel corso degli anni, passati da 1,6 milioni del 2011 ai 17,5 milioni per l’anno 2015. Figure qualificate, che hanno analizzato la situazione nel dettaglio, manifestano preoccupazioni molto serie in merito a questi conti, tanto da ritenere che se non verrà stoppato questo trend negativo si arriverà ad una nuova implosione dei conti”. “Tutti dati, quelli emersi, davvero singolari e preoccupanti per un Comune uscito da poco dalla procedura di risanamento, senza contare un’altra anomalia, a cui siamo stati abituati in questi anni, ovvero quella di non avere contezza dell’inventario dell’ente, tanto che non vi sono tracce di atti e deliberazioni che possano aiutarci a capire quale siano davvero le risorse del Comune di Velletri. In tutto questo discorso– continua Giorgio Greci -, stupisce ed indigna la continua assenza del Sindaco, che disertando le riunioni consiliari manca di rispetto a chi cerca di dare un contributo serio ed onesto. Mi sarei aspettato maggiore umiltà da parte dell'Amministrazione nell'ammettere che tutto l’ottimismo sbandierato non ha alcuna ragion d’essere. Il bicchiere non è affatto mezzo pieno e bisognerebbe evitare di dare false speranze, illudendo le persone, ed acuendo l'acredine nei confronti della politica. Se ci fosse stata maggiore attenzione da parte dell'amministrazione in termini di gestione economico-finanziaria – conclude Greci – non si sarebbe mai usciti fuori dal Patto di Stabilità, con tutti gli annessi e connessi del caso”.